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Autore: Justice Gundam    21/01/2016    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 13 - Il rapimento di Vittoria
 
 
In uno dei rifugi segreti della resistenza a Reborn City, Vera e i suoi compagni si stavano prendendo un po' di tempo per riposarsi e far riprendere i loro Pokemon. Era stata una battaglia dura, soprattutto quando il Tangrowth catturato dal Team Meteora era stato corrotto da quella terribile macchina PULSE... ma se non altro, adesso la crescita incontrollata dei vegetali stava retrocedendo, e i quartieri che ne erano stati invasi, nonostante fossero stati duramente colpiti, sarebbero stati ricostruiti abbastanza presto.
 
E le buone notizie non erano finite lì. Sapere che Ortilla era riuscita a catturare un nuovo Pokemon e aveva già cominciato ad allenarlo era stato un altro punto a favore della resistenza. 
 
"Quindi, sei riuscita a catturare un altro Pokemon? Questa è una buona notizia... credo che avremo bisogno anche di lui nelle battaglie che ci attendono." disse Hitomi, dando un'occhiata allo Scraggy che Ortilla aveva catturato in precedenza, e che ora aveva fatto uscire dalla Pokeball in modo che potesse fare conoscenza con Alty e cominciare a stabilire un po' di rapporto con la sua nuova allenatrice.
 
Ortilla annuì con espressione sollevata. "Già... è stata una battaglia dura, ma credo che con questo piccolino al nostro fianco, avremo qualche possibilità in più di ostacolare il Team Meteora." rispose, accarezzando il piccolo Scraggy sulla testa. Il Pokemon Buio/Lotta, che sembrava contento di aver trovato un'allenatrice, rispose sfregando la testa sulla mano di Ortilla, e poi guardò in direzione di Alty. La graziosa Pokemon Drago/Volante appariva ancora un po' insicura di cosa pensare del suo nuovo compagno di squadra, e del fatto che, di lì a poco, ne avrebbe avuti probabilmente altri. Anche se, in effetti, si rendeva perfettamente conto che fosse necessario.
 
"Scrrraggy?" disse il Pokemon Buio/Lotta, avvicinandosi ad Alty, che si abbassò fino ad appollaiarsi sul pavimento ed osservò con curiosità lo strano Pokemon di Unima. Dava l'impressione di essere un Pokemon molto vitale e vivace, ma non sapevano molto di lui, e forse era il caso di chiedere consiglio a qualcuno che ne sapesse di più sui Pokemon Lotta...
 
"Altarrr, alta!" disse infine Alty, pensando che in ogni caso fosse giusto far sentire Scraggy il benvenuto nella loro squadra. Estese un'ala ricoperta di soffici fiocchi di cotone verso di lui, e Scraggy accettò il gesto, suggellando quella che speravano sarebbe diventata una grande amicizia!
 
"Scraggy!"
 
Max sorrise lievemente, contento che i due Pokemon stessero già tentando di venirsi incontro a vicenda. "Se non altro, vedo che Scraggy ed Alty sembrano ben disposti." affermò il ragazzino con gli occhiali. "Se per caso hai bisogno di una mano per allenare un po' i tuoi Pokemon, comunque, io sono sempre disponibile! Non sarò il migliore, ma otto Medaglie di Hoenn varranno pur sempre qualcosa."
 
"Certamente. E anch'io darò una mano." disse Hitomi. Manteneva la sua solita espressione distaccata e un po' imbronciata, ma si vedeva che era sinceramente preoccupata per Ortilla, e voleva anche lei assicurarsi che la sua nuova amicadiventasse brava abbastanza da cavarsela in quel mondo oscuro e spietato che era il continente di Reborn.
 
Ortilla sorrise, facendo cenno ad Alty di salirle sulla spalla. Stava per ringraziare, quando una ormai vecchia e già da tempo sgradita conoscenza apparve da una porta dietro di loro, sorridendo con arroganza e prendendo in giro i loro propositi. "Ooooh, ma cosa abbiamo qui? Tre marmocchi da asilo infantile che credono di poter diventare dei grandi allenatori? Hah! Questa è tutta da ridere. Lasciate che ve lo dica, queste vostre enunciazioni di principio, e queste vostre zuccherose dimostrazioni di amicizia mi fanno venire il voltastomaco."
 
"Fern..." grugnì Hitomi, non degnando il ragazzaccio con gli occhiali neanche di uno sguardo. "Senti, la giornata è stata buona finora. E mi piacerebbe andare a letto di buon umore. Quindi, hai esattamente cinque secondi per chiudere quella trappola."
 
"Oh? Perchè sennò che mi fai, eh? Il solletico? Heheheheee..." sghignazzò Fern, continuando a prendere in giro gli allenatori più piccoli senza alcun ritengo. "Otto Medaglie della Lega Pokemon di Hoenn! Oh, ma che grande risultato! Peccato che qui a Reborn quelle Medaglie le vendiamo al mercato nero! Non ce ne facciamo niente di quei pezzi di latta."
 
"Ti devo ricordare che ti ho battuto, poco dopo che ci siamo incontrati?" chiese Max, sorridendo a Fern con tono beffardo.
 
Fern si zittì subito, continuando a sogghignare... ma Max, Hitomi ed Ortilla videro che ora il suo sogghigno presuntuoso era più forzato. "Bruciato." commentò Hitomi sarcastica.
 
"Tsk... è stato solo un colpo di fortuna perchè non avevo la mia squadra migliore con me." replicò Fern, rifiutandosi di cedere il passo. "La prossima volta che ci affronteremo, marmocchio, tu perderai."
 
Ortilla sospirò e scosse la testa, chiedendosi come fosse possibile che quei due si mettessero a litigare in un momento come questo. Dopo aver ricevuto da Alty e Scraggy un segno di assenso, la ragazzina dai capelli turchesi guardò verso Fern e fece cenno a lui e a Max di smetterla. "Okay, voi due! Adesso basta così!" esclamò, sorprendendo anche sè stessa con la forza di carattere e l'autorità che ci stava mettendo. Evidentemente, qualcosa aveva preso da zio Adriano... "Sentite, se avete le vostre ruggini personali, potete sistemarle dopo che saremo usciti da questa situazione, in un modo o nell'altro. Con il Team Meteora che ci sta addosso, non è il momento di essere divisi."
 
