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Autore: rora02L    20/01/2016    8 recensioni
Parodia da me scritta dell'omonimo romanzo scritto da Steve Harvey, cedo i diritti di alcune idee a lui, ma molte cose verranno rimaneggiate e ridicolizzate dalla sottoscritta pazzoide romanticosa. Si accettano idee e suggerimenti, non vuole essere una vera e propria guida sul mondo della seduzione e dei rapporti di coppia, ma spero di dare qualche spunto ... e sottolineo che le cose che scrivo non sono oro colato ... prendetele con le pinze.
Genere: Comico, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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2. Marte e Venere.

“Know this: It is your right to expect that a man will pay for your dinner, your movie ticket, your club entry fee, or whatever else he has to pay for in exchange for your time.”

Da “Act like a Lady, think like a Man” di Steve Harvey

Il mondo, anzi l’universo, femminile e maschile esiste in ogni specie, animale e persino vegetale. Ovviamente ci sono delle eccezioni di cui non parleremo, limitandoci al “caso standard” del genere umano, anche se in questo millennio non è così semplice.
Nell’antichità, tipo all’epoca dei nostri genitori o dei dinosauri, i ruoli erano ben chiari e nessuno metteva in dubbio che un uomo fosse un uomo ed una donna una donna, con caratteristiche proprie di ciascuno. Per i preistorici, l’uomo “seduceva” la donna desiderata con un metodo alquanto rapido e poco indolore: una clavata in testa, poi la prendeva per i capelli e la trascinava nella sua caverna. Fine del matrimonio preistorico, viva gli sposi!
Tornando ai nostri tempi, il rito è molto più lungo e complesso. Ma c’è prima da capire come ragionano le donne e come, invece, ragionano gli uomini. Ad esempio, quando una donna vi dice “va bene, certo, esci pure coi tuoi amici, non mi importa” ci sono due possibilità: sta effettivamente pensando quello che ha scritto o ha scritto esattamente l’opposto di quello che pensa, ossia “non va affatto bene che tu esca con gli amici, idiota! Mi importa eccome, cretino!"
Ma il ragazzo è un essere più semplice e lineare: se dice una cosa è esattamente quella. Non pensa una cosa completamente opposta, a meno ché non vi stia mentendo.
Quindi il povero maschietto in questione capisce questo: alla mia lei va bene che io vada coi miei amici. Non pensa “aspetta, ma perché me lo ha detto in modo così brusco ?”
Nel momento in cui lo fa, non ci arriva da solo al perché. Non per stupidità o cosa, ma per linearità.
Immaginate di poter disegnare la psiche femminile e quella maschile. La prima sarà una specie di groviglio in cui però si riesce, tramite legende ed indicazioni, ad orientarsi, dopo svariati anni di studi e master all'estero. La seconda, invece, è una strada spianata, caratterizzata da cartelli con su scritto “viva la *censured*” oppure anche “amo i videogames/ vai così, Totti !” Sono due mondi che si scontrano o incontrano, dipende dai punti di vista.
Ma nella loro diversità sta la scintilla che innesca quella reazione chimica e mentale chiamata innamoramento, non subito amore. Se i due generi fossero uguali, le cose sarebbero più complesse. Ma si cerca il proprio opposto, quella persona diversa che ha caratteristiche che magari vorremmo avere, non la persona identica a noi, che magari adora il gelato al pistacchio o lo yogurt al mango.
No, vogliamo qualcuno con interessi diversi dai nostri, da cui imparare e a cui insegnare.
Magari un disastro in cucina è attratto da una persona talentuosa coi fornelli, oppure un artista è incuriosito da uno scienziato e così via.
Hanno anche dei modi diversi di amare, oltre ché di pensare. Non fraintendetemi, l’amore è sempre quello, ma è il modo in cui si dimostra ad essere diverso. Quello delle donne è assoluto, farebbero di tutto per il proprio uomo, e lo puoi vedere dal loro viso perso nella felicità assoluta mentre guarda il suo lui.
Non ci sono dubbi, i suoi occhi sono luccicanti di felicità e, anche se a volte si arrabbia per cose poco importanti, vi ama. In modo assoluto, senza riserve, infinitamente e con un romanticismo da romanzo rosa consumato e classico, come se fosse una principessa delle favole. E voi siete uomini, non vi fate paranoie, grazie al cielo. Invece, noi femminucce, siamo più complicate, e le paranoie ce le facciamo eccome: mi ama davvero ? Vuole davvero costruire qualcosa con me ? Come faccio a capirlo ? Ecco alcuni segnali, indicati anche nel libro da cui è traggo ispirazione:

