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Autore: EmmaSnix    14/01/2016    2 recensioni
La storia di un'amicizia che sa ascoltare, accettare e farti sentire a casa.
Dalla storia:
"Erano passati due giorni dall’ultima volta che Fedez aveva visto Mika e gli mancava. Gli mancava come non avrebbe mai creduto possibile, aveva bisogno di qualcuno che lo ascoltasse come faceva lui, guardandolo negli occhi con lo stesso fuoco.
Si sentiva un po’ stupido lì steso sul divano con l’ennesima sigaretta che bruciava tra le dita della mano destra e il cellulare nell’altra, mentre aspettava un messaggio, una chiamata, qualsiasi cosa.
Aspettò."
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fedez, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buona sera a tutti ragazzi, 

anche questa settimana pubblicherò due capitoli in uno, erano troppo corti per pubblicarli da soli, spero vi piacciano. 

Mi auguro di ricevere i vostri commenti, sono curiosa di sapere se la storia vi sta piacendo o vi aspettavate altro. 

Un abbraccio 

EmmaSnix


Quattordicesimo Capitolo

 

“Elle me dit

Elle me dit, c’est ta vie

Fais c’que tu veux, tant pis

Un jour tu comprendras

Un jour tu t’en voudras

Elle me dit, t’es trop nul

Sors un peu de ta bulle”

 

Quella sera Mika e Fedez uscirono per bere un drink insieme ma stavolta senza esagerare, dovevano recuperare il tempo perduto. Avevano fame d’informazioni che riguardavano l’altro. Federico sapeva che Mika era stato in tour e volle sapere tutto. 

Mika invece gli chiese della sua vacanza sorridendo ai racconti folli delle notti passate in Grecia. Una domanda però gli girava in testa mentre sentiva parlare di alcol, discoteche e nottate in bianco, così prese coraggio e domandò “ci sono state anche ragazze?” Fede lo guardò dritto negli occhi, si sentiva colpevole, sapeva che non doveva giustificarsi eppure lo sguardo timido e preoccupato di Mika gli faceva stringere il petto. Voleva essere sincero “sì” rispose, Michael deglutì e incassò. Il silenzio calò tra i due così Fede continuò “nulla di serio, sai io-...” ma quello non era giusto, lui non si doveva giustificare così Mika lo interruppe “tu non deve spiegarme nulla” sorrise e cambiò discorso. 

La serata andò benone, forse per la prima volta nessuno dei due accennava ad essere ubriaco e avevano riacquistato la complicità di una volta. Tornarono a casa stanchi ma più felici, entrambi ebbero la sensazione che i pezzi di un puzzle erano tornati al loro posto.

 

Passarono diverse serate come quella finché non iniziarono le audizioni. 

Durante la audizioni girarono le principali città italiane alle ricerca di talenti, passando tutta la giornata insieme. In quel periodo la loro amicizia tornò quella di una volta. Forte e solida. Avevano bisogno di passare del tempo insieme per riscoprire la fiducia che li legava.

Il dieci settembre andarono in onda le puntate registrate durante quel periodo e l’Italia, per la prima volta, poté notare il rapporto tra i due. Il pubblico li amava, due ragazzi così apparentemente differenti che erano diventati amici, una bella storia.

Ben presto diventarono famosi come coppia di amici, li chiamavano i Midez, e Federico ci scherzava spesso su “dai che figata siamo famosi come Batman e Robin” 

“bravo!!! ottima idea” disse Luca Tommasini lo scenografo del programma che non spiegò oltre e andò via.

La competizione sarebbe iniziata da lì a poco e tutto era tornato alla normalità, in più stavano cavalcando l’onda del successo. Come sempre xFactor dava una visibilità notevole ai giudici. Il disco di Mika andava benissimo e Fedez era il rapper più seguito d’Italia. 

I primi live volarono via, le settimane per i giudici erano piene. Non si fermavano un attimo.

Fede e Mika si vedevano nei corridoi del backstage e ogni scusa era buona per fermarsi a scambiare una battuta, un commento o semplicemente uno sguardo complice. 

C’erano delle volte che era impossibile guardare negli occhi Mika senza tornare indietro a quella sera, ripensando a tutte le sensazioni provate. Capitava che senza dirsi niente entrambi riuscissero a leggere le immagini nella testa dell’altro, ritrovandoci baci rubati, carezze, emozioni ma non riaprirono mai l’argomento, tutto rimase dentro quegli scambi di sguardi silenziosi.

“toc toc si può?” Federico era già con un piede dentro il camerino di Michael ma il cantante gli dava le spalle così Fedez provò ad attirare la sua attenzione

“oh? sì Fede entra” Mika si risvegliò da un pensiero scomodo 

“che fai? ti vedo pensieroso, c’è qualcosa che non va?” 

“no, ho solo ansia per questa sera” mentì

Federico chiuse la porta e avvicinò una sedia a quella di Michael per sedersi accanto a lui

“puoi parlarmene lo sai...” Fede lo fisso negli occhi e Mika si sentì morire, non poteva mentire a quegli occhi, non più.

