"Draco è stato rapito per ordine di suo padre"

 Claire si raddrizzò appena sulla sedia

 

"Và avanti" sussurrò

 

"Ci è apparso prima al castello, Lucius Malfoy dico, ha detto che devo uccidere i miei amici e portarli a lui, altrimenti farà torturare Draco... Fino alla morte"

Ad Hermione si spezzò la voce, ma il suo sguardo era deciso e brillante

 

"Vuoi sapere come si distrugge un fantasma, vero?" 

Hermione annuì, facendosi più vicina

 

Claire sembrò soppesare le informazioni che aveva appena ricevuto, cercando di capire se era il caso dare ad una mudblood l'arma per distruggere quelli come lei; alla fine sembrò decidersi, preoccupata per il nipote più di quanto le piacesse ammettere

 

"Ebbene, si dà il caso che una profezia sia la causa dei tuoi problemi, ma la soluzione le è drammaticamente simile" Claire sospirò, ancora indecisa sul da farsi, ma proseguì

"Priscilla Corvonero aveva la Vista, non so se lo sapevate, comunque fece questa profezia mentre osservava gli avvenimenti futuri dell'equinozio di primavera, si dice che sia un giorno molto particolare considerando i flussi di energia; recitava così: 'scoccata la mezzanotte dell'equinozio di primavera il terzo sacrificio fatto da una loro eguale risveglierà colui che odia i diversi, riporterà alla vita l'uomo che ha generato l'oscura discendenza e, durante la notte, nato dal sangue di mudblood e halfblood, sterminerà coloro che lo hanno fatto tornare alla vita'"

 

Hermione parve confusa inizialmente, ma le parole appena ascoltate le vorticavano in testa e sembravano avere sempre più senso

"I tre sacrifici che mi ha chiesto di fare il padre di Draco servono per risvegliare un mago oscuro... Non è Voldemort, perché non ha avuto discendenti che io sappia, quindi forse è qualcuno di più antico... Come.."

"Salazar Serpeverde"

 

Hermione si voltò verso Blaise, che aveva finito la frase per  lei, e si scambiarono uno sguardo preoccupato: il piano di Malfoy era peggiore di quello che sembrava

 

"Ma come mai Voldemort non ha sfruttato questa profezia per uccidere i mezzosangue e i mudblood?" Chiese Hermione, ma si era già risposta da sola quando Blaise parlò

 

"Suppongo per due motivi: non avrebbe permesso che ci fosse un altro Signore Oscuro sulla terra e... Perché anche Voldemort era un mezzosangue"

La ragazza annuì al moro e tornò a rivolgersi a Claire

 

"In ogni caso non accadrà, non ho intenzione di uccidere i miei amici, ti prego Claire dimmi come sconfiggere un fantasma"

 

La donna si accigliò, di nuovo dubbiosa, ma non si tirò indietro

"Molto bene. Un fantasma è un'anima evanescente che ha deciso di rimanere in questo mondo per paura della morte. Nei miei anni di studi ho messo a punto un modo per scacciarli nell'oblio, attraverso una formula molto complicata. Il segreto è aprire il portale che porta all'oltre tomba, in modo che il fantasma venga risucchiato e scompaia per sempre dal mondo dei vivi" 

Hermione annuì, attenta

 

"Ora, quando una persona è in punto di morte questo portale reclama la sua anima e la risucchia nelle sue spire, bisogna creare una situazione del genere e fare in modo di legare l'anima al corpo così strettamente da spedire il fantasma vicino nel portale e salvare questa seconda persona dalla morte"

 

"Come si lega l'anima stretta al corpo?"

"Con una pozione, ma dura solo per un'ora, devi essere svelta e, soprattutto, chi è con te deve essere svelto a salvarti per riportarti indietro"

"Come posso essere certa che funzioni?"

"Non puoi"

 

Il silenzio si dilatò tra i tre ed Hermione guardò intensamente negli occhi traslucidi del fantasma davanti a sé.

 

Doveva rischiare la vita per Draco Malfoy. Il ragazzo che l'aveva presa in giro e maltrattata negli anni passati, ma che aveva capito di amare. Si, perché si trattava proprio di questo: Hermione Granger amava Draco Malfoy. Amava la sua arroganza, la sua cocciutaggine ed il suo orgoglio, amava come la guardava quando lasciava crollare quel muro di ghiaccio che si creava e lasciava scorrere le emozioni in quegli occhi grigi che tanto la intrigavano.

