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Autore: Fauna96    04/01/2016    1 recensioni
Raccolta di AU e Missing Moments incentrati su Jack Rackham e Anne Bonny.
12_Missing Moment tra la 4x04 e la 4x05
Gli occhi sono due fessure color ghiaccio, ma Jack non riesce a stabilire se sia per via del gonfiore o per via di un’occhiataccia. Con tutta probabilità, entrambe le cose.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anne Bonny, Jack Rackham
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Tesoro
 

[Missing Moment 2x10]
 

- Stai fermo, Cristo! –
- Fa male – borbotta Jack, sforzandosi di non dimenarsi sotto le mani di Anne.
- Lo so che fa male. Ti sei buttato a testa bassa contro un bue grosso tre volte te –
Jack sospira, stringendo i denti mentre Anne gli fascia il petto. Ha una costola rotta, come minimo, e, effettivamente, gli è anche andata di lusso. Soprassediamo sulla faccia, ormai si è abituato a venir pestato, quindi un labbro spaccato non è cosa che lo turbi. Più o meno.
Quanto ad Anne, lei pure è abituata a rattopparlo ed ormai è diventata abbastanza abile a pulire e fasciare ferite e sapeva già cucire (reminescenze di una vecchia vita risultate utili).
Come al solito, lei è pressoché illesa: è troppo veloce perché persino i proiettili possano coglierla; la sua è una danza letale, il cremisi dei capelli che si confonde con il sangue, il luccichio delle spade corte che si riflette negli occhi. Letale e bellissima, e Jack deve ammettere che ogni tanto si imbambola a guardarla, a metà tra l’ammirazione e la preoccupazione. In verità, metà delle ferite nel corso degli anni se le è procurate perché troppo intento a proteggere Anne e non se stesso. Una cazzata, considerato di chi stiamo parlando. All’inizio, Anne si infuriava con lui; ora, si limita a lanciare occhiatacce da sopra le bende.
E’ rassicurante che almeno una fottuta cosa nel loro rapporto non sia cambiata: dopo la battaglia, loro due soli, intenti a ricucire ferite e ripulire lame. Anne ha buttato per terra il cappello e si è persino spostata i capelli dietro l’orecchio per vedere meglio. Osservando i suoi gesti già visti migliaia di volte, Jack sente una sensazione dolceamara stringergli il petto; è la stessa emozione che ha provato svegliandosi quella mattina e scoprendo che, a dispetto di tutto, Anne aveva scelto lui. Gliel’ha appena detto, no? Insieme fino alla morte.
Jack non sa dire se lo ami o no, non l’ha mai saputo dire, in realtà; ma sa che non lo abbandonerà mai e questo è terribilmente bello e doloroso insieme. Ecco quel che succede ad affezionarsi, ad amare, a mettere il bene di una persona sopra il proprio. La maggior parte dei suoi conoscenti gli darebbe dell’idiota, e con ragione; forse solo Charles non lo biasimerebbe.
Anne finisce di tamponargli le ferite e lo fissa con aria critica. – Non hai per niente l’aria di chi ha appena guadagnato un fottuto tesoro, Jack –
Lui le fa un ghigno. – Nemmeno tu, darling -.
Anne fa un gesto noncurante. – Fanculo i soldi, Jack. Sai che non me ne frega nulla. Almeno potremo pagare questi cazzoni, permetterci una nave migliore persino... – il suo sguardo si perde e Jack vede quello che sta immaginando: mare, libertà, potere.
E’ quello che desiderano da quando erano due ragazzini sbandati e squattrinati, tenuti insieme da disperazione, gratitudine e mancanza di scelta. Con gli anni, Jack ha imparato a mascherare lo sguardo affamato dietro astuzie e paroloni (relitti di quando era un signorino) mentre Anne si nasconde dietro occhiate truci e violenza. Be’, a tutti tranne lui, o almeno spera di essere ancora in grado di leggere in quel ghiaccio. Al momento, nonostante l’oro che appesantisce la nave (le navi) si sente terribilmente malfermo, su legno scricchiolante. Forse quell’oro non fa che aumentare la sua insicurezza, anche perché, sinceramente parlando, non sa che farsene, a parte quel che ha già detto Anne. Sì, certo, potrà viziarsi, concedersi un paio di giacche nuove, comprare qualcosa ad Anne, sostituire qualche arredo di dubbio gusto nel bordello. E poi? E’ esattamente come da ragazzo, quando aveva così tanti soldi che finiva per regalarne metà agli accattoni.
- Jack – incrocia lo sguardo di Anne, inconsuetamente dolce e rassicurante. – Si aspettano che tu dica qualcosa -.
Jack annuisce, le sorride e le fa una carezza. Poi recupera il tricorno un po’ schiacciato e cerca di apparire più capitano possibile. Anne alza un angolo delle labbra nel suo sorriso storto.





Ehi, mancano solo venti giorni alla terza stagione! Finalmente! Per la cronaca, avevo iniziato questa storiella in agosto/settembre e l'ho pubblicata ora. I casi della vita. Come avrete capito, è ambientata dopo che Jack e Anne recuperano il tesoro, ma prima che siano tornati a Nassau; il povero Jack mi sembrava un po' sbattuto (come al solito) perciò ecco qua. Un saluto speciale e grato a Fanny Jumping Sparrow, Hika_chan che recensiscono sempre e a Red Wind con cui passo decisamente troppo tempo a fangirlare.
Buon 2016 e buona terza stagione, bucanieri!

 
  
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