"Ben detto. Ogni tanto, i maschi bisogna tenerli al guinzaglio." disse Hitomi, facendo scendere una grossa goccia di sudore dalla fronte di Max.
 
"Altar!" cinguettò Alty.
 
Fern restò per qualche secondo fermo dov'era in silenzio... poi, perdendo ogni interesse nella conversazione, prese cappello e se ne andò. "Bah. Ecco finalmente chi mi insegna come si vive a questo mondo. Tre lattanti." commentò. "Fate quello che volete, non me ne importa. Ma non si diventa veri allenatori di Pokemon con le vostre belle parole e le vostre smancerie. La tecnica e la strategia sono le uniche cose che contano."
 
I tre bambini, Alty e Scraggy restarono in silenzio, fissando Fern mentre si allontanava con fare arrogante... e solo quando se ne fu andato, Max tirò un sospiro rabbioso e si sfregò un orecchio, come se volesse cercare di togliersi dalla mente il ricordo della sua voce. "Lasciamolo perdere. Hai ragione tu, Ortilla, discutere con uno come lui è tutto tempo sprecato." affermò il ragazzino con gli occhiali. "Piuttosto, Ortilla, stavamo dicendo... vuoi che facciamo un piccolo incontro di allenamento? Credo che ci siano anche Pietro, Amaria e Cain a darci una mano..."
 
"Scrrrraggy!" esclamò il piccolo Scraggy, saltellando qua e là come un pugile e sferrando qualche rapido colpo in aria, per dimostrare la sua impazienza ad incominciare! Alty gli fece cenno di aspettare con una delle sue ali, per evitare che si mostrasse troppo baldanzoso... ma ammise tra sè che avrebbe apprezzato anche lui di fare un po' di allenamento, giusto per essere pronto al prossimo confronto. Il Team Meteora non ci avrebbe messo molto a riorganizzarsi...
 
 
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"Okay, ragazzi... continuiamo così! Wartortle, tu prova un attacco Idropulsar... e tu, Venusaur, credo che sia meglio cominciare a fare pratica con quel tuo nuovo attacco, Fiortempesta." disse Vera, in quel momento impegnata ad allenare un po' i suoi Pokemon assieme a Shelly, Heather, Cain e Pietro. Per il momento si stava concentrando su Venusaur e Wartortle, mentre Blaziken, Skitty, Beautifly, Munchlax e Glaceon osservavano intenti... e i due starter di Kanto risposero immediatamente all'ordine! 
 
Wartortle spalancò la bocca e scagliò una raffica di anelli d'acqua concentrici, colpendo il muro poco lontano da lui... mentre Venusaur aprì un po' di più il gigantesco fiore che cresceva sulla sua schiena, lanciando un grugnito di decisione. Dei petali rosa fluttuanti apparvero attorno al corpo della Pokemon Erba/Veleno e cominciarono a turbinare intorno ad esso, crescendo sempre più di numero e di intensità fino a trasformarsi in un vero e proprio uragano in miniatura! Con un rapido e deciso movimento del corpo, Venusaur scagliò il suo vortice di petali, che investì l'intera area e costrinse alcuni dei Pokemon più vicini a ritirarsi per non esserne travolti! Anche Wartortle distolse la sua attenzione dall'attacco Idropulsar sul quale stava facendo pratica, e restò a guardare a bocca aperta il tornado di petali rosa che si dipartiva dal fiore di Venusaur e si schiantava con violenza sul muro, causando una fragorosa esplosione! Cain, Pietro e i loro Pokemon interruppero il loro allenamento per un attimo, per guardare con stupore il risultato di quell'attacco - un buco di notevoli dimensioni sulla parete di mattoni levigati!  
 
"Torrrrtle..." mormorò Wartortle stupefatto. Venusaur stesso sbattè gli occhi, anche lei sbalordita dall'essere riuscita ad ottenere simili risultati con un suo attacco!
 
"Wow, quello sì che era un attacco potente! Favoloso!" esclamò Cain, avvicinandosi a Vera. La stessa giovane coordinatrice di Pokemon faceva fatica a credere che una dei suoi Pokemon fosse stato capace di usare una mossa così potente e a controllarla così. "Certo, ci vorrà ancora un po' di pratica per mirarla e usarla a piacimento della tua Venusaur, ma comunque... sono stupefatto!"
 
"Beh... grazie! Diciamo che... ho fatto un po' di pratica con i miei Pokemon, e ho imparato a combattere oltre che ad esibirmi nelle gare." affermò la bambina castana. "Venusaur è stata una dei miei Pokemon più forti ed affidabili, e ha deciso di stare con me dopo che l'ho incontrata in una foresta proibita nel continente di Hoenn. Da allora siamo sempre state grandi amiche, e abbiamo spesso fatto pratica assieme. Ma non mi aspettavo che Venusaur fosse già in grado di controllare così bene l'attacco Fiortempesta!"
 
"Saur, saur!" esclamò Venusaur, contenta di aver fatto un così buon lavoro. Si voltò verso Pietro e Cain, e fece loro un sorriso smagliante, che il ragazzo dai capelli viola ricambiò con un segno del pollice in alto!
 
"Baby, continua così! Avete già fatto dei bei passi in avanti da quando siete entrate nella esistenza... e anche tu, Wartortle, non credere che ci siamo dimenticati di te!" rispose Cain. Wartortle, tuttavia, non sembrò eccessivamente lusingato dalle lodi di Cain, e incrociò le braccia sul petto assumendo un'espressione imbronciata. A quanto pareva, Wartortle era un po' invidioso di non avere ancora una mossa così potente ed efficace nel suo arsenale, e Vera, ormai esperta nel comprendere le emozioni dei suoi Pokemon, si chinò su di lui e lo accarezzò sulla testa per non farlo sentire da meno.
 
"Non te la prendere, Wartortle, anche tu stai facendo dei bei passi avanti!" affermò la ragazzina castana. "Non ti preoccupare se ancora non riesci ad usare mosse potenti come quelle di Venusaur, è tutta questione di tempo e pratica. E io ti darò una mano a diventare forte come lei!"
 
