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Autore: ItsJustLuly    04/01/2016    0 recensioni
"Sono andata a letto con Michael Clifford e neanche me lo ricordo? Merda!"
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Okey ragazzi questo è il piano: Domani mattina gli uffici aprono alle 8:00, Frank non controlla mai le mail prima delle 9:00, tempo di un caffè, una brioche, riprendersi dal weekend prima di iniziare a lavorare. L'unico problema è che non lascia mai l'ufficio, sapete... per far credere che stia davvero lavorando mentre in realtà se la prende comoda.." Luke iniziò ad esporci il suo piano.

"E tu come fai a sapere queste cose?" Chiese Ashton.

"Non ha importanza adesso" cercò di tagliar corto il biondino lasciandoci tutti con un espressione enigmatica. "L'importante è questo: dobbiamo distrarlo e farlo uscire da li, giusto il tempo di cancellare la mail ed uscire senza essere visti."

Più facile a dirsi che a farsi. Spero solo che abbia in mente anche cosa usare come distrazione.

"Cosa potrebbe far uscire Frank dal suo ufficio senza star li a pensarci molto?" Continuò il gigante dagli occhi azzurri.

Il suo tono lasciava intendere che aveva già una risposta alla sua domanda.

Ma piantarla con questi indovinelli del cazzo e arrivare dritto al punto no eh?

"Una scopata facile?! No? Seriamente lo conoscete così poco?"

Ah beh. Scusa se non ci siamo arrivati subito.

"Luke... non sarebbe male come idea ma... ti è sfuggito il particolare che lui va solo con le prostitute russe... cosa che non abbiamo". Precisò Ashton, irrequieto dal piano.

Improvvisamente il dito di Luke finì per puntare Cris, un enorme sorriso diabolico sulla sua faccia.

Tutti ci girammo nella sua direzione. Questo ragazzo era un genio.

"É bionda, ha gli occhi azzurri, ha le tette grandi-"

"Ehi! Non sono una prostituta russa io! E non-" Iniziò a difendersi Cris, per poi essere interrotta da Calum.

"Non si scoperà Frank per risolvere i casini di quello".

Con 'quello' si riferì a Michael, indicandolo in modo disprezzante.

Aveva messo su il broncio?

Quell'interruzione ci sorprese un po' tutti. Non era tipico di Calum. Lui era più un tipo da 'Yeah! Si! Scopataaaa! Wohoo!'

Cris, con quasi i lacrimoni, lo guardò con occhi a cuoricino, scena molto romantica, da film che ti fanno venire il diabete... fino a quando, nel giro di una frazione di nanosecondo, non si stavano LETTERALMENTE divorando la faccia a vicenda, cadendo di conseguenza dallo sgabello della cucina. Caddero a terra e Calum sbattendo la testa perse i sensi. 
Oh. Non è esattamente una scena che vedi tutti i giorni.

Cris si alzò da terra, spolverandosi un po' i vestiti e rimettendosi a posto si schiarì la voce.

"Okey. Sarò la vostra troia russa. MA, io con quello non ci faccio niente. Non mi piacciono i vecchi maniaci".

Annuimmo.

La soddisfazione sul volto di Luke era ovvia.

Ora avevamo un piano.
L'unica cosa che mancava ora era aspettare il mattino dopo.

Vista l'ora tarda decidemmo di passare la notte a casa Clifford. Sarebbe stato più semplice muoverci tutti assieme il mattino dopo.

"Ehm.. cosa ne facciamo di lui?" Chiese K che era rientrata in cucina dopo aver sentito il botto, indicando Calum ancora a terra e privo di sensi.

"Meeeh. Mettiamolo li sul divano. Si dovrebbe riprendere tra poco... spero" rispose Ashton con non-chalance.

I ragazzi lo presero su e lo misero sul divano.

K ci diede qualche sacco a pelo e cercammo qualche posto sul pavimento.

Cris approfitto di un Calum incosciente per sdraiarcisi sopra. Ashton e Luke sembravano saper esattamenete dove andare. Si vedeva che la loro amicizia era nata tantissimi anni fa.

Io stavo andando nell'angolino dietro al divano quando Michael mi prese per mano e senza dire niente, con delicatezza mi tirò dietro di sé.

Andammo su per le scale che portavano al secondo piano dove c'erano due camere da letto e un bagno.

Camera di Michael non é come uno se l'aspetta: era sorprendentemente ordinata, probabilmente K aveva approfittato del tempo quando Mike non è in casa per mettere apposto. 
Era tutto tendente al rosso e nero; poco punk mi dicono.

Non era grande, in effetti la casa in sé non era molto grande. 
C'era un letto da una piazza e mezzo sotto la finestra. Sulla parete opposta vi era un mobile con la t.v. e almeno 2 console con tanti cavi e custodie di dvd/giochi. Sul lato della porta c'era una scrivania col computer e qualche foglio. Infine, sulla parete libera, vi erano appese 5 chitarre.

Lui mi fece accomodare sul letto e poi si sedette di fianco a me. Era come se si vergognasse di dire o chiedere qualcosa.

"Mi piace questa camera" improvvisai per rompere il silenzio.

"Grazie..."

Il silenzio tomba tornò a regnare.

"A te... a te non dispiace stare qui vero?"

Qui in che senso? In camera sua nel suo letto? In casa sua? In questa situazione? SPIEGATI UOMO!

"Ehm no, non mi dispiace". Come risposta dovrebbe andar bene in tutti i casi.

Lui frugò nell'armadio e tirò fuori due magliette. Una la diede a me dicendo che potevo usare quella come pigiama; accettai molto volentieri.

Michael si stese sul letto, mettendosi su un lato così che ci fosse spazio anche per me, poi mi invitò ad unirmi a lui. Mi sdraiai sul lato opposto, cercando di non essere invadente. Lui mi guardò per qualche secondo prima di tirarmi in un abbraccio, posizionandomi così tra le sue braccia.

"Sei o non sei mia moglie?" Mi lasciò un delicato bacio sulla fronte e dopo un paio di minuti di silenzio, ci addormentammo entrambi.

  
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