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Autore: Jashin99    11/01/2016    1 recensioni
Il karma, si sa, a volte gioca brutti scherzi, e Naruto e Sakura dovranno, loro malgrado, accorgersene quando si sveglieranno l'uno nel corpo dell'altra; e da qui partono i guai... Riusciranno a tornare alla normalità, a resistere alle tentazioni e soprattutto a sopravvivere a quelle due nuove vite?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Naruto si fermò.

Era arrivato davanti al palazzo dell'Hokage.

Deglutì.

“Devo farcela... Per Sakura-chan!”.

Fece per entrare, ma come mosse il primo passo Tsunade sbucò dall'entrata, stranamente sorridente, nervosamente sorridente.

-Eccoti qua, Sakura! In perfetto orario! Forza, vieni!-.

-Vecchia Tsu... cioè, Hokage-sama... sì... sono qui...-.

-I giudici sono già arrivati. Forza, andiamo!-.

Tsunade lo prese per il braccio e lo trascinò nell'edificio, il viso sempre sorridente ma teso come un panno da bucato.

-Non preoccuparti! Basta che tu faccia esattamente quello che hai fatto nelle mie lezioni e andrà tutto bene!-.

-Urgh... sì... certo...-.

Naruto iniziò a pensare che, forse, la sua non era stata un'ottima idea.




-Sono arrivata...-.

Sakura, ancora col morale a terra, era giunta alla non tanto agognata destinazione: il chiosco di ramen.

C'erano già alcuni concorrenti seduti al banco, tra essi Sakura riconobbe...

-Choji! Oh, beh, se c'è un gara a chi mangia di più, lui non può mancare...-.

Choji si voltò e la vide, o meglio, vide Naruto.

-Ehi, ciao Naruto! Ci sarai anche tu, quindi! Beh, dopotutto il premio deve essere importante per te...-.

Sakura ridacchiò, grattandosi la nuca con fare nervoso: -Eheheh! Già, ci sono anch'io... Aspetta! Che premio?-.

DENG DENG

Da dietro il banco, Teuchi sbatté due pentole.

-Sedetevi e mangiate, partecipanti: la gara inizia!-.




Tsunade entrò nella stanza, trascinandosi dietro quella che credeva essere la sua allieva; ad aspettarli c'erano tre uomini vestiti di nero e con grandi cappe in testa.

A Naruto non piacque come lo stavano guardando.

Tsunade tossì e prese la parola.

-Ehm-ehm! Sakura, puoi metterti qui dietro la scrivania.-.

-Ecco... sì, va bene...- Già sudando come una fontana, fece come gli era stato detto.

Uno dei tre esaminatori si fece avanti.

-La prima prova- Disse: -consiste in un esercizio molto semplice...-.

Tsunade aprì una pergamena.

Davanti a Naruto comparve un pesce morto.

-...deve guarire questo pesce.-.

Naruto storse la testa, perplesso.

-Ma se è fuori dall'acqua poi muore lo stesso.-.

I tre giudici e Tsunade arrossirono.

-Sì, beh... lei pensi a guarirlo.- Rispose quello di prima.

Naruto deglutì a vuoto.

Facile a dirsi, non aveva idea di come fare.

-Glom. Va... va bene...-.

Mise le mani sopra il pesce.

“Se non sbaglio Sakura fa sempre così. E poi dovrei far affluire il chakra nelle mani...”.

Ci provò, immaginò di riempire le mani di chakra come per creare il Rasengan, e le sue mani si colorarono di giallo.

Tsunade sussultò, guardandolo come per urlargli contro: “Ma che stai facendo???”.

Una goccia di sudore gli solcò la fronte.

“Così è troppo... Cavolo, non sono mai stato bravo in queste cose, dattebayo!”.

Naruto diminuì l'afflusso, e le sue mani cambiarono colore, diventando verdi, che gli sembrava essere quello giusto.

Tsunade sospirò, sapeva bene che bastava aspettare qualche minuto.

Ma Naruto aveva altri progetti.

“Che noia... Ehi! Se aumento di nuovo il Chakra farò prima!”.

Il piano di Naruto funzionò solo in parte: il pesce sì si riprese subito, ma iniziò a schizzare in giro per tutta la stanza, sbattendo contro pareti, quadri, vasi e distruggendo un po' tutto.

