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Autore: Alice_Scarlettisoverated    19/01/2016    1 recensioni
E se gli dei esistessero veramente? Come sarebbero nel ventunesimo secolo? E se l'affascinante musicista di strada che ti ammicca da dietro un paio di occhiali da sole fosse uno di loro?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Apollo, Ares, Artemide, Atena
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest
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-Sorella!- il viso di Apollo era al contempo sorpreso  e sollevato. Il suo primo istinto sarebbe stato quello di correre ad abbracciare la dea della caccia, ma lo sguardo di lei lo trattenne. E per la prima volta da quando aveva progettato quel piano scellerato, provò una fitta di rimorso.
Artemide, apparsa come uno spettro, avanzò verso di lui e Thor, che ancora reggeva il cielo sulle spalle possenti. Era avvolta da un alone di luce mentre passava il suo sguardo dal fratello al dio del tuono. Quando gli sorrise, sebbene ancora tristemente, il cuore di Thor ebbe un sussulto, e il nome di lei sfuggì alle sue labbra come una preghiera.
-Adesso devi fermarti Apollo. Ti sei già spinto troppo oltre- Non c’era biasimo nel suo tono, solo quella opprimente tristezza. Per il dio del sole fu anche peggio; se sua sorella avesse urlato, lo avesse colpito, se fosse stata furiosa e carica di sdegno avrebbe potuto sopportarlo meglio.
-L’ho fatto per te. Non potevo permettere che ti facesse soffrire-
-E avresti distrutto la terra per uccidere uno soltanto?-
-Le cose che farei per amore …-
-Questo è un amore mostruoso, fratello-
-E farà di noi tutti dei mostri, sorellina…-
La dea della caccia sospirò abbassando lo sguardo.
-La Triade ha sconfitto Crono, i titani sono in fuga. La terra è salva, ma se ora uccidi Thor, io morirò con lui-
-No! La sua morte ti salverà!- Apollo si avvicinò alla sorella, pur reggendo ancora il pugnale –Non puoi amarlo più di quanto ami me-
-Ma lo amo, e se me lo porterai via, io ne morirò-
Il dio del tuono ebbe il buon senso di non intromettersi, anche se avrebbe voluto dirle tante di quelle cose; il momento era loro, e sarebbe stato determinante.
-Mi perdonerai vero? Per Crono e il resto?- Apollo suonava come un bambino colto nel mezzo di una marachella. Artemide gli sfiorò il viso, ora solcato di lacrime:
-Lascia il pugnale adesso, e lo farò-
E al comando della persona più importante per lui, il dio del sole lasciò scivolare l’arma a terra. La dea della luna sorrise, stringendolo a se. Apollo nascose il viso nei suoi capelli, e non notò che la luce che la avvolgeva mutava, diventando di una sfumatura verdognola. Quando capì, aveva già un pugnale conficcato nel fianco. Artemide tirò indietro la testa e lo fissò con brillanti occhi verdi prima di sussurrare con una voce non sua:
-Gli Odinson ti mandano i loro saluti-
 
Con mio sommo piacere, quando ci ri-teletrasportai sull’Olimpo Leo riuscì a non dare di stomaco. In compenso, io ero davvero a pezzi. Se non avessimo avuto impegni più urgenti, avrei voluto parlare a Thor di quello che avevo combinato con i giganti del gelo, davvero, lo avrei fatto, ma avrei preso la cosa con un po’ più di tatto. Di certo non avrei voluto che un paio di idioti dalle dimensioni gargantuesche gli sbattessero in faccia che ‘’Si, il tuo fratellino ti ha tradito di nuovo, e si, tu sei un vero imbecille dio del tuono’’.
Ma il dado era tratto, l’unica cosa che potevo fare per cercare almeno in parte di farmi perdonare era salvare Artemide. Non so se Leo si fosse reso conto di quanto poco restasse alla sua amica, mentre la adagiava sull’altare del tempio, ma io riuscivo a percepire la vita scorrere via dalla sua figura esanime come l’acqua di un fiume. Necessitavamo di una diga, e sapevo che il primo mattone per erigerla in fretta era nascosto nelle parole delle Norne.
Ripetei nella mia testa ogni verso di quanto avevano proferito nella caverna; in quel momento Thor doveva aver raggiunto Poseidone, e la Triade probabilmente stava affrontando Crono. Ma se la sconfitta dei titani non fosse bastata a salvare Artemide?
