Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Alice_Scarlettisoverated    10/01/2016    2 recensioni
E se gli dei esistessero veramente? Come sarebbero nel ventunesimo secolo? E se l'affascinante musicista di strada che ti ammicca da dietro un paio di occhiali da sole fosse uno di loro?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Apollo, Ares, Artemide, Atena
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non sono mai stato un tipo particolarmente brillante. Per me usare la testa in uno scontro significa prendere a craniate il nemico, come avevo fatto con i giganti di ghiaccio per esempio. Ma persino a me ora parte della profezia risultava chiara.

Il tradimento è ancor più letale,
se è di un fratello la mano sleale.

Se fossi stato un tipo più brillante, avrei capito da subito che si riferiva a Loki. Mentre volavo a tutta velocità verso l’isoletta nell’oceano pacifico dove Poseidone reggeva la volta celeste per dargli il cambio, pensai che in fondo un po’ me l’aspettavo. Come aveva detto lo stesso Loki, dopo tutti quei secoli, sarebbe stato impossibile il contrario. Eppure gli avevo comunque affidato Artemide e Leo. Dopo tutti quei secoli, eppure… Ma non avevo tempo di rimuginare su mio fratello in quel momento. Poco prima che arrivassi in vista dell’isola, e proprio allora udii un rombo assordante, e una voce gridare:
-THOR!-
Ebbi appena il tempo di voltarmi che fui investito da una palla di fuoco simile a un meteorite. Mi protessi con Mjolnir, ma l’urto mi sbalzò comunque per diversi chilometri. Fortunatamente, mi schiantai proprio sull’isola che era la mia meta. Mi rimisi in piedi e guardai di fronte a me: la figura di Crono, un ammasso di oscurità nella quale brillavano due occhi fiammeggianti, riempiva il cielo e incombeva sulla terra. Un brivido mi corse lungo la schiena quando una risata gelida percorse l’aria:
-Finalmente ti ho trovato, dio del tuono. Sei ben poca cosa, non fosse per gli accordi che ho preso non ti avrei degnato di uno sguardo. Ma sfortunatamente per te, i patti sono patti-
Accordi, patti…mi suonava tutto pericolosamente vicino allo stile di Loki. Possibile che il suo tradimento fosse arrivato a tanto? Avevo davvero lasciato l’amore della mia vita nelle mani dell’uomo che aveva liberato i titani? Per un momento pensai di abbandonare la missione e andare a cercarli, ma allora il cielo fu squarciato da un fulmine che non era mio. Zeus, abbandonata l’uniforme da pilota a favore di un’armatura argentea, arrivò a tutta velocità dietro Crono. Lanciò la saetta che brandiva tra le mani con una precisione che mi ci sarebbero voluti minimo altri tre secoli per acquisire, colpendo il mostro dritto nell’occhio.
-Sono io il tuo avversario padre!-
-Non scordarti di me, fratello!- aggiunse una seconda voce e dalle stesse ombre di Crono apparve un altro carro, nero sta volta, così come nera era l’armatura dell’uomo che lo guidava. Spronò i cavalli-scheletro che trainavano la biga e con una sorta di forcone colpì Crono alle gambe, facendolo barcollare. Anche se non lo avevo mai visto, immaginai dovesse trattarsi di Ade. Crono ruggì furibondo e dimenticandosi di me cominciò a roteare le braccia, cercando di schiacciare i suoi figli come fossero state mosche che gli svolazzavano attorno. Non più impegnato con il re dei titani, tornai al mio dilemma: correre da Artemide e Loki, che era forse l’artefice di tutto, o sostituire Poseidone e permettergli di unirsi agli altri? Stando alla profezia, solo i tre dei insieme avrebbero potuto battere Crono. E una volta fatto fuori lui, anche il mandante sarebbe stato sconfitto. Corsi a cercare Poseidone, ripetendomi che era la scelta più logica, e questa l’unica ragione per cui lo stavo facendo. Mi concessi solo di pensare che è difficile amare qualcuno di cui non puoi fidarti…
Trovai il dio del mare inginocchiato su una piccola altura, la volta celeste piegata sulle sue spalle.
-Poseidone!- gridai avvicinandomi.
-Thor!- rispose lui ansante –Per gli abissi cosa ci fai qui?-
–I tuoi fratelli affrontano Crono, sono venuto a farmi carico del tuo fardello così che tu possa unirti a loro. Solo le vostre forze congiunte potranno sconfiggerlo, è ciò che hanno profetizzato le Norne!-
Poseidone ci pensò un attimo, ma poi riprese:
-Mi dispiace affidarti questo peso, ragazzo, ma se c’è di mezzo una profezia meglio prenderla sul serio!-
 Mi inginocchiai accanto a lui e presi sulle mie spalle il cielo; quando l’altro dio si alzò mollando la presa per un momento rimasi senza fiato.
-Sei sicuro di farcela figliolo?-
Strinsi i denti e pensai ad Artemide, e che lo stavo facendo per lei. Quindi anche se mi tremavano le ginocchia e avevo già il fiatone sorrisi al dio del mare e lo esortai:
-Vai! Io resisterò!-
Poseidone mi lanciò un ultimo sguardo preoccupato prima di voltarsi e salire su un onda, lanciandosi anche lui all’attacco. Udì da lontano il ruggito di Crono quando li raggiunse. Ci furono esplosioni, il mare sembrò sul punto di sollevarsi tutto, il cielo una tempesta di fulmini. Io continuai a reggere quel peso opprimente, ascoltando la battaglia e pregando. Gli dei pregano, si…anche se non so dirvi a chi ci rivolgiamo. Andò avanti per quello che mi sembro un tempo infinito, era ormai il tramonto, ma poi ci fu un rombo più forte degli altri e un lampo seguito dal grido agonizzante di Crono. Probabilmente la Triade era ad un passo dalla vittoria. Ma non ebbi nemmeno il tempo di esultare, perché una fitta lancinante mi fece cadere in ginocchio, il peso del cielo pericolosamente vicino allo schiacciarmi. Dalla mia spalla sinistra spuntava una freccia dorata. Alzai lo sguardo: Apollo era a pochi passi da me e ne incoccava un’altra.
-Proprio non vuoi morire, eh playboy?-
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Alice_Scarlettisoverated