Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Mariaace    18/01/2016    3 recensioni
Nella vita ci si accorge di avere qualcuno di speciale, solo nel momento del bisogno. Ma non sempre, forse quella persona noi l'aspettavamo, in trepidazione. Sappiamo solo, che quando arriva, è l'unica che deve sempre starci accanto per guarirci da ogni malattia, ed avere sempre cura di essa.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Monkey, D., Rufy, Trafalgar, Law, Trafalgar, Law/Rufy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I giorni stanno passando tranquillamente. Non sento nè il peso degli obblighi e i doveri imposti dal mio fratellastro nè mi pesano i continui casini fatti dai gemelli sul lavoro. Finalmente mi sento davvero bene!
Penso che questi pomeriggi che sto passando in compagnia del ragazzino, mi stiano guarendo da ogni mio malessere.
Ancora non ha trovato il coraggio, se sia davvero per questo, di togliersi la maschera. Oggi è il 31 di Ottobre e finalmente può dare spettacolo di tutti i suoi scherzetti creati insieme al suo amico, anche se in questi pomeriggi l'ho visto più attento a me che a quest'ultimo: devo ammettere che questa cosa mi faccia molto piacere!
Per questa sera il ragazzino tutto sorriso mi ha invitato di trascorrere un'altra serata al solito nostro punto del parco, facendomi intuire chiaramente che se non mi fossi presentato me lo avrebbe fatto scontare. Furbo il ragazzino! Fufufufu


La sveglia mattutina inizia a suonare, facendosi sentire carica per questa nuova giornata. Essendo già sveglio da ore, passo la mano sull'aggeggio e la tronco sul nascere. Stamane non ne ho bisogno!
Mi alzo dal letto e inizio ad incamminarmi verso la cucina, in modo tale da riscaldare il caffè per dopo. Nel frattempo, con suono deciso, arriva un messaggio sul cellulare, poggiato sul divano. Ecco, la giornata è iniziata!
Accendo la fiamma del fornello e mi dirigo, non curante del telefonino, in camera a vestirmi. L'unica stanza, in tutto il monolocale, che possiede un po' di privacy ed una porta.
Una volta pronto, e preso un buon caffe amaro, prendo il cellulare ed inizio a leggere il fantomatico messaggio ricevuto. -Questa notte non andare a dormire presto, ti verrà a prendere Trebol all'una. Dal tuo caro fratello - Si, certo, caro.... Mi mancava solo questo!
Infilo furtivamente il cellulare in tasca e mi dirigo a lavoro. 
La solita routine di sempre, se non fosse per quelle determinate persone che vogliono stare al mio fianco; se non ci fossero penso che mi sarei sparato a momenti.
"Hey Law!" grida una voce a me famigliare, raggiungendomi correndo accompagnato da altri passi in corsa. Ecco, penso che non è ancora tardi per spararsi... fufufu
Mi volto verso la voce per poi alzare leggermente una mano in segno di saluto.
"Cos'è successo al nostro chirurgo?" chiede sorpreso il ragazzo con il basco, afferrandomi per il collo assieme al fratello gemello.
"È proprio vero Shachi, sicuramente sarà successo qualcosa... Racconta, racconta!" si unisce anche l'altro mostrando un ghigno malizioso sulle labbra.
"Non è successo nulla, Penguin-ya!" gli rispondo, cercando con le mani libere di allontanarli dal mio collo, divincolandomi il più possibile, soprattutto per respirare ossigeno rubato dai due ragazzi: il mio ossigeno!
"Certo... e allora cos'è tutta questa gentilezza?" chiede nuovamente Penguin, stringendo di più la presa. Io vorrei sapere dove la vede questa "gentilezza" di cui tanto parla?
"Non devo più salutarvi?"
"Tu non saluti MAI, è diverso il fatto!" sentenzia Shachi sentendosi leggermente offeso. Ecco che iniziano con le loro idiozie delle giornata!
"Dai Trafalgar-sama, racconta... hai conosciuto qualcuna??"
"Bona?"
"Spero prosperosa?"
"Ed anche alta..."
"Bionda?"
"Si certo ho incontrato Rapunzel strada facendo.. ma per favore, lasciatemi stare?!" rispondo atono alle loro assidue domande.
"No!" mi rispondono, gridando nelle orecchie, in coro. 
