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Autore: regarde_le_ciel    18/01/2016    1 recensioni
Ciao, questa è la mia prima fanfiction.
Sono passati due anni dalla sconfitta di Gea, e i nostri eroi devono tornare all'azione più uniti che mai. L'unica pecca? C'è una profonda rottura tra i sette della profezia: Percy e d Annabeth devono andare insieme all'Università di Nuova Roma ma la ragazza rompe i contatti improvvisamente per poi sparire nel nulla e nessuno ha più sue notizie, Jason e Piper rompono e ormai non parlano più tra loro ma nonostante ciò ricordano tutti con nostalgia i "vecchi tempi", quando erano il sette della Profezia.
Mi raccomando recensite ;)
Buona lettura
-Alexandra
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calipso, Frank/Hazel, I sette della Profezia, Jason/Piper, Leo/Calipso, Percy/Annabeth
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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CHAPTER 5

-JASON-

 

Sentivo le palpebre pesanti a causa del odore asfissiante di fumo e alcol. Mi trovavo in una lurida stanzetta che fungeva da spogliatoio: era tutta grigia, sporca, la muffa copriva interamente tutte le pareti e le luci erano deboli, nonostante questo posto fosse deprimente sentivo l'adrenalina crescere in me. Fuori dal mio “spogliatoio” sentivo urla, gente che gridava il mio nome altra invece che gridava il nome del mio avversario e altra ancora imprecava probabilmente già ubriaca.

-Signori e Signore ecco a voi...JASON GRACE!-uscì fuori dal stanzino per avviarmi al centro della sala ove vi era collocata l'arena, la folla era semplicemente in delirio, mi acclamava, quasi come se fossi stato un'eroe. Io ero un'eroe o almeno lo ero stato due anni fa, avevo battuto Gea, certo, con l'aiuto dei miei compagni ma l'avevo battuta. Ero all'apice avevo salvato il pianeta, avevo una fidanzata che mi amava e che io amavo a mia volta, ero la persona più realizzata del mondo, ma poi tutto cambiò, lentamente, in modo impercettibile non ero più considerato tanto importante, non c'erano più missioni o profezie, raramente combattevo contro qualche mostro ma niente di ché. Mi mancava l'azione, il brivido e qui l'avevo trovato, ma come si dice trovi una cosa, ne perdi un'altra. Era iniziato come un gioco, avevo un amico che lavorava al piano di sopra dove vi era situato il mini casinò e sapendo che io ero una persona a cui piace rischiare mi introdusse nel giro. All'inizio andò tutto bene, giocavo al blackjack ma niente di più rischioso, poi col tempo diventai uno dei partecipanti dell'arena a causa di una scommessa che avevo perso oltre a dare tutti i miei soldi e quelli di Piper.

Quella sera, ero agitato, nervoso e consideravo l'ipotesi di ritirarmi da tutto ciò ma non potei, sapevo già troppo del”giro” avrei rischiato sicuramente la vita. Così vini, vidi, vici proprio come Cesare, avevo guadagnato il loro rispetto. Già, ma a quale prezzo: avevo risposto male a Pips oltre ad averle prosciugato il conto in banca; il giorno dopo litigammo e lei se ne andò. Mi sentivo una merda, lei voleva aiutarmi mentre io le urlai addosso, di certo non posso biasimarla se l'ha fatto, non ne sapeva niente e mai l'avrebbe saputo rischiava troppo.

-Ed ecco a voi SANTIAGO SMITH! Che la lotta abbia inizio, qui voglio ricordarvi l'unica regola: non esistono regole!- il presentatore che era un signore di mezza-età pieno di tatuaggi con i capelli bianchi sparì subito dalla scena.

Questo era l'ultimo avversario dell'anno e se avessi vinto, la somma che mi spettava sarebbe stata molto grande con circa quattro zeri l'unico problema era appunto il mio avversario, era...mastodontico pareva quasi un gigante, i muscoli erano gonfiati sembravano di plastica, gli occhi neri come il petrolio mentre la testa era rasata conferendogli un'aria da marines, sul braccio un grande tatuaggio rappresentava un teschio che era circondato da un serpente, probabilmente un pitone.

Chiusi gli occhi ed inspirai ed espirai l'aria viziata, mi trovai davanti agli occhi l'immagine di una Piper delusa, con le lacrime agli occhi: cercai di rimuoverla il prima possibile, non potevo lottare con quel ricordo.

Ci avvicinammo, lui tirò un pugno che mirava dritto al stomaco ma riusci ad evitarlo, intanto cercai di preparare il contrattacco: un calcio che voleva mirare alla gola ma lui lo riusci a parare.

