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Autore: AndreMCPro    12/01/2016    2 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ma questo vale anche per le fanfiction, milioni di mondi paralleli a quelli delle opere originali.
E se vi siete inseriti nella vostra stessa storia? Ecco cosa è successo a me...
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
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Alternative Dimensions
Il Diario della Profezia

Cap.25 Il Nemico si avvicina – Disordini a Enderia
 
Dopo i normali convenevoli vengo accompagnato in laboratorio per un aggiornamento della tuta. Seth dice che sarà l’ultima, ma lo ha già detto più di una volta. Attendo dentro la solita sala isolata e così mi esercito un po’ nel controllare le scariche e con grande piacere noto che sono notevolmente ridotte dall’ultima volta. Questo vuol dire che ormai me ne posso andare in giro da solo indisturbato.
«Chissà perche aveva quella faccia preoccupata, Sethbling…»
Qualcuno mi legge nel pensiero e mi risponde: «Ci sono problemi a est della città, molti mob sono attratti dal grande affollamento di persone che inizia a esserci, e sarebbe anche normale se non fossero cosi tanti che anche i golem faticano a tenerli a bada»
Da dietro il lunotto sbuca l’assistente di Seth, che mi sorride, ma noto un graffio sulla guancia destra.
«Cosa hai fatto alla guancia?»
«Uh?» Lui si tocca il viso e vede il sangue sulla sua mano. «Oh, niente, tranquillo, un residuo di ieri notte. Per dare man forte agli automi alcuni cittadini tra cui Sethbling ed io ci siamo uniti alla battaglia, ma non sono molto bravo in queste cose e ho rischiato di rimetterci, così il capo mi ha fatto rientrare»
«Beh, sei uscito senza equipaggiamento e soprattutto senza armatura. Saresti stato solo un peso e di certo non ti volevo sulla coscienza» Borbotta Seth dando uno scappellotto a Richard, poi posa l’armatura nella solita cassa in modo che io possa indossarla.
«Immagino che ti abbia già aggiornato, vero?»
«Sì, mi ha detto dei problemi che avete»
«Sì, ma dureranno poco. Il problema più grosso sono i ragni che scavalcano la recinzione esterna. Devo piazzare delle trappole a difesa della città»
«Oppure deciderti a tirare su dei veri e propri muri con torri di guardia e merli» Aggiunge Massimo entrando nella stanza con il suo solito sorriso.
«Sì, e magari formare un esercito» Aggiunge Seth stizzito dalla cosa.
«Esatto, e io già so chi mandarti per formarlo» Seth guarda Massimo stringendo gli occhi. Non gli piace l’idea di una città blindata, ma credo che inizi a capire che non ne potrà fare a meno.
«Finché posso ne farò a meno, e comunque volevo chiedervi se volevate venire con me a controllare l’origine di questa orda di Mob che ci martella da quasi un mese» Io nel frattempo ho indossato la tuta. Una volta attivata esco fuori e saliamo nel salotto con camino di villa Sethbling, al primo piano.
«Guardate, da una piccola ricerca fatta e da alcune notizie che mi sono arrivate, questi maledetti si radunano in questa zona e fanno anche un’ora di marcia per raggiungere il lato Est della città»
E ci mostra un punto all’interno della catena montuosa che si trova al di là del bosco.
Massimo tira fuori la cartina che ci era stata data del gruppo di esploratori e la confronta con quella di Seth e subito mi guarda.
«Ma guarda un po’ che coincidenza…»
«La stessa zona dove sono scomparsi quei tipi…» Aggiungo io.
«Scusate, che mi sono perso?»
«In quella zona sono scomparse alcune persone che abbiamo conosciuto nel nostro viaggio. Erano dei poco di buono, ma sta di fatto che i loro vecchi compari non hanno avuto più loro notizie e il loro covo era proprio in quell’area»
«Pensate siano loro?»
«Oh, no, non credo proprio, ma forse sono le prime vittime di questo strano fenomeno»
Massimo annuisce, e dopo aver aggiornato la sua cartina con i dati di Seth, mette via tutto.
«Beh, per me va bene… avevo già intenzione di andare li a controllare, anche per dare una risposta al gruppo di guide che si trova su questa montagna» E indica il punto dove è posizionata la ditta di Guide. «Il loro è un ottimo servizio. Far passare una ferrovia tra quelle montagne è troppo complicato e fare il giro è un’impresa quindi credo che quel servizio vada potenziato ed esteso, solo che non si può fare se prima non controlliamo queste zone rosse »
Seth fa le modifiche del caso alla sua mappa e si volta per prendere le sue attrezzature e il suo assistente fa lo stesso.
