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Autore: Lunil12    09/01/2016    0 recensioni
C'era una volta una stronza spaccona che sognava di vivere lontano da casa. Arrivata nel suo "Lontano" ebbe problemi ma un principe azzurro del XXI secolo le venne in aiuto in un bar, iniziando con una birra. Lei alla fine capì che le favole a volte sembrano vere e cerca di capire se il suo principe abbia iniziato a vederla come la sua principessa. Alla fine lo scoprirà e vivranno per sempre felici e contenti?
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Mi risveglio su qualcosa di morbido, credo che sia il cuscino che e hostess danno in dotazione per i viaggi di più di 5 ore.
 Apro gli occhi e vedo che al posto di un cuscino bianco, ne ho uno nero. Che si alza e si abbassa regolarmente. 
Oddio
-Buongiorno splendore, sono le 7,30 di sera in teoria, ma qui il cielo continua a schiarirsi sempre di più.-
-Ma che cazz? Perchè io dormivo sul tuo petto? Perchè tu me lo lasciavi fare?.-
-Bhe, ti sei addormentata con la faccia spiaccicata contro il finestrino, dopo circa due ore, mentre leggevo un mio libro molto, molto..
Se dice un'altra volta molto giuro che quel libro glielo faccio mangiare al posto della cena.
-..interessante..-
Peccato. Sarebbe stato divertente.
-..e ad un certo punto ti sei appoggiata al mio braccio. Eri adorabile..-
Non te la darò mai, anche se sei il tipo più figo del mondo, solo perchè hai detto che sono adorabile mentre dormo.
-..così ho alzato il braccio e ti sei accoccolata sul mio petto. Dormito bene? Sembri leggermente sotto shock.
-Già..leggermente..- 
Infatti dire che sono sotto shock è poco. Ho dormito su di lui ed ho dormito bene su di lui. Oh cazzo, ho dormito su un ragazzo.
 Non avevo mai fatto una cosa del genere, mai prima d'ora. Sembro tanto dura e fredda e manco ho mai dato un bacio ad un ragazzo...è una cosa assurda.
-A cosa pensi?-
-A nulla.-
-Comunque fra poco servono la cena e poi, parli nel sonno.-
-Cosa? Che ho detto?-
-Nulla, solo che sono un coglione, che sono comodo e che non vedi l'ora di sapere quante sono morbide le mie cazzo di labbra.-
-CAZZO-
Sono ufficialmente una cogliona. UFFICIALE. Non posso crederci, da quando sono così audace in cose del genere!?
.Ehi, tranquilla. Fa niente. Eri divertente ma rimani sempre la sconosciuta di un aereo, no?-
-Già..- Il mio cervello è andato in tilt. La prima cosa che farò, dopo aver preso il mio bagaglio all'aeroporto, sarà di scomparire e di non farmi più vedere da quel ragazzo. E' meglio che mi riprenda subito, con un thé o qualcosa di forte per svegliarmi. Ho altre 4 ore di volo, credo saranno abbastanza per finire il lavoro al pc a cui stavo lavorando per prepararmi ed organizzarmi al primo semestre all'università.
Intanto arriva un' hostess vestita interamente di blu con un vestito troppo corto per i miei gusti.
-Salve, signori, spero che il viaggio sia di vostro piacimento e che vi troviate bene sul nostro aereo. Stasera il menù offre hamburger con contorno di cetriolini, pomodoro ed insalata oppure un tradizionale fish and chips molto inglese. Da bere posso portarvi thè, acqua minerale, vino e birra ma solo se siate entrambe maggiorenni e poichè ormai siete in territorio americano, le leggi ci impongono di vendere alcolini solo ai ventunenni. Cosa prendete?
Denis subito, con le idee chiare, ordina l'hamburger e della semplice acqua minerale.
-E lei signorina?-
-Vorrei un hamburger e della semplice acqua minerale andrà bene. Si potrebbe avere un thè ora, subito?
-Certo signorina, glielo faccio portare il prima possibile.-
-Grazie mille-
Dopo che la signorina se ne fu andata Denis riprese la conversazione:
-Non sei una grande amante del pesce, vero?-
-Non lo amo, tu?-
-Odio il pesce, mi fa tornare in mente molti ricordi brutti della mia infanzia.-
Ci mancava solo il ragazzo triste e depresso dal passato orribile. Scommetto che scappava di casa spesso, beveva molto, si drogava e cose così.
Alzo gli occhi al cielo e poi torno a lui:
-Scusa, ma non ho proprio voglia di parlare della tua tragica infanzia, piuttosto, sai dov'è la mia borsa?-
-L'ho posata nel piano scaffali di sopra. Era ingombrante e pesante, tanto pesante. Cosa c'hai infilato dentro? Palle da bowling?-
-Molto spiritoso mio dolce cavaliere dall'armatura nera, ma solo le cose essenziali. Ed ora, di grazia, prendimi la mia borsa.- Sfoggio un sorrisetto angelico e lui si alza per prendermi la borsa. Gli si alza la maglia e noto che il suo fisico molto asciutto è nero. Ricoperto di inchiostro. 