I cinque lo guardavano senza dire niente.

“Forse devo fermarlo...” Pensò Naruto.

Così, quando fu alla sua portata, gli sferrò un pugno, ma ancora una volta non riuscì a dosare la sua nuova forza.

Il pesce decollò, infranse la finestra della stanza e volò via, atterrando in una fontana vicino al palazzo.

L'esaminatore scrisse qualcosa su figlio che teneva in mano: -Beh, non è esattamente quello che ci aspettavamo...-.

Tsunade ridacchiò: -Eheheh! Alla fine è anche riuscita a riportarlo in acqua...-.

-Sì, beh, immagino sia così... ma ora passiamo alla seconda prova.-.

Naruto sgranò gli occhi, per poco le sue gambe non cedettero.

Quante prove doveva superare ancora???




Sakura sospirò, aveva appena finito la prima porzione di ramen.

Di fianco a lei, Choji stava scolando la quinta.

“È chiaro che non riuscirò a vincere! Sono già quasi piena, non dovevo pranzare!”.

Poi si illuminò: “Un momento! Forse...”.

-Kage Bushin no Jutsu!-.

Riuscì a creare ben dieci copie, ciascuna delle quali prese una ciotola di ramen e iniziò a mangiare.

Choji la guardò serio.

-Uhm... Vedo che ora inizi a fare sul serio...- E tornò a mangiare.

Un concorrente si alzò in piedi: -Ehi! Questo non vale!-.

Teuchi prese in mano il regolamento.

-Uhm... In effetti le tecniche normali dei ninja sono bandite... ma quella Tecnica è proibita, quindi... No, Naruto non sta trasgredendo a nessuna regola!-.

-Uffa!- Il concorrente si risedette e riprese ad ingozzarsi a malavoglia.

Sakura sospirò: “Bene! Però...”.

Guardò i cloni, che mangiavano uno spaghetto alla volta, con i volti di una tinta bluastra.

“Siamo già tutti pieni... come faccio???”.




Naruto guardò ansioso il manichino davanti a sé.

-Può... può ripetere?-.

-Certamente: questo manichino rappresenta un uomo gravemente finito, infatti ha una spina avvelenata vicino al cuore, e il suo compito è toglierla e guarirlo.- Rispiegò l'esaminatore.

Tsunade sapeva bene che per Sakura anche quell'esercizio era difficile, figuriamoci quindi per Naruto.

-Va... va bene...- Naruto avvicinò le mani al fantoccio.

Nella testa di Sakura, Naruto guardava il manichino disperato, non poteva cavarsela con un colpo di fortuna come prima!

-Chefacciochefacciochefacciochefacciochefacciochefacciochefaccio?-.

Naruto sentì un movimento alle sue spalle.

-Eh?- Si girò.

Niente.

-Eppure...-.

Nell'oscurità, due fari gialli si accesero.

Naruto sobbalzò: -Ma che...-.

-Na...ru...to...- Ruggì una voce minacciosa.

PUM PUM PUM PUM

I fari si stavano avvicinando.

Naruto iniziò a tremare: -Che... che cos'èttebayo?-.

-NARUTO!!!-.

PUM

-Ma tu sei...-.

La cosa enorme si fermò e Naruto poté vederla bene, per poco non sbiancò dallo stupore.

-Sakura-chan???-.




-G-g-glom!- Sakura non ne poteva più.

PUF

Anche l'ultima copia svanì.

Sakura appoggiò la testa sul tavolo: -Ohi... sto per vomitare...-.

Teuchi lo guardò: -Uhm? Attenzione: Naruto sta per cedere!-.

Sakura strinse i pugni, di arrendersi non aveva nessuna intenzione, anche se non sapeva perché, e rimangiò il rigurgito.

Nella testa di Naruto, Sakura stava per svenire.

La sua faccia era diventata blu, i suoi occhi erano sbiancati, le sue guance erano gonfie per il vomito condensato nella sua bocca.

-Basta... non ce la faccio più... Uh?-.

Il terreno sotto Sakura si aprì in due.

-COSA???-.

La ragazza iniziò a precipitare.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!-.

CIAK

Sakura si rialzò, massaggiandosi il sedere dolorante: -Ahi... ma dove sono finita?-.