"Tortle..." disse Wartortle, annuendo con fare leggermente annoiato. Si vivacizzò un po' quando guardò verso uno degli ingressi della sala d'allenamento, e vide Max, il suo Gardevoir, Hitomi, Ortilla ed Alty che si avvicinavano. "Wartort!" esclamò, agitando una mano verso gli allenatori più giovani.
 
"Ciao, sorellina! Ciao, ragazzi!" esclamò Max. "Anche voi stavate facendo pratica, vedo!"
 
Pietro annuì con decisione. "Già... e abbiamo visto che la Venusaur della tua sorellina si sa già far valere!" affermò il giovane chitarrista. "Volete anche voi fare un po' di pratica? Beh, immagino di sì, se siete venuti fin qui."
 
"Esatto." disse Hitomi, giocherellando con una Pokeball. "Il mio Sceptile e il mio Grumpig in particolare. E Ortilla dovrebbe cominciare a far fare un po' di pratica al suo Scraggy. C'è Vittoria, per caso?"
 
Cain scosse la testa. "Spiacente, piccola. Vittoria è andata via circa un quarto d'ora fa... ha detto che andava a fare una commissione per la sua sensei, e che sarebbe tornata quanto prima. Comunque non ti preoccupare per lei, Vittoria se la sa cavare bene." rispose.
 
"Capisco. Beh, non è un problema, io e Scraggy possiamo allenarci anche con voi." rispose gentilmente Ortilla. "A questo proposito... che ne è della recluta del Team Meteora che abbiamo catturato? Ha detto qualcosa?"
 
"Nulla che non sapessimo già. Al momento, Julia e Florinia stanno cercando di metterlo sotto torchio, ma non credo che ne tireremo fuori granchè." affermò Pietro con un'alzata di spalle, gettando uno sguardo di intesa al suo Rhydon. "Comunque, al momento non è lui la nostra priorità. Stiamo piuttosto cercando di capire dove si trovino i loro nascondigli, e magari anche di scoprire di più sul quel loro maledetto PULSE... forse, se riuscissimo a capire esattamente di cosa si tratta e come contrastarlo, avremmo qualche possibilità in più."
 
"Saphira non si è fatta sentire per un po'..." continuò Cain, grattando uno dei suoi Pokemon, uno Skuntank, dietro un orecchio. "Da quanto ne so, al momento sta contattando alcuni nostri alleati nella città di Agatipoli, nella zona nord-ovest di Reborn. Credo che stia organizzando qualcosa di grosso, ma Saphira non è il tipo da parlare delle sue intenzioni fino all'ultimo momento."
 
"Capisco..." disse Max. "Ed Heather e Shelly? Le avete viste, per caso?"
 
"Wartortle!" disse il Wartortle di Vera, indicando un'altra uscita, da cui aveva visto l'ultima volta andarsene le due componenti più giovani della resistenza.
 
"Immagino che volessero passare un po' di tempo assieme." disse Pietro. "Non posso biasimarle. Anche se Heather non è una con cui si va facilmente d'accordo, lei e Shelly sono talmente amiche che non credo sopporterebbero a lungo di essere separate l'una dall'altra. Si sono appoggiate l'una sull'altra per tanto tempo..."
Max provò un po' di imbarazzo nel rendersi conto che non aveva la più pallida idea di come potesse essere stata la vita di Heather e Shelly, per diventare quello che adesso erano. Lui, che non aveva mai dovuto preoccuparsi di nient'altro che dei bisticci con sua sorella, e non di mettere cibo sul tavolo o sfuggire ad un gruppo di criminali, faceva fatica ad immaginare cosa avrebbe fatto se avesse passato quello che quelle due avevano sperimentato.
 
"Sei un po' preoccupato, vero, Max?" chiese telepaticamente Gardevoir, percependo le emozioni del suo giovanissimo allenatore. "Preoccupato e un po' in pena per quelle due, immagino..."
 
Dopo un attimo di esitazione, Max alzò le spalle ed ammise la verità. "Immagino di sì. Voglio dire... non ho mai incontrato nessuno che avesse avuto una vita così difficile." affermò. "In particolare Heather... per noi di Hoenn, e anche per quelli di Kanto, Johto e Sinnoh è relativamente facile viaggiare con i loro Pokemon. I continenti in cui viviamo sono relativamente sicuri. Ma qui a Reborn... immagino che crescere debba essere stato molto difficile per lei, tanto più che non ha neanche i genitori."
 
"Chissà poi cosa è successo ai suoi genitori..." affermò Ortilla. "Certo non sarò così indelicata da chiederglielo, ma..."
 
Pietro si massaggiò la fronte. "Per quello che so, la mamma di Heather è mancata dandola alla luce. E con suo padre non ha mai avuto un gran rapporto." affermò il giovane allenatore di tipo Roccia. "Ma hai ragione, Ortilla, non è il caso di fare domande su questioni così delicate. Se Heather lo vorrà... e non credo avverrà tanto presto... ce lo dirà."
 
"Mi sembra giusto." disse la voce telepatica di Gardevoir. "Comunque... forse è meglio cominciare l'allenamento, già che ci siamo. Sfruttiamo il più possibile il tempo a nostra disposizione."
 
Il Pokemon telepatico fluttuò elegantemente su uno dei quadrati destinati all'allenamento, e fece cenno a Max e ai suoi compagni di essere pronto a cominciare. Con un sorriso sicuro, Ortilla salì per prima sul quadrato, seguita a ruota dal suo Scraggy. "Io sono pronta! Okay, Scraggy, adesso bisogna impegnarsi sul serio! Il Team Meteora non scherza, e noi dobbiamo fare tutto il possibile per dare una mano, okay?"
 
"Scrag!" esclamò il piccolo Pokemon Buio/Lotta, facendo cenno a Gardevoir che era pronto a combattere.
 
 
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In un'altra stanza del rifugio della resistenza anti Team Meteora, Julia e Florinia erano impegnate in quello che voleva essere un interrogatorio - Simone, il complice del Team Meteora che avevano catturato in precedenza, era legato mani e piedi ad una sedia, ancora vestito del completo nero e grigio della sua organizzazione, ma con le Pokeball poste su una scrivania vicina, in modo che anche se si fosse slegato le mani, non avrebbe potuto raggiungerle.
 
