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Autore: princess_sweet_94    10/01/2016    0 recensioni
Lo Skill Nill è il confine che separa il mondo Umano da quello degli Shinigami, un confine invaricabile sia per gli uni che per che gli altri.
Tuttavia, quando un pericoloso essere minaccia di distruggere il confine, le regole si strappano e un giovane Shinigami viene mandato sulla Terra allo scopo di ritrovare la persona che possiede il pezzo spezzato della spada Grim, arma potentissima dispersa secoli addietro nel mondo umano, così da poter distruggere l'entità nemica e salvare entrambi i mondi...
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[AU - Karma/Okuda con ausilio di altre coppie minori - Soprannaturale/Fantasy/Dark]
Enjoy!
Genere: Dark, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karma Akabane, Koro Sensei, Manami Okuda, Nagisa Shiota, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era sera tarda quando Okuda si risvegliò nel suo letto, stanca e dolorante, quasi avesse corso per 300 metri. Stiracchiandosi scese in salotto dove trovò Karma seduto in poltrona concentrato su quello che aveva tutta l'aria di essere un tablet.
Appena scese l'ultimo gradino, lui alzò gli occhi su di lei per poi tornare al suo impiego.
"Ti sei svegliata finalmente" fu tutto ciò che disse.
"Finalmente?" domandò lei, confusa.
"Hai dormito tutto il giorno" spiegò lui arrestandola nel suo atto di andare verso la cucina.
"Tutto il giorno?" Okuda si voltò di scatto poi inorridì "Vuoi dire che... ho perso un'interna giornata di scuola!?" quasi urlò costringendo il ragazzo a strizzare un'occhio per sopprimere il dolore all'orecchio.
"Se è questo che ti preoccupa" rispose perplesso.
"Ma perché? Che è successo?!" domandò agitata piazzandosi davanti a lui.
"Calmati!" esclamò lui "Hai espulso una grande quantità di energia, mi sembra ovvio che dovessi riposare per recuperarla" disse semplicemente "A proprosito" le prese la mano e controllò il proprio rubino, tornato di un bel rosso sgargiante "Mmh... non ti sei ripresa del tutto, dovresti riposare ancora un pò" decretò infine lasciandola e riappoggiandosi allo schienale mentre la ragazza si osservava la mano.
"Eppure sto benissimo, mi sento solo indolenzita" rispose aprendo e chiudendo le dita di entrambi le mani, facendo movimenti articolari con le braccia, sentendo qualche piccola fitta ad ogni stiramento.
"E' tutto normale, domani starai già meglio" rispose lui distrattamente, armeggiando con il piccolo schermo. Okuda si piegò su di esso incuriosita, mentre vedeva scorrere sotto i suoi occhi uno schermo nero costellatto di scritte rosse e bianche in una lingua apparentemente sconosciuta.
"Che stai facendo?" chiese.
"Cerco informazioni sulla cosa che ci ha attaccati ieri sera"
"Questa sarebbe la lingua degli Shinigami?" chiese sedendosi sul divano, accanto a lui.
"Si" rispose Karma continuando a scorrere in basso col dito "Anche se la usiamo molto poco, adesso siamo abituati a parlare le lingue degli umani" spiegò fermandosi, colto da un improvvisa illuminazione, e cliccò su un link aprendo una nuova pagina stavolta più variopinta "Eureka!" esclamò trionfante facendo sobbalzare la ragazza "Sapevo che centravano loro!"
"Loro chi?"
"La Yakuza! L'essere dell'altra sera è un loro prodotto!" informò con gli occhi luminosi, quasi avesse trovato il più grande tesoro del mondo.
"Traduzione per noi comuni mortali?" domandò lei capendoci ben poco.
"La Yakuza è un azienda assassina amministrata da Shinigami" spiegò.
"Azienda assassina?" 
"Sarebbero un po' come i vostri killer: hanno a disposizione Shinigami esperti che si possono ingaggiare per uccidere un bersaglio a scelta del cliente. Le vittime, ovviamente, sono altri Shinigami, non avrebbe alcun senso spendere tanto per uccidere un essere umano. Oltre a questo, la Yakuza ha un equip di scienzati che fanno esperimenti sulle piante e gli esseri viventi, modificandoli per creare cose come quella che abbiamo visto ieri sera" informò continuando a scorrere la pagina.
"Intendi dire che qualche Shinigami ha ingaggiato questa azienda per ucciderti?" chiese Okuda.
"A quanto pare si" concluse lui "Il solo problema è capire chi e perché" rimuginò, portandosi una mano sotto il mento e un braccio a reggere il gomito, continuando a fissare la pagina sovrappensiero "Non avremo vita facile" constatò infine.
 