Era finita in una grande corridoio dalle pareti di colore verde.

No, in realtà era l'aria stessa ad essere verde.

Sakura guardò verso il basso: stava camminando su un'acqua strana, molto profonda e anch'essa verde.

Sakura si guardò intorno: -Mmm... non ci sono porte... forse devo andare dritta...-.

Come l'ebbe detto, Sakura si sentì spingere in avanti.

-Ugh! Ora vomito sul serio!-.

Ma poi, improvvisamente, la spinta finì, Sakura si sbilanciò e cadde di faccia.

-Argh!-.

Si rialzò, gemendo e massaggiandosi la fronte: -Per essere acqua è davvero dura... Ma cosa... ÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈH??? Q-QUELLO È...-.

Davanti a lei c'era accovacciata un'enorme volpe arancione che la squadrava annoiata con un occhio rosso acceso.

-IL KYUBI???-.




BOOM BOOM BOOM

Naruto schivò la raffica di pugni della Sakura gigante.

Lei lo puntò con i suoi occhi-faro.

-NARUTO!!! TI DISTRUGGO!!!-.

-S-S-Sakura-chan!- Balbettò: -Ma tu che ci fai qui?-.

-RHAR!!! COME OSI USARE IL MIO CORPO???-.

BOOM

-Non capisco! Perché non sei più nel mio corpo, dattebayo?-.

-STAI FERMO E FATTI SCHIACCIARE!!!-.

BOOM

Naruto stavolta non riuscì a evitare completamente il colpo e finì a gambe all'aria.

-Ohi!- Fece atterrando.

Sakurazzilla caricò un altro pugno.

-PER COLPA TUA FALLIRÒ IL MIO ESAME!!!-.

-No!- Naruto alzò le mani davanti al viso in un disperato gesto di difesa: -Aspetta! Se vuoi ti cedo il controllo!-.

Lei sferrò il colpo.

BOOM

Naruto si salvò per un pelo.

-CONTROLLO??? SE ENTRASSI IN SCENA IO SAREBBE ANCORA PEGGIO!!! NON SONO LA SAKURA GIUSTA!!!- Caricò un altro cazzotto.

-La Sakura giusta?- Ripeté Naruto.

-Un momento! Non sarai schizofrenicattebayo!-.

-E ANCHE SE FOSSE???-.

BOOM

-Ti prego! Fermati!- Supplicò Naruto.

-Io voglio farti passare l'esame!-.

-MA FAMMI IL FAVORE!!! NON HAI ALCUNA SPERANZA!!!-.

BOOM

Naruto, finito a terra, arrancò all'indietro, alzando le mani davanti al viso.

-Da solo no! Ma insieme forse sì!-.

Sakurazzilla fermò l'ennesima ondata di pugni, squadrandolo con i suoi fari enormi.

-COSA INTENDI DIRE???-.

Lentamente, Naruto si rimise in piedi.

-Dico che io posso seguire le tue istruzioni! Insomma, sei pur sempre Sakura, grande maestra nella medicina!-.

Sakurazzilla si bloccò.

Ridacchiò: -BEH, IN EFFETTI SONO BRAVINA, EHEHEH...- poi tornò arrabbiata.

-MA SE PENSI CHE TI LASCERÒ ANCORA USARMI, IO...-.

-Ti prego, Sakura-chan! È l'unico modo!-.

-GRRRRRRRRRR... E VA BENE!!! MA STAI ATTENTO A NON SBAGLIARE!!!-.




-Yawn...- Sbadigliò Kurama.

-C-c-come? S-s-sei davvero tu?- Balbettò Sakura.

La Volpe si mise seduta: -E tu sei quella ragazzina che piace tanto a Naruto...-.

Sakura indietreggiò: -Cosa... cosa vuoi farmi?-.

-Farti? Perché dovrei farti qualcosa?-.

“Ma certo!” Pensò Sakura: “Ora che è amico di Naruto non vuole più farci del male!”.

-Yawn... Ti ho osservato per un po', sai? Sei molto divertente...-.

-Eheheh...- Ridacchiò nervosamente Sakura: -Grazie...-.

