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Autore: AmonAmarth    09/01/2016    3 recensioni
RACCOLTA DI OS
Piccoli missing moment di Amnesia (non collegati comunque alla storia) legati al rapporto molto fluff tra Darren e Brian.
Il nostro Brian è stato messo a dieta dal suo padroncino Chris, ma la nostra piccola mongolfiera di pelo non l'ha presa tanto bene ... vediamo come reagirà e cosa farà Darren per consolarlo ...
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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COME CHRIS HA CAPITO CHE ERA TEMPO DI ADOTTARE UN BEBE'


Chris è comodamente seduto sul divano che fissa ancora con espressione ebete quella piccola fascetta d'oro bianco che porta al dito sinistro. Sono passati quattro mesi dal giorno in cui Darren, con mani tremanti, gli ha infilato al dito quell'anello.
Sono passati quattro mesi e tutto sembra andare a gonfie vele. Si amano in tutto e per tutto. Si amano e non lo danno mai per scontato, se lo ripetono almeno una trentina di volte al giorno e se lo dimostrano in ogni gesto e in ogni sguardo.
Pensa che non ci sia nulla che non vada nella loro meravigliosa storia.
Certo lui e Darren hanno sempre detto di voler figli, ma hanno pensato di godersi un anno da maritini liberi da qualsiasi impegno genitoriale prima di entrare nel complicato mondo dell'adozione.
« Ehi Coop! » Il cagnone sale sul divano e si stende sul grembo del suo padroncino.
« Guarda che bello il mio anellino! » Cooper lecca la mano di Chris con l'anello. E' un po' stufo della stupidità dei suoi due padroncini che non fanno altro che far notare a chiunque quei due anellini, ma lui, a differenza del quarto inquilino della casa, continua a fargli le feste.
« Oddio sono troppo felice! » Chris stringe il cane, quasi soffocandolo, tanto che Cooper comincia ad uggiolare preoccupato per la sua vita.
« Oddio Coop! Sono così felice! » Ed è vero. Non riesce a smetterla di sorridere, non riesce a smettere di ridere e di guardare qualsiasi cosa come se fosse la cosa più bella del mondo.
Quattro mesi e ancora sente lo stomaco contorcersi di felicità.
Poco dopo sente lo stomaco brontolare e decide che forse è il caso che il suo bel maritino gli prepari qualcosa di delizioso.
« Dare? Sei ancora in studio, io avrei un po' fame! » Chris apre la porta dello studio. Dentro c'è un disordine immenso: fogli appallottolati tutti fuori dal cestino che invece è miseramente vuoto; matite sparse per terra e spartiti ovunque. L'unica cosa in ordine è il pianoforte, il coperchio chiuso e lucidato. Darren lo tratta come se fosse suo figlio e se il coperchio è chiuso significa che suo marito per quel giorno ha smesso di comporre.
Chris si accorge della sua felicità patologica quando, in mezzo a tutto quel caos, sorride ancora intenerito.
« Dare? »
« Sono in cucina! »
Con l'ennesimo sorriso (seriamente gli stanno per venire le rughe!) si dirige verso la cucina.
Appena la varca Chris assomiglia ad uno di quei fumetti comici: gli occhi letteralmente fuori dalle orbite e la mascella che raggiunge quasi il pavimento.
Brian è seduto su un seggiolone di legno, dall'aspetto vecchio e logoro che sicuramente ha visto giorni migliori, e un bavaglino sporco legato al collo.
Ma la cosa ancora più strana è Darren.
Darren che è seduto sulla sedia davanti al seggiolone, in mano una ciotola con quello che Chris suppone sia del latte caldo con un qualche formaggio sciolto dentro, un cucchiaio in mano che … imbocca Brian!
La mascella di Chris ormai è dislocata!
« Ecco che arriva un aeroplanino per il mio Botolino! Gman! »
Darren spinge il cucchiaio nella bocca di Brian.
Chris sbatte gli occhi. L'immagine è ancora lì davanti. Se li stropiccia con i pugnetti. Niente! Darren sta ancora imboccando Brian. Li stroppiccia di nuovo, più forte, fino a vedere lampi di luce bianca dietro le palpebre.
« Tieni piccolo. Lo vuoi un sonaglino? »
Chris apre gli occhi. Qualcosa è cambiato, ma non è detto che la situazione sia migliorata. Anzi!
Darren sta mettendo nelle mani di Brian un sonaglino agitandolo ed emettendo degli strani versetti con la bocca.
Ok! L'immagine non accenna ad andarsene. Quindi non è un'allucinazione dovuta alla sua fame e quindi alla carenza di zucchero.
« Ehm … Dare? »