Florinia si aggiustò gli occhiali, passeggiando lentamente, con fare intimidatorio malgrado la sua pressochè totale mancanza di emozioni, davanti alla giovane recluta del Team Meteora. Sembrava quasi che avesse studiato ogni mossa per farlo tentennare nelle sue convinzioni...
 
"Reitero l'interrogazione." disse Florinia. Simone rabbrividì - ogni volta che lei apriva la bocca, gli sembrava di sentir parlare una macchina senz'anima. "Si richiede al soggetto Simone di spiegare le condizioni operative del Team Meteora, così come i loro progetti futuri e la natura dell'invenzione conosciuta come Pokemon Ultimate Link System Exaggerata - ovvero, il PULSE."
 
"Io... io non ne sono molto di quella diavoleria." disse Simone. Non c'era bisogno di mentire. Certo non tutti i membri del Team Meteora erano a parte di quello che facevano i loro superiori, e certo una semplice recluta come lui non poteva sapere molto di un'arma così importante e potente. "So... che è stata sviluppata dal comandante Zel, il nostro scienziato più abile... è un tizio che mi fa venire i brividi, ve lo dico tra parentesi... ma non so come funzioni, o come si fa a contrastarlo. Dovreste chiederlo al comandante Zel in persona... e buona fortuna."
 
"Ricevuto." disse Florinia. Restò in silenzio per qualche istante, come se stesse elaborando quello che le era stato detto. "Informazioni registrate nella memoria principale. In attesa di giudizio. Prego attendere."
 
"Ditemi quando il computer si è sbloccato..." mormorò sarcastica Julia. "Comunque, Flo, se me lo permetti... avrei io un'idea per far parlare questo simpaticone un po' più rapidamente, visto che così, come si suol dire, non riusciamo a far uscire uno Spinarak dal buco."
 
Florinia chiuse gli occhi, restando distaccata e glaciale. "Valutazione della richiesta in corso. Prego attendere." affermò. Dopo qualche secondo di silenzio, la giovane donna con gli occhiali fece un cenno con la testa, talmente impercettibile che Julia non fu nemmeno sicura di averlo visto. "Ricevuto. Permesso accordato. Si raccomanda cautela. Reazione dell'interrogato non prevedibile."
 
"Oh, tranquilla, ho già previsto tutto!" sghignazzò Julia. Con un sorrisetto acuto, la cheerleader dai capelli verdi tirò fuori una lavagnetta di ardesia nera da dietro la schiena - e un Simone molto stupito si ritrovò a chiedersi da dove diamine se la fosse tirata fuori - e si sgranchì le dita di una mano! "Allora, mio caro amichetto del Team Meteora... siamo proprio sicuri... sicuri sicuri... che tu ci hai detto tutto quello che sai? Abbiamo già avuto a che fare con certi tuoi compagni, e sai com'è... tendiamo a non fidarci troppo di quello che ci dicono direttamente. Quindi, se permetti, adesso la dolce Julia procedere ad attivare la macchina della verità!"
 
Simone sbattè gli occhi, con una comica espressione di paura stampata in faccia! Non gli piaceva per niente dove Julia stava andando a parare... "C-cosa? Una... macchina della verità? Non... non ho idea di cosa tu stia parlando! E... e che diamine è quella lavagna? E soprattutto... quel ghigno? Non starai pensando di..."
 
Senza smettere con quel suo ghigno sinistro, Julia avvicinò una mano e cominciò a graffiare la lavagna, scatenando un orribile suono stridente che riecheggiò nella stanza, assalendo le orecchie di Florinia e Simone! La ragazza con gli occhiali si coprì le orecchie con le mani come niente fosse... ma sfortunatamente per lui, la recluta del Team Meteora non poteva fare altrettanto!
 
SCREEEEEEEEEEEEEECH!
 
"AAAAAAAAARGH!" urlò Simone in preda allo strazio. "Noooooo! Le unghie sulla lavagna noooooo! Questa è una punizione crudele ed inusuale! Aaaaaaaagh!"
 
Julia, inutile dirlo, si stava divertendo da morire! "Heheheee... capito, adesso, perchè si chiama macchina della verità?" commentò la cheerleader esperta di Pokemon Elettro. Il suo Voltorb rotolò accanto a lei un istante dopo, ed emise a sua volta un attacco Stridio che assalì le orecchie del malcapitato Simone, i cui timpani erano ormai già al limite estremo della sopportazione!
 
"Pietààààààààà!" esclamò Simone. "Non potete fare questooooo! Questa è una violazione dei diritti umaniiiiii! Fate cessare questo strazio, per favoreeeee!"
 
"Hmm... sai che ti dico, Voltorb? Credo che in effetti ci abbia detto tutto quello che sapeva. Nessuno potrebbe resistere a questo attacco Stridio a lungo!" affermò Julia con un sorrisetto quasi sadico. "Va bene, puoi smettere!"
 
"Voltorb!" rispose il Pokemon simile ad una Pokeball, smettendo un attimo dopo il suo terrificante stridio. Simone tirò un sospiro di sollievo, sentendo le orecchie che tintinnavano...
 
"Le azioni di Julia sono state inutili. Mi ero personalmente accertata che non ci fossero ulteriori informazioni che il soggetto in esame volesse aggiungere." commentò Florinia. Quando Julia alzò le spalle, quasi a voler dire che tanto valeva fare un tentativo in ogni caso, Florinia slegò le mani di Simone. "In ogni caso, il soggetto va tenuto sotto controllo. Una sua eventuale fuga metterebbe a repentaglio la segretezza del nostro covo."
 
Simone lasciò che le due allenatrici e i loro Pokemon lo conducessero con loro, di ritorno nella cella - piccola ma confortevole, questo lo doveva ammettere - in cui lo avevano tenuto prima. Per adesso, non era il caso di fare colpi di testa. Se conosceva Tara bene come credeva, allora non ci sarebbe voluto molto prima che la sua compagna facesse un tentativo di recuperarlo...
 
 
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Nel frattempo, in un Pokemon Center vicino al Quartiere Peridoto...
 