Sobbalzò, rendendosi conto di cosa ci trovasse di tanto divertente: -Fermo un po'! NON SARÀ COLPA TUA SE NON POSSO USARE LA TRASFORMAZIONE???-.

-Yawn...- La volpe si leccò le labbra: -eheheh... e anche se fosse?-.

Sakura era furibonda: rossa in viso e con gli occhi bianchi sgranati, sembrava una mini-Sakurazilla.

-TU!!! MALEDETTA VOLPE!!! COME OSI FARMI QUESTO???-.

-Mmm... ha dimenticato la paura in fretta... Lo sai che mi ricordi Kushina Uzumaki?-.

-CHE VUOI CHE M'IMPORTI???-.

-Eh sì... sei proprio identica a quel mostro...- Sbadigliò: -se vuoi posso aiutarti...-.

Sakura si bloccò.

-Come? Puoi... puoi ripetere?-.

Il Kyubi rialzò la testa.

-Ho detto che posso aiutarti a vincere la sfida.-.

-Ah sì?- Domandò l'altra.

-Già. E scommetto anche che ti piacerà.-.




-Byakugo!-.

Il segno sulla fronte di Sakura si espanse, riempiendo il suo volto di segni marroncini simili a una ragnatela.

Nella testa di Sakura, anche a Naruto erano comparsi gli stessi segni, gli solcavano persino il...

-Che potere incredibile!- Per non parlare dell'erezione: -È ancora meglio della modalità eremitica!-.

-SMETTILA DI PAVONEGGIARTI E PENSA AL TUO COMPITO!!!- Urlò Sakurazzilla.

Naruto sussultò: -Sissignora!-.

-Sakura?- Fece Tsunade, all'esterno: -C'è qualche problema?-.

Naruto si riscosse e si lasciò scappare un sorriso già mezzo trionfante: -Nient'affatto!-.

Prese dalla tasca degli shorts un piccolo astuccio, lo mise sul tavolo e l'aprì, poi prese un coltellino e fece sul manichino un piccolo taglio all'altezza del cuore.

“BENE... COSÌ... ANCORA UN PO'... HO DETTO ANCORA UN PO'!!!”.

-Ho capito, dattebayo...- Sussurrò Naruto.

“BENE, COSÌ VA BENE, ORA POSA IL COLTELLO E PRENDI LE PINZE!!! POI DEVI INTRODURLE NEL TAGLIO E PRENDERE LA SCHEGGIA!!!”.

-Va bene!-.

Naruto infilò le pinze dentro la ferita e agganciò la spina.

“ESTRAILA, MA CON MOLTA ATTENZIONE, HAI CAPITO???”.

Naruto iniziò a tirare, osservando con cautela la scheggia risalire.

-Avanti... posso farcela...-.

Finalmente la spina uscì senza intaccare la “carne” del fantoccio.

-Evvai!-.

“NON HAI FINITO!!! C'È ANCORA IL VELENO!!!”.

-Giusto!-.




Sakura fu investita da un potentissimo fascio di chakra di un rosso piacevolmente tiepido; quando svanì si guardò le mani: il suo volto divenne prima blu, poi verde, poi viola.

-AIUTO! STO ANDANDO A FUOCO!!!-.

Infatti il suo corpo, persino i capelli, ardeva di fiamme arancioni ed era solcato da strani segni neri, di cui un paio le circondavano il seno; del suo aspetto normale erano rimasti gli occhi verdi, che comunque fuori, dentro Naruto, erano azzurri.

La Volpe sbadigliò di nuovo: -Tranquillizzati. È normale.-.

Sakura si calmò.

-In effetti... non fa male! Mi sento fortissima, più del solito!-.

Sakura sorrise: tempo prima aveva rimproverato Naruto perché si credeva invincibile con il potere della Volpe, ora capiva cosa provava, riusciva a malapena a rimanere lucida tanto si sentiva inarrestabile.

-È una sensazione magnifica!-.

La Volpe ghignò: -E allora che aspetti? Vai!-.

Sakura rialzò la testa dal tavolo, anche il corpo di Naruto ardeva.

-Non mi fermerò qui!- E riprese a mangiare.




Naruto inghiottì secco in gola, di fianco a lui Tsunade fece altrettanto.

