Helena che aveva atteso tanto questo momento ora si trovava confusa
e arrabbiata contro tutta questa omertà in cui era vissuta. Rientrò in casa e
senza guardare in faccia nessuno se ne andò in camera sua e chiuse la porta. Si
sedette sul letto e si mise a leggere la lettera di sua madre.
Cara Josephine e Nick,
se state leggendo questa lettera vi starete chiedendo chi ha
lasciato una neonata alla vostra porta. Questa splendida bambina è mia figlia.
È nata solo ieri il 30 Luglio 1997, e l’ho chiamata Helena. Mentre la guardo dormire mi sembra che sia la
cosa più bella che abbia mai visto. Purtroppo non posso tenerla con me e nel
pensare a chi può amarla come l’amo io mi sei venuta in mente tu. La mia cara
sorella. So che anche tu hai avuto una bambina e per questo che l’affido a voi
sperando che possiate amarla come una figlia. Non potrei desiderare niente di
più che saperla felice e al sicuro con voi più di quanto non possa essere con me. Di certo manifesterà subito dei poteri magici sono
sicura che per questo non sarà meno amata da voi. Per quanto riguarda il padre
non è importante che voi sappiate chi sia anche perché non può prendersi cura
di lei. So che all’inizio i poteri di Helena potranno spaventarvi ma è molto
importante che lei non li usi tantomeno in pubblico. Cercate di mantenere sotto
strettissimo controllo questa parte di lei. Almeno fin quando non avrà compiuto
dodici anni allora, si presenterà da voi un delegato della scuola di magia e
stregoneria di Hogwarts, dove anch’io ho studiato e che lei frequenterà fino a
diciassette anni. So che vorreste mettervi in contatto con me e magari aiutarmi
con la bambina vi prego di non farlo, anzi non dovete in nessun caso mettervi o
cercare di mettervi in contatto con me. Questo è molto importante anche perché
se sono arrivata a lasciare mia figlia a voi l’ho fatto solo dopo aver cercato
un’altra soluzione che non esiste. È bene anche che Helena non sappia di me e
della magia prima dei dodici anni. So che farà delle domande, mi stupirei del
contrario, ma non deve sapere niente prima che vada a Hogwarts. Le mie
richieste possono sembrare strane quasi i vaneggiamenti di una pazza, ma se vi
chiedo questo è solo per il bene di Helena e per far sì che lei abbi una vita
più normale possibile. Purtroppo ci sono cose che non posso dirvi perché vi
metterebbero in pericolo e soprattutto metterebbero in pericolo Helena ma se
seguirete le mie indicazioni, andrà tutto bene. Dovrete sempre essere una
famiglia questo farà sì che vivrete in pace. Prendetevi cura di lei e tenetela
con voi fin quanto potete. Allego alla lettera una collana con ciondolo che è
l’unica cosa che posso lasciare a mia figlia, spero che la porterà sempre con
lei. Spero che farete ciò che vi chiedo comunque resterò per sempre vostra eterna
debitrice anche se la portate semplicemente al riparo.
Per sempre vostra e con estremo amore,
Lily Potter
Helena non poté fare a meno di notare come la sua calligrafia fosse
così simile a quella di sua madre. Lesse e rilesse la lettera tante volte e non
si rese conto del tempo che passava e delle molte volte che gli zii e Petunia
l’avessero chiamata, anche se lei non rispondeva mai. Rimase per tutto il tempo
seduta sul letto a guardare fuori dalla finestra e quasi non si rese quasi
conto che una nuova voce la chiamava da dietro la porta.
