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Autore: Viandante88    12/03/2009    4 recensioni
Siamo sempre alle prese con i nostri amici Cullen, solo che la storia è un tantino diversa! Una nuova protagonista alla scoperta della sua vita e del suo passato, dovrà fare i conti con la sua diversità!
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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28: SOFFERENZA.


"Hai visto della paglia?! Ma che significa? Qui ci sono talmente tante fattorie e agriturismi, non è un indizio sufficiente!"
Edward ormai era fuori controllo, più il tempo passava più lui aveva timore di non arrivare in tempo a salvare la sua Naya.
"Edward non hai il diritto di rimproverarmi in questo modo! Stò facendo del mio meglio! Io ci tengo almeno quanto  te a ritrovarla!"
Gli urlò contro Alice esasperata.
"Su forza ora calmiamoci. Tesoro prova a riconcentrarti, guarda se riesci a cogliere qualche altro indizio..."
Jasper non l'aveva lasciata un attimo e cercava di incoraggiarla mandando un'occhiataccia a Edward che faceva avanti e indietro per la strada.
Era potuto uscire dalla macchina perchè quelle strade di montagna erano frequentate da pochissima gente, quasi isolate.
"Aspettate... vedo qualcos'altro..."
"Forza concentrati e mantieni la calma..." Jasper le accarezzò i capelli.
Ed si precipitò in auto.
"C'è un .. cartello..."
"Cosa dice Alice? Riesci a leggerlo?" le chiese Jas lentamente.
"Si trova su un sentiero...e dice: Vietato..ol-oltrepassa-re la .. recin-zione.. a 60 chilo-metri al..bergo casa del.. bosco.."
A fatica riuscì a leggere, poi guardò il suo amato più fiduciosa.
"Dobbiamo trovare quell'albergo!" Esclamò senza pensarci Edward che era già passato al sedile del guidatore.
"Alice..." guardò dietro dallo specchietto retrovisore "Grazie."
Lei gli sorrise, l'aveva già perdonato.
Jasper tirò fuori il suo palmare e navigando su internet trovarono la via esatta di quel posto.
"Reggetevi! Andiamo a riprenderci Nayade!"



Quando mi risvegliai non ero più in quella torre.
Mi sollevai piano, la testa mi girava e mi sentivo molto debole. Mi guardai attorno.
Mi trovavo in una piccola stanza con molta paglia, una finestrella con le sbarre in alto e una porta in legno con un chiavistello
apribile dal di fuori e rovinata dagli anni.
"Ma che diamine..." mi portai una mano in fronte e cercai di ricordare.
"Papà!" mi venne subito in mente di averlo visto. Ne ero sicura era lui!
Con una piccola spinta aprì la porta ma non mi trovai di fronte mio padre.

"Evelin, ma che è successo? Dove siamo?!" domandai agitata avvicinandomi a lei poggiandole una mano sul braccio, e guardandomi intorno.
Lei era seduta su uno sgabello, anch'esso in legno e continuava a sorridere.
Poi mi prese la mano e la tolse dal suo braccio come fosse polvere. Rimasi sbigottita da quel gesto. Ma cosa stava succedendo?
Si alzò lentamente ed incrociò le braccia, poi mi guardò sorridendomi. Era un ghigno, lo stesso che le avevo visto in passato,
ma a differenza di allora era permanente sul suo viso, non cambiava.
Allora capì.
"Eri tu non è vero? Tu hai fatto finta di essere mio padre.. è stata tutta una trappola, mi hai ingannata..." ero sconcertata e non sapevo che fare.
Istintivamente indietreggiai per allontanarmi da lei, ma andai a sbattere contro qualcosa di duro e freddo, forse un muro.
Mi girai lentamente per vedere cosa fosse.

