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Autore: AndreMCPro    15/01/2016    2 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ma questo vale anche per le fanfiction, milioni di mondi paralleli a quelli delle opere originali.
E se vi siete inseriti nella vostra stessa storia? Ecco cosa è successo a me...
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
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Alternative Dimensions
Il Diario della Profezia

Cap.26 Il Nemico si avvicina - Salvataggio

Ci avviamo verso il terzo punto critico nella zona meno conosciuta. Non sappiamo cosa troveremo, dato che non ci sono informazioni al riguardo: gli unici che hanno raggiunto quella zona sono del gruppo di malviventi di cui si sono perse le tracce. Per tutto il resto della giornata proseguiamo in direzione sud-est, superando i diversi valichi che troviamo seguendo la pista lasciata dai Mob nel loro percorso.
«Sì, è decisamente un attacco organizzato… È più di un giorno di cammino per arrivare a Enderia, chissà come se l’è cavata Sparklez» Commenta Seth osservando il solco lasciato dai Mob lungo il loro cammino.
«Il nostro sindaco è molto capace, capo. Scommetto che stanno tutti bene» Replica Richard tentando di sollevare il morale a Seth. Lui fa’ un sorriso ma la cosa non lo rassicura. Anche Massimo è in pensiero, glielo leggo in viso, e io non sono meglio. In fondo quella città è come se fosse un figlio per noi.
«Credo che sia meglio raggiungere un luogo alto. Il sole inizia a calare… presto i mob riprenderanno il loro assalto e quelli che ci hanno visto potrebbero inseguirci. Trovarci tra due fuochi non credo sia il caso» E subito Massimo prende una stradina appena distinguibile e inizia a risalire la montagna. Noi lo seguiamo senza replicare.
«Forza, ancora qualche passo e raggiungeremo la cima» Afferma Massimo.
«In teoria… dovremmo riuscire a vedere qualcosa… sull’altro versante» Ho un po’ di affanno perché è un percorso molto ripido. Gli altri due annuiscono soltanto, non hanno più fiato. Io dovrei essere crollato a terra già da un pezzo, eppure mi sento ancora in condizioni di continuare. Questo davvero non so spiegarmelo…
Massimo raggiunge la cima per primo e supera e subito nota una sporgenza che da verso sud-est. Si avvicina accovacciandosi e resta lì a guardare sotto la montagna senza fare un fiato.
«Allora, si vede niente?» Chiedo raggiungendo la cima dopo di lui che però non risponde, cosi mi avvicino accovacciandomi affianco a lui. Lui si volta e i suoi occhi sono sbarrati. 
«Ma cos’hai?» Lui si volta di nuovo e io seguo il suo sguardo. La mia risposta è proprio lì sotto.
Davanti a noi ci ritroviamo una grande vallata con una altrettanto grande montagna che la sovrasta. Sulla cima si nota un bagliore, deve esserci un grande lago di lava. Ai piedi invece si trova una grande quantità di mostri raggruppati per tipo con una decina di zone composte da una struttura centrale, da dove continuano ad uscire nuovi Mob già armati.
Anche i nostri due amici ci raggiungono e anche loro restano senza parole.
«Ma che diamine sta succedendo qui?» Chiede Richard scuotendo la testa.
«Questa deve essere la base di partenza dei Mob» Afferma Massimo «Solo che non si spiega la grande quantità… è assurdo» 
«Massimo, hai notato quei dieci edifici?» Mentre lo dico Seth tira fuori un binocolo e cerca qualche risposta, dopo pochi istanti me lo passa.
«Guarda Andrea, il terzo edificio da sinistra. Attraverso quella finestra che da’ verso di noi »
Seguo le sue indicazioni. Gabbia nera con delle fiammelle e un mini-zombie che ruota vertiginosamente all’interno… Ma quello è uno spawner!
«Esatto, è proprio uno spawner di zombi, e immagino che ce ne siano anche degli altri tipi… solo che la produzione è troppo accelerata. Di solito genera solo in presenza di umani »
«Dammi il binocolo» Massimo me lo strappa bruscamente dalle mani «Credo di aver visto qualcosa…»
Dopo pochi istanti me lo ripassa indicandomi questa volta una grotta sotto la montagna.
«Guarda cosa sta per succedere»
Uno zombi entra nella grotta, dopo pochi minuti ne riesce con una persona legata che viene trascinata a forza verso uno degli edifici, entra all’interno e dopo poco ne esce con un’altra sempre legata. Questa però viene trascinata di peso, come se fosse svenuta.