«E tu perché ti prepari?»
«Semplice, vengo con voi, ma questa volta mi attrezzo bene. Con voi tre al comando non ho motivo di aver paura!»
Sethbling rimane a fissarlo, ma poi alza le spalle e torna da noi che in pratica non andiamo mai in giro disarmati.
«Per voi va bene, ragazzi?»
«Sì due braccia in più non fanno mai male, e poi vedrai che si renderà utile»
Mentre ci avviamo verso l’uscita noto una cosa nuova sul petto della corazza di Massimo.
«E quello che cos’è? Un Cristallo di Energia?»
«Sì, mi sono fatto fare un’altra armatura a esoscheletro da Sethbling e l’ho potenziata con un Cristallo, così oltre a essere protetto sono anche più forte»
Ci avviamo verso est e ci inoltriamo in un bosco. Qui vi troviamo un piccolo lago di lava, già conosciuto da Seth. Proseguiamo verso le montagne e qui su un versante della prima montagna troviamo un percorso molto utilizzato: sicuramente i Mob passano di qui. Mentre ci inoltriamo tra i monti Massimo nota una casa sulla cima della montagna e decide di raggiungerla. Aspettiamo una mezz’ora e vediamo che ritorna con un signore.
«Ragazzi, vi presento Stefano. È una delle guide della ditta» L’uomo mi guarda con un po’ di timore, sicuramente mi ha riconosciuto, ma Massimo deve averlo tranquillizzato.
Ci guida tra i monti fino a sera, poi ci accompagna su di un bivacco isolato molto in alto e lontano dalla pista che stiamo seguendo ma che comunque ci permette di osservare quello che succede.
Come previsto dopo circa mezz’ora dal calare del sole un’ondata di mob di ogni genere sfila davanti la nostra postazione. Un immenso gruppo Scheletri, Zombi e Ragni che avanza verso Enderia.
«Visto? Come vi dicevo, sembrano addirittura organizzati» Questa parola ci allarma e subito io e Massimo ci guardiamo.
«Se è cosi…» aggiungo «…preparatevi al peggio, perché tutti insieme e organizzati diventano davvero pericolosi»
Mentre parlo uno Scheletro guarda verso l’alto ma Massimo quasi per istinto lancia una freccia e lo elimina al primo colpo, prima che qualcun altro lo noti, e subito si nasconde. Noi facciamo lo stesso e attendiamo qualche istante prima di vedere cosa succede.
La nostra guida si sporge e controlla la situazione, poi si passa il dorso della mano sulla fronte.
«Non si sono accorti di niente per fortuna»
«Diamine, sono più dell’altra volta… Io ho fatto qualche automa in più ma potrebbero non bastare » Srth guarda verso la città. Si intravedono a malapena le luci e immagina sicuramente il combattimento che si sta tenendo in questo momento laggiù.
«Basta, io torno indietro» Fa’ per alzarsi ma subito lo fermo.
«Ti devi fidare delle tue creazioni e degli abitanti della città. E poi dimentichi che lì con loro c’è il sindaco, e non è uno sprovveduto»
«E comunque i golem aumentano la loro forza in gruppo. Fidati, so quello che dico» aAggiunge Massimo che nel frattempo non ha tolto gli occhi di dosso dal gruppo di Mob in avanzata.
«Volendo si potrebbe fare qualcosa per dare un po’di respiro ai nostri amici in battaglia…» Mentre lo dice Massimo afferra il suo boomerang. «Andrea, puoi…?» E senza finire la frase mi tende l’arma, che ha anch’essa un Cristallo di Energia incastonato al centro.
«Ma cosa hai fatto a questo coso?»
«Tu dagli una bella scarica e vedrai» Insiste, e cosi lo accontento. Lui indossa dei guanti immagino di gomma per evitare scosse, poi prende la mira e lancia. La sua arma sembra l’elica di un elicottero: le estremità a malapena si distinguono e va a colpire un pezzo di roccia che sporgeva dalla montagna tagliandolo di netto e ritorna sulla sua mano quando ormai la carica si è esaurita. La roccia cade e finisce nel valico dove passavano i mostri schiacciandone un bel gruppo. L’avanzata quindi si arresta e i mostri perdono una bella mezz’ora prima di capire cosa è accaduto, poi con estrema sorpresa di tutti i presenti iniziano a scavare un varco.
