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Autore: TheGirlOfTheSand    05/01/2016    0 recensioni
Suna è una grande metropoli: all'avanguardia, fiorente ed economicamente stabile. Si è ripresa subito dopo una guerra che l'aveva quasi distrutta, tutta tranne un piccolo quartiere di periferia: Konoha. Il Quartiere è un luogo buio, povero e ricco di criminalità. E' qui che vive Sakura, con Naruto, Sasuke, Ino..e molti altri ragazzi,che come loro sono cresciuti troppo in fretta e in modo sbagliato. A Konoha ognuno ha la sua storia da raccontare, ma c'è qualcosa che accomuna tutto e tutti: un profondo senso di abbattimento e un'incolmabile mancanza di speranza.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Gaara/Matsuri, Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Le sue palpebre tremolarono leggermente percependo l'intensa luce del sole che filtrava dalla finestra, e di malavoglia si decise ad aprire finalmente gli occhi. Si mise seduta sul letto, appoggiando la schiena alla testiera del letto e stiracchiandosi, mentre abituava i suoi meravigliosi occhi alla luce facendo scorrere lo sguardo sulla stanza:
di fronte a lei stava un enorme armadio di colore viola scuro, adatto a contenere la sua mole di vestiti, alla destra del suo letto c'era un comodino pieno di cianfrusaglie e con appoggiato sopra un vaso con dei bellissimi fiori di diversi colori, ai piedi del letto c'era infine un soffice tappeto bianco.
Si alzò spostando lo sguardo sul letto distante qualche metro dal suo; la parte di camera di Deidara era completamente diversa dalla sua, dato che aveva colori molto più scuri e spenti, risultando anche più anonima.
Constatando che stesse ancora dormendo e decisa a non svegliarlo, si alzò appoggiando delicatamente i piedi per terra e si diresse verso la porta il più silenziosamente possibile. Si avviò immediatamente verso il bagno e si sciacquò velocemente la faccia con l'acqua fredda per svegliarsi, osservandosi poi allo specchio:
quel viso tanto simile a quello del fratello la osservava raggiante, gli occhi azzurri erano vispi e allegri e non poté non sorridere quando notò che le sembrava di essere dimagrita ancora.
Soddisfatta, iniziò quel 'rituale di bellezza' che la accompagnava tutti i giorni:
sciolse i capelli biondi dal disordinato chignon e prese a spazzolarli accuratamente, per poi raccoglierli in una coda alta. Prese un barattolino appoggiato sul mobile e lo aprì, iniziando a stendere la crema sul tutto il viso per poi bearsi della freschezza che la maschera provocava sulla pelle; aspettando che il prodotto facesse effetto, decise di dedicarsi alle sue unghie limandole accuratamente e rendendole praticamente perfette.
Dopo pochi minuti si risciacquò il viso, constatando che la crema aveva fatto effetto, lasciandole la pelle liscia e vellutata.
'Bene, adesso posso truccarmi..'
Così prese un mascara nero e cominciò a passarlo lentamente sulle lunghe ciglia nere, rendendole più folte.
Ogni volta che si prendeva cura di sé si rilassava all'istante, quella pace che la riempiva era qualcosa di meraviglioso, qualcosa che..
"DANNAZIONE, INO!"
'Qualcosa che evidentemente non è destinato a durare per più di dieci fottuti minuti!'
Quell'esclamazione e gli improvvisi e insistenti colpi alla porta l'avevano fatta sobbalzare, e aggrottò le sopracciglia contrariata notando che si era sporcata di mascara sulla guancia.
"Deidara! Si può sapere che cazzo ti prende?!" disse spalancando la porta.
L'altro sbuffò, per poi risponderle a tono:
"Ti ricordo che il bagno non è solo tuo, sarai dentro da mezz'ora almeno!"
"Ma sei fuori?! Non è assolutamente poss.."
Spostò lo sguardo sull'orologio ammutolendo: suo fratello aveva ragione, eppure le sembrava fossero passati non più una decina di minuti.
Deidara sorrise, appoggiandosi allo stipite della porta e incrociando le braccia, guardandola beffardo da quei pochi centimetri di altezza che aveva in più.
Un momento, suo fratello aveva ragione? Impossibile.
Lei era Ino Yamanaka, non gliel'avrebbe certo data vinta così facilmente.
