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Autore: Crepuscolina13    07/01/2016    3 recensioni
E se Emma fosse un angelo custode con il compito di vegliare, e di rendere di nuovo buona la famosa Evil Queen ?
Ovviamente SwanQueen.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte era scesa sul castello della Regina Cattiva ed io mi preparavo ad entrare in azione.
Una volta che la donna si fu addormentata mi stesi accanto a lei sul letto, chiusi gli occhi, e mi connessi al suo spirito.
" Buio, all'inizio ci fu solo buio, poi però il buoio cominciò ad assumere dei contorni e delle forme.
Alberi, una grande foresta, alberi che sfrecciavano veloci, una macchia verde confusa, un volto di un uomo nel verde, poi il cielo divenne rosso e la pioggia anch'essa si tinse di rosso.
Poi un cavallo apparve e Regina ci montò subito, ma mise male i piedi e cascò.
Quando si rialzò davanti a lei comparve un'anziana donna.
-Come al solito mi deludi figlia-
Regina non ebbe il tempo di rispondere perché un altro cavallo al galoppo gli sfrecciò accanto e quando Regina vide chi c'era in sella, si rialzò subito e questa volta riuscendo a montare, partì all inseguimento.
Fu allora che decisi di intervenire.
Mi materializzai nel suo sogno, assuemendo le sembianze di una povera contadina, e mi posizionai in mezzo alla strada.
Regina mi vide e con un vigoroso
-ohhhhhh bello- fermó il cavallo.
-Spostati dalla strada ragazzina- mi urlò infuriata.
Ed io rimasi a bocca aperta, in un certo senzo fu strano e mi sentì a disagio.
Non ci ero abituata, e quindi il fatto che lei mi vedesse e mi parlasse fu un pò sconvolgente.
-Scus..scusi...io..io...io credo di essermi persa- dissi balbettando come una stupida.
-Questo non è un mio problema.
Ma dico almeno sai chi sono?- mi chiese ringhiando.
-Ehmm..no..sono nuova da queste parti- risposi io, riacquistando la facoltà di parlare.
Pensai che Regina avrebbe risposto malamente anche questa volta, ma invece qualcosa cambiò, sul suo viso per un attimo vidi dello shock e poi un sorriso.
Wow.
Wow.
Veramente wow.
Era la prima volta che la vedevo sorridere e...wow.
Mi ripromisi di condurla al lato buono solo per vederla sorridere più spesso.
Con un balzo aggrazziato scese dal cavallo e mi si avvicinò.
-Tu non sai chi sono? - chiese meravigliata, sorridendo ancora.
-Ehm..no dovrei?- chiesi dubbiosa, non sapendo cosa aspettarmi dai suoi misteriosi comportamenti.
Regina mi fissò in volto, mi squdrò per bene, poi scuotendo la testa rispose:
-Oh no...io..io sono solo nessuno- balbettò sorridendo ancora di più.
-Bene, piacere di conoscerla nessuno, io sono Emma- dissi sorridendole anch'io e porgendole poi una mano.
Lei accettò la mia stretta di mano, e quando le nostre pelli entrarono in contatto il cielo da rosso si fece azzurro e un sole luminoso e allegrò spuntò dal nulla.
-Io sono Regina comunque- aggiunse ridacchiando.
-Un nome degno di te direi- in realtà non so perché dissi quella cosa, forse perché volli rendere felice la mia protetta, ma ancora una volta misi da parte queste domande e mi godetti il momento.
-Oh ehm...grazie- rispose arrossendo e guardando in basso.
Aspetta, arrossire?
Dove era finita la donna che aveva ucciso a sangue freddo una persona davanti ai miei occhi ?
-Ma dimmi stavi dicendo che ti eri persa?- chiese poi.
-Oh si, sto cercando un posto chiamato La Foresta Incantata, per caso la conosci?-
-Certo è il mio regno- rispose di getto, poi nel panico cercò di correggersi senza successo.
-Cioè...intendevo dire che..io-
-O mio dio siete una regina?- chiesi facendo finta di essere scioccata.
-Vi chiedo scusa vostra maestà, non ne avevo idea- aggiunsi velocente chinando il capo per inchinarmi.