Chris si aspetta che Darren si giri e lo guardi con aria colpevole, ma ciò che vede non è nulla di tutto questo.
Gli occhi di Darren sono spalancati, grandi e caldi, di quella magnifica colorazione dorata.
Il più piccolo si mordicchia il labbro inferiore.
Che Darren senta la mancanza di qualcosa? Forse l'anno di attesa che si sono concessi è troppo lungo.
« Dare … ehm io avrei fame! » Cerca di restare sul vago, perché davvero come fai a chiedere a tuo marito se è impazzito?
« Si piccolino. Finisco di dare la pappa a Botolino! » Il moro si gira nuovamente verso il micio e ricomincia ad imboccarlo.
Il gatto gli lancia un'occhiataccia, infastidito dall'intrusione. Comincia a battere con le zampette sul piccolo tavolino, cercando di attirare l'attenzione del suo padroncino.
Il riccio guarda intenerito il micio, girando il cucchiaio nel latte per poi riempirlo fino all'orlo.
« Vola! Vola l'aeroplanino dritto nella bocca di questo bel bambino! »
Chris si sta per sedere sulla sedia, ma a quella parola quasi cade per terra.
Darren ha davvero detto bambino?
Scuote la testa! Comincia a sentire lo stomaco girare!
« Ehm … Dare … maaaa, dove lo hai preso il seggiolone? »
« Oh era il mio di quando ero piccino! Ecco qui, hai mangiato tutta la pappetta! » Darren mette via la ciotolina, poi prende in braccio il micio mettendoselo sulla spalla e cominciando a dargli tenere pacche sulla schiena.
Il micio comincia a fare delle ruvide fusa e più quel rumore aumenta, più il mal di testa di Chris diventa più forte.
« Dai piccolo, fai il ruttino! Così poi posso preparare il pranzo al tuo papino! »
Chris scuote la testa.
Forse sta sognando? Suo marito non è davvero uscito di testa! Non può diventare vedovo dopo solo quattro mesi di matrimonio!
Dopo diversi minuti, Brian emette un miagolio che Darren registra soddisfatto come ruttino.
« Ok! Adesso è l'ora del pisolino! » Darren esce dalla cucina, mentre Brian comincia già a sonnecchiare sulla sua spalla.
Chris li segue. E' troppo strano. Osserva suo marito mentre stende il gatto nella sua cesta e gli rimbocca la copertina. Lo osserva mentre comincia a cantare una ninna nanna.
« Dormi bambino … Dormi tesoro … il tuo papino è qui con te … »
Gli occhi di Chris diventano sempre più sbarrati.
Darren è pazzo! Il troppo lavoro lo ha definitivamente fatto uscire di senno. Tutti quegli orsacchiotti di gomma alla fine hanno finito con il distruggere quei pochi neuroni funzionanti che ancora aveva. Tutta quell'attività notturna che fanno ha finito con il non ossigenare più il suo cervello.
« Dare …? » Suo marito gli poggia il dito sulle labbra.
« Shh! Il piccolo dorme! » Darren prende la mano di Chris e lo trascina in cucina. Solo quando vede Darren avvicinarglisi nota il piccolo walkie-talkie sulla mensola vicino al microonde.
La questione è molto più seria.
Il riccio accende il piccolo altoparlante, ascoltando attentamente il suono delle docili fusa di Brian che dorme perfettamente appagato.
« Dare …? »
« Aspetta piccolo! Chiudo la porta sennò svegliamo il bimbo! »
Chris pensa che sia normale avere paura. Insomma si è sposato giovane perché vuole vivere più a lungo possibile con quella fede al dito e adesso l'idea di fare avanti e indietro da un manicomio non è per niente allettante!
« Dare! Brian è un gatto! » Darren lo guarda quasi sconvolto, la bocca spalancata in una perfetta O in stampatello.
« Chris! Come puoi dire una cosa del genere! Brian è il nostro piccolino! »
« Dare! Brian è un gatto! L'ho adottato anni e anni fa, ben prima che tu ed io ci mettessimo insieme! Brian è un gatto! Un felino! La paura dell'acqua dovrebbe essere un indizio! »
« Tutti i bambini hanno paura dell'acqua! » Chris incrocia le braccia al petto. Ma Darren fa sul serio o sta scherzando?
« Il pelo? »
« E' morbido! »
« I baffi? »
« Li hai anche tu solo che tu ti radi! »
Il più piccolo si porta le mani alle tempie, disegnando dei cerchi per alleviare quella pressione che sente.
« Dare … ti prego. Lo so che sotto quel casco di ricci morbidissimi c'è ancora un piccolo cervello in grado di funzionare. Brian è un micio, non è nostro figlio! »
Darren continua a guardare suo marito con espressione scioccata.
« Io non capisco, Chris! Prima lo vuoi e poi non lo vuoi più! »
Darren agita le braccia per poi uscire dalla cucina, lasciandosi alle spalle uno stranito Chris.


