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Autore: Ess_Key    04/01/2016    1 recensioni
Dean e Sam si ritrovano, loro malgrado, in viaggio alla volta della Scozia, sulle tracce di una strana creatura in grado di confondere e scuotere le coscienze di abitanti e turisti. Quello che non sanno è che sono sulle tracce della creatura sbagliata.
Tra appostamenti, domande senza risposte e scetticismo, scopriranno che al mondo c'è molta più magia di quella a cui sono abituati e che non tutta è necessariamente malvagia.
... And we are bad at summaries, sorry.
{Harry Potter AU}
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Impala, Sam Winchester
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Out of nowhere

1. Say hello to the Queen




Tic-tic-tic-tic.
Non c'era niente di più fastidioso del rumore prodotto dalle dita di Sam che incessantemente sbatacchiavano sulla tastiera del portatile. Come se alloggiare in uno schifoso motel da quattro soldi non fosse abbastanza, anche se per poco. Dean Winchester fece scivolare lo sguardo sulla moquette macchiata, i mobili rovinati e sulla carta da parati color senape che si arricciava agli angoli della stanza. Infine lo posò sulla finestra, che gli restituì un'immagine distorta del fratello, che, poco dietro di lui, si stava facendo colare gli occhi davanti allo schermo di un portatile.
Inghiottì l'ultimo boccone dell'hamburger, leccando via dalla punta delle dita i residui di ketchup e si girò verso Sam con aria frustrata.
«Da che altezza sei caduto da piccolo ?» domandò, senza il minimo accenno di sarcasmo.
«Uh?» Sam alzò di scatto la testa, osservandolo con sguardo confuso prima di riportare la sua attenzione a Dio sa solo cosa.
«Staremmo mangiando.» esclamò, allargando le braccia e sgranando gli occhi. «Ti spiace metter da parte quell'aggeggio per qualche minuto? Dio, sembri un quattordicenne davanti a un porno.» borbottò irritato.
Sam alzò un sopracciglio e lo ignorò, come sempre. Era il loro piccolo show quotidiano, Dean si lamentava e Sam lo sopportava stoicamente.
Tic-tic-tic-tic, le sue dita tornarono a tamburellare sulla tastiera con fare quasi più incessante di prima, gli occhi a un tratto attraversati da una luce strana.
A quel punto, Dean, con un movimento secco gli chiuse il portatile sulle dita, sfidandolo a prestargli attenzione.
«Ouch! Davvero maturo da parte tua, complimenti.» replicò risollevando lo schermo e massaggiandosi le dita. «Ora, se hai finito, quello di noi due davvero utile avrebbe trovato qualcosa di interessante.»
«Mmm. Definisci interessante.»
«Pare che la gente stia impazzendo in Scozia.» disse semplicemente, come se il resto venisse da sé senza il bisogno di approfondire o perdersi in dettagli.
Fuori, il temporale crebbe di intensità. Le gocce di pioggia suonavano una sinfonia ritmica e incessante sulle lamiere del parcheggio al coperto. Di tanto in tanto, qualche lampo illuminava il quadrato della finestra che dava sul piazzale del motel. Sommati alla luce sfarfallante di qualche lampione, disegnavano i contorni di due figure incappucciate che ciondolavano sul bordo del marciapiede.
«La gente da di matto ovunque, qual è la novità?» Dean si strinse nelle spalle, scuotendo leggermente la testa, mentre Sam si schiarì la gola preparandosi a un monologo.
«Immagina che periodicamente gruppi di escursionisti diretti alle rovine di un castello abbarbicato su una collina vengano ritrovati nel bel mezzo della foresta che lo circonda a una settimana di distanza. Senza che nessuno di loro sappia dare una spiegazione sul perché e il per come la loro gita di mezza giornata si sia trasformata in una scampagnata per i fiordi scozzesi. Non ti sembra un po' strano? Niente di tutto ciò ti grida "Paranormale!"?»
Incuriosito, Dean spostò la sedia accanto a quella di Sam, vi sedette a cavalcioni e occhieggiò lo schermo del computer. Dopo pochi istanti di silenzio voltò la testa verso il fratello e domandò:
«Beh, cosa pensi che sia?» Disse con tono fintamente cospiratorio, passandosi una mano tra i capelli. Aveva dipinto sul volto quel mezzo sorriso un po' sarcastico che negli anni Sam aveva imparato a riconoscere come il suo marchio di fabbrica. Tuttavia, se lo si osseravava attentamente, si sarebbe potuto notare un velo scuro calargli sullo sguardo ogni qual volta era a repentaglio la vita di qualcuno. Sam sapeva di aver catturato la sua attenzione ormai.
Alzò le spalle, sospirando.
«Un fantasma?» si lasciò sfuggire non molto convinto, dopo qualche minuto. La risposta fu immediata.
«E tu pensi che con un'eternità davanti il massimo della libidine sia spaventare un gruppo di turisti, così, una volta ogni tanto?»
Sapevano entrambi che era solo la prima di una serie di idee sbagliate, ma da qualche parte bisogna pur iniziare.
«Sai che lo humor inglese fa schifo: se da vivo la tua idea di divertimento era passare il pomeriggio a casa della nonna a bere il thé, non puoi mica pretendere che da morto questo diventi un serial killer.» Sam cercò di stemperare l'atmosfera.
«Giusto.» Dean si stiracchiò e aggiunse «Comunque potrebbe essere un demone, quindi direi di alzare il culo e portare i nostri omaggi alla Regina.»





NDA:
Ciao, qui Key che parla. Non c'è veramente molto da dire: siamo due frustrate che non sono in grado di finire un progetto, ma forse insieme questo riusciremo a portarlo a termine. Speriamo vi piaccia e se non vi piace...  Ma no dai, vi piacerà. Buona lettura! Accettiamo ogni tipo di critica (costruttive eh, poi se volete dire che fa schifo e punto, abbiate almeno la grazia di comprarci dei fazzolettini... Ma speriamo di no dai!).
Ess aggiunge che qualora non dovessimo finire il progetto ci premureremo di farvi avere una scatola di cioccolatini... Sempre che non li finisca io, eh.


   
 
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