THE LORD OF THE RINGS
The ring has survived…
(L’ anello è sopravvissuto)
A new day has come (Un nuovo giorno è venuto)
Il sole è ora alto nel
cielo, ma io devo andare via.. lontano da questo luogo di reminiscenze che
stanno attaccando ogni fibra del mio corpo, perforandolo nella carne, facendo
sgorgare altro sangue dal sapore agro dalle mie labbra aride, vogliose di quel
mielato nettare di libertà…
Le strade della città
sono percorse da tanti piccoli Hobbit, che si aspettano di trascorrere una giornata
di pace, senza che la guerra venga a portare altra morte tra di loro.. ma,
nell’ animo, essi sanno che la morte non abbandonerà mai il loro spirito;
rimarrà come un fantasma aleggiando tra i loro corpi senza essenza, incutendo
paura, terrore, rabbia, astio, ma quello è il suo compito e lo porterà a
termine perché essa, a differenza di questi inutili esseri umani, non teme la
morte. Sa che, prima o poi, scomparirà su questa Terra, ma andrà contro il
vento più impetuoso, contro le canne dei fucili, contro le urla e i pianti
disperati di questa gente che non la accetta, agogna alla vita eterna quando
invece sanno che niente è per sempre, neanche le loro anime.
Sotto il peso del
mantello nero, mi aggiro, con passo schietto e veloce, tra le vie del borgo, come
se sapessi da sempre dove andare. Un tempo ero come loro, un Hobbit, amatore
della bella vita, degustatore di vini di buona annata e di storie incompiute
dai misteri inviolabili ed arcani. I giorni passavano, le stagioni si
susseguivano, ma la mia vita rimaneva immutata, monotona, senza la passione di
un tempo, quella che si accese tra i boschi, sulle barche attraversando i
fiumi, combattendo le battaglie più feroci. La passione per l’ avventura,
scoprendo nuovi luoghi, sospirando soddisfatti in direzione dei monti,
assaporando l’ aria fresca delle cime innevate.
Niente è per sempre,
neppure questi miei ricordi, echi soffusi di una vita che mi è passata dinanzi
agli occhi, veloce più del vento, ed io non ho saputo coglierla, come le mele
mature sugli alberi; non ho saputo assporare il suo sapore raffinato, il suo
odore brioso, la sua gioiosità primaverile che si spandeva calorosa per tutto
il villaggio mentre le prime rondini solcavano lievemente il cielo purpureo del
tramonto, perforando le nuvole non più candide, ma rosee, dai colori tendenti
all’ arancio, mescolati con la loro purezza naturale. Forse, in fondo, non ho
mai potuto godere di quella stagione fresca e gioconda, mangiare i suoi frutti,
osservare i teneri petali di ciliegio scendere esasperatamente lenti dai rami
in fiore, perché i miei occhi erano già stati offuscati dalle tenebre, ed io,
semplicemente uno stolto Hobbit, non mi sono accorto di essere stato
risucchiato in un vortice perpetuo, in cui i ciliegi non sono mai fioriti; un
abisso spoglio, dalle cantine vuote, dai palazzi in rovina. Un altro luogo dove
il sole caldo di primavera non può posare i suoi raggi, ove regna l’ inverno
ma, la neve che scende, perpetua, inquietante, non è più pura.. ma è rossa,
macchiata dal sangue di troppi innocenti morti per..per cosa? Per mia volontà?
Per un mio voluttuoso desiderio? Una ricerca continua di un’ illusione senza
fine, un sogno lucido, ad occhi aperti.
Questa civiltà in
tumulto, tanti piccoli piedi che calpestano la mera terra sotto di noi, senza
un attimo d’ esitazione, senza pietà. Come mi ha emarginato bruscamente dal suo
mondo, additandomi, riversando su di me tutto il suo odio, covato verso questa
guerra, verso la loro terra, il suo mondo in cui vive, una prigione in cui è
costretta.. una prigione non per gli occhi, non per il corpo, ma per la mente
che non riesce più a ricordare, che non riesce più vivere.
Li guardo, uno per uno,
ma loro sembrano non accorgersi di me ma, in fondo, io non me ne sono mai
andato. Sono rimasto nei loro cuori sotto forma di rimorso, una sorta di peso
nell’ anima, se questi esseri ancora sono dotati di un’ anima, e di una
coscienza che gli permette di guardarsi quel cuore sporco di mille crimini,
pratiche archiviate di casi mai risolti. Ed io.. ero solo un imputato, un
debole.. colpevole?Non lo so, non più lo ricordo. La vita passa dinanzi i miei
occhi, ma io non sono in grado raccogliere il nettare che le mie labbra tanto
bramano, e così la mia gola brucia, e la mia rabbia cresce: verso di loro,
inutili Hobbit su questo misero fazzoletto di terra, verso la mia vita, verso
coloro che me l’ hanno portata via, e con essa la mia felicità, le mie memorie
che credevo di avere impresso dentro di me. Ma, poi, mi accorsi con sgomento
che dentro di me non vi era più niente: né cuore, né polmoni, né sangue. E da
allora vado in cerca di risposte alle mie enigmatiche domande, pur sapendo che
non le troverò mai.
