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Autore: Kagome 95    10/01/2016    1 recensioni
Forse una delle poche FF su Kagome/Sesshomaru, spero solo che vi piaccia.
Nessuna anticipazione mi dispiace.
Chi scrive è una ragazza( anche se non sembrerà ma )comunque. Spero che vi piaccia e una buona lettura a tutti.
P.S.: Questa è prima la FF che scrivo qui! ( ho anche scritto un altri sito come InuyashaPortal il quale è chiuso tempo fà purtroppo ) Scusate ma come sapete si migliora piano piano.
Pubblicata nel lontano 22/03/13 nel 2016, a distanza di 3 anni finalmente approda con la sua stesura definitiva e il suo finale. Arrivederci By Eriet (Kagome 95)
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sesshoumaru | Coppie: Kagome/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
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I Love You...even Now.

Author: Eriet (Kagome 95 )


Chapter 24:   La tempesta che travolse gli amanti 





___


 



 
 
 
Kagome accarezzò dolcemente la testa di Yoshiro. Dopo quello che successe ci rifugiammo in quella stessa grotta di 3 anni fa dove persi il controllo. L'importante fu che loro fossero all'asciutto.
“ mammina..” sussurrò mio figlio nel sonno riaprendo appena i suoi occhi. Fortunatamente entrambi stavano bene.
“ va tutto bene, adesso dormi caro” lo tranquillizzò la madre ostentando un caldo sorriso. Con gli anni la donna era diventata molto più bella. Quella sera in cui fui loro ospite in casa della vecchia miko notai il cambiamento. Era divenuta una donna oltre che una madre devota. Chiudendo gli occhi, Kagome, si abbandonò alla pare di roccia. Accarezzando quella piccola testolina argentea iniziò a cullare il suo bambino con premura. Nel silenzio della grotta così umida mi assopii a vedere quel viso che da tempo tormentava la mia mente. Quando la donna riaprii i suoi occhi, le fiammelle del fuoco fecero risplendere i suoi grandi occhi azzurri. Scostai il mio sguardo rendendomi conto di quello che stesse accadendo. Non potevo cascarci una seconda volta. Guardando fuori dalla grotta mi chiesi semplicemente a cosa lei potesse pensare di tutto questo. Guardando il corpicino di nostro figlio sentii le mie viscere stringersi in una morsa. Vedendo quelle ferite maledette iniziò a crescermi qualcosa dentro.
“ è Stato Inuyasha, vero?” chiesi senza troppi giri di giri di parole.
“ i-io..” balbettò la femmina umana comprendo quelle ferite con le lacrime agli occhi. Lei non poteva opporsi a quel bastardo ma io lo avrei distrutto con le mie mani.
“ una volta che questo inferno sarà finito, ” mi alzai in piedi pieno d’ira osservando la tempesta davanti a me“ dirai addio al tuo uomo” ringhiai stringendo in un pugno tutta la mia rabbia.
“ I-Inuyasha non era in se!” immediatamente lo difese quella sciocca.
“ lo era” la guardai dritto negli occhi “ tanto quanto bastava per fargli quello!” gli dissi la crudele verità ma a lei non sembrò importargli.
“ Non è così!” mi rispose con altrettanta rabbia. “ come puoi dirlo visto che tu neanche c’eri!?!” si alzò andandomi contro.
“ Allora perché sarebbe scappato via!?!” sferrai un pugno contro la parete roccia. “ è solo un miracolo che sia ancora in vita! “ cercai di riprendere il controllo ma fu impossibile. Uscii di senno.
“ S-Sesshomaru” tremò vedendomi così adirato.
“ papà….” Soffiò Yoshiro attirando l’attenzione di entrambi. Il mio povero cucciolo stava lottando contro il suo dolore, era evidente. Kagome mi diede le spalle e sfinito la resi partecipe di quello che fosse successo lontano dai suoi occhi.
“ Quando arrivò da me,” iniziai a raccontare “ era completamente terrorizzato “  Kagome si irrigidì di colpo. “ ha iniziato a sanguinare e a stare male in fretta per via di quelle ferite…” si voltò la donna con occhi pieni di preoccupazione “ripeteva continuamente il tuo nome fino a quando non ha perso il controllo“ un lampo cadde fragoroso alle mie spalle.
“ no…” la donna si strinse a se con terrore.
“ la sua furia fu così devastante che non ho potuto fermare la sua corsa” chiusi gli occhi rammentando nella mia mente quella furia demoniaca. “ avrebbe potuto fare del male a te e a se stesso” tuonai pensando a quel bastardo di Inuyasha. “ è solo colpa di quel mezzo-demone!”
“ basta!!” mi gridò contro “ sta zitto!” dai suoi occhi iniziarono a scorrere le prime lacrime di dolore.
“ grr..”Mi fece impazzire di collera, come poteva difenderlo ancora?! “ basta!” andai verso l’uscita, l’avrei ucciso quella notte stessa che vi fosse tempesta o meno.
“ ti prego” supplicò mettendosi davanti a me.
“ Anche se lo ami, questa volta non lo risparmierò!” la scansai uscendo di lì.
“  Sesshomaru, a-aspetta!” sotto quella pioggia mi prese da dietro. “ SMETTILA!” singhiozzò terrorizzata.
“ ti ho detto basta!” non ne potei più e la feci cadere contro l’umida terra.“ nessuno può osare alzare un dito su mio figlio!” l’eco di quelle parole rimbombarono per tutta la foresta “ e tanto meno sulla donna che l’ha messo al mondo.” Ansimai vedendola rialzarsi sulle braccia a fatica. In quel momento realizzai che io non fui affatto migliore di mio fratello. Non avrei mai dovuto comportarmi in quel modo.
“ S-Sesshomaru…” balbettò Kagome con timore. “ t-Tu…” cercò di dire mentre io l’aiutai a rialzarsi. Poggiandosi al mio petto non riuscì più a reggersi sulle sue stesse gambe. Le sue caviglie non riuscirono più a reggere il suo stesso peso.
‘ Non avrei dovuto farlo’ la strinsi e me senza pensare. Fu solo colpa mia se lei versò le sue lacrime. Se solo quel giorno di tre anni fa non avessi rovinato la sua vita…
“Sesshomaru…” disse il mio nome sotto la pioggia..Quei suoi maledetti occhi. Lei che era così fragile e indifesa. Avvicinai il mio viso al suo, ebbi la maledetta tentazione di unire le mie labbra con le sue ma riuscii a fermarmi. Non potevo farlo, non volevo commettere un'altra atrocità nei suoi confronti. Il suo odore maledetto mi fece pian piano perdere il controllo. Iniziò a mancarmi l’aria, il suo cuore iniziò a battere più forte. “ non lasciarmi…” sussurrarono le sue morbidi labbra di cui non avrei mai potuto cancellarne il ricordo. Non riuscii più ad oppormi a quel desiderio. Lei sembrò volerlo quanto me. Ansiosi ci baciammo appassionatamente sotto quella mostruosa tempesta. A nessuno dei due importò che la pioggia cadesse su di noi e poco dopo l'amai come mai feci con una donna. Ma lei non era semplicemente questo, lei era la madre di mio figlio, Kagome era e sarebbe stata per sempre la mia donna. 
   
 
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