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Autore: Julia Weasley    12/03/2009    24 recensioni
Un bel giorno, Teddy Lupin trova in soffitta il vecchio diario di sua nonna Andromeda e, incuriosito, comincia a leggerlo. Scoprirà la storia di Andromeda Black nel periodo di cui la Rowling non parla, dal primo anno a Hogwarts alla scelta che le cambierà per sempre la vita.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black, Famiglia Black, Sorelle Black, Ted Tonks | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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Epilogo

Quando la mattina dopo Andromeda entrò nella stanza di suo nipote, trovò Teddy profondamente addormentato sul tappeto.

“Teddy, cosa stai combinando?” esclamò. Quel ragazzino era sempre stato molto strano, ma a volte superava ogni limite.

Lui bofonchiò qualche parola sconnessa e aprì gli occhi. Sbatté le palpebre e sbadigliò a lungo, dopo di che si mise a sedere, gemendo.

“Ahi, mi fa male la schiena! E ho il torcicollo!”“
Ti credo, hai dormito tutta la notte per terra” commentò sua nonna, scuotendo la testa. Puntò lo sguardo sulla cosa che aveva fatto da cuscino al nipote e lo raccolse.“E questo?” disse, indicando il diario ammuffito.
“Ehm…” esordì Teddy, “è quello che ho trovato ieri. Ho cominciato a leggerlo ieri sera e non sono riuscito a smettere. La tua vita è davvero emozionante. Perché non mi hai mai raccontato niente di cosa ti succedeva da piccola?”

Andromeda lo aiutò ad alzarsi, poi rispose:

“Credevo ti interessasse di più sapere cosa succedesse a tua madre e tuo padre”.
“Sì, anche, però è stato bello leggere le tue memorie. Ho scoperto che somiglio moltissimo al nonno. Il fatto che inciampo sempre l’ho preso da lui. Non me lo avevi mai detto”.

Andromeda guardò fuori dalla finestra, cercando di mantenere il controllo. Da quando Ted era stato ucciso, una parte del suo cuore era morta insieme a lui. Si erano promessi di rimanere insieme per sempre, ma il destino aveva voluto diversamente. Per lui aveva dato via tutto quello che possedeva, Ted era il suo mondo, e gli era stato portato via senza un motivo valido.
Tuttavia non l’aveva mai considerato perso per sempre. Certe volte, quando si sentiva disperatamente sola, era convinta di sentire la sua presenza accanto a sé. Sentiva la sua voce in ogni soffia del vento, il suo viso sorridente formato dalle nuvole nel cielo, ma soprattutto ogni volta che guardava suo nipote. Teddy gli ricordava le due persone più importanti della sua vita: suo marito e sua figlia Dora.

“Nonna?” fece Teddy, richiamandola alla realtà.
“Scusa, stavi dicendo?”
“Non è giusto che tu sia rimasta così sola” disse lui, incupito. “Eri così contenta di esserti sposata. E tutto per quella stupida guerra”.

Andromeda si chinò su Teddy e gli posò le mani sulle spalle.

“Ma io non sono sola. Ho te. Sei la mia unica ragione di vita”.

I capelli del ragazzino si fecero rossi e lui l’abbracciò. Poi disse:
“Nonna, perché non fai leggere questo diario alla prozia Narcissa? Scommetto che gli piacerà”.
“Meglio di no…”
“Perché? Adesso avete fatto pace, no? Vi parlate di nuovo. Secondo me dovresti”.

Andromeda sorrise.

“E va bene, forse lo farò. Ora però datti una mossa. Hai la minima idea di che giorno è oggi?”

Teddy saltò su come una molla, elettrizzato.

“Oh, cavolo, me l’ero dimenticato!”

Solo lui poteva essere tanto distratto da scordarsi del suo primo giorno a Hogwarts. Schizzò via come un razzo, inciampando dopo due passi, ma la nonna lo afferrò in tempo.

“Calmo, la fretta non porta da nessuna parte” lo ammonì.

Lui sorrise.
Mentre il ragazzino si andava a vestire, Andromeda gli fece il baule alla velocità della luce, sistemandogli vestiario, biancheria, libri e tutto il resto in un ordine impeccabile.

“Nonna, in che Casa credi che finirò? Mio papà era Grifondoro, vero? Però io mi sento più Tassorosso come la mamma” disse Teddy, spuntando fuori dal bagno, vestito di tutto punto.
“Devi essere tu a decidere. Scegli la Casa che ti sembra più adatta a te”.
“Allora mi sa tanto che andrò a Tassorosso! Ma Harry quando arriva?”

In quel preciso istante, suonò il campanello.

“Harry!” esclamò Teddy, felicissimo.

Andromeda andò ad aprire la porta. Harry Potter, il padrino di Teddy, entrò in casa sorridendo, e guardando il suo figlioccio attraverso i soliti occhiali tondi.

“Allora, sei pronto per andare?” chiese, facendogli il solletico.
“Sì! Non vedo l’ora!” esclamò Teddy.

Harry si rivolse ad Andromeda.

“Andiamo?”
“Un minuto e arrivo” fece lei.

Entrò in camera sua e prese il diario che aveva appoggiato alcuni minuti prima sulla scrivania. Osservò la copertina scorticata e scolorita dal tempo, poi lo sfogliò lentamente. Ogni pagina su cui faceva cadere lo sguardo le provocava un’ondata di nostalgia di quei tempi molto più difficili di quelli attuali, ma in cui era stata più spensierata.