* * *


Quella notte Chris avrebbe voluto fare tanta attività fisica! Anche tutta la notte, come erano soliti fare sin dai primi tempi della loro relazione.
Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo … Brian!
« Mhm … ti amo così tanto … » Chris è eccitato ed è felice che finalmente lui e suo marito possono godersi del tempo insieme.
Le cose stanno per diventare interessanti quando …
« Miao … Miao … Miao … »
Chris ignora i miagolii fastidiosi che provengono dal walkie-talkie, continua a baciare suo marito mettendoci ancora più passione. Ma Darren non è intenzionato a lasciar perdere.
« Chris … fermati … fermati … il piccolo piange! » Con una mossa si scrolla Chris di dosso e corre fuori dalla stanza.
Il castano si stende sul letto di schiena, spalancando braccia e gambe assomigliando all'Uomo Vitruviano. Vuole piangere per la frustrazione.
Quella è la quinta volta in tre ore che sono costretti a fermarsi.
Lui vuole fare l'amore con Darren, vuole fare l'amore con suo marito, perché il mondo intero sembra essere contro di lui?
« Dormi bambino … dormi tesoro … il tuo papino è qui con te … »
Chris si gira e frustrato si butta il cuscino sulla testa. E' stufo. Non vuole più sentire quella stupida ninna nanna, anche se la voce di Darren è così carica di amore da essere come un balsamo per il suo cuore.
Afferra stizzito il piccolo walkie-talkie e lo spegne.
Basta! Vuole suo marito!
Brian non è il loro bambino! Può benissimo addormentarsi senza ninna nanne e coccole! E' un felino per la miseria!
Dopo dieci minuti suo marito torna a letto e Chris non gli da il tempo di accorgersi di nulla, nemmeno, soprattutto, che la spia luminosa di quel maledetto aggeggio è spenta.
Si butta su Darren e lo ama con passione e devozione, sconvolgendolo a tal punto da fargli dimenticare persino il suo nome.
Il momento dell'estasi arriva troppo in fretta per il moro.
Tutti quegli anni insieme a Chris eppure ogni volta quello splendido ragazzo gli fa provare delle sensazioni uniche, talmente forti da scuoterlo fin nell'anima, far vibrare ogni minima corda del suo cuore.
Tutti quegli anni e ama ancora Chris come la prima volta.
Il più piccolo raggiunge l'amplesso e crolla sul corpo ansante del marito, uscendo da lui con dolcezza e accoccolandosi al suo petto. Incastra il suo volto nell'incavo del collo di Darren, sfregando con dolcezza il nasino su quella pelle sudata eppure ancora così profumata.
« Mhm … ti amo così tanto! » Il riccio sente il corpo fremere sentendo il nasino delicato di Chris sfregargli la pelle. Dopo tutto quel movimento è ancora leggermente freddo.
Avvolge con le braccia il corpicino esile del marito, baciando con dolcezza i capelli leggermente sudati del ragazzo. Lo sente mugugnare felicemente sul suo collo.
Darren drizza le orecchie. C'è silenzio in casa. Brian dorme profondamente nella sua cesta in cucina, Cooper invece nel salone vicino la porta d'ingresso.
« Chris? »
« Mhmm? » Chris si accoccola maggiormente al marito, spera che non gli voglia chiedere un secondo round perché lui non ne ha minimamente l'energia al momento. Quella volta è stata come cento messe insieme.
« Chris … io … io … »
« Mhmm … » Chris si sente scivolare sempre più nell'incoscienza. E' stanco e il calore di Darren è piacevole, il battito del suo cuore, ancora leggermente accelerato, è quasi ipnotico ed estremamente rilassante.
« Chris … io voglio un figlio! »
Darren aspetta impaziente la risposta di Chris, ma dopo un lunghissimo minuto questa non arriva.
Solo in quel momento il riccio sente il respiro regolare e profondo del marito solleticargli morbidamente i ricci.