"Ma potevi anche evitare di sbraitarmi contro!" gli disse stizzita, incrociando a sua volta le braccia davanti al petto, mettendosi in un atteggiamento difensivo.
"Che è proprio quello che stai facendo tu adesso.." le rispose l'altro.
La bionda assottigliò gli occhi, mentre dentro di lei ribolliva dalla rabbia. Poi, sul viso di Deidara, si fece spazio un'espressione alquanto sorpresa, mentre con un indice si allungava a toccarle una guancia.
Lei lo guardò perplessa, non capendo quel gesto improvviso.
"Oh-oh.." disse, mentre il sorriso si trasformava in una smorfia di scherno "credevo che almeno fossi ancora in grado di truccarti decentemente".
Detto ciò entrò nel bagno, iniziando poi a pettinare i capelli e facendo una coda uguale a quella della sorella.
"Mi trucco meglio di chiunque altro!" rispose lei dopo pochi minuti, offesa.
"Ceeerto" rispose l'altro ironico, mentre iniziava a lavarsi i denti.
Lo fulminò per l'ennesima volta con lo sguardo, mentre si puliva la guancia e rimetteva il mascara.
"Ma comunque non ne avrei bisogno, sono già bellissima così" dichiarò vanitosa, ma con tono leggermente scherzoso, mentre sbatteva le ciglia in direzione del fratello e poggiava le mani sui fianchi.
Deidara la guardò stranito per qualche secondo, per poi iniziare a ridere di gusto, seguito immediatamente dopo dalla sorella minore.
Quando smisero, lo vide avvicinarsi a lei sorridente.
"Comunque hai ragione, sei bellissima sorellina"
Gli sorrise di rimando e si specchiò in quegli occhi uguali ai suoi, per poi vederlo allungare ancora una volta una mano verso il suo viso, questa volta a darle un piccolo buffetto sulla guancia.
"Buona giornata, principessa" le disse superandola e dirigendosi verso le scale che portavano al piano di sotto.
Lo guardò allontanarsi e sorrise dolcemente.
'Non potrei desiderare un fratello migliore'.
Poco dopo finì finalmente di prepararsi e tornò in camera sua, buttandosi a peso morto sul letto a guardare il soffitto. Poco dopo prese un foglio dal suo comodino sul quale erano scritti diversi nomi, e iniziò a scorrere la lista.
'Mm, praticamente verranno quasi tutti alla festa:
Sai, Deidara, Sasori, Naruto, Karin, Temari, Gaara, Sasuke, Kiba, Lee..'
Si bloccò, alzandosi a sedere.
'Ma mancano le mie tre migliori amiche. Non mi divertirei così tanto senza Sakura, Hinata o TenTen..devo trovare il modo di convincerle!' pensò risoluta.
'O di convincere Neji' aggiunse una vocina dentro la sua testa.
Be' in fondo era quasi sicura che la castana non sarebbe comunque venuta, dato che sarebbe rimasta con lo Hyuga..il quale non avrebbe mai messo piede in quel locale.
Per Hinata il discorso era un po' complicato, ma l'aveva vista un paio di volte con Naruto, quindi il biondino avrebbe potuto aiutarla a convincere Neji, dato che erano anche buoni amici. Avrebbe ideato qualcosa.
Infine  Fronte Spaziosa  non era un grande problema, sapeva che infondo sarebbe riuscita a convincerla, usando le parole e i mezzi giusti.
Dopotutto, lei era Ino Yamanaka.
Animata da una nuova vitalità, si avviò raggiante verso l'armadio di fronte a lei e, quando lo aprì, il suo sorriso scomparve.
'Oh cavolo, mi ricordo perfettamente: tutti i vestiti li ho già messi almeno due volte!'
Non poteva presentarsi con un abito già indossato, sarebbe stato imbarazzante e alquanto scontato..
Con le mani nei capelli, iniziò a cercare una soluzione immediata, dato che la festa sarebbe stata di lì a pochi giorni.
Poi le venne un lampo di genio e così prese il telefono, sperando vivamente che funzionasse, e compose all'istante il numero di una ragazza con due graziosi codini castani.
 
***
 
Spalancò la finestra facendo entrare l'aria fresca e accogliendo con gioia la bella giornata che le si presentava davanti, a dispetto delle nuvole grigie della sera prima.
Uscì dalla camera e si avviò in cucina con i capelli ancora arruffati, sbadigliando vistosamente.