I due gemelli, infatti, continuano a tenere stretta la loro presa sul mio povero collo, ed anche se cerco in tutti i modi di dimenarmi per levarmeli di dosso, loro riescono a mantenersi stabili senza barcollare. In mio soccorso, per fortuna, arriva una Khureha furiosa.
"MUOVETE IL CULO E ANDATE DAI PAZIENTI NELLE SALE! DECEREBRATI!" grida tirando per le orecchie i due fratelli, in modo tale da liberarmi e farli andare a lavorare.
"S-Si Signora!" rispondono doloranti, dirigendosi frettolosamente all'interno del edificio. Meno male che abbiamo un sergente in questo ospedale fufufu.
"Vado anch'io!"
"NO, Aspetta pizzetto!" mi ferma la dottoressa "devo dirti solo una cosa!"
"Si!" Che cosa è successo?
"A parte quei due, anch'io sono felice di rivederti cosi entusiasta sul lavoro. Qualsiasi cosa sia accaduto, mi fa piacere....e non perderla..." ghigna salutandomi ed iniziando a recarsi al centro segreteria "...di nuovo!" Per poi salutarmi definitivamente, con un cenno della mano dietro al capo.
Ma?? Quella donna legge nella mente o cosa? Rimango leggermente basito dalle sue ultime parole, pensando ad alcuni giorni fa quando capì di un mio errore fatto. Comunque puoi starne certa, questa volta... non lo lascerò! Farò di tutto, anche se ho il mio fratellastro tra i piedi a complicarmi la vita, lo proteggerò! Posso farcela e lo farò sempre!

Terminato il lavoro mattutino finalmente riesco a tornare  in tranquillità a casa, dopo aver trascorso una giornata da manicomio con due pesti.
Inizio a prepararmi qualcosa da mangiare, dopo tutto questo tempo a mangiare fuori, ritornare a casa riuscendo anche a cucinare qualcosa mi fa uno strano effetto. Sperando sempre di non cucinare qualcosa di velenoso proprio quest'oggi!
Accendo il piccolo televisore della cucina per ascoltare qualche nuova notizia nel frattempo che mangio qualcosa, tuttavia, i miei pensieri ricadono alla richiesta del ragazzino nel vedermi, senza dar minima attenzione alla giornalista che parla di qualche incidente stradale o della solita situazione politica menzionata da Mr BlackBeard.
Chi avrebbe mai pensato ad un suo invito? In tutti questi giorni ci vedevamo quasi per puro caso, anche se in realtà sono sicuro che fosse qualcosa che volevamo reciprocamente. Mordo, senza accorgermene, leggermente il labbro inferiore fissando la posata a metà altezza dal piatto davanti a me, o per meglio dire, facendo finta di fissare quella posata dato che oramai il mio sguardo è perso altrove, durante quei pomeriggi in compagnia del ragazzino. Oggi non devo mancare, assolutamente no! Poi... se questo... sarebbe un.. appuntame...ehm?! Le gote iniziano a riscaldarsi facendomi sgranare gli occhi, cade all'improvviso anche la forchetta per terra, molto probabilmente dopo aver mosso di scatto la mano sulla mia guancia. No, no.... "Cazzo!" 
Strofino gli occhi, schiaffeggiando anche il volto in modo tale da togliere quello strano ma desideroso pensiero, per poi iniziare a sorridere involontariamente a tale pensiero. Pensare che prima fossi il suo psicologo fufufu.
Bevo un bicchiere d'acqua per schiarire le idee e afferro, solo ora notando, la forchetta caduta sul pavimento. Una volta raccolta la butto insieme al piatto semivuoto nel lavandino, lasciando il tutto momentaneamente lì dentro. Mi alzo dalla sedia e vado a spegnere la fantomatica televisione, anche se per colpa di tutti i miei pensieri non sono riuscito a seguire una notizia. Mi dirigo poi in camera dove inizio a prepararmi. È ancora prestissimo, cosi talmente presto che inizio a percepire una strana sensazione. Una sensazione che sono sicuro di non aver mai avuto prima. Mi sento stramaledettamente in ritardo, che poi per cosa? Mi sento come se stessi per esplodere per non parlare del leggero dolore allo stomaco; però ho già mangiato! Sono agitato? penso spalancando gli occhi e rimanendo quasi senza ossigeno. Io, agitato? Per cosa poi? È una cosa alquanto strana da parte mia, soprattutto se sono sempre stato io ad agitare gli altri vogliosi di incontrarmi. Non riesco a credere, mentre mi ritrovo davanti lo specchio, che sono ansioso per un appuntamento serale con un ragazzino, perlopiù con il mio ex paziente. Aspetta... no, non è un appuntamento! Dannazione, sono sicuro che sto impazzendo per colpa tua Mugiwara-ya!
