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Autore: Duodoppioteam99    10/01/2016    1 recensioni
Cosa succede se gli eroi diventano tre ?
Amicizia , lotte , divertimento , ma soprattutto Amore ( non manca mai ) che guideranno questi tre ragazzi alla scoperta dei loro ideali e della loro conoscenza.
~~~~~
Ciao , siamo Michy ed Emily e questa è la nostra storia ! La raccontiamo perchè è unica nel suo genere... Fantastica ed emozionante.
Speriamo che il nostro scritto vi piaccia !
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Komor, N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
Capitoli:
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Capitolo 12

Bene, eravamo arrivati a destinazione finalmente. Pronti a partire verso il nulla, fummo improvvisamente interrotti da un rumore.
Mi guardai intorno allarmata: Assomigliava al ringhio di uno Stoutland, ma come poteva averci trovati cosí affascinan- ehm, travestiti?
Michy invece guardava N e rideva -Mi sa che qualcuno ha fame.
N arrossì sotto il basco. No words . Beh, anche io avevo fame e nella fretta non avevamo mangiato niente a pranzo. Per non parlare del fatto che erano le tre di pomeriggio e anche solo all'entrata del percorso 4 si moriva di caldo. Così proposi di cercare un posto dove mangiare qualcosa di rinfrescante.
-Andiamo a mangiare un conostropoli - proposi
-Emily, ma sei mai stata a mangiare un conostropoli?? C'è tutto l'anno una fila assurda - Michy mi guardò scettica
- Posso sempre sbaragliare la fila coi miei pokèmon - proposi sfrontata.
-No, non puoi. Ricordi? Tenere un profilo basso.
La guardai male -Uffa -
-Andiamo sul percorso 4. Sono sicura che troveremo un posto dove mangiare qualcosa
E via sulla strada talmente bollente che con ogni probabilità mi si stavano fondendo le suole degli stivali nuovi. Accidenti, sembrava che 40 charizard avessero deciso di usare Giornodisole.
Ansimando, ci fermammo sotto il portico di una bassa costruzione in stile old west, dalle caratteristiche porte apri-e-chiudi e addirittura un abbeveratoio sul lato destro.  Sull'insegna c'era scritto con lettere fiammeggianti, non si capiva se per l'afa o se l'effetto era voluto, "Punto ristoro con noleggio Rapidash"
-Io mi fermo qui- annunciai ed entrai spedita, seguita dagli altri.
Oooh, era il paradiso. All'interno, illuminato da neon azzurri, c'era un bel fresco e tavolini da pic nic e distributori, più un Baccabar all'angolo, occupavano l'area. C'eravamo solo noi.
Ci lasciammo cadere sul primo tavolino che capitava e subito una commessa del chiosco ci raggiunse
- Siete impazziti? Andare in giro per il percorso 4 a quest'ora? Sembra che abbiate scampato per un pelo un colpo di sole.
Volete ordinare qualcosa di rinfrescante?
Non ero proprio in vena di sorbirmi una predica, soprattutto perchè aveva ragione, così ordinammo un succo di Baccanguria e una porzione gigante di gelato alla baccafrago a testa. Una vera e propria delizia.
Dopo esserci ripresi, la ragazza tornò e ci chiese se volevamo noleggiare un Rapidash alla modica cifra di 700 pokèdollari  al giorno.
-Noleggiate Pokèmon? - chiese N
-Oh, sì! È nata come passione di famiglia, mio padre ama a dismisura i Ponyta e le loro evoluzioni, i Rapidash. Solo che divenne alquanto difficile badargli quando arrivarono ad essere una trentina- spiegò la ragazza
Michy si rianimò -Una trentina? Ma i rapidash sono tra i pokemon più difficili da allevare! Hanno bisogno di correre ed essere portati a passeggio tutti i giorni, altrimenti tendono a inselvatichirsi -
Era saltata fuori la sua parte di intenditrice di livello A di Rapidash! Mi ha raccontato che quando ancora viveva con i suoi avevano un maneggio e il padre, un intenditore di livello S, le aveva insegnato tutto ciò che sapeva sul mestiere. Devo ammettere che in materia di Rapidash e Rhyorn non la batte nessuno. Ma loro ne avevano solo una quindicina.
-È per questo che nasce il noleggio. Aiutiamo i giovani allenatori che vogliono avventurarsi nel deserto e loro allo stesso tempo fanno un  favore a noi e ai rapidash portandoli a spasso. Geniale, no?
-Geniale davvero, soprattutto perchè fa al caso nostro - ammise Michy
-Ragazzi, che ne dite?