Vittoria e il suo Pignite fecero un profondo inchino quando l'immagine della sua sensei Kiki apparve sullo schermo del video-telefono davanti a loro. "Sono contenta di rivederla, sensei Kiki. Mi auguro che le cose continuino ad andare bene, là al Monastero Apofillite... e mi scuso per non essermi fatta sentire di recente. Io e i miei Pokemon siamo stati molto impegnati." disse la ragazza mora.
 
"Pignite..." affermò il suo Pignite, il Pokemon che molto probabilmente era stato il suo starter. Ancora era un po' stanco per tutta la fatica che aveva fatto il giorno prima nel cercare di fermare l'avanzate delle piante controllate dal PULSE.
 
La sensei Kiki, una donna sulla quarantina d'anni ma dall'aspetto ancora fresco e giovanile, con i capelli fucsia a caschetto e una giacca nera indossata sopra una tuta da allenamento rosa, rispose con un suo inchino al saluto dei suoi due allievi. "Comprendo la situazione, Vittoria. Immagino che tenere a freno le ambizioni del Team Meteora richieda molta della tua attenzine, e a questo proposito ti rinnovo le mie raccomandazioni. Stai attenta a quello che fai, e mantieni tutti i sensi sempre all'erta. Ma soprattutto, non consentire agli affanni e all'agitazione di sopraffare la tua concentrazione." rispose, con una voce pacata che bene si addiceva ad un'insegnante di arti marziali. "Qui all'Accademia prosegue tutto normalmente, anche se purtroppo è un po' che non abbiamo più notizie di Cal. E' ancora in viaggio alla ricerca di sè stesso."
 
"Sì, posso capire..." mormorò Vittoria, un po' malinconia. Per essere il più brillante allievo del Monastero Apofillite, Cal non sembrava essere orgoglioso dei risultati da lui ottenuti.
 
"Comunque, ecco, questo è quello che volevo dire." continuò Kiki. "Stai sempre attenta, poichè qui a Reborn il pericolo è sempre lì, dietro l'angolo. Abbiamo fatto una scelta molto audace ad opporci al Team Meteora, una scelta che non può certo essere presa alla leggera."  
 
"Certamente, sensei, me ne ricorderò." concluse Vittoria. "Vorrei però raccomandare anche a lei di non sforzarsi troppo. So che lei si fa sempre in quattro per noi suoi allievi, ma deve pensare un po' anche a sè stessa."
 
"Me ne ricordo, mia giovane allieva." affermò Kiki. "Comunque, tu non ti preoccupare per me. Ne ho ancora molte di energie, nonostante la mia non più giovane età. Arrivederci a presto... e se dovesse capitare l'occasione, porta con te quei ragazzi di Hoenn di cui mi hai parlato, la prossima volta che torni a farci visita. Sarei davvero curiosa di conoscerli... e di metterli alla prova."
 
Vittoria ebbe come l'impressione di vedere un lampo di decisione negli occhi della sua sensei, e si chiese se ciò non era dovuto al fatto che Kiki avesse qualche sospetto su Vera e i suoi compagni, ma decise di non darci troppo peso, almeno per il momento. Meglio affrontare i problemi nell'ordine in cui si presentano. "Va bene, sensei. Non mancherò di farlo sapere a Vera e ai suoi compagni." affermò. "Per il momento, le faccio i miei migliori auguri, e spero di riferirle delle buone notizie la prossima volta che ci parleremo. Arrivederci, sensei Kiki."
 
"Pignite!" le fece eco il suo starter.
 
"Buona fortuna anche a te, Vittoria." rispose la donna, coprendosi il pugno sinistro con la mano destra e facendo un inchino. La sua allieva e il suo Pokemon ricambiarono il gesto, e la chiamata si interruppe pochi secondi dopo, lasciando Vittoria e il suo Pignite davanti allo schermo nero.
 
La ragazzina dai capelli neri sospirò, sistemandosi un ciuffo sulla fronte. Vedendo che sembrava un po' malinconica, Pignite le fece cenno di non sentirsi giù di morale, toccandole una gamba e facendole un cenno con la testa, e questo sembrò darle un po' più di grinta... ma i problemi a cui stava pensando non potevano certo essere risolti tanto facilmente.
 
"Pig pignite!" esclamò il Pokemon Fuoco/Lotta. La sua allenatrice si mise un po' a posto l'uniforme da aikido e raccolse alcune borse da terra.
 
"Lo so, Pignite, e hai ragione. Ma non voglio che la sensei si strapazzi. Lo sai anche tu come stanno le cose, no?" rispose. "E poi, sono preoccupata anche per Cal... immagino che se la sappia cavare da solo, ma ciò nonostante... beh... con il Team Meteora sempre in agguato, non si può mai essere troppo tranquilli. Il Monastero Apofillite ha sempre dato una mano alla resistenza, dopotutto." 
 
"Pignite..." disse il Pokemon suino. Non era un segreto per nessuno, al Monastero Apofillite, che Vittoria avesse una cotta per Cal, e come darle torto, in effetti? Era un ragazzo di bell'aspetto, gentile, sempre con quell'espressione un po' misteriosa, e anche se si teneva sulle sue non era mai scortese o maleducato. Ed era anche il miglior asllenatore di Pokemon del monastero - Vittoria stessa dubitava di poterlo battere se si fossero affrontati. Ma da quando era partito per allenarsi da solo, aveva raramente dato sue notizie, e anche quando lo faceva, erano spiegazioni vaghe, stringate, come se avesse paura. Vittoria si chiedeva cosa potesse essere a tormentare così il suo compagno...
 
"Immagino che se Cal ce lo vorrà dire, ce lo dirà." disse infine Vittoria. "E non è che possiamo ritirarci adesso. Siamo già nel pieno della nostra guerra contro il Team Meteora. Beh, inutile recriminare... torniamo al nostro rifugio, Pignite. Vera, Cain e gli altri potrebbero preoccuparsi se tardiamo."
 