* * *


Chris sente una ventata di aria fredda sulla schiena. Mugola e cerca di rannicchiarsi verso la parte del letto dove dovrebbe esserci Darren. Ma il letto è freddo, dannatamente freddo.
Gira il volto verso quel lato e apre un occhio, mettendo lentamente a fuoco l'ambiente che lo circonda.
Il letto è vuoto. Darren non c'è.
« Mhm … Dare? » gracchia. La voce gli esce molto roca. La sera prima ha urlato decisamente tanto. Ma almeno è servito a mandare in mille pezzi il suo bel maritino.
Nessuna risposta.
Guarda la piccola sveglia sul comodino. Sono solo le sei. E lui si deve essere addormentato non più di un paio di ore prima.
Sbuffando e imprecando per l'assenza del corpo caldo del marito si alza dal letto, infilandosi la pesante vestaglia di pile e dirigendosi verso la cucina.
E' inutile rimettersi a letto visto che nemmeno fra due ore dovrà essere sul set del film che stanno girando basandosi sui suoi libri.
« Dare? Amore mio perché non sei … »
Chris resta a bocca aperta.
« … a letto? »
Davanti ai suoi occhi c'è Darren.
Gli ha visto fare troppe cose strane … ma quella?
Gli ha visto cucire di persona dei collarini per Brian.
Lo ha visto cucinare di persona i croccantini di Brian.
Lo ha sopportato tutto il tempo della Luna di Miele quando chiamava di nascosto Grant con il suo telefono, lo ha persino assecondato con quella cosa stupida delle cartoline.
Gli ha visto fare tante cose strane con quel gatto.
Ma quello?
Darren sta dando da mangiare a Brian.
Fin qui cosa abbastanza normale.
Ma Darren sta dando da mangiare a Brian … con un biberon!
Il micio succhia il biberon come se fosse un bimbo vero, stringendolo ai lati con le zampette. Quando si accorge della presenza di Chris sembra quasi minacciarlo con lo sguardo, come se non voglia che faccia notare al suo padroncino l'assurdità di tutto quello.
Chris sente le gambe tremare, la testa gli fa male. Darren sta uscendo di senno.
Deve fare qualcosa per trovare rimedio.
Al più presto.
Prima che Darren perda completamente la ragione.