Hermione amava Draco, questo era innegabile, e nemmeno per un attimo ebbe dubbi su ciò che avrebbe fatto e sulla volontà nel farlo

 

"Sarò io a sacrificarmi" 

La voce di Blaise Zabini ruppe il filo dei pensieri della ragazza, che lo guardò accigliata.

"Draco è il mio migliore amico, sono anni che mi confida le sue paure e che lo spalleggio in tutto, lui è sempre stato pronto ad aiutarmi ed è sempre stato al mio fianco, gli devo questo sacrificio e lo farò senza rimpianti"

 

Hermione fece per ribattere, ma fu Claire Eloise ad ammorbidire lo sguardo deciso di Blaise

 

"Non essere sciocco ragazzo, una clausola perché questa procedura funzioni è che tu abbia già versato sangue volontariamente per il fantasma quando era in vita o per qualcuno strettamente legato a lui, é così?"

 

Blaise sembrò pensarci su, poi scosse la testa, triste

 

"Ma nemmeno io ho mai versato sangue per un Malfoy" 

Disse Hermione, improvvisamente preoccupata che il loro piano non potesse andare a buon fine

"Ne sei certa cara? Non per forza deve essere spiacevole"

 

Hermione sembrò non capire, poi la faccia ammiccante di Claire la fece quasi sobbalzare e divenne paonazza

 

Le immagini della notte precedente le tornarono alla mente in un turbinio di lenzuola, braccia che stringono, fianchi che si sfiorano e labbra su labbra. Alla fine, a testimonianza di ciò che era appena accaduto, due corpi nudi ed un'unica, piccola macchiolina di sangue sul copriletto candido

 

"Oh" sussurrò

 

Claire annuì, quasi soddisfatta per averla fatta imbarazzare

"Bene, adesso prestate attenzione, vi dirò esattamente quello che dovete fare e poi tornerete in fretta al castello, bisogna muoversi in velocemente o non riuscirete a completare la pozione entro domani a mezzanotte.

 

 

~

 

 

Draco gemette, mentre il dolore alle spalle gli dava una fitta più forte della altre.

Appeso per i polsi non poteva fare altro che cercare di pensare a qualcosa che gli facesse scordare il dolore.

Hermione era l'unica cosa che gli appariva sulle palpebre nere cocciutamente chiuse.

 

Lei, il suo sorriso, le dita che accarezzano con dolcezza, le sue belle gambe tornite, i boccoli scuri e quegli occhi, così profondi da sembrare infiniti.

 

Le mancava, sapeva che non l'avrebbe più vista; suo padre gli aveva raccontato il bel piano che aveva messo a punto, ma torturare lui non sarebbe certo servito a convincere Hermione a uccidere i suoi amici.

 

Una fitta al cuore gli fece spalancare gli occhi, non gli importava di essere torturato fino alla pazzia, di rimanere appeso per i polsi ancora per tre giorni o di esserestato costretto   alla prigionia dal fantasma del suo stesso padre... 

Non avrebbe più rivisto Lei.

Non avrebbe più visto sbocciare il suo sorriso, non si sarebbe più sentito sfiorare dalle su dita candide, non avrebbe più morso quelle belle gambe, intrecciato le dita fra i suoi capelli e non sarebbe mai più affogato nei suoi occhi infiniti.

Questa consapevolezza lo lasciò senza fiato e una piccola, calda lacrima scese ad accarezzargli la guancia e finì sulle sue labbra, come un fantasma di quei baci che si erano scambiati fino alla notte prima.

 

 

Nota dell'autrice:

Salve a tutti, non parlerò del ritardo mostruoso, suppongo che tutte le scuse di questo mondo non avrebbero molto senso dopo quattro mesi di nulla... SCUSATE :(

 

Comunque ho diviso in due questo capitolo per problemi con il mio potentissimo mezzo di scrittura (un tablet... Sappiate che io scrivo tutte le ff sulle note di un ipad2 molto dispettoso che si diverte a cancellare interi pezzi di ciò che ho scritto.. Adorabile), di conseguenza ne sono venuti due corti, ma dato che ho pubblicato nello stesso giorno spero che non la vediate come un ulteriore mancanza.

 

Ci vediamo al prossimo capitolo allora! (Probabilmente l'ultimo)

Bacioni e tante scuse

G