Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: cenere41    20/01/2016    1 recensioni
Una giovane donna che fugge da un mondo a lei ostile, intraprendendo un viaggio che la porterà dal Giappone all'Europa, in un susseguirsi di vicessitudini inaspettate insieme alla sua amica del cuore. Una traversata che sarà per loro un segno del destino, che le condurrà verso una nuova vita e dove forse ci sarà ad attenderle il grande amore. Ma la strada verso la felicità sarà lunga, piena di insidie e gelosie, ma anche di dolci ed appassionati momenti.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Nei giorni successivi tutto proseguì come sempre, non accadde nulla di nuovo: a bordo della nave l'attività continuava con il consueto fermento. Rei era sempre più esaltata nel suo compito di aiutante di Hijiri:oramai tra i due si era creato un affiatamento non comune, che generava molta confusione nell'uomo, mentre per la ragazza era qualcosa di prezioso, da conservare nei suoi ricordi per il futuro, quando non sarebbe più stata al suo fianco.

Per quanto riguardava Maya, invece....la situazione rimase più o meno invariata:seguitava a dividere la cabina con Masumi, continuando ad occuparsi delle faccende da svolgere, però l'atmosfera nell'alloggio era cambiata.Benchè l'uomo disertasse volutamente quel luogo e ci restasse quasi solo durante le ore notturne, quando già lei dormiva, era inevitabile che qualche volta s'incontrassero ed in quei momenti la tensione tra loro era palpabile:nessuno dei due, infatti riusciva a scordare il bacio che si erano scambiati, nonostante ci provassero continuamente.

Una mattina, mentre Masumi era sul ponte per discutere alcune questioni con Hijiri, Maya ne approfittò per andare a cercare Rei. Bussò alla sua cabina, sperando che non fosse ancora salita con gli altri,sospirando di sollievo quando l'amica aprì la porta invitandola ad accomodarsi.
-Come mai sei qui, Maya? Devi dirmi qualcosa?- le chiese la giovane, vedendola seria e pensierosa.
La ragazza per un attimo pensò di confidarsi, dirle che il signor Hayami aveva scoperto che era una donna e raccontarle la sua reazione, ma siccome conosceva Rei, preferì tacere. Sapeva infatti che si sarebbe esposta anche lei, pur di non lasciarla sottostare ancora alle condizioni dell'uomo ed era meglio per tutti se le cose fossero restate invariate.
-No...volevo solo vederti, per sapere come te la passi...-Rispose, con tono il più naturale possibile.
-Bene. Sto imparando tante cose della vita di bordo!- La informò l'altra con viso entusiasta.-Non pensavo che mi potesse piacere, sai? Ma credo che il merito sia tutto del mio insegnante...-continuò con occhi lucenti.-Il signor Hijiri è davvero un ottimo maestro, paziente ed anche severo all'occorrenza, ma è sempre disponibile con tutti, incoraggiandoli nelle loro mansioni...Quando c'è molto lavoro è il primo a rimboccarsi le maniche...non si limita solo a dettare ordini.-
Maya ascoltava la sua amica decantare le lodi dell'uomo che all'inizio aveva definito insopportabile:mentre udiva quell'elogio inatteso, le vedeva un'espressione ammirata ed estasiata in volto e le venne il sospetto che si stesse innamorando del proprio mentore.
-Lo stimi davvero molto, a quanto pare...! O...c'è dell'altro, Rei?-Le chiese ad un tratto, guardandola con aria canzonatoria e guadagnandosi l'occhiata sorpresa ed imbarazzata dell'amica, che arrossendo chiese:-Che vuoi dire?-Ma si vedeva che temeva la sua risposta.
-Che mentre prima dicevi di non poterlo soffrire, ora ti s'illuminano gli occhi ed il viso quando parli di lui...Ed hai un'espressione che non ti ho mai visto...mai...da quando ti conosco!- La prese in giro, semiseriamente.
Quelle parole fecero arrossire Rei ancora di più, che un pò troppo in fretta, disse:-Piantala di dire sciocchezze! Sto solo riconoscendo che è un uomo giusto e generoso...non farti venire strane idee!-
-Se lo dici tu...! ma non ti credo!-Terminò Maya, guadagnandosi una smorfia dall'amica, mentre si apprestava a ritornare nella propria cabina.
Ma una volta sola, la Aoki non potè evitare di ripensare a ciò che l'altra, seppur scherzando, le aveva fatto notare: da un pò di tempo, quando era insieme ad Hijiri, si sentiva strana.All'inizio non era stata contenta di affiancarlo in ogni momento della giornata, un pò per la paura di essere smascherata e molto perchè la sua costante presenza aveva il potere di turbarla. Il chè era strano: nessuno mai era riuscito a metterla a disagio; con lui invece si sentiva impacciata ed indeguata. Poi, con il passare dei giorni, aveva scoperto di attendere con impazienza il momento in cui stava al suo fianco, di essere felice quando lui le insegnava come tirare l'ancora o virare la nave. Con un tuffo al cuore, riandò col pensiero a pochi giorni prima: lui era al timone e la invitò a prendere il suo posto, ponendosi alle sue spalle per insegnarle come manovrare e quando lei scartò un pò troppo bruscamente, egli le fermò le mani con le proprie. Quel gesto improvviso le trasmise un 'emozione fortissima che le imporporò il viso, rendendola pienamente conscia del calore del corpo che sfiorava il proprio: le parve di sentirlo trattenere il respiro...ma fu solo un attimo, poi di scatto, lui le liberò le mani e le si mise di lato, continuando a dirle come manovrare, però facendo attenzione a non sfiorarla più.