Il maiale fiammeggiante assentì, e dopo aver salutato l'infermiera Joy di turno e aver raccolto le loro cose, Vittoria e Pignite tornarono nelle strade grigie e fumose di Reborn City, in mezzo a sparuti passanti che sgattaiolavano come tanti Rattata impauriti per i vicoletti. La ragazza si fermò per dare un po' di soldi ad un mendicante che sedeva sotto un lampione, e guardò amareggiata la luce che si spegneva e si accendeva tremolando. Raramente i raggi del sole raggiungevano la città, soffocati da una densa cappa di smog e tossine, quindi anche di giorno, i lampioni funzionavano a pieno regime. Ormai, la differenza tra il giorno e la notte, a Reborn City, poteva essere soltanto vista sugli orologi.
 
"Perchè il Team Meteora ci vuole mandare via da qui?" si chiese Vittoria, non per la prima volta da quando Reborn, dalla terra felice che era, si era trasformata in un inferno di acciaio e cemento. "Che cosa vogliono, esattamente? Quello che ha detto quel tipo del Team Meteora mi dà da pensare... che tutto quello che hanno fatto non sarà mai accaduto, una volta che avranno ottenuto quello che cercano? Non ho ben capito cosa volesse dire... ma non è il caso di restare qui a pensarci su, se non facciamo qualcosa per fermarli, il Team Meteora rovinerà altre vite. Okay, vediamo un po'... da questa parte dovrei arrivare prima al rifugio."
 
Vittoria e il suo Pignite si infilarono in un vicoletto buio, facendosi strada tra bidoni di spazzatura rovesciati e pezzi di cemento staccati dal terreno. Era difficile destreggiarsi in quel caotico groviglio di strade sudicie, circondati da esempi di umanità sconfitti e disperati... e Vittoria, avendo passato gran parte della sua vita nel monastero in cui Kiki le aveva insegnato le arti marziali, non era ancora del tutto abituata al desolante spettacolo della metropoli oscura.
 
Finalmente, il dedalo di stradine e vicoletti oscuri terminò, e Vittoria e il suo Pignite si ritrovarono in una piazzetta ormai abbandonata, dove raggiunsero la zona centrale e si guardarono attorno alla ricerca di possibili minacce...
 
Il che fu, probabilmente, il motivo per cui non si accorsero subito della minaccia che stava per calare loro addosso dall'alto!
 
"Electabuzz, metti a terra quel Pignite!" esclamò una voce femminile... e un attimo dopo, uno sfrigolio elettrico raggiunse le orecchie di Vittoria, e un lampo elettrico travolse il suo Pignite, attraversando il suo corpo e rivelando per qualche istante la forma del suo scheletro! Il Pokemon Fuoco/Lotta restò irrigidito, e cadde a terra con gli occhi trasformati in spirali e la pelliccia annerita e fumante!
 
"Ellllllectabuzz!" esclamò un Electabuzz, apparendo da un tetto vicino, affiancato da un Magmar e da due uomini del Team Meteora che indossavano delle divise che li identificavano subito come agenti di rango un po' più alto delle reclute a cui Vittoria era abituata - si trattava di una Dama e di un Cavaliere, degli avversari decisamente più tosti... e anche la loro scelta di Pokemon era sintomatica della loro maggiore abilità come allenatori!
 
"Sei sorpresa? Spiacente, noi non abbiamo l'abitudine di pronunciare un grido di battaglia o metterci in pose ridicole prima di attaccare. Non siamo come altri team." disse la ragazza, che Vittoria riconobbe subito - si trattava di Eclisse, un'agente del Team Meteora con cui avevano già avuto a che fare in passato. "Nulla di personale, ragazza mia, ma abbiamo bisogno di te... per uno scambio che converrà sia a noi che ai tuoi amici!"
 
"Pig... nite..." mormorò il Pignite di Vittoria, frastornato dalla scarica elettrica che aveva ricevuto. Vittoria lo richiamò rapidamente nella sua Pokeball, e cominciò a cercare tra le altre sfere per trovare un Pokemon che potesse raggere il confronto con Electabuzz e Magmar...
 
"Temo... che dovrò rispettosamente farmi indietro." affermò Vittoria, decisa a non concedere ai suoi assalitori neanche un po' di vantaggio. "Vedete... io e i miei compagni saremmo interessati a spazzare via la vostra organizzazione, in modo che la gente di Reborn possa dormire sonni tranquilli in futuro! E non abbiamo l'abitudine di darla vinta a gente come voi!"
 
Eclisse alzò le spalle. "Beh, non immaginavo che ti avrei convinto a parole. Valeva la pena di tentare, in ogni caso." affermò. "Okay, Astro... ragazzi... è il momento di fare sul serio! ai, Electabuzz! Usa Energisfera!"
 
"Magmar, attacca con Pirolancio!" esclamò Astro. I loro Pokemon si piazzarono uno a fianco dell'altro e caricarono i loro attacchi, ma Vittoria reagì rapidamente e mandò in campo due dei suoi Pokemon Lotta!
 
"Ora la vedremo! Hariyama, Mienfoo! Fatevi valere!" esclamò la giovane esperta di aikido. Un gigantesco e fiero Hariyama emerse dalla prima Pokeball, mentre dalla seconda uscì fuori un piccolo e grazioso Pokemon simile ad un ermellino che aveva in qualche modo imparato le arti marziali, che si reggeva in piedi sulle zampe posteriori, e aveva la pelle giallastra e magenta. Aveva una piccola coda biforcuta, due macchie nere sulla fronte e il pelo delle braccia molto folto, oltre che due ciuffi di pelo che gli pendevano dalle guance.
 
"Mienfoo!" esclamò, eseguendo un perfetto kata prima di mettersi in guardia.
 
Astro corrugò la fronte. Quella ragazza non dava certo l'impressione di essere un bersaglio facile... "Eclisse, non sono molto sicuro che abbiamo fatto una scelta molto oculata." affermò. "Quella ragazza mi dà l'impressione di essere molto abile anche a difendersi da sola, e quei Pokemon non mi sembrano gente che scherza."
 
"E' vero, ma non potevamo attendere troppo a lungo prima di colpire. Lord Solaris non ci ha dato molto tempo per recuperare Simone." rispose la sua compagna. "Chi mendica non può scegliere, Astro... perciò dobbiamo fare quello che possiamo ora! Electabuzz, vai!"
 