"PAPA'!" spalancai gli occhi dalla sorpresa dicendo il suo nome.
Lui rise. Ma non era la risata dolce che ricordavo, bensì una diversa. Una risata PERFIDA.
Mi guardò stranito piegando la testa lateralmente:
"Papà? Che fesserie vai dicendo ragazzina.. IO NON HO FIGLIE!"
Indietreggiai nuovamente sempre più sconvolta portandomi una mano davanti alla bocca, ma inciampai su qualcosa e mi ritrovai a terra.
Lui si avvicinò senza darmi conto a Evelin:
"Molto bene mia cara. Hai fatto un ottimo lavoro!" e così dicendo la prese di potenza tra le sue braccia e la baciò, li davanti a me.
Non potevo credere ai miei occhi! Perchè? Perchè mio padre baciava quella donna?...
Non avevo la forza di rialzarmi, mi sentivo debole, la testa mi girava. Era tutto un brutto sogno... DOVEVA essere tutto un brutto sogno.
Mi presi la testa tra le mani, mi stava per esplodere!
"E' stato fin troppo facile sai Nayade. Sei davvero un'ingenua!" esclamò Evelin lasciandosi andare in una fragorosa risata.
Si avvicinò a me e abbassandosi mi prese il mento tra le mani con una presa ferrea, poi si accicliò e il sorriso le scomparve:
"Tutto ciò non sarebbe mai capitato se anni fa avessero fatto la scelta giusta..." la rabbia si era impossessata di lei, anzi no... LA VENDETTA.
Si rialzò tirando su anche me per un braccio senza il minimo riguardo buttandomi tra la paglia, facendomi sbattere un gomito contro il muro.
Non riuscivo a reagire. Guardai papà nella speranza che intervenisse, che la fermasse.
Eve seguì il mio sguardo:
"Ahahahah! Fai male a contare su di lui Nayade. Lui NON TI CONOSCE PIU', ORMAI LUI E' MIO!" affermò soddisfatta.
Le lacrime cominciarono inevitabilmente a scendere.
"Oh povera piccola..Forse un pò mi commuovi sai.." mi si avvicinò di nuovo con espressione dispiaciuta, poi ricomparve il ghigno:
"No, non mi commuovi per niente.." e riprese a ridere alzandosi e andando verso mio padre, abbracciandolo.
"Perchè? Perchè fai questo? Tu volevi bene alla mamma no?" gridai in lacrime cercando di capire.
"Rispondile forza cara." la incoraggiò papà accarezzandole in viso.
"Certo Dertus..." gli diede un bacio e mi guardò, un sorriso amaro le comparve sulle labbra:
"Io volere bene a quella donna?" riscoppiò a ridere.
"MAI!" disse con disprezzo.
"Dertus tesoro prima di partire è il caso che tu ti nutra, su una strada poco distante da qui c'è un albergo, sicuramente da quelle parti ci sono delle persone.."
gli disse rivoltandosi verso di lui.
"Hai ragione tesoro. Prima di partire per Volterra mi ci vuole un bel ' pieno'.. Ci vediamo dopo, e ricorda LA VOGLIONO VIVA, per ora.."
così dicendo corse via rapidissimamente.
Ero  rimasta allibita di fronte a quell'affermazione... Dove mi volevano portare, perchè mio padre era diventato un assassino senza scrupoli, come LORO?!
Mi veniva da vomitare, vedevo sempre più sfocato. Stavo per svenire. Ma non potevo.
"CONTINUA! DIMMI PERCHE' HAI FATTO QUESTO!!" le gridai con tutta la voce che avevo in gola.
Lei riprese posto sullo sgabello e mi guardò come fiera di ciò che stavo subendo e provando.

"Beh mia cara le cose non sono andate esattamente come ti ho raccontato la prima volta... Anzi a dire il vero, ho cambiato quasi tutto! ahahahah!"
"A-allora dimmi cosa successe in realtà! Voglio saperlo!" Ero disperata. Per colpa della mia stupidità mi ritrovavo in una situazione assurda.
Non mi rimaneva altro che la speranza che Alice fosse riuscita a vedermi, anche se era da poco che non usavo più i miei poteri.

"Noi, io e tua madre, abbiamo davvero perso i genitori in un incidente e vissuto in un orfanotrofio. Ma solo io fino ai 18anni.
Lei è sempre stata considerata da tutti quella più carina, più dolce e il suo aspetto così minuto la aiutava in questo.
Ci volle poco tempo affinchè una famiglia decidette di adottarla e lei ne era felicissima. A me neanche mi guardavano, ero troppo grande e fredda.
Ogni week end lei con la sua famigliola perfetta veniva a farmi visita, raccontandomi come erano buone, brave e affettuose quelle persone,
senza un briciolo di sensibilità nei miei confronti..."
"Ma aveva solo otto anni, è comprensibile..." la interruppi io parlando dispiaciuta a bassa voce.
"Si, ma io ne avevo dieci! E anche a dieci anni sei ancora piccola sai? Anche a dieci anni ti mancano una mamma e un papà, e avere qualcuno che ti
sbatte in faccia la sua felicità non aiuta!" Urlò Evelin sempre più arrabbiata al ricordo di quell'episodio.
"Ma lei non si rendeva conto di farti star male... eravate così piccole.. Tu mi avevi detto che saresti stata felice per lei se..." mi interruppe.
"Ti ho già detto che tutto ciò uscito tempo fa dalla mia bocca erano solo menzogne. Nulla era vero, ancor meno il sentimento di affetto che provavo per
tua madre mia cara Naya.. Ci sei cascata come un pesce all'amo. Questo lo hai preso proprio da lei.." scosse la testa alzandosi in piedi.
"Ricorda che fidarsi delle persone è SEMPRE un male! Una persona non può cambiare, rimane sempre la stessa. Tua madre, povera sciocca,
questa assurda fiducia che aveva in me l'ha pagata con la vita.. ahahahah" Rise di lei.
"Cosa vuoi dire?! Che cosa le hai fatto brutta stronza?!" Stavo perdendo il controllo, provai ad alzarmi ma lei mi saltò addosso in un atimo
 e mettendomi una mano stretta al collo con violenza mi rigettò contro il muro facendomi sbattere la testa.
"Non sono io la stronza qui, ma lei. Lei mi ha rovinato la vita e non poteva che meritarsi la MORTE!"
Disse in un bisbiglio senza mollare la presa, ma stringendola sempre più. Poi sorrise e mi lasciò:
"Sei così fragile... è facile farti male, hai solo metà della forza che ho io.." rise ancora di più dandomi le spalle.
Cominciai a tossire mi mancava il respiro e sentivo un dolore atroce alla testa, portandomi la mano mi accorsi di sanguinare.
Evelin alzò il viso annusando l'aria, si girò velocemente verso di me, gli occhi di uno scuro intenso.
"Hai davvero un buon odore.. se solo potessi ti asseggerei. Ritieniti molto fortunata di risultare LORO così INTERESSANTE..."
Il dolore era fortissimo e come se non bastasse mi doleva anche il gomito.
Si risedette e continuò a raccontare a distanza di sicurezza, anche se non sarebbe stata mai abbastanza.