«Ma cosa…?» Sethbling è stupefatto da quello che vede, e non solo lui. «Stanno scavando! È assurdo!»
«Beh, no, se ci pensi. È strano ma ha una logica» Sethblig mi guarda perplesso.
«Se è come penso c’è una mente dietro che li comanda, e questa è solo una conferma»
«Beh, perderanno comunque del tempo, intanto. Stefano, conosci una strada alternativa per poter proseguire?»
«Si. Non è consigliata farla di notte, ma c’è una bella luna piena, quindi se state attenti e seguite le mie istruzioni non dovrebbero esserci grossi problemi»
«Facci strada» Risponde Seth.
Proseguiamo il nostro cammino lungo i versanti della montagna, nascosti dalla vista di quella assurda ondata di Mob a cui non riusciamo a dare spiegazione.
Proseguiamo così tutta la notte fino a raggiungere il primo punto da controllare. Attendiamo il giorno e all’alba scendiamo fino alla vallata. L’unica cosa che notiamo è la presenza di una vegetazione molto fitta lungo il percorso, e questo facilita il raggrupparsi dei mostri.
«Beh, ho qualcosa che fa al caso nostro» afferma Seth tirando fuori un secchio «Prego, ragazzi, potete salire su dei punti alti della roccia?»
Noi un po’ indecisi facciamo quello che ci chiede e lui una volta verificata la nostra sicurezza rovescia il contenuto del secchio. Lava. Ottima idea: in pochissimo tempo la boscaglia prende fuoco e non resta niente oltre la sola vallata. Con lo stesso secchio riprende la lava, e poi lo mette via.
«Può sempre servire, no?»
La zona è ripulita e non ci sono grotte visibili o percorribili, quindi proseguiamo verso il secondo punto della mappa di Seth scendendo verso sud. Dopo mezza giornata raggiungiamo una seconda vallata, che però ha al suo interno un grande lago. Non entriamo subito perché avvistiamo un gruppo di mob e ci nascondiamo. Saliamo sulla montagna e osserviamo la zona: il lago ha gruppi di mostri al suo interno e altri ne escono dalle due grotte presenti che subito si mettono a mollo in acqua. Sicuramente un punto di raccolta.
«Cavolo, e adesso?» Chiede Richard.
Mi guardo intorno e non vedo rocce con cui bloccare i passaggi, e non abbiamo abbastanza lava per bloccare entrambi. Poi però un’idea.
«Massimo, hai un secchio?»
«Anche due, perché?»
«Possiamo usare l’acqua per bloccare i passaggi. Se siamo sincronizzati non ci potranno seguire»
Ci appostiamo sui punti più vicini alle grotte e al lago. Al segnale convenuto raggiungiamo l’acqua e corriamo alle grotte per bloccare il passaggio. Massimo evita un paio di frecce. Io invece ho a che fare con uno zombi armato. Lo evito con una velocita che sorprende anche me e a lavoro compiuto raggiungiamo gli altri.
«Adesso ci hanno scoperti, tanto vale muoverci» Afferma Seth guardando i mob che tentano di uscire ma subito rientrano nel lago per non prendere fuoco.
«Io mi fermo qui e torno per la mia strada. Mi è vietato proseguire»
«Va bene Stefano, grazie di tutto. Questa è la paga pattuita»
«No grazie, in fondo anche noi abbiamo da guadagnarci dal successo della vostra missione, e se sopravvivete spero che troviate i nostri amici»
«Va bene, ci vediamo presto» Risponde Massimo con un sorriso.
Ora siamo rimasti in quattro e non sappiamo quanti ce ne sono davanti a noi oltre il prossimo varco.
«Bene, e adesso?» Chiede Sethbling impugnando la sua Spada di Ferro.
«Adesso prepariamoci al peggio…» rispondo io impugnando la mia Nano Sciabola.
«Posso chiederti una cosa, Andrea?» Fa’ Massimo prendendo la parola.
Lo guardo e annuisco.
«Mi spieghi come hai fatto con il fendente di quello zombi?»
«Mi ha mancato, ovvio»
«No, ho visto bene: ti aveva preso, ma poi il colpo è andato a vuoto»
«Beh, avrai visto male»
Lui mi guarda inarcando un sopracciglio, poi tutti e quattro ci avviamo verso il successivo punto critico.
  
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