Con un grido di battaglia, lo Electabuzz di Eclisse scagliò il suo attacco Energisfera contro il più lento Hariyama, mentre il Magmar di Astro prese di mira Minefoo scagliando una rapida palla di fuoco! Con uno scatto laterale, Mienfoo evitò l'attacco, che si infranse sul terreno provocando una piccola esplosione e coprendo l'asfalto di cenere! 
 
"Hariyama, Protezione!" esclamò Vittoria. "Mienfoo, usa Rocciotomba!"
 
Il Pokemon simile ad un lottatore di sumo portò entrambe le mani davanti a sè e creò una barriera che deviò la potente scarica elettrica diretta verso di lui... mentre Mienfoo fece un gesto con le braccia e creò una raffica di rocce che piovve addosso al Magmar di Astro. O almeno, lo avrebbe fatto, se il Pokemon Fuoco non si fosse rapidamente scansato, evitando un attacco molto pericoloso. Deciso a concludere la battaglia il più rapidamente possibile, Electabuzz saltò giù dal tetto, atterrando in piedi davanti allo Hariyama di Vittoria... e Mienfoo fece cenno a Magmar di farsi avanti, mentre dai vicoletti attorno a Vittoria e ai suoi Pokemon emergevano altre reclute del Team Meteora... sicuramente una trappola ben congegnata, visto che lei e Pignite non si erano accorti della presenza di quelle persone.
 
Magmar scagliò un altro attacco Pirolancio, che il Mienfoo di Vittoria evitò senza eccessivi problemi... poi, il Pokemon ermellino corse verso un muretto vicino e lo scalò di corsa, per poi mettersi a saltare da un muro all'altro per raggiungere il suo avversario! Nel frattempo, Vittoria aveva fatto cenno ad Hariyama di usare un attacco Sberletese contro lo Electabuzz di Eclisse... e il Pokemon lottatore di sumo scagliò una raffica di attacchi a mano aperta contro l'avversario, che alzò la guardia e parò ogni colpo, venendo però costretto a fare qualche passo indietro! Nello stesso momento, Vittoria si ritrovò a doversi difendere da un gruppo di uomini del Team Meteora  che cercavano di immobilizzarla... e che, nonostante la netta superiorità numerica, stavano avendo non pochi problemi a catturarla!
 
"Se mi volete, io sono qui! Ma non vi renderò certo le cose facili!" esclamò Vittoria. Uno degli scagnozzi del Team Meteora le afferrò un polso, ma lei se ne liberò con una rapida torsione del braccio, e rispose colpendo l'assalitore con la mano aperta al mento, mandandolo a terra con un grugnito di dolore! Poi, si voltò di scatto verso un altro assalitore, si accucciò ed eseguì una spazzata con la gamba destra, colpendo le caviglie della recluta, e facendola finire a terra!
 
"Che state facendo? Circondatela ed immobilizzatela! E' solo una mocciosa!" esclamò una recluta femminile... un attimo prima che Vittoria la afferrasse e, con una spettacolare proiezione, la scaraventasse contro alcuni bidoni della spazzatura, rovesciandoli a terra! 
 
"Solo una mocciosa, dice lei..." mormorò sarcastico uno degli agenti, per poi sgattaiolare via prima di poter cadere vittima dell'abilità di Vittoria nelle arti marziali! Il Mienfoo della ragazza era riuscito a raggiungere la terrazza dove si trovava il Magmar di Astro, e stava ingaggiando un pericoloso combattimento con il Pokemon Fuoco, stando comunque attento a non toccarlo per non correre il rischio di ustionarsi. Magmar cercava di restare a distanza per prendere di mira il piccolo Pokemon Lotta, ma si stava rivelando un'impresa piuttosto ardua con un avversario così piccolo e veloce.
 
Hariyama ed Electabuzz erano ancora impegnati a studiarsi e a testare le reciproche difese. Il pokemon Lotta tentò un altro attacco Sberletese per tenere sotto pressione l'avversario, ma quest'ultimo sembrava aver preso il ritmo degli attacchi di Hariyama, e dopo aver parato il primo affondo, scivolò sotto il successivo e strinse un pugno per sferrare un colpo poderoso! "Bene, Electabuzz! Attacca con Fuocopugno!" esclamò Eclisse, ed Electabuzz sferrò un tremendo pugno infuocato contro l'avversario, raggiungendo Hariyama sul suo pancione immenso! Tuttavia, la ciccia del Pokemon lottatore di sumo lo protesse come se fosse stato un'armatura vera e propria, ed Electabuzz non riuscì a sferrare un colpo potente come si era aspettato. Si ritirò, facendo un salto all'indietro, e Vittoria approfittò di un momento di stanca nella sua battaglia per dare un ordine ai suoi Pokemon.
 
"Hariyama, colpisci Electabuzz con Battiterra!" esclamò la mora, evitando di farsi prendere da uno scagnozzo del Team Meteora, e rispondendogli con una gomitata alla bocca dello stomaco. "Mienfoo, usa il tuo attacco Palmoforza per bloccare Magmar!"
 
Hariyama sollevò una gamba e la abbattè al suolo, scatenando un terremoto in miniatura che colpì Electabuzz... ma il Pokemon Elettro di Eclisse se l'era aspettato, e riuscì ad amortizzare il colpo appoggiando le mani a terra in modo da non essere sballottato più di tanto dall'ondata sismica che lo percosse un attimo dopo. Mienfoo sferrò un colpo in avanti con il palmo della sua mano aperta, e scagliò da esso un piccolo proiettile energetico che prese la forma della mano del Pokemon e colpì Magmar allo stomaco, facendolo barcollare... ma il Pokemon del Team Meteora non si perse d'animo e scagliò un attacco Stordiraggio contro Mienfoo. Una sfera di luce multicolore partì dalla fronte di Magmar e orbitò attorno alla testa di Mienfoo, che venne colto da un'improvvisa vertigine e barcollò indietro di qualche passo, prima di andare a sbattere contro una tubatura sporgente!
 
Hariyama ed Electabuzz si erano di nuovo scagliato l'uno contro l'altro, continuando il duello che, una volta di più, appariva perfettamente alla pari. Vittoria si liberò di uno scagnozzo del Team Meteora con una proiezione, facendolo volare addosso ad un altro con un grugnito di dolore, poi fece a sua volta qualche passo indietro e cercò di mettersi con le spalle al muro, in modo che i suoi assalitori non riuscissero a prenderla da dietro. 
 