“Fede...” si girò completamente verso di lui. Adesso erano uno di fronte all’altro “ecco i-io...”

“ragazzi tra 15 min si va in onda” un tecnico aprì la porta del camerino senza nemmeno fermarsi a guardarli, il suo compito era quello di avvertire tutti. Erano in ritardo, non c’era tempo per parlare.

“ne parliamo dopo, okay?” Federico si alzò toccandogli la spalla come a volergli dare coraggio

“okay” anche Mika si alzò e insieme uscirono dal camerino il terzo live stava per iniziare.

 

Nuova settimana, nuove assegnazioni, tanta stanchezza e mai un minuto libero. Federico si ricordava bene del discorso lasciato a metà con Mika ma il tempo a loro disposizione era veramente poco e quelle rare volte in cui facevano una pausa erano sempre circondati da persone dello staff, tecnici e vocal coach.

Quel pomeriggio, durante le assegnazioni per il quarto live, i giudici si stavano prendendo una pausa sorseggiando un tè caldo quando lo scenografo fece irruzione

“buongiorno giudici! Nella prossima puntata, come tutti sapete, faremo un tributo a Giorgio. I ragazzi canteranno una delle sue hit più famose e vorrei che partecipaste anche voi” 

“mi sembra figo” rispose Elio

“appunto, tu Elio dovrai ballare all’inizio del pezzo e vorrei che Skin cantasse con i ragazzi durante l’esibizione!” 

“sì, bello me piace” Skin era sinceramente entusiasta quando si trattava di cantare

“e noi due che facciamo? un passo a due?” Federico scherzò 

“bravo Fedez più o meno. Voi due scenderete dalla scala facendo un balletto molto easy...” Luca fece una pausa per guardarli con un sorrisetto beffardo “vestiti da Batman e Robin” rise di gusto nel vedere le facce di Fedez e Mika

“ecco quando si dice tirarsi la zappa sui piedi”  Fedez ricollegò tutto 

Luca gli fece l’occhiolino e uscì dalla stanza. 

Sarebbe stata una settimana lunghissima.

 

Quindicesimo Capitolo

 

“Stasera niente alcool voglio bere le mie lacrime

Una crepa sopra il petto che diventa una voragine

Al quale non puoi fare le iniezioni di collagene

Io sono senza scrupoli e tu sei senza carattere

Togliamoci i vestiti ma teniamoci le maschere”

 

Le prove del balletto furono imbarazzanti. Loro sapevano bene quello che era successo tra loro e doversi comportare come se fossero una coppia li metteva davvero in una posizione scomoda ma non dovevano farlo notare. In più tra i due c’era un discorso in sospeso che non avevano ancora avuto il tempo di affrontare.

Durante le prove Michael notò quanto Federico fosse a disagio, anche in un gesto semplice come darsi la mano Fede era rigido, teso.

Ad un certo punto Ilaria, la ballerina e coreografa del programma stava ripassando dei passi con Fedez, che si sentì più sciolto dalla presenza della ragazza e disse “ma non posso farlo con Ilaria” 

Mika lottò per non mostrare quanto quella frase l’avesse ferito e si allontanò dai due che ballavano attaccati. Forse quel tecnico che li aveva interrotti, la settimana prima, era un segno che Michael non avrebbe dovuto dire niente.

Finite le prove Federico era carico, corse verso un Mika pensieroso che gli dava le spalle, cercando di spaventarlo, stringendogli i fianchi tra le mani “buuuuuuuh” 

“tu sei scemo!!!” Mika si portò una mano al cuore 

“sei sempre pensieroso. Che ne dici di una cena? Abbiamo un discorso in sospeso noi due”

Mika divenne triste. Non voleva parlargliene, non più. 

“stasera non posso Fede, mi dispiace” 

“ah okay” non fece in tempo a rispondere che Mika era già lontano da lui lasciando Federico fermo sul posto a guardarlo andar via.

La quarta puntata finì bene, né Mika né tantomeno Fedez avevano perso concorrenti e il balletto iniziale aveva colpito il pubblico. Federico, però, non aveva più avuto modo di parlare in privato con lui. Il giorno dopo, all’alba erano di nuovo tutti nel loft per le nuove assegnazioni ai ragazzi. Fu lì che vide Michael, stava tornando al camerino mentre Fedez doveva andare da i suoi ragazzi, erano entrambi in corridoio, l’uno nella direzione opposta all’altro. Che metafora perfetta pensò Fede.

“hey straniero” lo fermò toccandogli il braccio

“hey” 

“hai intenzione di evitarmi per sempre? dai ti va di passare un po’ di tempo insieme?” la voce di Fedez era quasi supplichevole

“sono di fretta, ho un volo per Parigi”

“ora?”

“sì” 

“ma non devi fare le prove?” 

“sto poco” Mika stava quasi per continuare a camminare ma Fedez lo fermò ancora una volta “ma si può sapere che hai?? cazzo, che ti ho fatto?”

Michael provò un senso di tristezza, sapeva che non era giusto comportarsi così “niente, appena torna da Parigi parliamo, okay?”

Fede abbassò lo sguardo e per la seconda volta osservò Mika allontanarsi da lui.

  
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