Mi svesto velocemente e senza perdere tempo mi butto sotto la doccia, scrollando un po' di questa incessante agitazione che mi pervade. Lascio scorrere l'acqua liberamente cosi che ogni goccia possa cancellarmi dal viso e dal corpo ogni segno di turbamento, in modo tale da uscire come nuovo.
Ancora nudo e con solo un asciugamano attorno alla vita, mi lancio stanco sul letto, bagnando con i capelli le coperte delle lenzuola. Spero solo di rivederti in volto, Mugiwara-ya!

Suona il cellulare incessantemente facendomi sobbalzare dal letto. Lancio un'occhiata furtiva all'aggeggio, che continua a trillare, e all'orologio per poi sgranare gli occhi alla vista dell'orario. 
Mi alzo subito dal letto e, notando le varie chiamate perse da Shachi e Penguin, lascio perdere il cellulare per iniziarmi a vestire velocemente. Come diamine mi sono addormentato, per giunta ancora bagnato e nudo? Dannazione, sono già le sette, farò tardi se non mi muovo!
Indosso il primo jeans che trovo nell'armadio ed una camicia grigia al volo, sperando sempre che qualcuno non la macchi con della schiuma gialla. Per finire la giacca nera e il cappello presi dal l'appendiabiti, con la paura di essermi scordato qualcosa di importante. Chiudo la porta a chiave e inizio, facendo attenzione ai vari dolcetto e scherzetto, di recarmi tranquillamente verso il parco.
Durante il tragitto il mio sguardo cade in continuazione sui vari ragazzini travestiti da fantasma, da Frankenstein o da vampiro; osservando le varie case decorate a festa porger loro dolcetti e soldi di cioccolato. Ormai la festa è diventata un continuo via vai di dolci, zuccheri e grassi, non esistono più gli scherzi fatti vicino le porte delle case quando non rispondono alla chiamata. Per mia fortuna abito in un luogo più macabro e disperso di questa inutile giornata e pertanto posso stare sicuro di non ritrovarmi qualche sorpresa al mio ritorno. 
Lungo la via noto anche quel ristorante aperto da poco decorato a festa ancora piena di gente trepidante di entrare, come se non si fossero mai mosse da lì dall'ultima volta che l'ho lasciato. Forse non tanto per uno strano ragazzo dai capelli verdi, molto famigliare, che cerca di entrare addirittura da sotto le persone, creandosi spazio tra le loro gambe!
Continuando a camminare finalmente intravedo il parco, decisamente vuoto. Che cosa strana, pensavo fosse pieno! 
Inizio ad entrare sempre più, percorrendo prima il viale e poi la grande piazza, fino ad arrivare al punto d'incontro. Ma una volta arrivato trovo solo una panchina vuota e il sibilo dei grilli che riecheggia nel parco. Non c'è nessuno, o per meglio dire, benchè il ritardatario è travestito da scheletro, non c'è anima viva! 
Rimango leggermente spiazzato e deluso, molto probabilmente ha voluto una sua piccola vendetta personale riguardo a quel giorno, però, non riesco a pensare ciò. Quel ragazzino non mi è mai sembrato un tipo vendicativo o che da peso alle cose tanto da prendersela a lungo, ma soprattutto non credo sia capace di fare una cosa del genere. Se ha detto che per le sette e mezza è qui, arriverà. E se invece non fosse cosi? Che non sia il vero Mugiwara? No, non credo... lui è unico e sono più sicuro che lui sia proprio quel Mugiwara-ya! 
Giro di nuovo lo sguardo osservando ogni singolo luogo: nulla! Ancora non c'è un minimo movimento , solo questa panchina.
Decido, allora, di sedermi ed aspettare osservando dappertutto in ricerca di qualche strano scheletro allegro. 
