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Autore: Soccer Geek    10/01/2016    1 recensioni
Sono passati due anni dalla sconfitta di Deep Blue. I fratelli Ikisatashi hanno fatto ritorno al loro pianeta con la Mew Aqua e l’intenzione di renderlo bello e abitabile come la Terra. Nel frattempo i membri della squadra Mew Mew sono andati avanti con le loro vite sulla Terra, nonostante non siano ancora sicure del perché possano ancora trasformarsi in Mew Mew. Nessuno dei due gruppi ha più visto l’altro dal loro addio. Improvvisamente Kisshu appare di fronte a Ichigo e Retasu, sanguinando e dicendo di essere stato tradito. Ora le TMM si trovano nel mezzo di un’altra guerra intergalattic, dato che il fratellastro di Kisshu, Mylo, è venuto non solo per ucciderlo, ma per conquistare la Terra insieme al pianeta natale degli alieni appena rinnovato. Fortunatamente questa volta non sono soli in questa battaglia. (Presentazione tradotta)
**
[Long-fiction TRADUZIONE – tutti i dettagli all’interno ^^]
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13


"Taru-Taru!" strillò Purin tuffandosi verso di lui.

Purin fece giusto in tempo per salvare la vita di Taruto, trascinandolo a terra. Tuttavia, una profonda, rossa, ferita apparve sul braccio di Purin, dove la lama aveva graffiato la pelle.

Prima che chiunque potesse reagire, Mylo e il suo pugnale erano spariti.

"Purin, stai bene?" chiese Taruto, vedendo il sangue scorrere lungo il braccio di Purin. Purin sorrise stringendosi il braccio con la mano per trattenere l'emorragia.

"Purin starà bene, na no da," disse Purin con la sua solita allegria, per nulla impressionata del fatto che lei e Taruto avevano appena scampato di poco la morte.

"Grazie per avermi tolto da lì," disse Taruto mentre Rirī ispezionava velocemente la ferita.

"Purin non aveva intenzione di permettere a Mylo di uccidere il suo ragazzo, na no da," dichiarò Purin in tono di sfida.

"Sì, ma io sarei stato felice di farmi colpire dal pugnale, così che la mia ragazza non si ferisse," rispose Taruto, sollevando Purin tra le sue braccia. Il giovane alieno si fermò un secondo e mosse le orecchie confuso. "Ehi, quando siamo diventati 'la mia ragazza' e 'il tuo ragazzo'?" chiese.

"Proprio adesso, stupido Taru-Taru," disse Purin baciando la guancia di Taruto con un luminoso sorriso. I presenti risero al dialogo e al viso rosso di Taruto.

"Torniamo al Café e ti rimettiamo in sesto, Purin," disse Rirī. Afferrò la mano di Minto mentre Rin afferrò la mano di Zakuro, Kisshu quella di Ichigo, e Pai di Retasu. La faccia di Retasu presto si abbinò a quella di Taruto.




In pochi secondi erano tornati al Café.

"Sembra che qualcuno dovrà lavorare solo alla cassa per un po'," disse Ryo osservando oltre la spalla di Rirī mentre lei lavorava per pulire la ferita di Purin. Anche se bruciava ancora, il dolore era diminuito, grazie Taruto, che teneva la ragazza in grembo e la imboccava con caramelle morbide.

"Cosa pensi che Mylo intendesse con 'giocare questo gioco ad un livello più alto'?" chiese Zakuro.

"Chi può dirlo con quello psicopatico?" disse Rin buia incrociando le braccia. "Ciò che so io è che non ci saranno battaglie facili."

"Com'è la questione tra voi due, Rin?" chiese Minto. "Sembrava volerti davvero dalla sua parte."

Kisshu e Ichigo si scambiarono un'occhiata consapevole. Ichigo si morse il labbro e Kisshu alzò le spalle. Fece un cenno verso Rin, i suoi occhi dicevano: Se vuole che loro lo sappiano glielo racconterà. Se non vuole lo dirà e basta.

Il broncio di Rin si fece ancora più buio mentre parlò di nuovo, non riuscendo a guardare nessuno.

"Mi sta dietro fin da quando eravamo bambini. Sono un premio da vincere per lui, quello che voi umani chiamate una 'moglie trofeo'. Ha provato a corteggiarmi per anni e io ho rifiutato ogni proposta che lui mi abbia messo davanti. Eccelle nella manipolazione emozionale e odia il fatto che io sono largamente immune al suo cosiddetto 'fascino'. Ho visto donne che che pendevano dalle sue labbra e lui lo sapeva. Le usa per ottenere tutto quello che vuole: potere, denaro, buon cibo, promozioni, informazioni, connessioni sociali. Io sono l'unica cosa che vuole, ma che non è mai stato capace di vincere. Non riesce ad accettare il fatto che io rifiuti di arrendermi a lui e che sempre lo farò. Continua a cercare di spezzarmi, pensando che alla fine mi sottometterò a lui." Chiuse gli occhi, così che nessuno potesse vedere il dolore che stava nascosto nelle iridi violetto. "Ed è arrivato molto vicino al successo un po' di volte. Troppo vicino."

