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Autore: saffyj    14/01/2016    2 recensioni
Sono arrivata due anni fa in questa bellissima cittadina con il cuore spezzato e una sola valigia come compagnia.
Avevo abbandonato tutti. Avevo abbandonato la mia famiglia, lo studio, gli amici, il lavoro del week-end… avevo abbandonato tutto e tutti. Stare a Forks mi stava uccidendo e iniziavo a sentirmi soffocare, dovevo cambiare, dovevo allontanarmi, ricominciare da zero e così avevo fatto.
Mi sono svegliata una mattina con il mio incubo personale che urlava fuori dalla porta. Mi sono cambiata, ho messo in valigia le cose essenziali, e ho chiamato un taxi. Ho ignorato le urla e le minacce del mio incubo e mi sono fiondata nel veicolo....
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Garrett, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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NATALE
Il mio fratellone, ve lo posso assicurare, è un portento.
In meno di una settimana ha trovato lavoro presso un architetto del luogo. E’ emozionato come un bambino perché la progettazione delle ville sulla costa è molto più stimolante che la progettazione delle case nella piovosa Forks e vicinanze.
I clienti sono eccentrici ed hanno richieste astruse e folli, ma sono richieste che Emmett cerca con tutto se stesso di accontentare e quando ci riesce è felice come una Pasqua.
Dopo circa un mesetto ha anche trovato un alloggio che dista pochi passi dal mio. Mangia sempre con noi, e non ha mai dimenticato di farci trovare una colazione da re al nostro risveglio… e io sono certa di aver messo su un paio di chili.
 
Natale è alle porte. Mancano ancora pochi giorni, tutti sono in festa e il negozio è sempre pieno. Abbiamo assunto una ragazza per aiutarci e Garrett è sempre con noi. Ha seguito molte aste ed è dovuto andare in trasferta più volte per riuscire a mantenere il nostro magazzino pieno. Mi manca in quei giorni, ma vedere il negozio sempre pieno di gente e gli scaffali vuoti la sera, mi rende felice e riesce a giustificare maggiormente la sua distanza. Da quando è arrivato mio fratello i momenti intimi tra me e il mio ragazzo sono diminuiti. Garrett si è reso disponibile ad accompagnarlo nei locali per trovare la sua nuova fiamma e così molte sere mi trovo con Alice a guardare film con il mio immancabile gelato. Appena il mio Sole torna dai locali mi fa sentire una regina e mi coccola come non ha mai fatto prima, e vi posso assicurare che, da quando lo conosco, non mi ha mai fatto mancare nulla. Mi venera con le parole, con le carezze, con i gesti, con i regali, con le soprese… ma in questo periodo mi venera ancora di più, se questo è possibile.
 
Il giorno della Vigilia è un vero inferno! Il negozio è stato preso d’assalto e io e le ragazze corriamo come delle forsennate per la bottega cercando di accontentare tutti i clienti. Emmett e Garrett sono venuti in nostro soccorso ed è stata una manna, ma nel momento in cui ho chiuso a chiave la porta d’ingresso sono scivolata a terra per la stanchezza.
“Dai amore alzati” il mio Sole mi porge la mano ed il suo sorriso mi fa dimenticare la stanchezza.
Alice saltella con i soldi in mano gridando di gioia mentre Emmett cerca di mettere al sicuro gli oggetti che nella foga la mia pazza socia potrebbe rompere. E’ stato massacrante, non ci siamo fermate nemmeno a pranzo, ma non posso negare che sono soddisfatta! Tutti i miei orologi sono andati a ruba e quasi tutto il negozio è vuoto, rimangono solo più gli addobbi e pochissimi oggetti.
“Ferieeee!” urla di gioia Alice mentre lancia i soldi in aria.
“Sì, ma adesso cenaaaa!” gli fa il verso Emmett cercando di fermarla e trascinarla alla porta.
“Sì! Le ragazze si meritano una cena con i fiocchi!” gli dà man forte Garrett, e abbracciandomi in vita mi accompagna all’uscita.
Passiamo una piacevole serata in un localino tutto addobbato, molto intimo e romantico. Alice e Emmett continuano a stuzzicarsi mentre io mi perdo negli occhi felici di Garrett. Sono felice di essermi trasferita, sono felice di aver avuto il coraggio di scappare dal mio incubo personale. Sono con le tre persone più importanti della mia vita e domani potrò festeggiare il Natale con mia madre e mio padre… era da anni che non festeggiavamo il Natale tutti insieme, come una vera famiglia.
Dopo cena ci dirigiamo verso l’albero che hanno addobbato nella piazza centrale ed aspettiamo la mezzanotte per vederlo illuminato. Appena si accendono le luci scoppia un grande applauso emozionante, e mentre tutti si augurano il Buon Natale io mi perdo tra le braccia del mio Sole e tra le sue calde labbra.
 