L’ingannatore da ingannare era riferito a me stesso? Sarebbe stato logico pensarlo, ma che senso aveva? Le antiche sorelle non avevano detto molto altro: ciò che ti serve ti è già stato dato. Intendevano forse la loro profezia precedente? Spuntai la mia lista mentale:
luna che muore, fatto; titani liberati, fatto; tradimento di un fratello, fatto. Restavano il sole ed il lupo. Se la luna era Artemide il Sole era Apollo…sanguina il sole, voleva dire che ci avrebbe rimesso anche lui le penne? E il lupo…
Mi veniva spontaneo pensare a Fenrir, ma dubitavo che il mio irascibile primogenito potesse essere d’aiuto.
Mentre mi arrovellavo il cervello, non mi accorsi che Leo mi si era avvicinato. Quando mi toccò la spalla sobbalzai.
-Stai pensando alla profezia?- mi chiese senza battere ciglio.
-Ehm, si, ecco…- perché diavolo balbettavo? –Tu non dovresti tenere d’occhio Artemide?-
-Non posso fare niente per lei, Loki, non cercare di illudermi. So che tu sai che le resta poco tempo. E che l’unico modo per salvarla è venire a capo di quelle rime-
-Mi sorprendi, a volte sai essere davvero sveglio-
-Mai quando serve, o non ti avrei aperto quella finestra a Dublino-
Ahia. Beh, me lo meritavo.
-Dimmi la verità una volta tanto. Sei davvero convinto che sconfiggere Crono basterà a salvarla?-
-…no-
-Come pensavo-
Cercò di non darlo a vedere ma il suo viso si fece triste. Sarebbe stato il momento ideale per un abbraccio, o una pacca sulla spalla… Che schifo le interazioni sociali. Me stavo li a guardarmi le mani per decidere dove metterle quando l’umano continuò:
-Pensavo fossi stato tu-
-Perdonami, ho fatto molte cose ultimamente. Puoi essere più specifico?-
Mi lanciò un’occhiataccia: -A liberare i titani, all’inizio ho pensato che fossi stato tu, per tenere Thor impegnato sulla terra mentre…-
-Oh quello! Beh, non c’avevo pensato, sicuramente un diversivo coi fiocchi, ma nemmeno io sono tanto pazzo nerd-
-Non chiamarmi nerd. So che non sei stato tu, ma sai, il tradimento di un fratello e tutto il resto, per un momento l’ho pensato-
Come dargli torto. Ma quella confessione mi mise la pulce nell’orecchio. E se, per quanto improbabile, quei versi non si riferissero alla mia scappatella con i giganti? In fondo, NON ero stato io a liberare i titani. Avevo completamente tralasciato il fatto che era stata una terza persona a nascondere una lima in una torta e a passarla a Crono. Se non fossi stato io il fratello a cui si riferiva la profezia?
Modesti a parte, sono un tipo maledettamente brillante. Una volta presa in considerazione l’ipotesi, non fu difficile srotolare la matassa. C’era solo un altro fratello che poteva desiderare la dipartita di Thor.
-Leo, non ti piacerà, e forse non mi crederai, ma credo di aver scoperto chi sia il responsabile dell’evasione dei titani-
Il mortale mi guardò colpito, ma poi mi sorprese di nuovo a sua volta:
-Si tratta di qualcuno di più vicino ad Artemide e ai greci vero?-
Lo avevo davvero sottovalutato.
-Pericolosamente vicino- mormorai.
-Prima che tu lo dica, non si tratta di Ares. È stato con me quasi tutto il tempo-
Un altro dio di cui mi ero completamente dimenticato. Leo aveva ragione, non si trattava di Ares. Ma forse anche lui aveva un ruolo da giocare nella storia. In fondo, anche il dio della guerra era molto legato ad Artemide. Il dio della guerra, il cui simbolo è il lupo.
-Per caso il tuo amichetto ti ha lasciato una spada o un’arma di qualche sorta?-
-Faccio ancora schifo nella scherma, mi ha dato solo questo- rispose lui mostrandomi un pugnale.
-Sarà più che sufficiente- d’altra parte mi serviva solo qualche goccia di sangue.
 
-Sai, mi sarebbe servita solo qualche goccia di sangue, un taglietto sulla mano sarebbe andato bene. Ma tu hai fatto male al mio fratellone-
La faccia di Apollo mentre mutavo forma davanti a lui era impagabile. Estrassi il pugnale dal suo fianco ed emise un gemito piegandosi in due, anche se non era poi una ferita così grave, specie per il dio della medicina.
Feci un teatrale passo indietro e mostrai la lama insanguinata.
-Loki!- esclamò Thor. Anche la sua faccia era impagabile.