Spostai un attimo lo sguardo per osservare la situazione in cui mi trovavo e credetti di soffrire di allucinazioni: mi parve di vedere Percy, ma non ci feci molto caso così continuai a dare calci e pugni all'avversario che non pareva per niente stanco. Alto e forte ma poco agile, dovevo muovermi velocemente per non rischiare di essere colpito. Il mio piano funzionava alla grande fino a quando non inciampai in uno degli oggetti che le persone ci lanciavano per rendere la lotta più sanguinosa: bastoni, vari attrezzi, bicchieri, bottiglie, insomma, di tutto e di più per rendere lo scontro più interessante.

Un pugno colpì la parte alta della mia guancia, un dolore lancinante pervase il mio zigomo destro che iniziò subito a sanguinare, la folla stava ottenendo ciò che voleva:sangue e violenza.

-Finiscilo!-

-Dai Grace, ho scommesso su di te un bel po' di quattrini!-

Ero a terra ma nonostante tutto riuscì ad alzarmi e a schivare il suo calcio che mirava alle mie costole.

-Jason?!- una voce femminile, dolce ed allo stesso tempo terrorizzata, chiamava il mio nome. La stessa voce era la protagonista dei miei sogni migliori e dei miei incubi peggiori.

Mi girai e la vidi: era identica all'ultima volta che ci eravamo visti, i capelli castani tagliati in modo asimmetrico con alcune ciocche avvolte nel piume, la pelle abbronzata e gli occhi, che occhi! Gli occhi che tanto amavo non avevano un colore ben definito cambiavano in base alla luce o ai sentimenti che provava, essi adesso trasmettevano paura e delusione ed erano castani. Dovevo per forza avere le allucinazioni: prima Percy e poi Piper!

CROUCH!

Dolore, stordimento. Un pugno colpì dritto il mio occhio sinistro, a quel punto pensai che se fossi stato fortunato come minimo sarei diventato cieco.

-Jason!-

-Piper stai tranquilla!- quella invece era la voce di Jackson, sembrava parecchio deluso e nel tono di voce usato anche incazzato. Perché? Piper aveva tutto il diritto di avercela con me, ma lui no-

-Lascialo.- continuò

-Percy dobbiamo toglierlo da lì, morirà!- quella bellissima ragazza che io amavo, piangeva a causa mia, decisi di parlarle anche se quella sarebbe stata l'ultima cosa che facevo, glielo dovevo.

-AHHH!- un calcio fortissimo colpì le mie costole, cadì a terra. Una tempesta di pugni si scagliò sul mio corpo, dolore,tanto dolore, si ma fisico, momentaneamente non mi interessava, il mio obbiettivo era Pips.

-Ri...rinunci...o- un bisbiglio uscì dal mia bocca di più non riuscì a dire, mi sentì afferrare e trasportare, la mia vista se ne stava andando e lo stesso valeva per l'udito, nell'aria l'odore di viziato si unì a quello ferroso del mio sangue, un liquido freddo probabilmente acqua bagnava il mio viso, questa era l'unica cosa che ricordai prima di perdere completamente i sensi.

Quando mi risvegliai notai con immenso stupore che non mi trovavo più in quel sudicio posto: ero nell'infermeria del Campo Mezzosangue.

-Tu, Grace, non osare muoverti da lì!-ero rimasto abbastanza stordito dall'incontro, perciò non riconobbi subito Will Solace, casa di Apollo.

-Prendi un cubetto di nettare, non di più, stai giù e riposati e non provare ad alzarti altrimenti sarà l'ultima cosa che farai!- carino come benvenuto. Tutto ciò non aveva senso, doveva per forza essere un incubo! Tutto il mio flusso di fantasticherie e teorie fu fermato dalla voce del figlio d'Apollo.

-Ma guarda un po'! Neanche se fossi uscito da una missione, quattro delle tue costole sono andate, l'occhio viola e puoi aggiungere una nuova bellissima cicatrice alla tua collezione!-

-Will, che ci faccio qui?-

-Già, tu non lo sai, te lo spiego in poche parole per i dettagli puoi rivolgerti a Percy, Piper, Hazel o Frank. Circa una o due settimane fa l'Oracolo si è presentato dicendo che i sette della profezia si uniranno e dovranno trovare l'oggetto perduto, poi si parlava di alleanze e tradimenti ma la fine nessuno la sa, c'è stata un'esplosione durante la quale Rachel non è riuscita a finire. Tu sei stato il quinto ad essere trovato: mancano solo Leo ed Annabeth. Qui ci sono due notizie sia una buona che una cattiva: sappiamo dove si trova Valdez, ma non abbiamo la più pallida idea di dove si possa trovare la figlia di Atena.-

-Mi stai dicendo che dovremmo partecipare ad una nuova missione?-

-Sì, ma fino a quel momento tu starai qui, al massimo se vorrai vedere qualcuno lo chiamerò qui così potrai parlarci.-

La mia mente volò subito a Piper.-Senti, potresti chiamarmi P...-

-Vedo che anche tu mi cercavi, che coincidenza!-non volevo assolutamente parlare con quell'idiota di Jackson.

