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Autore: Sn3ffy    09/01/2016    1 recensioni
Sherlock è rimasto solo al 221B, dopo che Watson, il suo fedele aiutante, è diventato non solo marito, ma anche padre. Troverà qualcuno deciso a sopportarlo pur di condividere quell'appartamento?
Non sono molto brava con le introduzioni, perdonatemi!
[Ispirata dopo la fine della terza stagione]
Genere: Mistero, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jim Moriarty, John Watson, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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"Benvenuta al 221B"

Il freddo delle vie di Londra si faceva strada anche sotto il lungo cappotto blu ed il maglione bianco, aggiungendosi al tremore istintivo dato dall’ansia. Si trovava di fronte ad una porta scura con inciso “221B”, incerta sul da farsi. Un’ulteriore folata di vento la convinse a bussare.
Si era trasferita 6 anni fa a Londra e da allora non aveva fatto altro che cambiare appartamento, un po’ per lavoro, se così si poteva chiamare, un po’ per i problemi che creava con ogni suo coinquilino. Assorta da questi e da altri pensieri, la ragazza non si accorse nemmeno che la porta si era aperta e che ora un’anziana signora le stava parlando.
<< Come, scusi?>> chiese scendendo dalle nuvole.
La signora le sorrise benevola e ripeté la domanda:<< Prego, cerca qualcuno? È qui per vedere il Signor Holmes?>>
“Il Signor Holmes”… quel nome la fece sorridere. Il più grande consulente detective del mondo. Aveva letto dal blog di Watson qual cosina su di lui, prima di andare a vedere la casa e l’idea di conviverci, la elettrizzava; tuttavia John l’aveva avvertita: non era un uomo facile. “Tanto meglio”, aveva pensato,”non mi annoierò.”
<< Io... Ecco... Mi chiamo Anna Collins. Sono venuta per la stanza e->>
La donna non la fece terminare: le prese la mano con dolcezza e la condusse dentro.
<> squittì << Finalmente una donna! Al Signor Holmes non farebbe male la compagnia di una donna! Sono venute così tante persone negli ultimi mesi: le ha cacciate tutte! Ma sono sicura che lei sarà quella giusta! >> ; il viso della ragazza diventò leggermente rosso. Era particolarmente timida quando si trovava con persone più grandi di lei.
<< Piacere, io sono la Signora Hudson, la proprietaria dell'appartamento. >> Riprese sorridendole ed accompagnandola di sopra.
“Non è tanto male” pensò nella sua testa, riferendosi un po’ alla casa, un po’ alla donna e le sorrise di rimando.
<< Quattro mesi, Sherlock, quattro mesi! >> arrivata a metà strada venne percossa da alcune urla provenienti da dietro una porta in cima alla scala.
<< Non è questo il punto, John. >> aveva risposto una voce più calma.
Appena arrivate a destinazione, con ancora le urla di quei due dietro la porta, la Signora Hudson bussò: <>
<< Cosa vuole Signora Hudson? >> disse la seconda voce << Ripassi più tardi. >>
<< Veramente >> sorrise la donna imbarazzata << Qui c’è la Signorina Collins… per… l’appartamento.>> Anna percepì il suo imbarazzo e ne provò quasi tenerezza.
La porta si spalancò all’improvviso, proponendo l’immagine di un uomo che Anna aveva già visto: Holmes. Sherlock Holmes.
<< Prego, entra. >> fece Watson per Sherlock.
La ragazza seguita dalla Signora Hudson oltrepassò la soglia della porta e venne fatta accomodare su un divano dallo stesso John che le strinse la mano in segno di saluto.
<< Ci siamo visti qualche giorno fa per parlare dell'appartamento. >> spiegò l’uomo, anche se Anna non capì bene a chi.
Prima di sedersi sul divano strinse la mano anche a Sherlock e si presentò:
<< Piacere, Anna Collins. >>
Lui non disse nulla, si limitò semplicemente ad osservarla. Dopo qualche minuto aprì bocca. 

<< Hmm... un'italiana... interessante... >>poi accigliò gli occhi, e continuò a grande velocità: << Viaggiatrice, brutto rapporto con la famiglia... Direi single, fumatrice, bevitrice e... >> fece una breve pausa << cane, bianco, piccolo; mi dispiace, ma la Signora Hudson non vuole animali in casa.>>
<< No di certo!>>fece eco la donna.
<< Incredibile, ma->>  Anna venne nuovamente interrotta; questa volta dallo stesso Sherlock.
<< Ma come ho fatto? Elementare: i bracciali sul braccio destro indicano uno un viaggio diverso: America, Spagna, Germania, e via dicendo. Inoltre, l’etichetta del maglione che indossi è in italiano, ciò fa presupporre o che tu abbia una buona padronanza dell’italiano o che sia un souvenir dell’Italia, ma poiché non indossi un braccialetto proveniente dall’Italia ho dedotto che tu lo fossi. Terzo punto, se tu avessi un buon rapporto con la tua famiglia o fossi impegnata avresti chiesto un aiuto a loro per un appartamento; le unghie mangiucchiate e le occhiaie indicano che non ti curi per piacere ad un uomo, ma che ieri notte sei stata in dolce compagnia di qualcuno. Gli occhi rossi ed i leggerissimi spasmi indicano che hai recentemente fumato probabilmente qualcosa di non proprio legale,e nonostante la mentina il tuo alito odora ancora leggermente di alcol. La tua giacca è piena di piccoli peli bianchi che devono per forza appartenere ad un cane, altrimenti la Signora Hudson avrebbe già starnutito parecchie volte dal vostro incontro.>> finì compiaciuto.
<< Incredibile... Ma, stavo dicendo, io non ho un cane: Una donna fuori da un supermercato mi ha chiesto di tenerglielo cinque minuti ed in realtà... credo fosse legale quello che ho fumato.>> sorrise.
<< Benvenuta al 221B.>>

 

Salve a tutti, se siete arrivati fin qui, avrete sicuramente finito la storia ( o siete semplicemente scesi perchè vi ha annoiato troppo!); in ogni caso, grazie per averla letta. Non sono granchè nell'arte dello scrivere ( ma va?!?), ma spero ugualmente vi sia piaciuta.

Detto ciò, vi saluto e ancora grazie per la lettura; ci sentiamo ( spero) presto! ♦

P.S. Che fantasia per il titolo, eh?

 

   
 
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