- Vi presenta: state facendo una passeggiata, quando vi imbattete in alcuni amici di lui. Si salutano ed è il momento delle presentazioni. Se vi presenta subito come “la mia ragazza”, “la mia donna” o “la mia signora” ed altre cose simili, magari gonfiando il petto d’orgoglio e guardandovi come se non ci fosse nulla di più bello al mondo, ci siamo.
Campanello d’allarme se voi siete solo “la mia amica *nome*” o anche solo col vostro nome. Passo in più e punti bonus super se vuole presentarvi ai suoi genitori come la sua ragazza;

- Provvede a voi: magari non sarà l’uomo più ricco del mondo, ma ci tiene a voi e provvede a rendervi felice come può, magari aprendovi la porta o prestandovi la sua giacca, nonostante la temperatura sia a meno sette e lui stia già battendo i denti dal freddo, mentre saluta un gruppo di pinguini passanti.
Ovviamente se paga per voi significa che può permetterselo e non serve fare le prime donne: lui lo fa con piacere, perché è un modo per prendersi cura di voi.
Oppure, quando state male, corre subito da voi e vi tiene tra le sue braccia, donandovi dei dolci baci sul capo.
Non temete di pretendere un minimo di attenzioni, ne avete il diritto in quanto donne. E loro saranno ben felici di accontentarvi, entro le loro capacità;

- Vi protegge: siete ad un bar e venite abbordata da qualche ubriacone o nano solitario ? Il vostro lui super eroe verrà in vostro soccorso e ringhierà contro il cattivone di turno, portandovi in salvo.
Oppure vi ha scritto ad ora di pranzo, adesso sono le otto di sera e non ha ricevuto risposta: entrerà nel panico, pensando che qualche zombie succhia-cervelli vi abbia rapite e portate nel suo esercito di non morti.
Vi manderà dei messaggi, se non chiamate, se sa che siete in un paese diverso dal suo o troppo lontano per volare da voi.
Immaginerà gli scenari peggiori, per poi calmarsi solo con un vostro segnale di vita, scartando l’idea di una apocalisse zombie e sospirando, rimettendosi seduto davanti alla play a giocare a FIFA.

Molti uomini hanno diverse fissazioni e magari situazioni familiari diverse dalle vostre, con mentalità diverse ed idee per il futuro contrastanti.
Vi amate ? E allora che importa, la soluzione l’avete già: stare insieme, perché non c’è altro che potreste né vorreste fare. Senza stare troppo a preoccuparsi per problemi che risolverete.
La sola cosa per cui dovete preoccuparvi è di stare al fianco della persona che vi ha rapito il cuore e l’anima, donandovi in cambio il suo cuore e la sua anima. Non fatevi del male inutilmente.

Nel prossimo capitolo, parlerò di ciò che un uomo desidera dalla sua donna … e, stranamente, mie care, non è solo la parola che inizia con “s” e finisce con “o” (mi autocensuro, è vero … ma non si sa mai, la prudenza non è mai troppa).

Volevo ringraziare Celtica per il suo contributo al capitolo precedente, aggiungendo una nuova sezione alle "favolose (si fa per dire) sette" da me citate, ossia quella de “il fidanzato”.
Immaginate la seguente scena: siete ad un bar o ad una festa e vedete un tizio tutto solo col suo drink a guardarsi intorno con aria annoiata. Ora, magari non volete nemmeno abbordarlo, ma siete incuriosite dal suo modo di fare e vi avvicinate.
Lui alza il capo dal suo bicchiere e prima che voi riusciate a terminare la vostra frase, quello ha già aperto bocca ed indica in modo compulsivo un anello al suo anulare della mano destra, strepitando: “Mi dispiace, cocca, sono fidanzato, fidanzatissimo! Non mi seccare, so di essere meraviglioso … (rientra anche nella sezione “megalomani”) ma questo – indica il suo corpo, come se fosse Adone sceso in terra- è già stato preso. E con lui il mio cuore.”
E magari poi si alza col suo drink da femminuccia (forse in realtà è una scusa, la verità è che gli piace il pesce) e se ne va indignato, come una vera prima donna.
Voi volevate solo chiedergli una informazione, essere gentili con lui o semplicemente domandargli se poteva presentarvi quel suo amico single, che si agita come una biscia ( nella categoria “in astinenza”) nel mezzo della pista da ballo.
Ma il nostro amico in questione è fidanzato, fidanzatissimo … e voi non potete nemmeno parlargli, siete una femmina fatale, una succube assetata della sua anima che, utilizzando le sue dolci corde vocali, potrebbe ucciderlo o farlo diventare il vostro schiavetto per ... la parola non pronunciata precedentemente … avete capito, dai.

Ringrazio anche tutti voi per aver letto questo mio folle progetto e spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!
Al prossimo!

La vostra Rora.

  
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