Quella stessa sera Hijiri era sul ponte per controllare che tutto procedesse per il meglio. Infatti tutto era apposto:gli uomini si alternavano nelle loro postazioni di guardia, altri dormivano in un angolo del ponte e il mare sembrava di una calma rilassante.Esalando un profondo respiro, pensò che era una vera sfortuna che quella quiete non si estendesse al proprio animo. Da un pò di tempo a quella parte, non riusciva a riposare come prima, si sentiva tormentato ed irrequieto e si rifiutava di accettarne la ragione.Ad essere onesti, quello stato d'animo lo accompagnava da quando erano ripartiti alla volta dell'Europa, aumentando durante il tragitto e la colpa era del signor Hayami, che gli aveva messo alle costole quel ragazzino inesperto.Con un moto d'irritazione, scosse la testa: possibile che, anche ora che non gli stava tra i piedi, pensasse a lui? Accidenti... non era sufficiente che lo avesse attorno ogni giorno? Ma era inutile...non riusciva a toglierselo dalla mente. Ripensava a tutto l'entusiasmo che metteva nell'imparare giorno per giorno le cose che lui gli insegnava. Era instancabile, sveglio e...Gli tornò in mente che quando sorrideva gli occhi verde-smeraldo splendevano come diamanti, mentre il viso s'illuminava di pura gioia. Non aveva mai visto un modo di sorridere più bello, pensò, per non parlare della sensazione di benessere che gli dava la sua vicinanza. Scosse di nuovo la testa. Ma che diavolo gli stava capitando? Che i suoi gusti stessero cambiando all'improvviso? No.A lui erano sempre piaciute le donne! Ciò che sentiva...non poteva essere reale...-Stabilì infine tra sè.
-Non si sente bene, signore?-Quella voce, la sua voce, interruppe le sue confuse riflessioni. Con uno scatto fulmineo si voltò e lo vide lì, nell'ombra della luce lunare che lo guardava con espressione preoccupata, quasi dolce.
-No...è tutto a posto. Tu, invece, dovresti essere già a dormire...- Gli rispose, cercando di essere il più naturale possibile. Se avesse saputo la direzione dei suoi pensieri, quel ragazzetto avrebbe potuto spaventarsi:..!
Rei si avvicinò con cautela e fissandolo con insistenza, rispose:-Non ho sonno questa sera e così volevo respirare un pò di aria fresca.-appena era arrivata, gli aveva visto un'espressione talmente angosciata sul viso che pensava gli fosse capitato qualcosa, perciò lo aveva avvicinato: voleva assicurarsi che stesse bene.
-Mi scusi se insisto, ma c'è qualcosa che la preoccupa?- continuò imperterrita.
Hijiri lo fissò pensando che era davvero dolce e premuroso, nel manifestare tanto interesse nei suoi confronti e che la luce lunare doveva davvero fargli uno strano effetto, visto che in quel momento si sentiva inevitabilmente attirato verso di lui,fu quindi per dominarsi che rispose la prima cosa passatogli per la mente:-Mi auguravo di non incontrare pirati nel nostro cammino...!-
Ma dopo averlo detto se ne pentì amaramente, poichè lo vide sbiancare di colpo, mentre ripeteva:-Pirati? Lei pensa che potrebbero attaccarci?- chiese con comprensibile apprensione.
Hijiri decise di essere onesto, non poteva mentirgli:-Spero di no...ma tutto è possibile!- Poi colto da un pensiero improvviso, domandò:-Hai mai lottato, Rei? O usato una qualsiasi arma?-
La ragazza sentì un freddo sudore scenderle lungo la schiena, mentre scuoteva la testa in segno di diniego.
-Me lo immaginavo...Sei stato abituato ad un altro tipo di vita- Affermò l'uomo con convinzione.-Però se vuoi sopravvivere in questo ambiente, devi imparare a difenderti. Credo che dovrò addestrarti anche in questo!- Concluse poi con un sorriso compiacente e prima che lei potesse proferire parola, le lanciò un bastone che era in terra, dicendo:-Avanti...iniziamo con questo!- Vedendo che non capiva, continuò:-Colpiscimi con tutta la forza che hai!!!-
-Ma io...-Rei era alquanto sorpresa da quella decisione improvvisa.
-Dai, coraggio. Devi essere in grado di difenderti, in caso di attacco...Non potrò certo nasconderti in cabina!?- La esortò ancora lui.
Allora la ragazza, con un brillio di sfida negli occhi, prese il bastone e cercò di colpirlo con vigore, ma lui lo schivò con una abile mossa ed afferandolo a sua volta per le estremità, la strattonò così forte che rotolando insieme per terra, finì con il corpo sopra quello di lei e quando Rei riaprì gli occhi chiusi, si ritrovò col viso che sfiorava quello di Hijiri. 
  
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