* * *


« Ti sto dicendo che stava dando da mangiare a Brian con un biberon! »
Grant scoppia nell'ennesima risata. Ha le lacrime agli occhi per il gran ridere, continua a sbattere i piedi per terra e la mano sul divano.
« Ahahaha! Oddio! Non ci credo! Oddio! »
« La pianti di ridere? Mio marito ha perso il senno e il mio migliore amico non fa altro che ridere! »
« Scusa Chris! Ma … ahahaha! Oddio! Non posso pensarci! Perchè non gli hai fatto una foto? » Grant si asciuga le lacrime dagli occhi. Era da tanto tempo che non rideva così.
Sta ancora ridendo quando lo schiaffo di Chris lo colpisce dietro la nuca.
« Ahi! Mi hai fatto male! »
« Così impari a ridere delle mie disgrazie! » Sbotta Chris incrociando le braccia al petto.
« Ok! Torno serio! Anche se devi ammettere … » Due lampi gelidi e perforanti congelano completamente il povero Grant.
« … niente! Ma, Chris tu e Darren avete mai parlato seriamente della possibilità di volere figli? »
« Certo Grant! Parliamo di avere figli da una vita. Abbiamo scelto una casa così grande e con così tante stanze perché vogliamo tanti bambini. Solo che avevamo detto di prenderci un anno per noi. Un anno a goderci la bella vita da sposini novelli, poi cominciare a pulire sederini e a cambiare pannolini! Poi tutto ad un tratto è cambiato. » Chris si butta sul divano, esasperato e confuso.
« Esattamente da quando Darren tratta Brian come un figlio? Più del solito intendo! » Grant sghignazza l'ultima parte. Ha sempre pensato che quell'Hobbit ricciolino riversasse su quel micio un senso di paternità latente. Ma prendere in giro Chris è troppo esaltante!
« Bhe … ha sempre avuto un atteggiamento strano con Brian e Coop, soprattutto con Brian. Ma … è peggiorato da quando siamo andati a trovare suo fratello che ha appena avuto un altro bimbo e … poi quando tu e Hannah ci avete detto di essere in dolce attesa. »
« Non avete mai parlato di contattare un centro di adozioni? Oppure preferite un surrogato? »
« Noi … noi non ne abbiamo ancora parlato però … credo che conoscendoci entrambi vorremmo l'adozione. Ci sono tanti bimbi senza casa in attesa di qualcuno che possa dare loro tutto l'amore che meritano. »
Grant sorride e poggia una mano sulla spalla dell'amico.
« Parlatene Chris! Darren non è uscito di senno, quello non l'ha mai avuto. Vuole solo essere padre. » Chris offre uno sguardo nervoso all'amico, un sorriso tirato che più che un sorriso sembra una smorfia.
« Sarete due padri meravigliosi. »
Proprio in quel momento la porta di casa si apre ed entrano Darren e Hannah.
I due sono andati a fare spese pre natali per la ragazza.
« Ehilà! Siamo tornati! »
« Amore! Avete fatto ottime compere? » Domanda Grant mentre sua moglie le si siede accanto.
« Si, guarda qui quanti vestitini abbiamo preso. Ovviamente abbiamo preso un colore neutro non sapendo ancora il sesso. Guarda qui! »
Per tutto il tempo che Hannah mostra a Grant i vestitini presi per il nascituro, Chris non stacca gli occhi da Darren. Sta pensando seriamente a quello che si sono detti lui e Grant poco prima.
Vuole davvero che quell'attesta finisca.
Ma più guarda suo marito, più sente che c'è qualcosa che Darren gli tiene nascosto.
E a questo punto non sa se preoccuparsene oppure no!


