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Autore: Spensieratezza    10/01/2016    5 recensioni
Sequel di "Il nostro amore non sarà solo fumo." Misha, Jim, Robert e Richard vanno a trovare i due piccioncini per pranzo. Quando usciranno, Richard racconterà a Misha, Rob e Jim, una storia molto singolare su Jensen, Jared e Sebastian!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins, Nuovo personaggio, Sebastian Roché
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Una vita più sana'
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Era una bella giornata di sole del giorno dopo e Jared stava preparando da mangiare. Sebastian si sarebbe fermato a pranzo da loro.

In quel momento, Sebastian e Jensen erano nella veranda spaziosa della casa, a conversare tranquillamente e con l’animo sereno, dopo tanta rabbia.

“Quindi, tu e Jared avete chiarito, prima che lo facessimo io e te.” Disse Jensen, mimando lui e Sebastian, ridendo.

Sebastian prese a ridere a sua volta. Non poteva farne a meno.

Quando smisero entrambi di ridere, Sebastian parlò seriamente e con un tono stranamente solenne.

“È davvero…non voglio dire un ragazzo d’oro, perché l’oro è ritenuto prezioso, ma è freddo. No, Jared è davvero prezioso, dentro. Un ragazzo davvero dolcissimo. Mi ha parlato con il cuore in mano e mi ha  perdonato, nonostante avessi fatto a pugni con il suo ragazzo.”

“Cosa? Chi è il suo ragazzo? dimmi chi è e lo prendo a pugni!” disse Jensen.

Sebastian lo guardò perplesso e Jensen rise di nuovo.

“Scemo.” Commentò Sebastian.

“ Grazie Seb. Per quello che hai detto e hai ragione.." disse dolcemente, poi tornò ironico. "E comunque io ho preso a pugni te.” Disse Jensen.

“Non vorrai ricominciare?”

“No, no, per carità! Poi chi lo sente il mio dolcissimo ragazzo.”

Sebastian notò come Jensen ha chiamato Jared e glielo disse.

“L’hai chiamato il tuo ragazzo.”

“Ovvio, perché lo è!” disse Jensen.

“Stai insieme a lui da due anni, Jens!”

Jensen annuì, sorridendo, orgoglioso. “Quindi?”

“Niente, è che solitamente le persone che stanno insieme con qualcuno da così tanto tempo dicono di essere fidanzate. So che è un termine un po’ antico e non voglio fare proprio io quello antico perché non mi si addice ma…”

“Ma lo stai facendo.” Rise ancora Jensen.

“Touchè. Ma..” continuò Sebastian. “Dire ancora il mio ragazzo suona un po’ ancora…adolescenziale, no?” disse Sebastian prendendolo in giro.

Jensen sorrise. Un sorriso dolcissimo gli permeava il viso.

“Già….beh, vedi Sebastian, al contrario dei timori del mio dolcissimo ragazzo, io non ho mai pensato al nostro rapporto come a…una prigione…viviamo insieme e nonostante questo, è come stare sulle nuvole. Anche i battibecchi più stupidi, tipo lasciare il tappo del dentifricio aperto o una tazzina sporca in cucina per distrazione, non sono fonte di stress, ma sono…perfetti…ed è la prima volta che mi capita di pensarlo. La prima volta che non vedo una convivenza come una prigione, perché è lui. Credo sia questo l’amore vero. Quando vivi appiccicato, ma non ti manca l’aria. Jared non è…un fidanzato. È molto di più. È il ragazzo che io ho scelto. È il mio ragazzo.”

“Accidenti, Jensen…” disse Sebastian impressionato.

“Già…”

“Devo chiedere scusa anche a te, se avessi immaginato che il vostro rapporto fosse tanto profondo, non avrei mai…non sarei stato mai tanto superficiale…”

“No, no, Sebastian, basta così, non copriamoci più il capo di cenere. Ho parlato anche con Jared, sai? Tutto questo è servito anche a noi due, per acquisire maggiore consapevolezza. Ci amiamo, ma in maniera talmente intensa che a volte prendiamo tutto un po’ troppo seriamente. Dobbiamo fidarci di più di quello che siamo, senza reagire con ira per una battuta o una frase detta con rabbia…anche io ho sbagliato, ti ho preso a pugni perché Jared mi ha detto, per rabbia, che mi lasciava. Sono stato troppo istintivo.”