 
Scoppio a ridere nel vedere Garrett entrare in camera vestito da Babbo Natale sexy. Fa il broncio, ma dura pochi secondi, e con un sorriso sornione si avvicina lentamente al letto.
“Signorina Swan, si è comportata bene quest’anno?” mi chiede imitando il vocione di Babbo Natale e salendo sul letto come una pantera mentre mi guarda maliziosamente.
“Certo, sexy Babbo Natale” rispondo trattenendomi dal ridere.
“Sicura?” chiede alzando un sopracciglio ed iniziando a risalire con la mano le mie gambe.
“Mm-mm” e mi sdraio per permettergli di coricarsi su di me.
“Quindi si merita il regalo…” continua con voce roca e guardandomi negli occhi.
Alzo il bacino per farlo scontrare con il suo. “mm-mm”
Mi guarda con finto sguardo scioccato.
“Signorina Swan…” mi ammonisce mentre continua a baciarmi e ad accarezzarmi. “… vuole avere il suo regalo?”
“Mm-mm” rispondo ormai preda dei miei ormoni.
Si alza di scatto lasciandomi sola nel letto. Lo guardo senza capire cosa stia facendo. Continua a tenere gli occhi inchiodati su di me, mentre traffica con la mano sotto il letto. Tira fuori una scatolina di velluto rosso con fiocco bianco e si avvicina continuando a guardarmi con i suoi bellissimi occhi neri che mi fanno capitolare.
Con mani tremanti prendo il pacchetto.
“Buon Natale, amore” dice baciandomi sulla fronte.
Lo apro e un orologio piccolo come un ciondolo fa bella mostra al suo interno. Lo rigiro nelle mani, sento il ticchettio e rimango affascinata dalla manifattura. E’ in argento con dei disegni liberty sulla cassa. Il quadrante è in madre perla e sul retro vi è una scritta. “Al mio piccolo Dalì”. Non trattengo le lacrime e lo abbraccio stringendolo forte.
“E’ bellissimo, grazie” gli dico tra un singhiozzo e l’altro.
Mi allontana tenendomi il viso tra le sue mani e con i pollici mi asciuga le lacrime. I suoi occhi mi trasmettono tutto il suo amore.
“Ti piace?” sussurra.
“E’ fantastico, grazie” non riesco a dire altro, troppe emozioni, troppi pensieri… il mio cervello è così pieno di sensazioni che risulta completamente vuoto.
Prende il ciondolo dalle mie mani, si siede dietro di me e, mentre mi sfiora il collo con casti baci mi lega la catenina.
“Avrai sempre una parte di me con te, anche quando sarò in trasferta” sussurra continuando a baciarmi.
Le sue mani scivolano dal collo alle braccia, si soffermano sul ventre mentre continua a baciarmi l’orecchio e la guancia. Mi volto verso di lui e con una spinta lo faccio coricare. Ci baciamo, ci accarezziamo e ci amiamo fino a quando il sole non fa capolino. Con il fiato ancora corto mi appoggio sul suo petto e mi addormento cullata dalle sue mani nei miei capelli. Lo sento sussurrare “Ti amo” sorrido, ma non rispondo e mi abbandono a Morfeo.
 
Le voci eccitate di Alice e mia madre mi svegliano. Ringraziando abbiamo chiuso la porta a chiave, non vorrei iniziare il Natale con mia madre che mi entra in camera trovandomi nuda su Garrett.
“Ben svegliata mia piccola Dalì”
“mm-mm” rispondo con la testa che pulsa. Due ore di dormita sono troppo poche per riprendermi dal lavoro sfiancante del periodo natalizio.
“Volevo portarti la colazione, ma la cucina è già stata occupata!” mi stringe a sé e mi bacia i capelli. “Credo che dobbiamo scendere sai?” continua alzandomi leggermente il viso. Lo bacio sulle labbra e riappoggio la testa sul suo petto caldo. Non voglio scendere, voglio dormire.
“Solo più cinque minuti” biascico coprendomi gli occhi con le mani per aumentare il buio.
“Rimani qui. Ti porto la colazione e dico che stai ancora dormendo, così ti riprendi” e gentilmente mi fa scivolare sul materasso. Mi nascondo sotto le coperte e cerco di riaddormentarmi, ma le voci squillanti che arrivano dalla cucina rendono tutti i miei sforzi inutili.
 