* * *


Per scoprire il grande segreto che Chris è sicuro che Darren gli sta tenendo nascosto non deve aspettare più di tre giorni.
« Sono a casa! »
Chris si chiude la porta alle spalle. Dalla sala arrivano dei rumori strani e anche qualche imprecazione del marito e miagolii di Brian.
« Dare? »
Ok! E' arrivato il momento che Chris e Darren parlino.
« Chris sei venuto prima! » Darren cerca di nascondere Brian, ma ormai è troppo tardi.
Chris sta continuando a guardare Brian, chiuso in quella tutina blu elettrica, un cappuccio con delle adorabili orecchiette pelose tirato sulla testolina.
Durante Halloween Chris ammette che ha vestito Brian nei modi più bizzarri: da Chewbeecca, da Yoda, Yoshi … ma da bambino?
Da bambino mai!
« Dare … forse tu ed io dobbiamo parlare! » Darren continua ad alternare lo sguardo da Chris a Brian. Ok forse ha esagerato e il suo istinto paterno ha decisamente superato quel barlume di ragione che ancora possiede.
« Ehm … ok! » Il riccio si siede a peso morto sul divano, tenendo sempre in braccio Brian che, in realtà, di stare chiuso in quel vestitino di pile non ne è molto felice. Si sente costretto e quasi claustrofobico.
« Dare … potresti togliere quella tutina a Brian? E' un po' inquietante! » Il moro guarda il micio.
« Ma … gli sta così bene … è … »
« Darren togli quel coso a Brian! » Sbotta Chris.
Il marito a malincuore comincia ad aprire lentamente i bottoni sulla schiena del micio.
« Scusami piccolino. Lo so che stavi al calduccio, ma papà oggi è un po' nervosetto! Non gli piace il vestitino che ti ho comprato! »
In realtà Brian è tutt'altro che triste! Anzi, appena Darren gli sfila via il vestitino fa un grande balzo e scappa via lontano. Quella pazzia di Darren gli sta bene finché gli riempie lo stomaco. Ma vestirlo in quel modo?
No, c'è un limite a tutto!
Il riccio osserva la figura del gatto sparire dietro la porta. Un'espressione triste stampata in volto.
Chris osserva come sta stringendo quel vestitino e come le sue labbra siano piegate verso il basso, un'espressione triste dipinta in volto.
Sospira. Ormai non può continuare a rimandare. Se Darren sente la mancanza di un figlio, un figlio, vero, sarà proprio quello che avranno.
« Dare, io credo che dovremmo discutere dell'enorme elefante rosa che c'è in casa. Anche se nel nostro caso sarebbe più appropriato dire dell'enorme gatto con tutina azzurra! »
Il moro sospira e guarda un'ultima volta la tutina blu che stringe tra le mani prima di guardare in faccia suo marito.
« Chris, lo so che avevamo detto di aspettare un anno prima di pensare ai figli, ma io … ho bisogno di essere papà. Amo stare con te, amo fare l'amore con te in ogni angolo della casa, senza dovermi preoccupare di fare troppo rumore o che qualcuno possa vederci. Amo uscire e magari andare in discoteca. Amo che possiamo fare quello che vogliamo quando vogliamo, ma … io sento che manca qualcosa, io … voglio sentire degli adorabili passettini di un bimbo, essere svegliato nel cuore della notte dal pianto di nostro figlio e cantargli ninna nanne finché non si addormenta beato tra le nostre braccia, voglio litigare con te per decidere chi deve andare a cambiare il pannolino al bambino, voglio fare tante foto di te che sorridi al nostro bambino, voglio … io voglio un figlio. »
Per tutto il discorso, Darren non ce l'ha fatta a guardare negli occhi il marito.
Così non ha potuto vedere quei due zaffiri lucenti inumidirsi e non ha potuto vedere il sorriso di Chris aprirsi e soprattutto non ha visto Chris prendere una piccola agendina di cuoio marrone.
« Dare anche io voglio un figlio. E non lo dico soltanto perché ho paura che tu stia per perdere quel poco lume di ragione di cui madre natura ti ha munito alla nascita. Lo voglio perché voglio tutto ciò che hai detto e molto di più. Non ne abbiamo mai parlato, così mi sono informato sia per come far entrare nel sistema di adozioni, sia per la ricerca di una madre surrogata. Guarda, ho fatto delle ricerche … » Chris apre la piccola agenda e, facendosi più vicino al marito, gli mostra tutti i centri specializzati che ha trovato.
Darren quasi non crede ai suoi occhi. Chris ha davvero fatto tutte quelle ricerche? Chris non è arrabbiato perché lui ha voluto anticipare quell'evento.
« Non … non sei arrabbiato? »
Chris poggia l'agenda sul piccolo tavolinetto di cristallo, poi si gira verso il marito e chiude a coppa le sue fredde mani sul volto dell'amato.
« Perchè dovrei esserlo? Lo sapevamo che volevamo figli, sapevamo che il nostro destino sarebbe stato completo quando saremmo stati chiamati entrambi papà. E anche io ero un po' stufo di tutta la storia degli sposi novelli. E' bello essere liberi e tutto, ma come hai detto anche tu, voglio essere anche io padre. Diciamo che se devo proprio essere arrabbiato lo sono del fatto che mi hai leggermente messo in ridicolo, insomma non hai scelto il modo migliore, né il più maturo, per farmi sapere che eri pronto e che non volevi più aspettare. Ma ti amo e voglio un figlio con te! »