"Buon giorno tesoro!"
Sua madre la salutò allegra, sorridendole dolcemente.
Ricambiò volentieri il sorriso e le si avvicinò, dandole un sonoro bacio sulla guancia.
"Buon giorno mamma, hai già fatto colazione?"
"Oh no, ti stavo aspettando come tutte le mattine"
Sua madre le rispose con la sua solita gentilezza, senza smettere di sorridere.
Era incredibile come facesse ad essere così buona e allegra, nonostante avesse sofferto molto: suo padre era morto, come molta altra gente, in guerra, ma non si era mai arresa e l'aveva cresciuta nel migliore dei modi. A volte la guardava, e non poteva fare a meno di notare quella nota di malinconia che accompagnava ogni suo gesto e ogni sua parola, accentuando di tanto in tanto le rughe che cominciavano a comparire su quel volto così simile al suo.
Avevano infatti gli stessi capelli lunghi e castani, ma sua madre aveva gli occhi tendenti al verde, mentre i suoi erano color cioccolato; nonostante l' innegabile somiglianza a livello esteriore, il carattere (così come gli occhi) l'aveva indubbiamente ereditato da suo padre:
combattiero e tenace, oltre che un'inguaribile testa calda..il tutto unito ad una dose abbondante di testardaggine.
Ridacchiò a quel pensiero, nonostante la punta di tristezza che avvertì dentro di lei.
Poco dopo sedette al tavolo beandosi di quell'atmosfera spensierata che si era creata, chiacchierando con sua madre. Ad un tratto però partì la suoneria del suo cellulare, che stranamente funzionava, e così rispose:
"Pron.."
"TENTEEEN!"
Allontanò l'apparecchio, leggermente stordita da quell'urlo così acuto.
"Ino che diavolo ti prende? Non posso credere che tu sia già così isterica al mattino.."
Sua madre ridacchiò leggermente, iniziando pulire la tavola.
"Come ti permetti: non sono isterica!"
"Buon giorno anche a te.." disse sospirando.
La risata cristallina della bionda le arrivò attraverso il telefono, facendola sorridere.
"Buon giorno. Scusami cara, ma ho le mie buone ragioni per comportarmi così già dal mattino!"
TenTen ne dubitava, ma preferì starsene zitta e ascoltare.
"Hai presente quella festa che ci sarà tra un paio di giorni? Mi pare di avertene parlato.."
"Si Ino, ma ti ho già detto che.."
'Shhtt! Ascolta: accetto, anche se con moolto disappunto, il fatto che tu non possa venire..ma qui è una questione più importante!"
TenTen rimase sorpresa e, incuriosita, la incitò a continuare.
"NON HO UN VESTITO DA METTERMI!" esclamò la bionda, con voce acuta (e isterica).
Rimase un attimo interdetta, per poi sbattere rumorosamente la testa contro il tavolo, appoggiando la fronte al legno.
'Ti pareva..'ho le mie buone ragioni'. Ovviamente, una questione importante..'
"TenTen?"
"Si, Ino?"
"Capisco che sei scioccata, ma rispondimi!"
"Ahahah ma Ino, il tuo armadio è colmo di vestiti! Non ci credo che non ne hai uno da metterti.."
"Certo che ce l'ho, ma li ho già messi tutti almeno due volte!"
Sbatté nuovamente la testa contro il tavolo, esasperata, poi rispose all'amica:
"E cosa vuoi che faccia? I miei vestiti o non ti andranno bene o, più probabilmente, non ti piaceranno.."
"Lo so, hai ragione" disse la bionda in tono pratico "ma tua madre sa cucire qualsiasi cosa, benissimo tra l'altro!".
"Va bene, ho capito, glielo chiederò..tu vieni qui verso le tre, mal che vada passeremo un po' di tempo insieme".
Ino esultò entusiasta, per poi chiederle se sarebbero potute venire anche Sakura e Hinata e, ricevuta una risposta affermativa, chiuse la chiamata ringraziandola allo sfinimento.
"Era Ino, tesoro?"
"Oh, da cosa l'hai capito mamma?"
La donna rise, divertita:
"La sentivo urlare anche io"
"A proposito, le servirebbe un favore.."
"Di cosa si tratta?" chiese, immaginando la risposta.