-Helena, sono io Severus, posso entrare?- chiese cauto. Helena
anche se non aveva nessuna voglia di parlare gli aprì. Severus entrò con un
piatto in mano:-Da parte di tua zia, sono tutti molto preoccupati-disse. Ma
quando la guardò, vide che gli occhi di Helena erano pieni di lacrime. Lei si
gettò tra le sue braccia e iniziò a singhiozzare. Severus la strinse e
si mise ad accarezzarle i capelli fino a che si fosse calmata. Poi Helena gli
raccontò tutto di sua madre e poi disse ancora con le lacrime agli occhi:
-io sono un’orfana mia madre mi ha abbandonata. Non mi ero resa
conto che infondo speravo che un giorno lei o mio padre sarebbero venuti a
cercarmi, ma la realtà è che io non ho né un padre né una madre io sono sola…
-no, non sei sola –le rispose subito Severus- tu hai una famiglia
che ti vuole bene i tuoi zii e Petunia e anch’io… io non ti lascerò mai, io
sarò sempre tuo amico.
La sicurezza delle parole di Severus la fece sentire meglio. Riuscì
a mandare giù qualcosa prima che si addormentasse.
Nei giorni che seguirono gli zii, Petunia e Severus cercarono di
distrarre Helena che non appena restava da sola con i suoi pensieri si
rabbuiava. Soprattutto Severus e Petunia si allearono in quest’impresa era, in
effetti, molto strano vederli andare d’accordo, e parlarsi cortesemente anche
se con indifferenza. Un martedì la signora Piton gli portò a Diaggon Halley per
comprare l’occorrente per la scuola. Vi si accedeva per un locale il Paiolo
Magico che solo i maghi e le streghe potevano vedere e nel cui retro tre
mattoni sopra le pattumiere vi era l’accesso alla zona commerciale più
frequentata da esseri magici, bastava spingere un poco il mattone. Helena non
aveva mai visto niente di simile, maghi e streghe dappertutto tutti vestiti in
modo strambo e con pacchetti e negozi tra i più insoliti vendevano ingredienti
per pozioni, animali magici, vestiti, libri e poi vi erano anche locande,
ritrovi, dove le persone si fermavano a chiacchierare. Andarono per prima alla Gringott
la banca dei maghi gestita dai folletti, lì Helena aveva una piccola fortuna
che sua madre le aveva lasciato che le avrebbe permesso di coprire le spese
scolastiche e le sarebbe rimasto una buona rendita. Dopo si diressero nei vari
negozi. Helena fu un paio di volte fermata da persone che le chiedevano se non
fosse parente di Lily Potter dato che le assomigliava molto. Quando sapevano
che era sua figlia rimanevano a dir poco di stucco. Così come fece il venditore
di bacchette Olivares.
-la figlia di Lily Potter, oh ricordo ancora quando le vendetti la
bacchetta ne ha fatto un ottimo uso- disse. Helena che più di ogni altra cosa voleva
non pensare a sua madre era enormemente infastidita nel sapere che tutti la
conoscevano lì. Per fortuna la signora Piton sviò la conversazione coll’uomo su
ciò che erano venuti a comprare. Lei e Severus provarono molte bacchette. È la
bacchetta che sceglie il mago continuava a ripetere Olivares. Severus trovò la
sua al terzo tentativo. Helena invece non sembrava andare bene per nessuna
bacchetta. Dopo molti tentativi si chiese se magari non esisteva una bacchetta adatta
a lei, quando Olivares disse:
-Davvero strano non sembra andare bene per nessuna di queste
bacchette…e se…- con un lampo negli occhi si diresse nel retro bottega e ne
riemerse con una scatolina da cui estrasse una bacchetta e la porse a Helena.
Nell’attimo in cui la prese Helena, senti un calore diffondersi dalla bacchetta
a tutto il suo corpo.
-stano davvero questa bacchetta è fatta con legno di quercia e ha
all’interno una piuma di fenice, ne ho venduta soltanto un'altra e anche questa
ha fatto grandi cose. Chissà cosa aspettarci da lei signorina Potter.
Quando furono usciti, tornarono indietro e dopo aver ringraziato la
signora Piton e aver salutato Severus, Helena entrò in casa pronta a raccontare
tutto a Petunia e agli zii.