-Oh no non ce nè bisogno davvero- disse imbarazzata, appoggiando le sue mani sulle mie spalle per rialzarmi.
All' improvviso una folata di vento ci spettinò i capelli, e una voce portata dal vento mormorò:
-Sto vincendo io- poi sentimmo una risata femminile, e lo stesso cavallo di prima ancora una volta ci sfrecciò davanti.
Fu a quel punto che il viso di Regina si trasformò completamente, e nuovamente tornò ad essere la donna malefica di prima.
-Regina ma cosa succede!?- chiesi confusa.
Lei non mi rispose, velocente rimontò in sella e partì al galoppo.
Io mi trovavo ancora nel mezzo, ma questa volta Regina non si fece scrupoli e mi passò accanto spingendomi di lato.
Io persi l'equilibrio e cadendo per terra, mi ferì la mano con un sasso.
Rattristata guardai Regina scappare via, e piano piano il rumore degli zoccoli sul terreno diventarono più forti, e il rumore si trasformò in qualcuno che bussava alla porta.
Di colpo persi la connessione al suo spirito e come una persona che è stata tanto sott'acqua, mi sveglia e alzandomi di botto dal letto aprì la bocca in cerca di ossigeno.
Una volta che mi fui ripresa feci caso a ciò che succedeva nella stanza.
-Vostra maestà? È la colazione-  disse qualcuno al di là della porta.
-Entra- rispose Regina, con una voce rauca, tipica di chi si è appena svegliato.
Il domestico entrò in stanza e una volta poggiato il vassoio su un tavolo se ne andò.
Regina si guardò intorno disorientata e poi si stiracchio un po'.
Si alzò dal letto e si andò a lavare il viso in una bacinella d'acqua accanto al grande specchio in cui inevitabilmente la donna si specchiò.
Si passò le mani sulla faccia per poi sistemarsi i capelli, poi guardò nei suoi stessi occhi e con un tono di voce dubbioso mormorò:
-Emma-
Non so perché ma il mio nome pronunciato dalle sue labbra mi fece rabbrividire.
Ovviamente per lei, io ero solo un frutto della sua immaginazione, ma io provavo una sorta di felicità a sapere che Regina mi conosceva, Regina sapeva che io esisteva.
Non capì il perché, ma ciò mi diede una profonda gioia.
Intanto Regina sembrava confusa, il suo volto era contratto, come se si sforzasse di ricordare qualcosa, poi scosse le spalle e con uno schiocco di dita si cambiò d'abito, indossando un elegante vestito rosso, con piccoli ricami neri.
Dopo che fu pronta Regina uscì dalla stanza ed io ovviamente la seguì.
Dovevo ancora imparare molte cose su di lei, per me il sogno di stanotte non aveva alcun senzo, ma sicuramente la donna anziana, l'uomo e la ragazza sul cavallo dovevano avere un gran significato per Regina.
Camminandole accanto potei notare come tutte le persone che incontravamo sul nostro cammino avessero una paura profonda nei riguardi di  questa donna, e così grazie a ciò potei capire due importanti cose.
Sicuramente per suscitare un così grande timore negli altri Regina doveva essere una donna veramente spietata, e sicuramente l'appellativo Cattiva non era stato dato a caso, ma da ciò ne derivava una piccola conseguenza che forse molti potevano considerare banale ma che io, trovandomi qui da solo un giorno, avevo gia capito quanto in realtà fosse importante.
Regina era una donna terribilmente sola.
È vero forse era di stirpe reale, e possedeva molti oggetti, oltre ad essere potente anche dal punto di vista magico, ma tutto ciò non significava niente se poi si trovava a passare tutte le sue giornate sola, perché tutti la trovavano troppo cattiva anche solo per istaurarci un qualche tipo di rapporto, e più passava il tempo e più la situazione peggiorava, perché alla fine sarebbe stata Regina stessa a non voler creare alcun tipo di legame, troppo cinica e fredda.
Tutto ciò era come un circolo vizioso.
Regina è cattiva e tutti la isolano, ma più la isolano e più Regina non vuole avere a che fare con questa gente, e più Regina rimane sola e più diventa cattiva.
Ma io sarei stata la persona che avrebbe rotto quel circolo vizioso.
 
  
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