-Ehm, Michy, io non sono mai stata su un Rapidash...
-Ma è meglio che farla a piedi! Insomma, non avevamo calcolato così tanto caldo, e poi non è difficile! Ti insegno io!
Purtroppo mi fidai. Ma perchè non avevo ancora imparato che alcune sue idee sono la fine del mondo?
Il noleggio non apriva prima delle 5, perchè di solito nessuno voleva morire carbonizzato dal sole, così andammo a scegliere un Rapidash  mentre aspettavamo che il noleggio aprisse.
Attraverso una porta di servizio in fondo a destra che prima non avevo notato si arrivava alla scuderia.
Appena entrata mi sentii circondata dall'odore di scuderia, lucido per selle e fieno fresco. I Rapidash alloggiavano in box puliti e ordinati sulla destra. Questi pokèmon mi hanno sempre affascinata: sono instancabili, possono trasportare carichi pesantissimi e allo stesso tempo sono incantevoli. Le criniere di fuoco scoppiettavano quando ci si avvicinava. Uno in particolare attirò la mia attenzione: aveva delle sfumature color perla e mi guardava con occhi intelligenti. Allungai la mano, e subito tirò fuori la testa e si fece accarezzare. Il suo nome era Folkvïr. Mi piacque subito.
Michy puntò invece su una bellissima giumenta, Aloe da Bavarese. Era un po' timida, ma Michy ci sapeva fare e la avvicinò senza problemi.
N fu il più lungo invece : chiacchierò un po' con tutti, e litigò pure con un paio per via del loro linguaggio, a suo parere assai scurrile. Io e Michy dovettimo separarli con la forza; solo N poteva farsi insultare e quasi prendere a morsi da un Rapidash.
Finì per scegliere uno stallone dal corno lucente, Alec.
Comprammo anche un po' di provviste e della legna da portare dietro per la notte, quando le temperature si abbassavano precipitosamente.
Finalmente partimmo a caccia di Genesect! E incominciò il travaglio.
È facile imparare ad andare in groppa a un Rapidash. Nei tuoi sogni.
Innanzitutto devi anche solo imparare a stare in groppa: stringere forte con le gambe per tutto il tempo. Quindi era inevitabile che...OH, Guarda, un Maractus! E SBAM, patapunfete tutti giù per terra!
Poi c'era Michy versione amazzone-perfetta. In groppa ad Aloe, in perfetto equilibrio, continuava ad andare avanti e indietro e girarci intorno impaziente. E ci bacchettava
-Stai dritta! Non così! Non irrigidirti se no il cavallo lo sente e si agita!
-Qui quella che si sta innervosendo è solo una!
-Devi tenere i talloni bassi ! Ma non stringerli troppo !
A quel punto allentavo le gambe e cadevo come una baccapera.
-Ta-daaaaaa morite celebralmente per la mia figaggine! Sono una stella!
-Sì, una stella cadente. Riprova! E non spostare il collo del cavallo: a volte si tende a farlo andare a destra e a sinistra perchè si continuano a spostare le mani!
-Michy appena scendo da questo coso la paghi - ringhiavo.
Un lato positivo: qualcuno messo peggio di me c'era. N, che mi combini ! Dopo appena due passi riuscì in qualche modo a fare impennare il Rapidash e cadde a terra di schiena. Per fortuna niente di rotto, ma.... mi sa che Michy si può scordare il principe sul rapidash bianco. Si sarebbe dovuta accontentare di un Reshiram bianco.
Dopo questo disastroso rodaggio, riuscii finalmente a capire come si cavalca. O come si sta su un Rapidash almeno. Molta più bravura da parte di Folkvïr che da parte mia in verità. E partimmo nel deserto.
Anche se erano le sei e mezza del pomeriggio ormai, l'aria tremolava dal calore. Presto ci ritrovammo zuppi, e N fece addirittura per togliersi la maglietta ma Michy lo fermò perché in caso di un calore del genere più pelle era coperta meglio era.
Scommetto che le ci volle un forte sforzo di volontà per impedirglielo, eh michy? XD
Cavalcammo per mezz'ora spingendoci sempre più nel deserto. Non incontrammo nessuno, né allenatori nè pokemon. Incrociammo solo un Maractus, e N cercò di chiedergli informazioni ma quella si mise a danzare e ballare in cerchio continuando a fargli l'occhiolino. -Attenta, michy, hai una degna rivale - risi.
Finalmente un Sandile affermò di aver visto passare, oramai la sera prima, una sagoma rossa direttasi verso il castello sepolto. E non ne era più uscita. Gli lanciai una baccacedro.