Max, ignoralo. Ignoralo, non pensarci. Fra quattro ore dimenticherai tutte le figure di merda che hai fatto in pochissime ore, anche se sembrano essere state molte di più di quelle che tu abbia fatto in tutta la tua vita.
La maglietta si riabbassa e vedo che Desis è tornato a guardarmi, porgendomi la mia borsa.
Coglione. La tiene nel modo sbagliato. Se il pc anche solo si graffia lo uccido. Cristo.
-Grazie. Puoi tornare ad ignorarmi ora.-
-Mai fatto, mi hai pure usato come cuscino. Mi devi delle risposte.-
Tiro fuori il mio McBook Air nuovo, nero. Ovviamente l'ho fatto personalizzare prima di averlo e devo dire che ne vale ogni centesimo.
-Ah ah, continua pure-
-Dai, Max! Me lo devi. Per esempio, perchè hai preso il pc?-
-Perchè mi serve.-
-Perchè?-
-Devo finire un lavoro importante.-
-Apposta di dormire potevi finirlo subito il lavoro.-
-Gli aerei e i tipi curiosi mi fanno venire sonno.-
-Io sono invadente, non curioso.-
-Vedo che non hai bisogno di me per insultarti da solo.- Parlo con lui solo perchè aspetto che il pc carichi la home.
-Sei sempre così dolce con tutti?-
-Certo tesoro- 
Vedo che sgignazza. Non ci posso credere, davvero si sta prendendo gioco di me? Fortunatamente ora il computer si avvierà e io non dovrò più sentirlo.
Mi giro verso di lui e sbotto:
-Ora mi lascerai in pace? E' importante per me questo lavoro al computer. Mi serve davvero molto, torna a leggere il tuo libro. Magari lo finisci, no?-
-Okay, tranquilla.- Sembra triste, ah.
Inizio a prendere il file con tutta la tabella e i vari file collegati. Inizio a preparare una tabella dove metterò l'orario delle lezioni appena me lo daranno. Un'altra lista vuota sarà per i nomi dei testi che dovrò utilizzare questo semestre e di tutto il materiale che i vari professori richiederanno. L'ultimo invece contiene la lettera di raccomandazione del mio vecchio liceo italiano e la scannerizzazione della lettera di ammissione all'università con tanto di voti e media in cui rientrare per rimanere nella borsa di studio e non perderla. Sarà davvero difficile rimanere al passo, insomma, ho un ottimo livello d'inglese, sia di preparazione sul lato grammaticale, sia da quello del lato letterale e abitudinario degli americani. Sono pronta. 
Guardo l'orologio. La mia tabella mi ha richiesto solo due ore di tempo e io che credevo di più. Vorrà dire che mi sto abituando sempre di più e che alle prime lezioni potrò direttamente prendere appunti in inglese sul pc. 
Salvo il lavoro e spengo il Mc e lo ripongo accuratamente nella borsa. Mentre lo poso le mie dita sfiorano il diario-nero-in-pelle-che-sa-di-vaniglia. Lo esco dalla borsa e prendo una pella. Esco il tavolino per il pc di cui il retro del sedile davanti al mio è dotato e lo piego, come un leggio. 
Bello.
Inizio a scrivere sul diario: 
"Cara me del futuro,
spero che tu sia incasinata più o meno quanto ora. Che i tuoi unici problemi siano quelli di quale vestito mettere la sera per uscire ed andare a bere con i tuoi futuri amici. Anche a me qui servirebbe una birra, sarebbe rilassante. Peccato che, siccome siamo negli Stati Uniti ora, non posso bere ufficialmente fino ai 21 anni. Bhe, un pò di trucco in più, un look più sofisticato e fare la cascamorta con un paio di ragazzi, credo che ci procureranno un sacco di drink e superalcolici. Sai, credo che questo viaggio sia iniziato in modo decisamente brusco. Come se avessi finito un libro della mia vita e ne stessi cominciando un altro. Prima questo diario, poi questo strano tipo che a quanto pare è l'unico, oltre a me, ad essere stato ammesso quest'anno con una borsa di studio alla mia università. Vuole trovare l'altra ragazza. Me ovvero. Oddio, ora come farò? Non ho manco un posto dove andare appena arrivata a L.A. Di certo non mi farò trovare da lui. Non voglio. Sarebbe imbarazzante e mi prenderebbe per una bugiarda. E poi non sono tutto questo chissà che. Meglio evitare."