§


"Analizzando bene la forma con cui è indicato il passaggio da un tempo all'altro possiamo dedurre che l'autore..."
Korosensei continuava a spiegare mentre scriveva alla lavagna schemi e riassunti, tenendo il libro col testo aperto davanti a sé. Karma seguiva ben poco della lezione concentrato sul tablet posto sul quaderno aperto.
Era dalla sera prima che cercava di carpire qualche altra informazione su chi potesse essere il suo attentatore, aveva anche provato ad entrare nell'archivio dell'azienda per sfogliare i tabulati ma senza successo.
"Mmh..."
"Karma-kun!" lo richiamò all'improvviso Korosensei facendolo sobbalzare, tutta la classe si voltò a guardarlo mentre tentava di far sparire l'oggetto incriminante senza farsi notare.
"Si, Korosensei?" domandò togliendo le braccia dal banco ora misteriosamente vuoto.
"Ti vedo distratto, qualcosa non va?" chiese lui con la sua solita gentilezza.
"Assolutamente no, mi ero solo perso in un punto" rispose lui sorridendo.
"Ah, si, e dove?" domandò lui voltandosi di scatto verso la lavagna "Forse non sono stato abbastanza chiaro in qualche punto, aspetto lo rispiego...!" iniziò a farfugliare gettando occhiate dal libro alla lavagna.
"E' sempre così, fa tutto il serio e poi..." commentò Nakamura.
"...cade subito nel panico" finì Yada.
"Non si preoccupi, Korosensei, ora mi è chiaro. Vada pure avanti!" lo tranquillizzò Karma sorridendo, gudagnandosi un occhiata silenziosa dal parte dell'insegnante.
"Molto bene, allora" disse quest'ultimo "Come stavo dicendo, lo scrittore utilizza una forma di linguaggio abbastanza complessa..." continuò lui mentre il ragazzo sospirava.

Ora di pranzo
Okuda salì velocemente le scale interne fino ad arrivare alla porta che dava sul tetto, dove era sicura di trovare Karma; infatti, appena varcò la soglia, lo trovò seduto di traverso sulla panchina con una gamba tirata su e l'altra penzoloni, ancora con quel tablet in mano.
Cosa sperava di ottenere continuando a giocarci vicino?
"Che ci fai qui?" domandò lui vedendola arrivare.
"Hai dimenticato il pranzo" rispose lei porgendogli il sacchetto avvolto nella stoffa rossa.
"Ah, grazie" il ragazzo posò l'oggetto sulla panchina e si raddrizzò mentre lo prendeva.
"Trovato nulla?" chiese lei restando in piedi davanti a lui.
"No" fu la risposta "Hanno una protezione mai vista, servirebbe un vero esperto di hackeraggio per riuscire ad entrarvi" informò svolgendo la stoffa e aprendo le bacchette "Devo sapere chi mi vuole morto per avere una possibilità di sconfiggerlo"
Okuda non rispose, sovrappensiero, poi scrollò le spalle senza sapere cosa dire.
Qualche secondo dopo la porta si aprì e Nagisa apparve sulla soglia: "Okuda-san, noi ci avviamo in cortile, vuoi venire?" domandò.
"Certo, arrivo subito" sorrise lei voltandosi a guardarlo "Fra poco c'è la lezione di Educazione Fisica, sbrigati a scendere" avvisò poi rivolta a Karma prima di raggiungere il ragazzo e scendere con lui.
Karma si appoggiò alla panchina e sospirò. Un vero esperto di hackeraggio, eh?