I tre giudici stavano confabulando da qualche minuto ed era dall'Esame di Promozione Genin che Naruto non provava un così impellente bisogno di sbranare le proprie unghie, non lo faceva perché si ricordava prontamente che non erano le sue unghie, ma quelle di Sakura-chan.

E allora si era limitato a girarsi i pollici e ad addentarsi il labbro fino a farlo sanguinare.

Dio, non avrebbe potuto sopportare di aver fallito, come avrebbe fatto a dirlo a Sakura-chan, o anche solo a guardarla in faccia? Non chiedeva un dieci e lode, solo quello che bastava a non farle perdere la faccia! O anche solo a farla passare! Altrimenti poteva usare il suo charme femminile e...

I giudici smisero improvvisamente di parlare e si rivolsero a loro; Naruto si immobilizzò, la Vecchia Tsunade lo prese per mano e la strinse fino a stritolarla.

-Abbiamo convenuto, all'unanimità...-.

Naruto strinse i denti, l'ansia lo stava uccidendo, e anche il dolore non scherzava.

-...promossa.-.

Per un istante, Naruto e Tsunade non parlarono.

Poi Naruto esultò.

-CI SONO RIUSCITO, SÌ!!!-.

Tsunade gli mollò la mano (già Naruto non sentiva più le dita) e lo abbracciò: -Complimenti Sakura!!!-.

“BEN FATTO, BAKA!!!” Ghignò Sakurazzilla.

I tre giudici tossicchiarono e Naruto e Tsunade si ricomposero.

-Ora noi dobbiamo andare a valutare un'altra kunoichi. Arrivederci.- E sparirono.

Naruto si inginocchiò e sospirò al cielo, tirandosi indietro i capelli dalla fronte per massaggiarsela, scoppiando a ridere per il sollievo.

-Ce l'ho fatta, Sakura-chan, ce l'ho fatta...-.

Si accorse solo allora che Tsunade lo guardava strano.

-Senti, Sakura, mi sei sembrata strana oggi...-.

-Nono!- La interruppe lui, scattando in piedi: -Ero solo emozionata!-.

-Ah, sarà...- Fece quella poco convinta.

-Beh, ora devo andare anch'io, dattebayo! Devo dare la notizia a Sakura-chan... cioè, a Naruto-kun!- E scappò via.

Tsunade rimase in mobile, confusa.

-Sbaglio o ha detto: “dattebayo”?-.




TUNF

-E anche Natsu è fuori gioco! Ora rimangono solo Choji e Naruto!-.

-Gnam gnam gnam gnam gnam gnam gnam...- I due mangiavano come fossero treni in corsa, soprattutto Sakura che sbuffava fumo da tutti i pori incendiati.

-Gnam gnam gnam... non riuscirai a sconfiggermi, Naruto!- Esclamò l'Akimichi.

-Gnam gnam gnam... la vedremo, Choji!- Replicò Sakura, sorprendendosi di tanto spirito di competizione.

Teuchi iniziò a sudare, il cibo stava scarseggiando.

-...Va bene, nuova regola: il primo che arriverà a cento porzioni...-.

-Già fatto!- Lo interruppe Choji: -235!-.

-Anch'io! 221!-.

-...a 250 porzioni avrà vinto!-.

Choji ridacchiò.

-Eheheh! Non riuscirai a raggiungermi!-.

-Lo vedremo!- Sakura aumentò la velocità, ma anche Choji fece lo stesso.

“Non posso perdere!” Pensò Sakura: “Il premio è troppo importante per Naruto!”.

-Allora facciamo così!- Sakura si fermò.

-Gnam gnam... ti sei arreso?-.

-Mai!- Quattro mani infuocate spuntarono dal torso della ragazza e presero altrettante ciotole, che mangiò tutte insieme, allargando la mandibola in modo innaturale.

-Attenzione: Choji è a 245, Naruto a 242!-.

-Gnam gnam... sto già recuperando!-.

-Ma non è abbastanza!-.

I due erano più veloci della luce, Sakura stava per diventare una supernova.

-Ora sono pari... sono entrambi a 250... ma non si fermano!-.

Teuchi si girò.

-Oh, no! È rimasta una sola ciotola!-.

I due si alzarono: -Allora è mia!- e si buttarono sul ramen.