"Un giorno fui io a rifiutarmi di ricevere visite da mia sorella. Erano passati circa 7 anni ancora un anno e avrei raggiunto la maggiore età,
speravo mi facessero uscire ai sedici a dire il vero, ma gli istituti hanno un idea tutta loro al riguardo.
Comunque fuori di li mi trovai un lavoro e appunto un piccolo appartamento guadagnatomi col sudore e la fatica. Mi sentivo fiera di ciò che ero riuscita a fare
nel giro di un anno con così poche risorse dalla mia, e decisi di ricontattare Nadya per farle vedere di cosa ero stata capace
anche senza la famiglia che lei aveva avuto, anche rimanendo sola.
Abitava in un carinissimo quartiere, con villette a schiera e giardini di proprietà.
Aspettai li vicino che uscisse di casa, non mi andava di suonare e parlare con quelle persone, così la vidi, stava rientrando e non era sola, ma
accompagnata da un bellissimo ragazzo, alto dai capelli nero corvino, carnagione chiarissima, con occhi dorati,
ma soprattutto pieni d'amore verso quella ragazza. Anche un cieco se ne sarebbe accorto.
La rabbia cominciò a ribollire dentro di me. Perchè?mi chiesi. Perchè lei doveva avere sempre di più? Perchè ogni cosa doveva andarle meglio?
Fu in quel momento che decisi di rovinargli la vita, come lei, se pur inconsapevolmente aveva fatto con me...



"Eccoci l'albergo è questo!" Affremò Edward parcheggiando rapido davanti all'ingresso scendendo al volo dalla macchina.

Ancora non sapevano che tra poco avrebbero fatto un altro tipo di incontro.








Ed ecco a voi il 28esimo capitolo! Ormai siamo quasi alla fine.. un pò mi dispiace!
Spero tanto vi piaccia anche questo, ci ho messo tutto l'impegno affinchè possa essere almeno un pò coinvolgente,
ditemi voi se ci sono riuscita! Non è molto lungo ma cercherò di aggiornare presto con la continuazione del racconto
di questa zia B******A, che finalmente si è decisa a dire la VERITA'!
Grazie di cuore a tutti voi che leggete sempre la mia ff, spero davvero che continui a piacervi e ad incuriosirvi
anche se siamo giunti quasi al finale! Confido sul fatto che mi farete sapere numerosi il vostro pensiero!
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!

RINGRAZIAMENTI RECENSIONI:
*Grazie tante tante tante pacci! Si direi che ora Naya se ne è accorta...Almeno spero! hihihi
*Grazie ishizu!! Devo dire che in un modo o nell'altro ti avvicini sempre a ciò che succede! Mi prendi in contropiede hihihi!
 Spero ti sia piaciuto questo capitolo! Nel prossimo saprai meglio tutto.. graziee!
*Grazie bella95!! Perchè non fai mai mancare le tue recensioni nelle mie storie, ne sono felicissima!
 Fammi sapere che ne pensi di questo! grazie!
*Grazie anche a DiNozzo323 per le tue immancabili recensioni! Infatti Jasper aiuta si Edward a non impazzire completamente!
 grazie davvero! spero mi dirai cosa ne pensi di questo!
 
 Alla prossima! BACIONI!
  
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