Sesta ora, Educazione Fisica
"Forza Hayami, fai leva coi piedi! Chiiba non rilassarti troppo, rischi di cadere! Sugino, che stai facendo?!" le urla di Karasuma si spargevano per il cortile insieme al fiato ansante degli studenti impegnati nello svolgere gli esercizi a loro assegnati.
"Non ce la faccio più!" Kataoka si fermò, le mani poggiate sulle ginocchia e il fiato corto.
"Karasuma-sensei, non possiamo fermarci per qualche minuto?" supplicò Hinano.
"Un po' di pausa non farebbe male" l'appoggiò Sugaya abbandonando la corda su cui si stava arrampicando, finendo sul tappettino.
Karasuma sospirò: "E va bene, quindici minuti di pausa" acconsentì, tra il flebile esulto dei ragazzi che non avevano neanche il fiato per sospirare di gioia.
"Ci ha distrutti!" esclamò Isogai abbandonandosi sulla panchina.
"Perché ti sorprendi, siamo vicini al Festival dello Sport" gli ricordò Nagisa aprendo una bottiglia d'acqua.
"Si ma qui esageriamo!" sbottò Terasaka.
"Io mi sento benissimo!" informò Karma, ancora al massimo della propria forma "Ci vuole ben altro per consumare le mie energie!" sorrise.
"Tipo una pianta tantacolosa" mormorò a bassa voce Okuda passando lì vicino.
"Mi ha colto di sorpresa!" si giustificò sottovoce Karma, arrossito, rivolto a lei.
"Ti facevo più forte come Shinigami, sai? Non credevo che sarei dovuta intervenire io" commentò prendendo una manciata di bottiglie d'acqua dal refrigeratore.
"E smettila di rinfacciarmelo!" sbottò lui "Già è abbastanza imbarazzante per uno come me non essere riuscito a battare quell'essere di medio livello!"
"Ma che stanno frafugliando quei due?" domandò Mimura.
"Mah, affari loro" alzò le spalle Terasaka attaccandosi alla sua bottiglia.
"Ragazzi, la pausa è finita! Forza!" li chiamò Karasuma.
"Ah, ricomincia la tortura!" si disperò Sugino.
"Forza e coraggio!" consigliò Nagisa alzandosi. Karma si avviò verso il campo ma si fermò a metà strada, attirato da un'ombra nei pressi dell'edificio. Si voltò di scatto osservando la figura nascosta dai cespugli, quella gli restituì lo sguardo poi sparì.



Angolo Autrice:
chiarirò solo alcuni punti della storia, niente di troppo complicato:
1. Tutti i personaggi presenti in classe hanno diciassette anni, ciò significa che frequentano il terzo anno dell'istituto superiore Kunugigaoka (lo so, ho molta fantasia...). La sezione resterà la E senza la questione della classe di scarto.
2. Korosensei è nella sua forma umana (qui potrebbe esserci uno spoiler per chi non ha letto i capitoli dal 137 al 144)
3. Okuda è leggermente OOC
4. Sarà presente Yukimura come insegnante di matematica ma Kayano non sarà sua sorella (capitoli 130 - 132)
E... niente, mi sembra tutto.
Ringrazio chi legge e recensice, mi fa molto piacere ^^
Oh, prima che me ne scordi, il titolo dell'anime da cui ha preso spunto questa storia è "Dakara Boku wa H ga Dekinai"... l'avevo detto che era lungo '_'
Per curiosità ho visto solo i primi sei episodi, non sono andata oltre altrimenti mi sarei lasciata influenzare troppo dalla trama originale per la mia storia. Tutto ciò che scriverò d'ora in poi sarà solo frutto della mia immensa e strabiliante... ehm, modesta fantasia xD
  
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