Rin si alzò improvvisamente.

"Io... io non voglio più parlare di questo. Vado a letto," disse e si teletrasportò via.


"Non capisco," disse Retasu, qualche secondo dopo la scomparsa di Rin. "Se fossi in lei, io vorrei stare il più lontana possibile da lui. Perché è venuta qui ad affrontarlo?"

"Perché sa che deve combatterlo qui per tenersi la propria libertà," disse Pai a voce bassa, fissando il vuoto. "Se Mylo fosse sconfitto e riuscisse a conquistare sia la Terra che Cynnth, avrebbe abbastanza potere da costringerla a sposarlo. Rin sta combattendo per se stessa tanto quanto sta combattendo per la sua casa."

"Povera Rin-Chan," mormorò Purin, appena prima che il silenzio li inghiottisse. "Purin sa personalmente che nessuno merita un matrimonio imposto."





Entro il giorno dopo, Rin fu di nuovo allegra come sempre. Trascorse gran parte della giornata e del giorno successivo nella cucina con Keiichiro, aiutandolo a cucinare e decorare dolci. Aiutò anche a progettare una torta per un grande evento per il quale al Café era stato chiesto di occuparsi del catering il giorno dopo.

Keiichiro capì presto che Rin aveva talento in tutte le forme d'arte: nonostante non lo avesse mai fatto prima, era abbastanza brava a decorare torte.

"Cosa ne pensate di questa?" suggerì Keiichiro la mattina seguente mentre lo staff dei camerieri del Café Mew Mew e Ryo ammirava il lavoro di lui e Rin, prima di spedire la torta. "Potresti lavorare come cameriera quando siamo molto occupati e non abbiamo grossi ordini e in caso contrario aiutarmi qui con la decorazione. Lavorando insieme possiamo gestire molti clienti alla volta."

L'idea piacque specialmente al portafoglio di Ryo, dato che aveva aggiunto sei ulteriori buste paga da elargire.




"Augh, Purin è stanca," disse Purin atterrando sul pavimento accanto a Taruto quella sera. Avevano appena chiuso le porte del Café e stavano facendo le pulizie dopo la lunga giornata, Purin riposò la testa sulla spalla di Taruto e chiuse gli occhi. "Purin ha bisogno di un pisolino," disse con uno sbadiglio.

"Il tuo corpo sta usando molta energia per guarire il muscolo strappato," disse Rirī strofinando un tavolo. "Così, naturalmente-"

Ma il resto delle spiegazioni di Rirī andò perso per Purin, che si era profondamente addormentata con la testa in grembo a Taruto.

"Dovrei alzarmi?" chiese Taruto accarezzando i capelli biondi di Purin.

"Nah, sembra che stia comoda," disse Ichigo con un sorriso. "Mi ha detto che non ha dormito bene negli ultimi due giorni, perché il suo braccio le ha impedito di trovare una posizione confortevole. Lasciala stare."

Il resto dello staff del Café Mew Mew pulì la sala da pranzo in silenzio. Lavorarono per circa mezz'ora, quando Taruto corrugò la fronte.

"Purin?" disse dolcemente. Il viso della giovane ragazza era contorto dal dolore e i suoi occhi erano serrati. Purin iniziò a tremare e ad agitarsi. Taruto la mise distesa e chiamò aiuto. La ragazza urlò molte volte da stringere il cuore e le lacrime iniziarono a rigarle il volto attraverso le palpebre chiuse. Nessuno riuscì a calmarla, nonostante avessero provato di tutto: parlarle, trattenerla, colpirle le guance abbastanza forte da svegliarla. Continuava solo ad urlare la parola "No!" ancora e ancora.

Improvvisamente i suoi occhi marroni si aprirono di scatto, vetrosi e sfocati all'inizio. Ciecamente saettarono attraverso la folla intorno a lei: le sue compagne Mew, i suoi capi, il suo ragazzo e la sua famiglia. Sbatté le palpebre, poi si concentrò di nuovo su Ichigo, Minto, Zakuro e Retasu, nonostante i suoi occhi fossero ancora nebbiosi. Ichigo sentì Purin prenderle la mano e dolcemente la strinse.

"Onee-Chan," sussurrò. "Onee-Chan sono ancora vive. Sono al sicuro."

I suoi occhi si chiusero ancora e seppellì la faccia contro le gambe di Taruto, mentre un brivido collettivo percorse la stanza.

   
 
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