Come prima pagina non è male. E poi ci sta bene la mia scrittura chiara e morbida sulla pagina bianca immacolata. A volte sono fiera di me stessa per cose del genere. Chiudo il diario e lo poso nella borsa, intanto arriva l'hostess di prima che si era dimenticata del mio thè, come se io fossi da meno. 
-Scusi tanto signorina, ma non ho avuto proprio tempo..-
-Si figuri- rispondo cordialmente perchè sto morendo di fame e in questo periodo vorrei solo del cibo-
Cibo..
-Se vuole glielo porto ora-
-Oh, no, davvero, fa nulla. La cena?- chiedo curiosa
-Oh si, subito. Gliela porto subito. Mi scusi ancora.- scappa via, anche se non so come faccia sui suoi tacchi abnormi, almeno per me.
-Come intimidire le persone e comandarle a bacchetta senza farlo accorgere, lezione 1- Denis si fa vivo ora.
-Già, ho fame-
-Anch'io, ma non è un pretesto per farti servire la cena prima.-
-Io dico di si. Se vuoi potrai goderti la mia vista mentre tu muori di fame ed io mangio. Sarà divertente vedere la tua faccia.-
-Stronza. Mi darai almeno  un morso. Muoio di fame,  non lo faresti mai davvero con nessuno.-
-Continua a crederlo- Immagino già la sua faccia, sarebbe troppo divertente.
Intanto l'hostess è tornata con la mia cena. Sembra.. una normale cena che puoi ordinare al fast food ma credo sia la cosa più buona del mondo per ora.
Addento il panino ed emetto un gemito di puro piacere. E' molto buono. Lascio i cetriolini per ultimi così potrò godermeli. Mi giro verso Denis con il panino ancora addentato.
-Sembri un film porno. Contieniti ragazza.- Non mi guarda, sa che si ucciderebbe.
-Sti cazzi. E' buonissimo e posso fare tutti i versi che voglio.-
-Se non vuoi il sottoscritto a scoparti in bagno mentre atterriamo fai attenzione. 12 ore accanto a te e le tue tette sono anche troppe.-
AH. Io mi voglio uccidere, non posso crederci. L'ha detto davvero. Aspetta, ti sta guardando? 
Alza lo sguardo dal libro e gli occhi verdi diventano molto più scuri. Sorride. E' inquietante quanto il film Smile mentre il serial killer ti sorride.
Oddio
Torno a guardare il mio panino e lo finisco tutto. Mangio anche i contorni, compresi i cetriolini. Sono la cosa migliore del mondo.
Denis ora mi guarda apertamente senza ritegno.
-Ho qualcosa in faccia?-
-Non puoi capire quanto tu sia sexy mentre mangi, sopratutto i cetriolini-
-Pervertito.-
-Dai, scherzo ahahaha, non prendertela.-
-La tipa che pare un pinguino su quei tacchi sta tornando con il tuo hamburger. Goditelo. Apposta di immaginarti di scopare con me in bagno. Cosa che, per la cronaca, non avverrà mai neanche a terra-
-Sei proprio una stronza.-
-Già-
Denis ricevette il tuo hamburger e lo finì in soli tre morsi.
AH
-Dai, Max, chiudi la bocca, altrimenti poi ti entrano le mosche in bocca- Sghignazza un po' e poi ritorna al suo cibo.
Esco fuori un mio vecchio libro che adoro. Ci sono molto affezionata:   Harry Potter e la pietra filosofale. 
E' stato il primo libro che ho letto e voglio che rimanga con me per tanto tanto tempo. E' quasi perfetto ancora. Mi metto a leggere e continuo a farlo. Denis sembra essere tranquillo nel sedile accanto al mio. Finisco in due ore 25 capitoli. 
La voce del comandante ci annuncia prima in italiano e poi in inglese che siamo quasi arrivati. Che questo nuovo fusorario ci annuncia che sono le 11,20 a.m.
Ci prega inoltre di allacciare le cinture di sicurezza per l'atteraggio. Obbedisco al piccolo ordine e prendo la borsa per poggiarmela sulle gambe; controllo che ci sia tutto: cellulare, Ipod, cuffie, il Mc, il portafogli, il borsellino e tutto il resto. Tutto è intero e al sicuro.
Atterriamo e scendo dall'aereo. Cercando di infilarmi fra la folla provo a non farmi notare da Denis, che era dietro di me. Arrivo nell'enorme aeroporto e mi blocco un secondo. E' davvero gigantesco, il clima è perfetto e persone di ogni genere girano e passeggiano con valigie grandi e piccole. 
Riprendo di nuovo il filo dei miei pensieri e mi infilo tra la folla.
Finalmente queste 12 ore sono finite.
Benvenuta Nuova Vita
  
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