Quante persone non c’erano più… Ted, la persona per cui aveva rinunciato alla sua famiglia. Sirius, il cugino che le era sempre stato accanto. Regulus, considerato un criminale da tutti, e che solo sedici anni dopo la sua morte era stato riconosciuto un eroe… Esitò mentre pensava anche a Bellatrix. Non avrebbe mai creduto che sarebbe arrivata al punto di uccidere Dora. Era stata sua sorella un tempo, ma non era rimasto che il ricordo sbiadito della ragazza che Andromeda ricordava, prima che si facesse sopprimere dalle sue stesse idee, prima che Voldemort la portasse via su una strada senza ritorno.
Della sua vecchia famiglia le era rimasta solo Narcissa. Si erano ignorate per anni, covando un rancore ingiustificato, ma la fine della guerra le aveva fatte riavvicinare. Andromeda sapeva che da quel momento nessuna ridicola questione di sangue le avrebbe separate come la prima volta…

“Nonna, andiamo, forza!”

La voce di Teddy le giunse dall’ingresso, impaziente.

“Arrivo” disse lei.

Aprì il cassetto della scrivania e vi mise dentro il diario. Poi richiuse il cassettino e uscì dalla stanza, raggiungendo Teddy e Harry, con i quali s’incamminò verso la stazione.
Aveva temuto quel momento da mesi: con Teddy a Hogwarts sarebbe rimasta sola in quella casa.
Non sarò sola pensò, mentre si voltava a guardare indietro.

Il sole aveva illuminato la finestra del salotto e Andromeda ebbe la netta sensazione di scorgere alcuni visi che la fissavano sorridenti. Fu un lampo, poco meno di un istante, ma l’immagine le rimase impressa nella mente: c’erano un uomo biondo dagli occhi azzurri, un altro con il volto solcato da cicatrici e una donna dai capelli rosa cicca.

Un battito di palpebre, e la visione sparì com’era venuta, lasciandole un lieve sorriso sulle labbra

.

The end


*Angolo autrice*
Quando ho iniziato questa fan fiction non sapevo se, come e quando l'avrei finita, e invece adesso mi sembra che il tempo sia volato! Soprattutto poi pensavo: "Capirai, una fiction su Andromeda, che in sette libri ha solo 2, e ripeto 2, battute, non se la leggerà mai nessuno!" Per fortuna non è andata così, ma questo è solo grazie a voi che avete continuato a leggerla, a recensire o meno! Mi dispiace tanto che questo epilogo non sia proprio quello che si può definire a lieto fine ma ho cercato di rimediare alle da me tanto criticate stragi della Rowling!
E ora passiamo ai ringraziamenti!

Pepesale (ti dirò, mi stavo innervosendo anche io, e sono contenta di non essere stata l'unica, altrimenti mi sarei cominciata a preoccupare! Il seguito arriverà, non temere...)
Pervinca Potter 97 (complimenti per aver letto la mia fic tutta d'un fiato, sono davvero commossa!)
Pacci (spero che l'epilogo ti sia piaciuto, anche se è un po' malinconico... ç_ç)
LMP (grazie mille per i complimenti, mi hanno fatto mooolto piacere! XD)
quigon89 (hai proprio ragione, anche Ted è cresciuto un sacco da quel memorabile giorno in cui ha incontrato Dromeda a Diagon Alley! XD Spero che l'epilogo sia di tuo gradimento, devo ammettere che è stato il capitolo più difficile da scrivere, avevo paura che non riuscisse bene... Speriamo!)
Pan_Tere94 (sì, sarebbe stato spassoso se Andromeda fosse caduta, ma per fortuna non è successo! In quella famiglia almeno una persona dotata di equilibrio ci vuole! Sono contenta che la storia ti sia piaciuta!)
ShArY90
(sono io che devo ringraziare te e tutti gli altri per aver letto e commentato questa storia, non sai quanto bene avete fatto alla mia poca autostima!)
lyrapotter (hai ragione, le Remus/Lily sono introvabili! Ma se ti può consolare, almeno qualche volta io ho pensato che tra quei due potesse esserci qualcosa, in fondo secondo me erano molto simili di carattere: tutti e due gentili e buoni...che carini! Sarà che non adoro particolarmente James...vabè, lo ammetto, NON mi sta simpatico, ma che ci vuoi fare? Se permetti, il povero Piton mi fa molta più simpatia! Ma questo non c'entra niente con la mia storia! Comunque, è davvero ingiusto che le Ted/Andromeda siano tanto snobbate, soprattutto in un sito in cui abbondano le Draco/Hermione, Rose/Scorpius e cose simili! Insomma, è strano!)


Mi macherete tutti quanti, ma non vi preoccupate, perchè non vi libererete facilmente di me!
Ora, un ultimo ringraziamento a CharmedAlis, che con le sue recensioni mi ha sempre risollevato il morale anche se ero un po' giù, e a NarcissaM, senza la quale chissà quando mi sarebbe venuto in mente di ritornare a scrivere su questo sito!
Un bacione a tutti quanti! Giulia

EDIT (22 maggio 2011): tempo fa avevo detto che avrei scritto un seguito di questa storia, e credo che sia doveroso avvertirvi che purtroppo ho cambiato idea. La mia ispirazione ha preso una strada molto diversa, come chi ha continuato a seguirmi sa già. Perciò mi dispiace, ma questa storia rimarrà come un unicum, senza un sequel. Vi ringrazio ancora per averla seguita!
  
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