* * *


Quattro mesi dopo …

« Eccoci! Benvenuto a casa Dean! »
Chris e Darren fanno entrare a casa il loro primogenito, Dean Criss-Colfer, un bellissimo bambino dai capelli rosso vivo.
Il bimbo si guarda intorno spaesato. La casa sembra essere enorme. Stringe le mani dei suoi papà.
Si continua a guardarsi intorno senza però avere il coraggio di fare un passo in avanti.
L'attenzione gli cade su un piccolo fagottino raggomitolato nella cesta.
Si avvicina.
Ciò che vede lo lascia leggermente basito.
Dentro la cesta c'è un gatto. Fin lì abbastanza normale.
Ma quel gatto ha una piccola tunica bianca addosso, di quelle che hanno il colletto tutto attorcigliato, come quelle dei bambini piccoli, una cuffietta in testa, legata sul collo con un piccolo fiocco azzurro e … un ciucciotto in bocca!
« Ehm … chi è? » Domanda un po' spaventato. Forse quei due giovani sposi sono in realtà degli psicopatici. Eppure gli erano sembrati normali quando li aveva conosciuti un paio di mesi prima.
Chris sta guardando anche lui spaventato Brian conciato in quel modo. Quando diavolo ha avuto Darren il tempo di conciare il gatto in quel modo?
Tutta quella fatica per convincere assistenti sociali e psicologi che sono perfettamente adatti a crescere un bambino e Darren lo ripaga così? Mandando tutto a rotoli!
« Oh lui è Botolo, il tuo fratellino! »
Chris si da uno schiaffo in piena faccia.
Darren è incorreggibile!



























Quattro chiacchiere al "Drago Verde"
Eccomi qui ... ad esattamente un anno di distanza dalla pubblicazione del primo capitolo di Amnesia io pubblico questa Brarren in cui i due piccioncini decidono di allargare la loro famigliola, prima che Chris si ritrovi vedovo perchè Darren viene chiuso in un manicomio ahahah
Beh spero che vi sia piaciuta ;) Tumblr ogni tanto è utile per far venire nuove e bizzarre idee ahahahah
Voglio assicurarvi che non ho interrotto l'altra raccolta di OS, solo che in questo periodo ho scritto le Brarren e tra quelle, la pubblicazione di TRTIOL e la scrittura della ff sulla F1, non ho avuto tempo di scrivere anche le altre OS, ma non temete nulla viene abbandonato qui ;)
Bene spero che anche questa cosa delirantissima e senza senso vi sia piaciuta, spero vogliate farmi sapere il vostro parere ;)
Come sempre ringrazio tutte le persone che mi seguono, siete fantastici ;)
Un bacio e alla prossima ;)

Pagina d'autore: Truppappa&AmonAmarth



 
   
 
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