«Umani… Hanno degli ostaggi, ecco come fanno a produrre mob così in fretta!»
«Già, e forse so anche chi sono. Ricordi il gruppo di dispersi?» Purtroppo non c’è il tempo di fare nessun piano che subito Richard ci interrompe.
«Scusate, ragazzi, abbiamo visite… Ricordate il lago di prima? Beh, penso che il gruppo di inseguitori ci abbia trovato»
Ci voltiamo e osserviamo lo stradone da dove siamo arrivati, ed ecco una dozzina di mob armati pesantemente che si avvicina.
«Beh? Ci penso io, me ne libero con una scarica» Ma Massimo mi ferma.
«No, se lo fai anche questi qui sotto ci localizzeranno e saranno guai. Attiriamoli lontano da qui, li facciamo fuori, troviamo un modo per arrivare laggiù senza farci notare e liberiamo quei testoni.
«Sarà meglio muoversi subito, altrimenti non potremo fare molto. Ormai sono qui»
Ci alziamo e ci allontaniamo proseguendo il sentiero che riporta giù sul versante nord della montagna. Richard temporeggia un attimo.
«Richard muoviti!» Seth lo richiama a voce bassa per non fare troppo rumore. Lui lo guarda e lo raggiunge.
«Cosa credevi di fare, ragazzo?» Chiede Sethbling innervosito. Lui, un po’ imbambolato, risponde: «Stavo attirando i nostri inseguitori verso di noi»
«Bene, ma non farlo più. Siamo una squadra di ricerca e recupero… prima di fare una cosa avvisa» Lui annuisce e chiede scusa, poi riprende a seguire il gruppo. Io e Massimo siamo fermi poco più avanti ad aspettarli. Mentre loro ci stanno raggiungendo uno scheletro del gruppo inseguitore raggiunge la vetta, si volta verso di noi e la prima cosa che noi due notiamo sono i suoi occhi rossi. Solo dopo un attimo notiamo che ha impugnato l’arco e sta puntando verso Seth che si è messo a coda della fila.
«Attenti!» Li avviso subito ma la mia voce è troppo bassa e loro sono concentrati a dove mettono i piedi per non finire nella scarpata. Massimo senza indugiare oltre prende il suo boomerang e con una estremità tocca il dorso della mia mano. I guanti dell’armatura subito rilasciano una scarica come se Massimo avesse toccato un punto nevralgico, il boomerang si carica all’istante e subito viene lanciato. Questo compie un largo giro e proprio mentre la freccia sta per essere scoccata l’arma colpisce l’arco del mob rompendo in due parti per poi tornre torna tra le mani di mio fratello.
«Ma cosa..? Perché non l’hai fatto secco?»
«Lì lo vedono tutti, poteva fungere da allarme. ora muoviti e fai strada, io resto dietro a proteggervi le spalle. Non sono scalatori, quei due, e tu sei più bravo di me nei parkour… beh, insomma, muoviti» In pratica non mi da tempo nemmeno di pensare, ma ha ragione. Io è lui ci arrampichiamo con niente, quasi per istinto, ma i nostri amici sono dei topi di laboratorio. Non hanno la nostra esperienza.
Proseguiamo la nostra discesa evitando qualche freccia dei nostri inseguitori. Grazie alla mia capacita raggiungiamo in fretta una piccola vallata ricoperta di vegetazione mentre massimo resta un po’ più indietro per fungere da sentinella contro i nostri avversari.
«Eccoli, arrivano, tutti pronti?» estraiamo le nostre armi, Richard estrae una Spada in Ferro Incantata mentre Seth sorprende tutti tirando fuori una Motosega in Diamante.
«Ma cosa diamine…?» Massimo lo guarda a bocca aperta abbassando per un attimo le armi.
«Ma proprio una motosega dovevi portarti dietro?» gli chiedo io. Un’arma più rumorosa non poteva trovarla da nessuna parte.
«Ecco perché era sparita dal deposito… Non vedevi l’ora di usarla, vero capo?»
Sethbling nemmeno risponde, il suo sorrisino malefico è già abbastanza eloquente: non vedeva l’ora di metterla alla prova.
«Massimo hai fatto bene a fermarmi, se non i fulmini sarebbe stata la motosega ad attirare la loro attenzione»
Uno zombi esce fuori da dietro una roccia e subito ci nascondiamo tra le piante e i cespugli. Dalle nostre posizioni ognuno di noi vede il compagno alla sua destra e sinistra, ma non tutti. Io vedo Massimo che si è posizionato dietro un cespugli proprio al fianco della stradina da dove arrivano i mob. Io sono dietro il tronco di una pianta a 50 metri sull’altro lato più o meno alla stessa distanza Richard mi osserva in attesa del segnale e Seth è nascosto dietro una roccia. Non lo riesco a vedere, ma anche lui di certo è in attesa del segnale che gli arriverà dal suo assistente. Il piano è semplice: come  i Mob raggiungono il piccolo spiazzo noi usciremo e li annienteremo colpendo da tutti i lati prima con una scarica di frecce e poi assalendoli con le nostre armi da taglio.