"Le serve un vestito, da sera. Le ho detto che ti avrei chiesto se potevi fargliene uno"
La donna annuì, disponibile come al solito.
"Arriverà verso le tre, con Sakura e Hinata"
"Allora, forza: andiamo a cercare qualche bel tessuto tra quelli in ripostiglio. Hai idea di quale sia il suo colore preferito?" le chiese, avviandosi verso il corridoio, seguita dalla figlia.
"Mm il viola, credo.." disse entrando in ripostiglio dietro la madre, e guardandosi intorno alla ricerca di qualche stoffa interessante.
 
***
 
Sakura sospirò uscendo di casa, facendo vagare i suoi grandi occhi verdi lungo la strada.
Era davvero una giornata meravigliosa e si riusciva a stare tranquillamente in felpa, nonostante qualche ventata d'aria fredda.
Quel giorno non avrebbe comunque avuto voglia di uscire nonostante il bel tempo, ma quella pazza isterica della sua migliore amica le aveva fracassato i timpani al telefono, facendole promettere che si sarebbe presentata alle 15 a casa di TenTen con Hinata.
'Poi non mi ha detto neanche perché..' pensò la rosa sbuffando.
'Scommetto che sarà per quella stupida festa. Non è che non mi va di andare, ma..non me la sento. Non credo mi sentirei a mio agio..'
Camminava lentamente, dopotutto non aveva fretta, godendosi quella rilassante passeggiata mentre il suo cervello formulava tutti quei pensieri.
'Tranquilla, Sakura, ti divertirai! Ci saranno tutti..' pensò, scimmiottando mentalmente la voce della bionda.
Riportò lo sguardo sulla strada e individuò la curva dove avrebbe dovuto svoltare per avviarsi verso casa Hyuga e si incamminò verso quella direzione.
'Come se la presenza di tutti fosse davvero il proble..'
"Sbam!"
Non fece in tempo a formulare quel pensiero, che finì addosso a qualcosa, qualcuno, che sembrava essere molto dispiaciuto e di fretta. Si sbilanciò all'indietro, cadendo di sedere.
"Oh salve. Cioè no, mi scusi, non era mia intenzione, davvero. Non l'ho fatto appo.."
"Bau bau!"
Un uragano con dei capelli biondo grano e gli occhi azzurri che sembrava non averla minimamente riconosciuta le era venuto addosso. Si accorse poi della presenza di un piccolo cagnolino.
"KURAMA! Vieni qui" Naruto si rivolse al cucciolo, acciuffandolo e posandolo sulle sue gambe per poi accarezzarlo.
"Naruto!" esclamò la rosa sorpresa, ma anche felice di vederlo.
Il biondo spalancò gli occhi, grattandosi la testa come sempre quando si imbarazzava.
"Sakura? Perdonami, non ti avevo riconosciuta" disse ridendo.
"Oh tranquillo..anche se effettivamente ho preso una bella botta" mormorò, ancora seduta per terra di fronte all'Uzumaki.
"Ero un po' di fretta" ammise poi il ragazzo, provando ad alzarsi con una smorfia di dolore. "Sai com'è..a Sasuke non piace aspettare".
La rosa annuì ridendo, e mentre stava provando a sua volta a mettersi in piedi sentì dei passi dietro di lei accompagnati da una voce:
"Tsk, potevi almeno aiutarla ad alzarsi"
Si bloccò, girando leggermente la testa per vedere il minore dei fratelli Uchica avvicinarsi, senza mostrare nessuna emozione; arrivò poi davanti a lei e (stranamente) le sorrise, porgendole gentilmente una mano.
I suoi occhi così profondi e neri la scrutavano, mettendola leggermente a disagio; osservò quelle labbra fini piegate in una leggera curva che, nonostante l'espressione solitamente indifferente, non stava per niente male su quel viso.
Accettò titubante l'aiuto e, mentre le sue guance si tingevano di una leggera sfumatura rosata, mormorò un 'grazie', sentendo poi la voce di Naruto:
"Cavolo Teme, hai ragione! Mi dispiace Sakura.."
Sasuke scosse la testa, sospirando.
"Ma no, tranquillo. Tutto a posto" rispose, rassicurandolo.
Il biondino non sembrava convinto, ma la sua attenzione venne riportata nuovamente al cucciolo che teneva ancora in braccio e che aveva ripreso ad abbaiare. Si era totalmente dimenticata della presenza di quel cagnolino.