Sfondarono il tavolo e la ciotola volò in aria sotto gli sguardi sorpresi dei due contendenti.

-No!- Choji balzò verso la ciotola.

-Fermo!- Sakura allungò il braccio, lo prese per un piede e lo sbatté a terra.

-È mio!- Stavolta fu Sakura a saltare.

-Eh no!- Usando l'Espansione, Choji intrappolò Sakura tra le mani.

Nel frattempo, la ciotola era atterrata miracolosamente sul banco.

Choji gettò Sakura all'indietro e si lanciò sul ramen.

Lo afferrò: -Preso!- ma si sbilanciò, slittò e cadde a terra insieme alla ciotola.

Il ramen si sparse in aria e andò a finire nella bocca di un contendente svenuto.

Choji si rialzò: -Ehi! E ora?-.

Teuchi scrollò le spalle: -Boh, non so... mangialo dalla sua bocca...-.

Choji sbiancò: -Cosa???-.

-PRENDI QUESTO!!!-.

Sakura apparve sopra di lui, menandogli un megapugno in testa.

Choji si schiantò a terra.

Sakura si soffiò sulle mani: -Ecco fatto...-.

-N-no!- Choji tentò invano di rialzarsi: -Non è finita!-.

Sakura guardò Teuchi, dubbiosa: -Cosa... cosa devo fare?-.

Teuchi indicò il contendente svenuto con in bocca il ramen: -Se Choji non si arrende o sviene, dovrai mangiarlo da lì.-.

Sakura spalancò la bocca fino a toccare il pavimento: -COOOOOOOOMEEEEEEE???-.

Guardò Choji: il ragazzo era a terra, dolorante, non se la sentiva di colpirlo.

Ma lui non intendeva arrendersi.

Sakura sbuffò un: -Lo faccio per Naruto...- e chissà perché la cosa bastò a convincerla.

Si avvicinò al partecipante, si abbassò, lo guardò schifata, inforcò le bacchette e iniziò a mangiare, inghiottendo anche il vomito, che non sapeva se fosse suo o del tizio svenuto.

Quando ebbe finito, Teuchi sorrise: -Abbiamo il nostro vincitore! Naruto!-.

Sakura, dal corpo spento, si rialzò, boccheggiante, gemendo un: -Evviva...-, poi rigurgitò e svenne.




Naruto rallentò la corsa.

Si piegò in avanti: -Uff... uff... sono esausto, dattebayo!-.

Guardò il cielo: -È già il tramonto... ma dove sarà Sakura-chan? Chissà se ha vinto la gara...-.

Strinse i pugni: -Certo che l'ha vintattebayo! Ma se rimango qui fermo, come farà a darmi il premio?- e, rimotivato, si rimise a correre.




-Stupida Volpe!- Borbottò Sakura: -Ancora non mi fa usare la Trasformazione! Scommetto che lo trova divertente!-.

Si guardò intorno: -E dove sarà quel baka di Naruto? Spero che non mi abbia fatto fare brutta figura...-.

Si fermò: -Ma che dico: sicuramente mi ha fatto fare brutta figura!-.

Iniziò a piangere.

-Buahahah!!! Come farò adesso??? La mia carriera, la mia reputazione, LA MIA VITA!!!-.

Cominciò a sbattere la testa contro una vetrina: -Come?- TUM -Come?- TUM -Come?- TUM.

Smise di battere e si specchiò, odiando il volto che vide.

-NE HO ABBASTANZA DI QUESTO CORPO!!! VOGLIO TORNARE DONNA!!! TECNICA DELLA TRASFORMAZIONE!!!-.

Niente.

Sospirò: -E dai!-.

Poi si illuminò: -Un attimo! Questa non è l'unica tecnica di Naruto che...-.

Rise malefica.

-Tecnica dell'Eros!-.

PUF




Naruto svoltò l'angolo.

Sakura svoltò l'angolo.

TUNF




Angolo dell'autore

Ed ecco un altro capitolo! Chiedo venia per il mostruoso ritardo, ho avuto problemi a casa, e questo capitolo era bello lungo... la storia sta per volgere al termine, tenete duro ancora un po'! Spero che questo capitolo sia all'altezza delle vostre aspettative, vi prometto che il prossimo non tarderà ad arrivare, XP!

   
 
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