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Autore: Grimilde Deveraux    10/01/2016    0 recensioni
Quando si dice: "Questa è la nostra canzone"
Ognuna di esse è legata ad alcuni momenti che nessuno di loro potrà mai scordare…
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Every breath you take

Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I'll be watching you

La musica arrivava soffusa da una porta in fondo al corridoio, sembrava quasi provenire da un sogno…presa da un innato moto di curiosità Dorothèe percorse la strada che la separava dalla porta spingendola piano per vedere all’interno e restò immobile.

 
Every single day
Every word you say
Every game you play
Every night you stay
I'll be watching you

Si sentiva sempre un po’ stupido ad allenarsi con Every breath you take a tutto volume, ma quella canzone l’aveva sempre aiutato a riflettere e in quel momento ne aveva decisamente bisogno!

Erano passati solo un paio di giorni da quando quella Dorothée era arrivata e il suo mondo era stato capovolto: se prima moriva dalla voglia di tornare a Parigi a sfogare la sua rabbia in quegli stupidi incontri di boxe, adesso la sola cosa che voleva era incrociare ancora lo sguardo di quell’angelo bruno, rivedere ancora i suoi occhi di zaffiro, baciare quelle labbra di pesca e vedere le sue guance tingersi di rosso come due ciliegie mature.

Cercando di svuotare la mente prima di farsi prendere dall’eccitazione e correre a cercarla per fare qualcosa di cui sicuramente poi si sarebbe pentito Jean continuò a tirare pugni al sacco, in fondo la boxe aveva sempre funzionato: con la rabbia, con il dolore perché non doveva funzionare anche con l’eccitazione?


O can't you see
You belong to me
How my poor heart aches with every step you take

Ma quello era davvero Jean-Paul? Cioè certo che era lui, che domande stupide si stava facendo?!

Sbirciò ancora il ragazzo che, accompagnato dalla roca voce del front man dei Police stava colpendo quel sacco come se avesse davanti il suo peggior nemico; si sentiva una sciocca a restare lì immobile a guardarlo come se non avesse mai visto un uomo in vita sua, ma in un certo senso era così…non aveva mai visto un uomo come Jean-Paul Atelier in vita sua!

Incapace di distogliere lo sguardo rimase immobile a guardare quella schiena nuda con i muscoli che si tendevano ad ogni colpo delle sue braccia, rimase a guardare le sue spalle ampie con qualche piccola cicatrice, forse ricordo di qualche scontro con i Girondini come le aveva spiegato Adam; dio ma possibile che alla sua età doveva…poi passandosi una mano sul viso cercò di non ridere: lei aveva sedici anni! Aveva tutto il diritto di comportarsi come un’adolescente in piena crisi ormonale!


Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you

L’ultimo pugno con cui colpì il sacco fu così forte che fece tintinnare la corda che lo teneva ancorato al soffitto, bene ora che si era sfogato poteva andare a farsi una doccia, fredda ovviamente giusto per non sbagliare…si voltò alla ricerca del suo asciugamano e un delicato profumo di miele gli invase le narici annullando ogni altro senso…amava quel profumo, gli ricordava le tazze di latte caldo e miele che sua nonna gli preparava da bambino quando era malato, gli ricordava i baci di sua madre poco prima di metterlo a dormire, quel profumo lo faceva stare bene.

Poi sentendosi osservato alzò gli occhi verso la porta e rimase impalato: lei era lì, avvolta dal suo incantevole profumo e con quell’espressione sorpresa che le avrebbe levato a suon di baci!


Since you've gone I been lost without a trace
I dream at night I can only see your face
I look around but it's you I can't replace
I feel so cold and I long for your embrace
I keep crying baby, baby please!!!

In silenzio lo vide passarsi l’asciugamano attorno al collo, poi piano, lentamente, quasi fosse un leone che si sta godendo il piacere della caccia, lo vide avvicinarsi a lei: le gambe tornite nascoste dai pantaloni grigi, la tartaruga messa in evidenza dalla vita stretta e dal sudore che scivolava oltre l’elastico della tuta facendole immaginare quale immenso tesoro poteva nascondersi lì sotto…

Involontariamente abbassò gli occhi e vide la fin troppo evidente risposta alle sue domande mentre lui continuava piano ad avvicinarsi.

Dorothée indietreggiò di alcuni passi, ma poco dopo si trovò con le spalle contro la porta e gli occhi incatenati a quegli smeraldi luminosi.


Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake

Era davvero bellissima, più la guardava e più sentiva le mani prudergli dal desiderio di toccarla, più lei lo guardava con quella bocca schiusa e quegli occhi scuriti dal desiderio e più gli veniva voglia di cancellare la già breve distanza tra di loro per assicurarsi che quelle labbra fossero davvero così dolci come immaginava…

<< Non volevo disturbare >> mormorò lei piano chinando il capo:<< Non mi hai disturbato, non mi da fastidio se resti quando mi alleno >> le disse piano per poi aggiungere con un sorriso:<< Se vuoi ovvio >> lei scosse il capo come a voler cancellare un pensiero dalla mente:<< Non è bello spiare le persone. Mi dispiace >> poi girandosi di fretta cercò la maniglia della porta scappando lungo il corridoio.

Jean rimase lì per un attimo cercando di ricordarsi tutti i motivi per cui non poteva correrle dietro ed avere quello che entrambi volevano…

Arriverà quel giorno, arriverà e finalmente sarai mia, ma fino ad allora…la canzone si concluse con le ultime parole di Sting

 

I'll be watching you

 

Sì mia dolce signorina Girard, fino a quel giorno io ti guarderò…

   
 
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