Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: cenere41    11/01/2016    1 recensioni
Una giovane donna che fugge da un mondo a lei ostile, intraprendendo un viaggio che la porterà dal Giappone all'Europa, in un susseguirsi di vicessitudini inaspettate insieme alla sua amica del cuore. Una traversata che sarà per loro un segno del destino, che le condurrà verso una nuova vita e dove forse ci sarà ad attenderle il grande amore. Ma la strada verso la felicità sarà lunga, piena di insidie e gelosie, ma anche di dolci ed appassionati momenti.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Nelle ore che seguirono Rei e Maya vennero coinvolte nelle mansioni più disparate, che cercarono di svolgere nel migliore dei modi.Come anticipato loro da Hijiri, esse spaziavano tra le leggere,( come lavare il ponte, sistemare le vele) e pesanti, (caricare e scaricare casse piene di merci)e si svolgevano senza un attimo di sosta; loro due fecero del loro meglio per adattarsi a quei ritmi, ma era palese che non erano abituate a simili incombenze, non a quei livelli almeno. Nonostante ciò, esse proseguivano imperterrite senza mai lamentarsi, sotto la costante supervisione del capo-equipaggio ed accettando i continui rimproveri degli uomini più anziani. Quando scese la sera, si congedarono dal loro capo, con la promessa di ritornare all'alba del giorno successivo. Non appena rincasarono, si buttarono sui loro giacigli stanche morte.- Non ce la faccio più!- esclamò Maya con un sospiro. -Sì. Anch'io sono distrutta.Non pensavo fosse così frenetica la vita su una nave...!- Replicò l'amica. -Sai, Rei...Per un momento credevo che ci avrebbero scoperte. Quando il signor Hijiri ha fatto riferimento alla tua voce, mi sono spaventata molto.-Disse la ragazza rabbrividendo per lo scampato pericolo. -Non ricordarmelo...! Per fortuna sono riuscita a convincerlo che siamo molto giovani, perciò non abbiamo voci da uomini...non ancora almeno.-Spiegò la Aoki. -Accidenti, però...Credo che tu abbia un pò esagerato...- Si volse a sorriderle divertita.-Pensa se sapesse che in realtà tu hai quasi 20 anni ed io 17...- Rei le restituì il sorriso:-Non credo che si preoccuperebbe dell'età in quel caso, poichè capirebbe che siamo 2 ragazze! L'importante è che lo abbiamo convinto a lasciarci tentare...- -Sì, però non ci ha tolto gli occhi di dosso neanche per un momento. Seguiva tutti i nostri movimenti...e non mi sembrava particolarmente soddisfatto del nostro operato.- Concluse Maya con logica ineccepibile. -Hai ragione!Uff...è davvero insopportabile!- sbuffò la giovane amica.-Anche se fa solo il suo lavoro...-ammise infine. -Rei...domani dovremo impegnarci al massimo e cercare d'imparare il più possibile, altrimenti non ci prenderanno.- L'altra annuendo replicò:-Sì, sarà meglio riposare,allora.- Il giorno dopo, all'alba le due ragazze erano di nuovo al lavoro. Hijiri continuò ad osservarle per tutto il tempo. Egli era sorpreso dalla forza di volontà di coloro che credeva essere due ragazzini:era innegabile che non erano abituati a svolgere lavori tanto duri, ma non poteva non ammirarli per la loro grande disponibilità nel rendersi utili.Inoltre aveva notato un forte legame affettivo tra i due: infatti il ragazzo più grande cercava sempre di proteggere quello più piccolo, svolgendo al suo posto le mansioni più pesanti... dissimulandolo maldestramente o perlomeno a lui non era sfuggito tale comportamento. L'altro però non ne approfittava...tutt'altro: tentava di svolgere da solo ogni compito assegnatogli.Con un sospiro, pensò che era indeciso se prenderli a bordo o meno.Forse ne avrebbe dovuto parlare con il signor Hayami.Sì...concluse tra sè, avrebbe lasciato a lui la decisione finale. Masumi arrivò al