“Jensen, adesso piantala di scusarti o ti prendo a pugni di nuovo. L’ho detto anche a Jared. Se non mi avessi preso a pugni, avrei pensato che fossi un uomo che non valeva niente. Hai fatto bene a difendere il tuo rapporto con Jared. Anche se..avresti potuto picchiare meno forte.” Disse Sebastian.

Jensen riprese a ridere e Sebastian con lui.

In quel momento uscì Jared a portare i piatti per mangiare in veranda.

“Vado via di nuovo subito, così voi ritrovati amici, potrete continuare a dirvi i vostri più intimi segreti.” Disse Jared, senza riuscire a nascondere un sorriso. Amava la risata di Jensen. Pensava che Jensen aveva la miglior risata. Amava sentirlo ridere. Quando gli chiedevano come stava, lui rispondeva a volte che, starà bene finchè vedrà il sorriso di Jensen.

Jensen e Jared non si risentirono. Capivano che ormai era tutto un gioco di frecciatine benevole.

Poi lo sguardo di Jensen si soffermò sul sedere di Jared.

“Jensen, cosa fai?” chiese Jared, un po’ imbarazzato.

“Io…niente…stavo solo guardando che hai davvero dei bei jeans oggi.” Disse Jensen con fare innocente.

Jared gli rivolse una smorfia, ma rientrò subito dentro, prima di prendere fuoco.
 

Non fece molti passi dentro casa, che si bloccò sentendo Sebastian dire:

“Gli stavi guardando il culo.”

“Ha un bel culo.” Rispose Jensen.

Jared divenne di tutte le sfumature di rosso e cercò di distanziare i passi da loro.

Si sentiva Sebastian ridere.

“Che c’è? Guarda che il mio Jared è perfetto a 360 gradi.”

“Guarda che se ti sente, rimedi un occhio nero questa volta da lui.”

“Ma lo sa anche lui!” protestò Jensen.
 
Jared corse in cucina, cercando di salvarsi da quei due.

Cominciò a ridere anche lui, mentre girava la pasta, anche se era di tutte le sfumature di rosso e viola ormai e aveva un gran caldo in faccia.

“ Quindi a letto fate scintille?” chiedeva incessantemente Sebastian.

“ Scintille? Il letto prende fuoco!” rispose Jensen.

Jared si mise una mano sulla bocca. Jensen era così spudorato! Anche se in realtà non gli dispiaceva la cosa. E dire che temeva di non riuscire a soddisfarlo appieno…e invece…ehm…in verità, si era già accorto delle grida di Jensen mentre facevano l’amore, ma…

“Hai capito i nutrizionisti….” Commentò Sebastian. Forse si sarebbe cercato anche lui un nutrizionista.

Intanto Jared alla menzione del nutrizionista, aveva alzato lo stereo a tutto volume.

“Che succede di là? È il terremoto?” chiese Sebastian.

“No. È Jared. Credo ci abbia sentiti.” Disse Jensen, un po’ sorpreso, ma poi assunse un’espressione felice. Forse finalmente Jared si era convinto che le sue erano sciocche paure.

“Jensen? Ma non hai paura?” chiese Sebastian.

“NO. Anzi, adesso vado a farmi perdonare!” disse Jensen, correndo di nuovo dal suo amato.

A farsi perdonare a suon di baci.
 

















Note dell'autrice: 

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La frase: "Sto bene finchè riesco a vedere il sorriso di Jensen" è realissima. Io sono ancora stupita dalla dolcezza di questa frase <3

per il resto spero vi sia piaciuto il chiarimento e non vi abbia deluso ^^
   
 
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