Riapro gli occhi ed il vassoio pieno di ogni ben di Dio mi si para davanti. Garrett mi aiuta ad alzarmi come se fossi una malata e facendomi appoggiare al suo petto mi porge il caffè. Lo bevo sperando di riprendermi e mangiucchio qualcosa sentendo lo zucchero fare effetto.
“Emmett è andato a prendere tuo padre. Se vuoi puoi riposarti fin quando non arriva. Io vado in cucina a intrattenere gli ospiti.” Fa per alzarsi, ma lo blocco prendendolo per il polso.
“Mia madre ed Alice si intratterranno a vicenda. Fammi le coccole” parlo come una bambina di cinque anni, ma ho veramente bisogno di sentirlo vicino. Ed il mio Sole mi accontenta. Sposta il vassoio e si corica prendendomi tra le sue braccia. Mi accarezza i capelli e ogni tanto mi sfiora con un bacio.
Non so quanto tempo è passato, ma l’uragano che è mio fratello ci sveglia lanciandosi nel letto.
“Buon Natale, Bellina!!! Buon Natale Garrettino” urla saltando sul letto.
“Ehi! Buon Natale” si accoda mia madre facendo capolino dalla porta della mia stanza. Mi guardo velocemente e noto con piacere di essere vestita… allargo il sorriso e mi metto a sedere.
“Buon Natale, mamma!” e la abbraccio felice di averla con me in questo meraviglioso giorno.
“Facciamo come quando eravamo piccoli!” propone Emmett attirando la nostra attenzione “portiamo tutti i regali sul lettone e poi li scartiamo!” se non avesse quasi trent’anni e non fosse grande come un armadio potrebbe essere scambiato per un bimbo dell’asilo!
“Siiii” raccolgono l’offerta entusiaste Alice e Renée che si fiondano nel salotto per recuperare i pacchetti e mio padre. Garrett sorride ed esce dalle coperte “Non voglio far venire un infarto a tuo padre” mi spiega con il sorriso malizioso.
 
Il mio letto viene sommerso dai pacchetti e, proprio come quando eravamo bambini, ci scambiamo i regali.
Un maglione, una catenina, una canna da pesca, un portafoto…
Quando il mio letto è ricoperto da carta da regalo il mio stomaco, insieme a quello di mio fratello, ci ricorda che forse è meglio alzarsi e pensare al pranzo di Natale.
Tutti insieme prepariamo la tavola e, mentre gli uomini chiacchierano nel salotto, noi donne terminiamo di preparare il pranzo.
Mangiamo tantissimo e le risate non mancano. Mio padre chiacchiera volentieri con Garrett. Mi stupisce che non lo abbia minacciato o detto qualcosa per tenerlo lontano dalla sua bambina, anzi, sembra proprio che vadano d’accordo. Mio padre gli ha dato più volte le pacche sulle spalle e più volte ha risposto dicendo “Ben detto ragazzo!”… Mia madre continua a guardarlo e a guardarmi come se attendesse una mia qualche rivelazione. Butta lì ogni tanto delle frasi tipo “E’ proprio un bel ragazzo, chissà che bei nipotini mi farete” oppure “La spiaggia di fronte a casa vostra è perfetta per una cerimonia” … Alice le dà man forte, ma io rispondo solo con una risata quasi isterica. Adoro il mio Sole, ma non sono ancora riuscita a dirgli “Ti amo”, figuriamoci se riesco a vedermi con i nostri bambini! Adoro Garrett, è il mio Sole e senza di lui mi sentirei persa, ma per il matrimonio… beh! Un passo alla volta! Adesso devo pensare al negozio e poi si vedrà.
 
A fine serata i miei ci salutano, saranno ospitati da Emmett che ha più stanze e non solo un divano.
Quando mio padre è sulla porta si ferma e schioccando una mano sulla fronte, rientra in casa e cerca qualcosa in valigia.
“Ah, ecco! Trovato! Quasi dimenticavo!” ritorna da noi con delle buste in mano.
“Sono gli inviti al matrimonio di Jacob e Leah” dice quasi imbarazzato “Non sapevano dove spedirle e quindi me le hanno consegnate.”
Con nostra grande sorpresa l’invito è anche rivolto a Alice e a Garrett.
Alice si è emozionata tantissimo ed ha voluto subito telefonare alla futura sposa per ringraziarla e per chiederle se aveva bisogno di aiuto per i preparativi. Non teneva conto che ci distanziavano ore di volo. Alice quando si parla di organizzare un evento non la ferma nessuno.
Colgo l’occasione per augurare un Buon Natale ai miei amici lontani e per confermare la nostra presenza al grande momento.
Che Natale fantastico! Ho fatto bene a fuggire ed a rifarmi una vita… tutte le lacrime, tutti i timori sono stati sostituiti da tantissima gioia!!!

Bella e i suoi amici torneranno a Forks per festeggiare il matrimonio... Bella tornerà nel luogo dal quale è scappata per sfuggire al suo "incubo personale" lo rincontrerà??

 
Mi raccomando fatemi sapere se vi è piaciuto questo capitolo...
e nell'attesa che pubblichi in nuovo capitolo vi invito a leggere le altre mie FF

Devi essere indipendente
from twilight to sunrise edward

 
   
 
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