Purtroppo però il sole era calato perciò ci fermammo, decisi a continuare l'indomani addentrandoci nelle rovine.
Ci accampammo per la notte. La temperatura era calata vertiginosamente, in completo contrasto con i 45 gradi del pomeriggio.
Accidenti, si moriva di freddo. Battendo i denti facemmo velocemente un falò con la legna che i noleggiatori ci avevano dato insieme ai Rapidash, e grazie a questi stupendi animali fu pronto in un baleno.
Sciogliemmo un po' di formaggio di latte Mumu su dei pezzi di pane, arrotondando con qualche baccaprugna e bevendo il piu possibile per reidratarci grazie all'acquapatto di Samurott.
Troppo stanchi per chiacchierare, ci sdraiammo subito dentro i sacchi a pelo, con i rapidash dietro di noi come calde stufe. Presto sentii i respiri di  Michy e N farsi più pesanti. Si erano addormentati. Ma io non riuscivo a prendere sonno...
Troppi pensieri per la testa. Continuavo a ripensare a quanto era successo oggi,  dentro il Kyogre, o più che altro il modo in cui ne eravamo usciti. C'era mancato davvero poco, potevamo essere belli e affogati a quest'ora. E, come avevo detto a Michy, non avrei sopportato di andarmene in cattivi rapporti con Komor. "Non è da me pensare cosi tanto a queste cose", pensai e tentai di levarmelo dalla testa.
Guardai veramente il cielo per la prima volta : rimasi senza fiato per la bellezza. Era pieno di stelle, più di quante ne avessi mai viste tutte insieme, e la luna a spicchio sembrava un sorriso storto nel nero della notte. Per colpa dell' inquinamento luminoso la gente in città non sapeva cosa si perdeva; nemmeno io lo sapevo, prima di finire in quel posto abbandonato.
Improvvisamente un ombra oscurò il cielo. Genesect? No, impossibile, era troppo grande. Che cos'era?? Sbuffava fuoco verde.
Era un Salamence! E non un Salamence qualsiasi. Come aveva fatto a trovarmi?
Atterrò senza un rumore, e io uscii dal sacco a pelo e mi avvicinai a lui. -Che cosa ci fai qui? - sussurrai concitata a Komor
- Dovevo vederti - mi disse lui per tutta risposta, e scese da Salamence con una coperta in mano -Seguimi-
Fu come se il mio corpo si muovesse indipendentemente dalla mia volontà. Lo seguii.
Komor mi guidò dietro una duna, lontano dall'accampamento, e stese la coperta a terra come faceva sempre quando viaggiavamo insieme e chiacchieravamo alla luce della luna prima di addormentarci. Si sedette.
- Adesso, sappi che non ho volato fino a qui solo per chiederti scusa. Anche, perchè mi rendo conto di essere stato brusco.
Ma anche tu mi devi delle scuse. Non mi hai trattato in modo corretto.
Per che cosa? Per averti mentito? Per avere fatto sempre di testa mia? Per non averti trattato per l'amico che eri?
C'era l'imbarazzo della scelta. Mi sedetti a gambe incrociate di fianco a lui.
- Non pretendo nient'altro. Solo rispondi alla domanda che ti avevo fatto: perché hai affrontato questo viaggio se non ti piace N?
Ancora. Adesso basta. Stava incominciando a stufare.
Lo guardai negli occhi, e praticamente gli urlai in faccia- Non mi piace N! Ma se questo ti fa stare meglio, credilo pure-
-D'accordo- si scostò Komor-Allora perchè ?-
Che testone. - Non potresti mai capire! Ti sembrerebbe stupido. E forse un filino lo è- e sinceramente non lo capivo neppure io completamente.
-Ti capisco, Emily. Io ti conosco.
- Capisci ? Conosci? Forse conosci una Emily diversa.- e feci per alzarmi. Volevo uscire da quella situazione.
Ma lui mi trattenne per una mano - L'ho notato, sai- fece.
-Che cosa?- ribattei irritata, e tolsi la mano dalla sua stretta, ma mi risedetti.
- Di come, qualunque cosa tu faccia, ti guardi sempre intorno. Guardi quelli che ti circondano, come  a dire "Va bene così? Ho sbagliato?"-
-Non è vero- protestai -io non sono insicura, anzi - provai a ribattere, ma lui mi interruppe
-È proprio questo il punto. A volte lo sei. Ma non ti piace, e non lo vuoi dimostrare. Così sei sempre la prima a buttarti a capofitto nelle situazioni, impulsivamente, anche mettendo a rischio la tua persona.
