-CHAPTER 2-
PERCY
Dopo una settimana di ricerche i ragazzi del Campo erano riusciti a trovare notizie su quasi tutti i semidei della profezia: non si avevano notizie solo da Annabeth; ero preoccupato non la sentivo da quando mi aveva scritto quella lettera, ovvero due anni fa.
Cercai di non pensarci e di concentrarmi sulla missione e sulla profezia: chi aveva rubato cosa?
Gli dei ci mandavano in una missione senza sapere cosa era stato rubato, insomma, so che hanno rubato qualcosa di molto importante per loro, ma non sono né di che oggetto si tratta né chi avrebbe mai potuto prenderlo. Mi sentivo uno schifo: dovevo strappare i miei amici dalle vite che si erano creati e portarli in una missione fatta solo di incognite, visto che la profezia non era stata abbastanza chiara e non ero riuscito neanche a sentirla tutta. Insomma! Quel ragazzo di Efesto non poteva trovare un altro momento per “giocare”con i suoi fili ed attrezzi?
In ogni caso dovevo partire e cercare i miei compagni. Chirone aveva deciso di iniziare da Piper dato che erano riusciti a trovare più notizie e dettagli: lavorava come modella in uno studio vicino a Brooklyn.
Il piano era facile: io uscivo fuori dal nulla dopo due anni e la dovevo convincerla a lasciare la sua bellissima vita per un tempo indefinito perché gli Dei avevano bisogno di noi, lei avrebbe accettato sicuramente. Voglio dire a tutti piacerebbe rischiare la vita più e più volte per soddisfare gli Dei.
Ci andai, l'edificio era...maestoso era alto, molto alto ma non era un grattacielo, ricordava l'architettura greca, sembrava riproduzione dell'acropoli di Atene. Entrai l'ingresso era ampio, tutto bianco ma non per questo era banale, una parete era totalmente coperta da basso rilievi mentre sulle altre c'erano dei quadri di arte contemporanea. Mi avviai verso il banco centrale fatto di marmo bianco: lì c'era una signora anziana che a quanto pare era la segretaria: le chiesi se potevo parlare Piper McLean. Ma la signora fu irremovibile: non volle farmi entrare.
Così decisi di infiltrarmi, mi vestii da fotografo, ma la signora non era così stupida.
Iniziai a correre come un deficiente ed entrai in una stanza: sarebbe molto piaciuta a Leo, era piena di fili e vari macchinari. Inutile dire che feci la figura dell'idiota: i fili erano tutti sparsi per terra cosi inciampai e cadi, facendo cadere tutta l'attrezzatura per terra.
-Santa paperella! Guarda cos'hai combinato!- una ragazza abbastanza alta, mora, con gli occhi castani mi stava rimproverando.
-Il servizio fotografico inizierà tra un paio di minuti. IO TI AMMAZZO!-
Era una cosa abbastanza inquietante nonostante fosse tenera.
-Chi è la modella?-
-Mi sembra ovvio che è Piper McLean! E adesso vattene via prima che ti decapiti!-
-Senti posso chiederti un favore?-
-No!-
-Dovrei parlare con lei, è urgente!-
-Sono affari tuoi, babbano!-
-Cosa succede qui?-
-Signorina McLean!-
-Piper!-
-Cos'è 'sto casino?-
Piper non sembrava cambiata neanche un po', mora con i suoi occhi caleidoscopio e i capelli pieni di piume.
-E' colpa sua!- disse la ragazza degli attrezzi indicandomi.
-Percy?!- ehi no guarda, la Sirenetta!
-Buongiorno Piper!-
-Che ci fai qui?-
-Ma niente, stavo facendo un giretto e sono venuto a trovarti.-
-Percy dimmi la verità!- dannata lingua ammaliatrice!
Cosi mi misi a raccontare tutto quello che era successo al Campo.
La ragazza ci guardava come se fossimo impazziti.
-La signorina McLean dove lavorare. Arrivederci!-
Piper la ignorò.
-Perciò Rachel ha predetto il nostro ritorno per trovare un oggetto perduto. Capisco, abbiamo un a scadenza?-
-Non è riuscita a finire la profezia, nessuno ha sentito gli ultimi versi.-
-Va bene, raggiungerò il Campo tra tre ore. Ci vediamo.-
-Porta anche Jason.-
Appena sentii il nome parve irrigidirsi e sbiancò.
-Come non detto-
NOTE AUTRICE
Eccomi con il secondo capitolo!!! ho cercato di seguire i consigli che mi sono stati dati: non so se ci sono riuscita. Diciamo che anche il prossimo capitolo sarà un po' corto, però ci saranno dei chiarimenti sull'oggetto da trovare.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
-Alexandra