*
<
agh burzum-ishi
krimpatul>>
- Un Anello per domarli,
Un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli..-
Gandalf il Bianco fumava
quietamente la pipa, cullandosi sulla sedia a dondolo sotto la pensilina
inondata dai tiepidi raggi di un’ estate che andava svanendo, e con essa le
foglie verdi sugli alberi, e il frizzante odore delle risate cristalline delle
ninfe che si tuffavano gaie nel laghetto. Il sole stava tramontando alle sue
spalle, rifellendo i suoi colori cremisi su di esse, larghe ed ancora forti,
come se il tempo non avesse intaccato la loro fibra. Ed invece gli anni erano
passati anche per lui: piccole rughe solcavano il suo volto rilassato, le sue
mani non più erano potenti come quelle d’ un tempo… ed egli rimpiangeva quegli
anni di pace, di serenità che aveva trascorso nel Bosco Atro che aveva imparato
ad amare, come solo si amano le cose più belle… ma la guerra era tornata a
macchiare la Terra di tutti i mali possibili, senza un attimo di tregua…
Sospirò. Il cielo si
stava imbrunendo: la notte portava quella tranquillità che nel Bosco Atro mai
mancava, e consiglio… e con esso un nuovo giorno, pieno di speranze al sorgere
di quel sole impietoso che batte sopra le loro teste, carico di risentimento
per tutto ciò che gli stavano facendo, a lui, alla nuda terra su cui doveva
giornalmente posare il suo sguardo impavido, nostalgico di ciò che un tempo
veniva chiamato passato.. un passato in cui la guerra venne estirpata dai cuori
degli uomini da coloro che non hanno più un volto, né anima, né coscienza…
Gandalf sprofondò ancora
di più nella sedia a dondolo. Perché doveva succedere ancora? Le sue monotone
giornate passavano immutate di ora in ora, con quesiti, misteri senza
soluzione, senza risposta…anch’ egli ignorante della verità.. di nuovo..
Sentiva le vocine lontane
delle ninfe nelle grotte come un eco lontano, sfocato, senza senso, senza
luogo, senza essenza.. ormai tutto non era più niente..
Il suo sguardo era perso
nel vuoto, sconfinato cielo vermiglio, ed un’ ombra, solitaria e minuta, s’
accingeva a raggiunge i suoi pensieri più inviolabili…
To be continued…
NdA: chiedo UMILMENTE
perdono!! T__T Me indegna scrittrice >_< Quanto è che non aggiorno? Un
mese? Non me lo ricordo neppure io! Sciagurata! Ç_ç Ma bando alle ciance e
ciancio alle bande, cosa ve ne pare di questo capitolo? Forse è un ‘tantino’
corto e, in tutta franchezza, avrei potuto liberamente allungarlo, ma ho
preferito di no. In verità avrei dovuto pubblicarlo poco prima della mia
partenza ma, ahimè, cause di forza maggiore mi hanno impedito di farlo! (CAUSE
DI FORZA MAGGIORE UN CORNO! NdLettori) Ma, cmq, I’M ALIVE e vi propino questo
nuovo capitolo della nostra storia che, ormai, giunge al termine. (Sono dieci
capitoli che ci dici che ‘sta cosa sta finendo! NdLettori) (em.. d-davvero? N
mia) Manca davvero poco! Altri cinque capitoli, forse, quattro e poi vi lascerò
liberii!! (Finalmente! NdLettori) (-__- Quanta consideraizone.. N mia)
Ma veniamo a noi, mie
cari e fedelissimi lettori!^o^ (oooohh ma che dico?! O.O N mia)
-Darkness: come sempre un
angelo tesoro!^^ Grazie mille. Che te ne pare di questo cap? Lo, so nn ho
mantenuto la promessa di continuare a scrivere prima di andare in vacanza ma in
realtà l’ ho fatto (me si contraddice da sola) ^_~
-Elanor: tresor! Allola
me si accinge a rispondere alle tue domandine!! Lol
Dunque all’ inizio del
capitolo scorso Aragorn dice a Sam che è un vile assassino perché lo ritiene
colpevole della morte di Pipino (carrooo *_*). Se leggi bene lo scorso cap, Sam
non gli dice la ‘verità’ ma lo lascia credere a ciò che il suo cuore vuol
credere, capito? Più in là.. fra qualche cap,, sveleremo l’ arcano.. don’ t
worry! Non sono poi tanto cattiva!! *evil laugh* (Dici? -.- NdELanor)
Allora il progioniero nella Compagnia.. sgh sgh.. può essere.. può essere.. Sam
NON ha visto Pipino uccidersi. E si me
suona il violino, o almeno ci provo!^^^ Baci baci
Bene, adesso RECENSITE perché..
tremate.. il capitolo 16 è in arrivo…