GIANNA: CONTROLLO
“Benvenuti a Volterra, signori”
Sorridi professionalmente; li guardi in piedi, con il tuo nuovo vestito dalla cifra improponibile.
Come è stato pagato è un mistero, ma tu non ti poni domande; hai smesso di farlo da quando lavori lì, sempre se quello possa essere definito tale.
Li osservi, spensierati. Gruppi di uomini, donne, bambini camminano assieme verso una stanza, e sai benissimo che non ne usciranno più.
Alla coda della fila, il vampiro Demetri ha un ghigno famelico; si volta verso di te, un istante solo, la medesima espressione che incornicia il suo viso perfetto.
Non puoi permetterti di chinare il capo, di esternare i tuoi sentimenti, di mostrare paura. Ogni giorno vivi con la stessa intensità di mille umani, il tuo cuore batte, il ritmo è regolare ed è una benedizione per te, che non conosci il tuo futuro.
Il portone si chiude.
Un attimo di silenzio.
Poi le urla.
Ti tappi le orecchie, cerchi di non sentire, ma esse vanno bel oltre quella camera, ti entrano sotto la pelle. Il loro destino è stato morire, nutrire i vampiri che ti tengono in vita per non si sa quale motivo.
Non calcoli i minuti che si susseguono. Non lo fai più. L’importante è che il tuo cuore continui a funzionare, nemmeno sai quando smetterà di farlo.
Cerchi di comporti, ti siedi dietro il vetro, sistemando un plico di fogli.
La porta si apre e non hai il coraggio di guardare oltre.
Tre vampiri escono, ridendo fra loro; i vestiti e le loro bocche sono sporche di sangue fresco.
Ti osservano, sprezzanti; Jane, quella bambola di porcellana, fa schioccare la lingua tra le labbra, come se volesse affondare i canini nella tua giugulare.
Sii forte, Gianna. Questo incubo avrà termine.
Non sai quando diventerai un pasto allettante per quei mostri; ma nel mentre, c’è una cosa che devi assolutamente fare.
Sorridi, Gianna.
Dopotutto, la morte può attendere.
Hola! Ho voluto continuare con Gianna, l'umana che si può vedere a Volterra dentro il castello dei proprietari. La scena a cui mi sono ispirata per questo pezzo è quella presente in New Moon, quando si vede lei che saluta i turisti mentre Bella, Edward ed Alice sono scortati fuori. Qui non è descritto proprio questa specifica scena, ma può rappresentare benissimo uno spaccato di vita quotidiano, visto dagli occhi di chi è impotente.Che dire, spero vi piaccia anche questa flash!Ringrazio chi ha letto e chi ha anche recensito!!A presto!Anna