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Autore: Sn3ffy    09/01/2016    0 recensioni
Sherlock è rimasto solo al 221B, dopo che Watson, il suo fedele aiutante, è diventato non solo marito, ma anche padre. Troverà qualcuno deciso a sopportarlo pur di condividere quell'appartamento?
Non sono molto brava con le introduzioni, perdonatemi!
[Ispirata dopo la fine della terza stagione]
Genere: Mistero, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim Moriarty, John Watson, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Prima di procedere con la storia, vorrei avvisarvi che ogni qual volta troverete il doppio spazio, significa che è il punto di vista del personaggio è cambiato. ( Probabilmente l'avrese capito da voi, ma mi sembrava comunque più corretto scirverlo).
Ci sentiamo alle note finali! Buona lettura!








"Amore"


<< Ma certo John>> la porta si spalancò ed entrò Sherlock, seguito dal suo fedele amico. << Certo che ne sono capace!>> la voce era evidentemente ironica.
Anna, comodamente seduta sulle ginocchia, stava leggendo alcuni racconti trovati su internet.
<< S-salve, Anna.>> disse esitante Watson.
La ragazza non rispose , mugugnò qualcosa che sembrava un assenso, tanto era presa dalla lettura.
Sentì qualcuno, sicuramente Sherlock, sedersi sulla poltrona di fronte la sua e sbuffare. Alzò lo sguardo solo in quel momento: vide che tra le mani teneva un foglio piuttosto malridotto.
<< Cos’è?>> chiese, incuriosita, sapendo comunque che non le avrebbe risposto.
<< L’ultimo pezzo del puzzle.>> rispose enigmatico Watson per lui.
Con assoluta calma, Anna posò il portatile sul tavolino, si alzò e si affiancò a Sherlock; poi gli strappò ‘l’ultimo pezzo del puzzle’ dalle mani.
Sorrise compiaciuta:<< Ma è greco!>>
<< Così sembra.> rispose Holmes seccato.
<< Problemi con la traduzione?> chiese Anna mentre si sedeva sulla scrivania, con il foglio ancora tra le mani.
Watson le si affiancò e cercò di spiegargli il problema: << Pensiamo che il testo riveli il luogo in cui si nasconda un antico vaso Macedone, qui, a Londra. Il nostro cliente è interessato al ritrovamento di questo vaso. Purtroppo per noi, il greco antico è una delle poche cose che il nostro caro Sherlock non sa.>>
<< Hmmm… noioso. Perchè interessarsi ad un caso del genere?>> rispose la ragazza. Poi riprese:<< Se volete posso tradurvelo io.>>
Sherlock girò il volto, si alzò dalla sedia e con gli occhi illuminati, le si avvicinò a grandi passi: << Sai tradurre il greco antico?>>
Anna annuì contenta << In Italia studiavo lettere antiche. Datemi solo... ad occhio e croce dire un'oretta e mezza.>> e detto questo, si immerse nella traduzione di quell’antico testo.

Era appena passata un’ora e 37 secondi. Sherlock controllava il tempo con il suo orologio. Si stava annoiando. Troppo. Decise quindi di recarsi in cucina e dedicarsi ad uno dei suoi esperimenti.
Aveva appena finito di analizzare una grossa quantità di amianto, quando sentì Anna chiamarlo dall’altra stanza. Si affrettò a raggiungerla e si accorse solo in quel momento dell’assenza di John.
<< Sicuro che sia questo il testo per il vaso?>>
<< Hai finito?>> chiese alla ragazza che lo stava osservando.
<< Sì, ma…>> Sherlock le fece segno di continuare. << Non ne traducevo da tempo e non sono riuscita a capire il significato di alcuni termini. Tuttavia il testo ha un senso; è una leggenda parecchio famosa.>>
<< Una leggenda…>> fece Sherlock assorto dai pensieri e si sedette sulla sua poltrona.
<< Sì. Vuoi… Vuoi che te la legga?>> chiese un po’ incerta.
<< Sì, sì.>> affermò l’altro distratto.
<< Sarò un po’ più breve… Allora… Nel simposio di Platone, Aristofane racconta che originariamente i generi umani erano: il maschio, originario dal sole, la femmina, originaria dalla terra ed un terzo, di cui oggi rimane il nome, l’androgino, originario dalla luna, con caratteristiche simili ad entrambi. Inoltre, per fartela in breve, ogni genere aveva quattro braccia, quattro gambe, due volti, entrambi rivolti in sensi opposti e due organi genitali: entrambi maschili per i maschi, entrambi femminili per le donne ed uno maschile ed uno femminile per gli androgini. Le loro figure erano rotonde e così il loro movimento. Questi avevano una grande superbia e finirono con sfidare gli Dei. Così Zeus e gli altri decisero sul da farsi: non potevano ucciderli o fulminarli, ma, d’altra parte non potevano nemmeno permettere certe insolenze. Così Zeus trovò un mezzo per renderli più deboli. Decise, perciò di tagliarli in due, cosicché sarebbero stati più deboli e maggiori in numero. A questo punto gli uomini divennero infelici, poiché ciascuno sentiva la mancanza dell’altra metà, desiderando fortemente l’altra metà che era sua, tendeva a raggiungerla. E gettandosi attorno le braccia e stringendosi forte l’una all’altra, desiderando fortemente di fondersi insieme, morivano di fame ed inattività, perché ciascuna delle parti non voleva fare nulla separata dall’altra. Con il tempo, le varie metà vennero sparpagliate, ma ognuno cerca ancora disperatamente la sua metà. Ed è appunto questa smania che si chiama Amore.>>
<< Meraviglioso.>> sussurrò; si alzò, prese il suo cappotto ed uscì.


 

Chiedo venia se il capitolo è un po' corto ed effettivamente inutile, ma dovevo in qualche modo presentarvi anche questo aspetto del nuovo personaggio. Prometto che domani pubblicherò un altro ( se potrò anche due) capitolo. "Puoi anche non pubblicarlo, non morirà nessuno."

Ad ogni modo, spero che la storia vi stia piacendo: so che finora non è successo molto, ma sono i primi due capitoli!

Ci sentiamo domani con un nuovo capitolo, per chi vorrà!  ♦

   
 
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