-Ciao fratellone sopracitato. Prima che tu lo chieda, Artemide sta bene, o almeno lo sarà dopo aver ricevuto questo- sventolai il pugnale –Tutto tuo nerd-
Leo saltò fuori dai cespugli dove era nascosto e agguantò il pugnale. Lui e Apollo si lanciarono uno sguardo. Se vi state chiedendo da chi avessi preso ispirazione per l’espressione triste della mia versione di Artemide, avreste dovuto guardare lui in quel momento. Non disse una parola, le labbra serrate in una linea sottile, gli occhi colmi di lacrime che si rifiutavano di cadere. Gli aprii un varco per l’Olimpo e se ne andò.
-Come..?- sussurrò il dio del sole mettendosi in piedi.
-Oh è stato merito suo. E delle Norne suppongo; per quanto cripticamente, ci hanno davvero detto tutto quello che avevamo bisogno di sapere-
-Loki, come? Cosa?- sta volta fu Thor a chiedere spiegazioni.
-Permettetemi di lanciarmi nel monologo finale in cui spiego i dettagli del mio diabolico piano. Come ho già detto, ruotava tutto intorno alla profezia: la parte della luna che muore è assodata, così come i titani eccetera eccetera. Tra parentesi, i tre pezzi grossi hanno davvero sconfitto Crono, il tempo di sistemare Tifone e Oceano e saranno qui. Adoro Hermes! Ma torniamo a noi… Visti gli ultimi avvenimenti, era logico pensare che il tradimento di un fratello si riferisse a me, confesso che ne ero convinto anche io. Ma poi, parlando con Leo, ho cominciato a pensare ‘’e se non fosse così ovvio?’’. Se riflettete attentamente, quegli ultimi due versi non avrebbero avuto niente a che fare con il resto dell’avvertimento secondo questa linea di pensiero. Senza contare che io e Thor non siamo fratelli di sangue. Ed è proprio il sangue la chiave dell’enigma! Muore la luna, sanguina il sole… solo il tuo sangue Apollo, avrebbe potuto restituire la scintilla divina a tua sorella, scintilla che le hai strappato nel momento in cui hai deciso di tradirla-
-No! Io non ho tradito lei!-
-Credimi, per quanto cerchi di trovare una giustificazione, lo hai fatto. Sono un esperto in materia-
-Ma perché hai preso le sue sembianze?- chiese Thor.
-L’ingannatore a sua volta ingannare, mio ottuso fratello. Non potevo sperare di vincere in uno scontro aperto con Apollo, né tanto meno avvicinarmi abbastanza da ferirlo. E poi mi conosci, sai quanto mi piace essere melodrammatico. Restava solo la parte del lupo, e anche qui Leo è venuto in mio soccorso. Solo un’arma divina può scalfire la pelle di un dio, e a chi altri rivolgersi quando si parla di armi, se non al dio della guerra? Il cui animale simbolo, guarda caso, è proprio il lupo-
-Bastardo di un furbastro…- sibilò Apollo.
-Furbo, si, anche bastardo in effetti- ghignai –Devo ammettere però che mi hai sorpreso. Tutto questo macello è una cosa che ci si aspetterebbe più da qualcuno come me, oh integerrimo dio del sole-
-Va a farti fottere, serpe-
-Sei tu quello che è stato fottuto, stronzo egoista-
Era praticamente fatta; Apollo era con le spalle al muro, a breve Zeus e gli altri sarebbero arrivati, avrebbero liberato Thor e pensato a lui. Non aveva modo di cavarsela. A quel punto, me la sarei potuta svignare.
-Starà bene?- chiese però il dio del sole. Capii che si riferiva a sua sorella. Per quanto mi desse fastidio ammetterlo, eravamo più simili di quanto si possa pensare.
-Se le Norne non hanno mentito, si. E loro, a differenza nostra, non mentono mai-
Quel pazzo sorrise: -Poco male allora-
Probabilmente avrei dovuto aspettarmelo, in fondo era davvero una ferita poco grave. Invece il fascio di luce mi investì in pieno e mi sbalzò via. Mi schiantai al suolo battendo la testa. Per tre secondi riuscì ancora a mettere a fuoco: Apollo era sparito, Thor stava urlando qualcosa, guardandomi con un espressione…preoccupata? Ah, sei proprio un imbecille, dio del tuono. O forse era solo il colpo alla testa. Accidenti, avevo preso proprio una bella botta.
‘’Beh, questo non lo meritavo’’ fu l’ultima cosa che pensai prima di perdere i sensi.
 
   
 
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