Apro gli occhi lentamente, mi sento calma e riposata. Il soffitto della stanza è totalmente formato da roccia e lo osservo per un po'; come sempre appena sveglia mi prendo qualche minuto per gustarmi la calma di quando il mondo ancora dorme. Per le varie missioni mi alzavo sempre presto, prima dell'alba, e mi piaceva ascoltare il villaggio silenzioso.
Mi ricordo del taglio sulla mia schiena, mi tocco delicatamente sotto il braccio per vedere se fa ancora molto male. Non sento nulla, è tutto normale; come se non fosse accaduto niente.
“ Ha funzionato!” sorrido, questo vuol dire che posso scappare.
Mi alzo, metto i pantaloni , allaccio al cintura ed indosso i sandali. Son pronta!
Mi avvio verso la porta , mi appoggio al legno con l'orecchio... non sento nulla, via libera!
Apro la porta e provo a ripercorrere la strada che ha fatto Orochimaru per portarmi fino alla mia camera.
Dopo alcune svolte mi trovo di fronte a due corridoi, “E ora che faccio?”
Sento un rumore provenire dal corridoio di sinistra e subito inizio a correre in quello di destra.
“Al diavolo i miei buoni propositi di una fuga silenziosa!” i sandali in legno fanno un chiasso assurdo!
Vedo una stanza più illuminata del corridoio lungo il quale sto correndo, arrivata scopro che ho sbagliato strada: la stanza in cui sono entrata è il suo laboratorio.
Mi blocco, ricordando ciò che vidi negli altri suoi laboratori, un brivido freddo mi percorre da capo a piedi.
Capisco di essere in trappola quando sento profumo di pioggia dietro di me.
Una sua mano pallida mi copre la bocca , l'altra mi blocca in vita , la mia schiena è contro il suo addome; mi piega la testa lateralmente e mi lecca il collo con la sua lingua da serpente. È calda e viscida; la fa scorrere dalla spalla fin sotto l'orecchio poi mi morde il collo, lasciandomi il suo sigillo.