-Will, puoi lasciarci soli? Voglio solo parlargli.- il biondino lasciò il suo posto a quel testa d'alghe, non avevo nulla da dire o chiarire con lui.

-Io volevo parlare con Piper.-

-Lo so, sono così tanto stupido però, prima di parlare con lei dovresti farti un'esame di coscienza e ammettere che sei stato un grandissimo...-

-Non hai alcun diritto di venire qui ad insultarmi...-

-Io non sono venuto ad insultarti, sono venuto qui per cercare di aiutarti visto che tu sei ancora i tempo per sistemare le cose.-

-Tu aiutare me? Che cosa ne vuoi sapere tu di quello che mi è successo?- perché veniva a farmi la morale? Se avessi potuto gli avrei mollato un bel cazzotto sul naso per risvegliarlo, pur troppo appena riuscivo ad aprire la bocca per parlare, gli affari suoi mai, che se ne vada dalla sua Sapientona e non si intrometta nella mia vita.-Non hai altro di meglio da fare che venire a stressare me?!-

-Cazzo, ti sto cercando di aiutare, non capisci quanto sei fortunato, c'è una ragazza che nonostante quello che le hai fatto ti ama ancora, e non osare dire il contrario, e sì, ho tantissime cose da fare però sono venuto qui a parlare con te perché questa mi sembra una delle priorità! Perciò svegliati, se non vuoi accettare il mio aiuta va benissimo basta che non fai più soffrire Pips, lei non ti ha fatto niente di male!

Se anche un'idiota come Percy aveva capito la situazione ero proprio messo male, una parte i me voleva chiedergli di Piper l'altra, quella più orgogliosa voleva andare all'attacco. E ovviamente vinse la parte più orgogliosa.

-Vieni qui a fare la morale, ma tu pensa, Annabeth allora?-

-E' proprio per quello che sono venuto qui per risparmiarti tutto quello che ho passato e che sto passando, come pensi che mi senta, è sparita nel nulla senza lasciarmi niente tranne che un misero biglietto in cui non veniva spiegato niente solo con un misero addio.- era furibondo, la pelle pallida era diventata bordeaux egli occhi parevano lucidi.

-Per quanto ne so potrebbe anche essere morta.-se prima era furibondo adesso era triste, nei suoi occhi si vedeva ansia, preoccupazione ma anche rabbia. E sinceramente potevo capirlo: se Pips avesse fatto una cosa del genere oltre ad essere triste, sarei stato anche arrabbiato: è semplicemente partita senza dare spiegazioni o modi di contattarla.

-Annabeth è una ragazza sveglia ed intelligente, vedrai che ce la farà.-

-Vuoi che ti chiamo Piper?-

-Hey Percy!- un fauno, voglio dire un satiro giovane salutò Percy.

-Grover!- i due si abbracciarono, sembravano dei fratelli che non si erano visti da secoli. Si sedettero vicino a me ed iniziarono a parlare del più e del meno, della profezia e della missione.

-Io, forse ho un'idea su dove possa essere finita Annabeth- disse il satiro prendendo un respiro profondo-tempo fa, non era mica interessata a diventare una cacciatrice?- il voltò di Percy si tinse di un bianco cadaverico.

-Possiamo provare a chiedere a Thalia se ne sa qualcosa, dopotutto è la luogotenente di Artemide, saprà di sicuro se lei è lì.-proposi.

 

Angolo dell'autrice:

Carissimi! Eccomi ritornata con un nuovo capitolo raccontato da Jason: non sapevo se era meglio fare il pov di Percy o Piper così ho deciso di uscire fuori dallo schema che mi ero fatta. Lo so che avete tantissimi motivi per odiarmi del tipo: Jason l'ho trasformato in un... qualcosa di non ben definibile, Percy funge da psicologo/fratellone/ficcanaso, ho introdotto Grover, Thalia ed è comparso anche Will. Purtroppo non so se riuscirò ad aggiornare sempre con questo ritmo io ci provo. Ci sentiamo la prossima volta con il messaggio Iride tra Jason e Thalia e la Caleo.

Saluti

-Alexandra

(P.s.: ho cambiato sia il rating e ho aggiunto anche l'avvertimento tematiche delicate e forse cambierò anche la trama perché non mi convince)

   
 
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