I mob sono nel punto convenuto. Massimo da’ il segnale lanciando in aria il Boomerang, che attira l’attenzione dei Mob distraendoli dal vero attacco, una scarica di frecce e fulmini che ne abbatte subito sei. Massimo prende subito il via prendendo il boomerang al volo, e impugnata la sua spada e la sua ascia va a colpire i rimasti. Noi facciamo lo stesso ma subito notiamo qualcosa di verdino chiaro.
«Attenti!» Subito urlo. Tutti si fermano rimpugnando gli archi ma Massimo è troppo avanti, mi guarda e subito osserva cosa sta succedendo. I mob si allontanano dal centro e lì resta solo un creeper che gli sta andando incontro. Lui ormai è lanciato e accelera il passo nel tentativo di eliminarlo prima dell’esplosione ma l’essere si inizia a gonfiare in anticipo e quando Massimo è a distanza di detonazione ormai è troppo tardi.
Una freccia proveniente dalla stradina sfiora Massimo e colpisce il Mob eliminandolo ed evitando il peggio. Subito i nostri amici abbattono altri due mob. Io abbatto uno scheletro che sta per lanciare una freccia verso di me. I restanti due zombi vengono abbattuti dallo sconosciuto che ha tolto dai guai Massimo. Lui lo guarda muoversi nell’ombra.
«Chi sei? Chi devo ringraziare?»
Dalla stradina scende il nostro amico e guida Stefano.
«Ciao ragazzi, ho visto che nel gruppo di inseguitori c’era un creeper e non me la sono sentita di abbandonarvi»
«Beh, sono felice della tua scelta. E ti dirò di più, abbiamo buone notizie per te ma ci servirà un'altra volta il tuo aiuto» 
«Sapete che fine fatto i nostri amici?»
«Sì e no… sappiamo che qualcuno è sopravvissuto, ma sono stati catturati. Possiamo provare a liberarli e se riusciamo li porterai tu in salvo» Massimo abbraccia Stefano prendendo e scuotendo la sua testa tra le sue mani, poi lo prende sotto braccio e lo porta nel gruppo.
«Sarà meglio organizzare un buon piano di attacco e conviene aspettare che la prima ondata parta all’attacco, altrimenti il numero di avversari sarà troppo elevato »
Seth fa per dire qualcosa ma gli metto una mano sulla spalla e lo fermo.
«Seth, sai anche tu che dobbiamo agire per forza cosi… sono troppi e noi solo cinque. In più non so se hai notato gli occhi rossi… sono organizzati e armati, con una intelligenza superiore al normale»
«Sì, capisco, credo che a una prima ondata siano in grado di reggere» replica Seth preoccupato, poi Massimo interviene tentando di tirarlo su di morale.
«Ehi Seth, tranquillo… Prima di partire ho lasciato uno dei miei progetti per trappole di difesa al sindaco, semplici e intuitive. In una giornata si possono costruire molte di queste trappole, quindi sicuramente non avranno vita facile, quei mob del cavolo»
Per un momento Seth sorride, ma poi lo raggiunge e inizia a chiedergli spiegazioni su che tipo di trappole ha dato a Sparklez e il suo viso è più preoccupato di prima.

Passano un’ora e dopo che Seth ha litigato per circa mezzora con mio fratello riguardo alle trappole del suo libro riusciamo a fare un piano di recupero che prevede almeno una possibilità di riuscita che includa anche il salvataggio dei prigionieri presenti nelle sale di spawn. In poche parole dobbiamo aggirare la zona, scalare il vulcano da est, restando quindi fuori portata visiva nemica, e raggiungere il versante opposto.
Da qui, se siamo attenti a non farci individuare, discendere la montagna con me a capo fila a fare strada, raggiungere la grotta e abbattere le guardie, per poi liberare i prigionieri che fuggiranno dalla strada appena percorsa. Se siamo ancora vivi non resta che liberare i restanti dieci, uno per edificio, e far esplodere questi con quel mezzo stack di TNT che Sethbling ha portato con sé. Che intenzioni aveva con tutta quella dinamite non lo sappiamo, ma ci torna utile. Se tutto va bene saremo inseguiti dai restanti mob per tutto il giorno per attirarli verso la città e far scappare i prigionieri con Stefano a capo, e forse e ripeto forse ce la caveremo con qualche graffio.

Scontato dire che nessuno dei presenti ne è veramente convinto.
  
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