Fin quando, ad un certo punto, osservando l'orologio puntare le otto inizio a sentire un dolore martellante in testa protrarsi fino alla gola. Si sono stato fregato! Lo sapevo! Metto la testa fra le mani ed inizio a guardare inerme il pavimento, illuminato da una fioca luce che proviene dal lampione sovrastante. Sono un cretino! Decisamente un coglione con la "c" maiuscola! Ho sperato fosse una scelta della Moira, ma a quanto pare erano solo film mentali che mi ero fatto fino ad oggi. È normale che non si sia neanche levato al maschera, che bisogno aveva di farlo? Tsk...Dannazione...Dannazione... DANNAZIONE!
Senza accorgermene sento una goccia salata solcare lentamente la mia guancia facendomi stringere la presa sul mio cappello, in modo tale da tirarlo sempre più verso il mio volto e affogare dentro la mia frustrazione. Dannazione, sono un deficente, uno stupido... io, dannazi... 
Ad un tratto, però, avverto uno strano calore poggiarsi sulla mia spalla, facendomi sgranare gli occhi e allentare la presa lentamente dal mio cappello.
"Scusami ho fatto tardi Yo-oh-oh-oh!" dice ridendo da sotto la sua maschera, quella fonte di calore che per pochi minuti mi ha calmato. Quella maschera nasconde anche quella risata che per adesso riesco solo ad udire, quella grande e gioiosa risata a trentadue denti che riesce a trasmettere una pace interiore mai provata prima.
Senza neanche alzare il volto e vederlo, gli affero il polso e lo faccio avvicinare a me velocemente. Accomodato davanti a me in mezzo alle mie gambe, affondo il mio volto nell'incavo del suo collo, abbracciandolo sempre più forte a me; sempre più vicino.
"Non scusarti Brook-ya!" gli sussuro vicino all'orecchio nascosto dall'afro. Da questa vicinanza riesco a percepire chiaramente il suo fiato tremare e il suo piccolo corpo riscaldarsi a dismisura, facendomi rasserenare dai miei precendenti pensieri negativi. Riesco anche a percepire i suoi brividi percorregli la schiena ogni qualvolta lo stringo sempre più vicino al mio corpo.
"N-No...ehm.." inizia a balbettare a bassa voce riuscendo a far fuoriuscire un tenue sorriso dalle mie labbra.
"D-Davvero scus-Scusami....ehm....io..."
"Ho capito scheletrello-ya! Non c'è bisogno di scusarsi!" gli rispondo pacatamente, desiderioso di levargli quella maschera in modo tale da vederlo in volto. Ma ciò nonostante inizio a lasciarlo lentamente cercando di rimanere il più tempo possibile a contatto con quel corpicino.
"immagino per gli.."
"SCUSA!" si pente, voltandosi di scatto e aggaggiandosi con le use braccia al mio collo in una calda stretta, sprofondando con il volto sulle mie spalle.
A questa affermazione resto un attimo interdetto ma per poi sorridere, afferrarlo e portandolo sopra di me, cosi da tenerlo sempre più vicino inisieme al calore del suo corpo.
"Ho già detto e non mi ripeto, non preoccuparti!"
"GRAZIE!" mi risponde sorridendo tremando leggermente.
Si protrae all'indietro cercando di guardare il mio volto ed è in quel momento finalmente che li intravedo. I suoi due occhi neri pece osservarmi sgranati come un cucciolo.




Angolino-ya
BuonSalve ^^''
OMG da quando tempo? *si ripara dietro alla tastiera* (non mi vorrete per caso ammazzare? eh eh eh ^^''...)
Davvero, non uccidetemi :( So che dovevo postarlo, tanto ma tanto e tanto...esatto, tempo fa ^^'' Ma non potete immaginare come i miei impegni per questo nuovo anno siano diventati da niente a tanto XC Cosi tanto che per ricopiare il testo ci sono stata 4 giorni ^^'' Perciò spero che non vi siete arrabbiati per questa mia totale assenza, che la storia non vi sia passata la voglia di proseguirla ma soprattutto che non mi odierete per questo mio ritardo. 
Pertanto spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto (e se ci sono errori scusatemi ^^'') e vi assicuro che da ora in avanti, anche se i miei pomeriggi sono da caos il tempo per pubblicare me lo invento ^^ Mi siete mancati *^* spero che abbiate trascorso anche delle buone festività di natale (perchè si è da un anno che non ci si sente xD....^^'' *battuta più pessima di sempre* ) e che ci risentiamo presto con tutti/e voi 
^^ Alla prossima!!!
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Mariaace