porto che era pomeriggio inoltrato; si era trattenuto ad Edo sia per informare suo padre sui progressi del loro giro d'affari, sia perchè doveva incontrare i mercanti locali, per definire con loro nuove trattative contrattuali. Ora che finalmente era tutto sistemato,era impaziente di ritornare in Europa; infatti era là che preferiva vivere, si era abituato allo stile di vita più libero che vi regnava, oltre che all'abbigliamento occidentale, ma purtroppo di tanto in tanto doveva rientrare in Patria, anche se per brevi periodi. Una volta sulla nave, notò immediatamente il familiare fermento che precedeva il giorno della partenza: tutto l'equipaggio era indaffaratissimo per fare in modo che durante il viaggio non sorgessero problemi. Vedendo Hijiri vicino all'albero maestro gli si avvicinò e con un mezzo sorriso, chiese:- Come procede l'imbarcazione delle merci?- -Bene, signore.-Rispose il collaboratore, salutandolo con un inchino.- Sarà tutto pronto, prima che faccia buio...!- -Perfetto, Hijiri...!- Concesse Masumi soddisfatto.Poi guardando verso l'equipaggio, continuò:-Vedo che hai preso nuovi uomini, come avevamo stabilito...- -A questo proposito, signore...ecco...io dovrei avrei bisogno del suo parere...- iniziò l'altro. Hayami guardò il suo collaboratore con curiosità:-Un mio parere? Riguardo a cosa?- Ma non appena il capo-equipaggio aprì la bocca per parlare, si udì un improvviso rumore provenire dal pontile:qualcuno aveva fatto cadere una cassa di merci, che andando in frantumi ne aveva sparpagliato il contenuto dappertutto.Inoltre udirono qualcuno gridare di dolore ed Hijiri, riconoscendone la voce, disse correndo sul luogo dell'accaduto:-I ragazzini!- Masumi seguendolo a ruota, ripetè:- Ragazzini???- Non appena arrivati sul pontile, i due uomini si fecero largo tra l'equipaggio e si bloccarono davanti alla scena che videro. Il ragazzo più piccolo era caduto sotto il peso della cassa, rimanendo a terra svenuto, mentre l'altro cercavo di svegliarlo. Rei vide Hijiri avvicinarlesi e chiederle- Cosa è accaduto?- la giovane lo guardò sgomenta:-la cassa pesava molto più delle altre,la portavamo insieme, però Ma...ehm Takuya ha perso l'equilibrio.Credo che nell'impatto col legno, abbia battuto la testa...- -Tu stai bene?- si sentì chiedere la ragazza, con voce dolce e preoccupata al tempo stesso. Lei si voltò a guardarlo, con gli occhi verdi spaventati ed annuì, facendo provare all'uomo una strana sensazione di tenerezza. Nel frattempo Masumi si era avvicinato ad una Maya ancora priva di sensi, con espressione indefinibile.Non appena si rese conto della giovanissima età di quell'esile ragazzino, si volse di scatto verso Hijiri e con tono irritato, esclamò:-Si può sapere che ti è preso?E' quasi un bambino!!!-Vedendo che il collaboratore abbassava lo sguardo mortificato, decise di rimandare a dopo i rimproveri. Ora doveva occuparsi di quel ragazzino.Si abbassò e lo sollevò tra le sue braccia. Era davvero giovane e leggero come una piuma, pensò mentre lo trasportava nella propria cabina. Una volta entrato lo depositò sul proprio letto e si soffermò ad osservarlo attentamente.Era davvero quasi un bambino: poteva avere al massimo 13-14 anni, piccolo di statura e, con i lunghi capelli neri legati con un nastro, da cui sfuggivano alcune ciocche,le lunghe ciglia scure che in quel momento gli celavano gli occhi, sembrava davvero fragile e delicato. L'uomo si aggirò per la propria cabina, alla ricerca del suo brandy preferito. Lo trovò ed avvicinò la bottiglia aperta al naso del ragazzino, il quale pian piano iniziò a riprendere i sensi e come per incanto Masumi si ritrovò a fissare i più begl'occhi neri che avesse mai visto.
  
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