Ma che baggianate andava dicendo? Io non lo faccio per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma per...per...
- Vuoi sempre dimostrare di essere più coraggiosa di quello che sei, quasi per dimostrare di essere una brava persona, all'altezza. La prima a fiondarti contro il Team Plasma. La prima a sconfiggere le Palestre. La prima a farti quasi sbranare dal pokemon Nero-
Mi fermai un attimo e riflettei. Pensai a quando avevo deciso di assecondare Michy, nella suo folle piano del rapimento di N, nonostante non ci guadagnassi niente. Perchè l'avevo fatto? Mi andava di aiutarla perché è mia amica, certo, ma lei non mi aveva neppure chiesto di andare con lei.  Poi a come sentissi effettivamente sempre il bisogno di essere in prima linea. Potevo mentire a me stessa e dire che lo facevo perchè mi piaceva, ma in verità...forse, senza nemmeno accorgermene, facevo come diceva Komor. Dò una grande importanza all'opinione degli altri, soprattutto a quella dei miei amici sinceri. Voglio dare sempre il meglio per loro. Ma non poteva essere così evidente.
-Come...come fai a dire queste cose? Come fai a saperlo?- gli chiesi confusa. Quel ragazzo mi aveva letto dentro meglio di quanto avessi fatto io stessa.
-Ti osservo- mi rispose sorridendo, rimettendo la mano sulla mia. Stavolta non la tolsi. -Ecco, a volte mi ritrovo a pensare a te anche quando non voglio- mi sussurrò - Adesso penserai che sono tipo uno Stalker- disse subito un po' imbarazzato- ma in realtà è perchè ci tengo a te. E ci tengo anche a dirti una cosa: non devi fare nulla per dimostrare la bellissima persona che sei, perchè sei già perfetta così. Hai solo bisogno di qualcuno che te lo dica più spesso.-
Adesso probabilmente ero io che stavo arrossendo. Guardai la coperta, ma non era minimamente interessante quanto gli occhi di Komor, perciò mi persi nel blu. -Komor, io non...- sussurrai
-ssh- mi fece lui, e si avvicinò ancora. Mi attirò a sè. E mi baciò.
Un bacio leggero, delicato. Oh mio Arceus. Era il mio primo bacio, e non mi sarei mai aspettata sarebbe stato così. Nonostante avessi letto tanti libri, nessuno descriveva come si deve le sensazioni che ho provato. È impossibile spiegarlo a parole.                                                                    Quando ci separammo, Komor pareva stupito almeno quanto me. -Ecco, io...scusa, Emily, è che...-
- Prima non avevo mai notato una cosa.- lo interruppi.
- Che cosa? - mi chiese Komor
- Che quando sono con te, non mi interessa di nessun altro.-

                                                                                         **********************

Quando mi svegliai, la luce del giorno mi perforava le palpebre, e la voce di una ragazza diceva - Emily! Ma cosa.... ditemi che non...-
Sì gente, ha detto proprio così.
-Che...?
Aprii gli occhi. Oops. Ci eravamo addormentati dove eravamo, abbracciati! Ed ecco spiegato perchè avevo un po' freddo alle mani e ai piedi.
-Oh...ci siamo solo addormentati-
Lei deglutì -Pensavamo fossi scomparsa! Io e N ti cerchiamo già da tempo! E tu, Komor, che ci fai qui? Siete rimasti qui tutta la notte? Razza di furbacchioni-
Io arrossii - Ci siamo allontanati per parlare. E senza rendercene conto ci siamo addormentati. Punto -
- Esatto. Emily, non pensavo che Michy fosse così....-                                                                                                   
-Grumpig - finii io
- Oh, insomma!- adesso era lei ad essere arrossita -Venite, andiamo a fare colazione - e fece dietrofront borbottando - Vorrei proprio sapere chi è che dovrebbe trovarsi una caverna-
Io e Komor ci scambiammo uno sguardo complice e scoppiammo a ridere, poi la seguimmo al campo. Dove i Rapidash e la nostra avventura ci stavano aspettando.


*****************

Angolo dell'Autrice

Caspita, che mi è successo? Io che scrivo di una scena romantica?
Credetemi, non era quella l'idea iniziale. Ma è venuta fuori da sola.
Non era gran che forse, ma mi sembrava giusto. Chissà come andrà a
finire...sono curiosa quanto voi, lettori.
Per ora tutti a caccia di Genesect!
Alla prossima!
Byeeee

   
 
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