"E lui chi è?" chiese Sasuke anticipandola.
"Lui è Kurama!" rispose Naruto sorridendo "e d'ora in poi sarà il mio cagnolino" concluse annuendo convinto.
Il cucciolo aveva il pelo color nocciola ma che verso le zampette diventava più scuro, prendendo sfumature addirittura rossastre; li osservava curioso con i piccoli occhietti neri e leccando la mano di Naruto, probabilmente soddisfatto dalle carezze che il ragazzo gli concedeva.
"E' davvero carino" esclamò la rosa accarezzandolo a sua volta.
"Si, e scapperà tra due giorni, parola mia" disse il moro, facendo una smorfia.
"E perché mai dovrebbe farlo, Teme?!"
"Tsk. Con un padrone come te, Dobe.."
"Hei, come ti permetti?!"
Sakura stette qualche minuto ad osservare il piccolo litigio tra i due, per poi ricordarsi che doveva assolutamente andare..probabilmente era già in ritardo.
"Oddio, ma io devo andare!" esclamò all'improvviso, facendo voltare i due ragazzi verso di lei.
Iniziò a camminare velocemente avviandosi nella direzione opposta ai due, sentendo ancora una volta la voce di Naruto:
"Dov'è che vai così di corsa, Sakura?!"
"Da Hinata" gli rispose ad alta voce, allontanandosi ancora.
"Salutala da parte mia!"
Si girò, facendo qualche passo all'indietro mentre rispondeva:
"Lo farò. Ci vediamo, ragazzi!"
Naruto le rispose salutandola e muovendo la zampetta di Kurama a mo' di saluto, mentre Sasuke si limitò ad un cenno del capo.
Tuttavia prima di girarsi si scontrò di nuovo con lo sguardo enigmatico del moro, riprovando lo stesso imbarazzo e la soggezione di prima. Lui si limitò ad osservarla, ma prima di distogliere poteva giurare di aver visto un altro (raro) sorriso su quelle labbra, quasi impercettibile.
'Un sorriso davvero bello..'
Appena formulato quel pensiero arrossì di botto e dopo essersi data una leggera manata in fronte per riscuotersi continuò a camminare.
Dopo pochi minuti raggiunse finalmente Hinata che la aspettava già fuori; si scusò per il ritardo e si avviarono insieme.
"oh,Hinata, quasi dimenticavo,,"
La corvina si girò, guardandola incuriosita.
"Che c'è, Sakura?"
"Prima ho incontrato Naruto, mi ha detto di salutarti" rispose, aspettando l'effetto che quella frase avrebbe provocato sull'amica.
'Tre, due, uno..'
Hinata arrossì violentemente, mentre mormorava qualcosa simile ad un 'grazie'. La vide attorcigliarsi una ciocca di capelli intorno al dito e sorridere imbarazzata.
Era adorabile.
"Nhe, Hina, quando glielo dirai? E poi Ino mi ha informato del fatto che vi ha visto insieme un paio di volte.." disse sorridendole. 
La Hyuga, se possibile, arrossì ancora di più, per poi risponderle balbettando:
"Beh i-io, n-non saprei..e-ecco è che, n-non so cosa l-lui p-pensa di m-me.."
"Penserà che tu sia bellissima, come tutti del resto!"
Hinata rispose con un sorriso sincero a quella frase, ringraziando l'amica.
Continuarono a camminare chiacchierando allegramente e dopo qualche minuto bussarono alla porta di TenTen, mentre Sakura cercava di togliersi dalla testa due occhi neri come la pece.
 
 
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Salve a tutti sono TheGirlOfTheSand.
Ce l'ho fatta ad aggiornare oggi, quindi ecco l'undicesimo capitolo tutto per voi.
Mi è venuta in mente una cosa: ieri mi sono scordata di farvi gli auguri..
*si tira un pugno in testa* 
Per cui, anche se un pochino (un pochino tanto..) in ritardo, buon Natale e buon 2016 a tutti!
Ma tornando a noi, spero che la storia non vi stia annoiando dato che non sta ancora succedendo nulla di eclatante, però vi prometto che nei prossimi capitoli si capiranno più cose e tra poco accadranno fatti un po' più interessanti. 
Non ho altro da dire, per cui ci vediamo al prossimo aggiornamento!
   
 
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