"Hariyama, attaccalo con Vitaltiro!" esclamò Vittoria, vedendo che adesso il Pokemon lottatore di sumo era alla distanza giusta per tentare quella mossa. "Mienfoo, cerca di tornare indietro, e colpiscilo con Breccia!"
 
"Electabuzz, attacca con Fulmine!" esclamò Eclisse, cominciando a pensare che forse fosse meglio tentare una ritirata... ma non aveva intenzione di mollare senza prima aver fatto del suo meglio per catturare Vittoria.
 
"Magmar... prova con Pulifumo!" esclamò Astro. Magmar prese un bel respiro e soffiò una nube di fumo bianco contro Mienfoo che, confuso com'era, non riuscì ad evitare l'attacco e venne colpito, rimanendo a tossire e a boccheggiare per qualche secondo. Hariyama incrociò le braccia davanti a sè e cercò di parare la sfrigolante scarica elettrica che Electabuzz scagliò dalle braccia, investendolo senza però infliggergli troppi danni... poi, il massiccio Pokemon Lotta si lanciò in avanti e agguantò Electabuzz, facendolo roteare in aria per un secondo prima di condurlo a terra con tutta la sua forza! Il Pokemon Saetta lanciò una breve esclamazione di dolore e restò stordito per un attimo, ma riuscì a scansarsi in tempo prima che Hariyama continuasse con il suo attacco Maniereforti, sferrando un tremendo manrovescio con entrambe le mani!
 
Vittoria, nel frattempo, stava ancora cercando di tenere a bada gli scagnozzi del Team Meteora che cercavano di sopraffarla e catturarla! La giovane esperta di arti marziali eseguì una rapida proiezione da aikido che le permise di sgusciare via dalla brutale presa di un omone nerboruto, prima di mozzargli il fiato in gola con un tremendo affondo alla bocca dello stomaco! Riuscì ad evitare un'altra avversaria con una capriola, e la mandò a terra eseguendo una spazzata con la gamba sinistra...
 
*ZZZZZZZZZAPPPPP!*
 
"AAAAAAGH!" Vittoria lanciò un grido di dolore quando un'improvvisa scarica elettrica si abbattè su di lei, facendole irrigidire i muscoli, e lasciandola a terra dopo qualche secondo, stordita e semi-paralizzata! La ragazza strinse i denti e si contorse a terra per qualche secondo, cercando di vedere cosa fosse stato... e vide, con sua enorme sorpresa, che a colpirla era stato un piccolo Pachirisu che in quel momento stava accanto ad una recluta femminile del Team Meteora dall'aspetto piuttosto anonimo ed apparentemente innocuo... e che invece era riuscita a fare quello che molti suoi compagni si erano dimostrati incapaci di fare!
 
"Ottimo lavoro, Pachirisu!" disse Tara, rivolgendo un cenno di gratitudine al suo Pokemon, che rispose voltandosi verso di lei e squittendo allegramente.
 
"Pachi, pachi!"
 
"Yama?" esclamò allarmato lo Hariyama di Vittoria. Quell'attimo di distrazione gli fu fatale. Lo Electabuzz di Eclisse non aspettava altro che un attimo in cui il suo avversario avesse abbassato la guardia... ed Eclisse non se lo fece certo scappare!
 
"Finiscilo, Electabuzz! Attacca con Psichico!" esclamò Eclisse. Il veloce ed agile Pokemon Elettro puntò il palmo di una mano contro Hariyama e, prima che quest'ultimo potesse tentare qualsiasi cosa, scagliò una scarica di energia mentale che investì Hariyama e lo scagliò con violenza contro un muro, per poi tiralo verso di lui con la sola forza della telecinesi, e scagliarlo a terra come un sacco vuoto! Gli occhi di Hariyama si trasformarono in spirali, segno che era stato sconfitto... e nel frattempo, anche Mienfoo doveva arrendersi davanti alla forza del Magmar di Astro, che era riuscito a mandare a segno un poderoso Fuocopugno che mise definitivamente a terra il malcapitato ermellino lottatore. Quest'ultimo emise un gridolino acuto quando il pugno fiammeggiante lo colpì al fianco, provocandogli un dolore come quello di una marchiatura a fuoco... e dopo aver cercato di reggersi in piedi ancora un po', cadde a terra a faccia in giù, perdendo i sensi.
 
"Uff... accidenti, è stata dura... ma alla fine l'abbiamo in pugno!" esclamò Astro, passandosi una mano sulla fronte per spazzare via il sudore. "Bel colpo, recluta Tara! Tu e il tuo Pachirisu siete stati provvidenziali!"
 
Lo scoiattolino elettrico squittì e fece il segno dell'okay usando la coda! "Pachirisu!" esclamò con energia. Tara accarezzò di nuovo il suo Pokemon, congratulandosi con lui per la splendida azione, e guardò verso Vittoria, che ora giaceva a terra immobile e dolorante.
 
"Di niente, Cavaliere Astro... ho semplicemente pensato che mentre lei era distratta a combattere contro i nostri compagni, uno dei miei Pokemon poteva prenderla di sorpresa e metterla fuori combattimento. E come potete vedere, beh... in effetti così è stato!" spiegò Tara. 
 
Eclisse si sfregò il mento e annuì. "Mi viene da chiedermi perchè non lo abbiamo fatto direttamente noi. Sono così abituata alle normali lotte tra Pokemon, che non mi è venuto in mente che potevamo attaccare direttamente la ragazza. Sappiamo chi è, Astro?"
 
Astro e il suo Magmar guardarono verso Vittoria, mentre nello stesso tempo seguivano Eclisse giù per una scaletta antincendio in modo da andare a riprendere lo Electabuzz della Dama Meteora. "Sì, Eclisse... è una dei membri della resistenza che ci hanno sottratto Ortilla e i suoi compagni. Vittoria, un'allieva particolarmente brillante dell'Accademia Apofillite, nella zona est di Reborn." disse Astro. "Credo che sia un membro della resistenza abbastanza importante da consentire uno scambio di prigionieri."
 
"Bene... allora adesso che cosa facciamo?" chiese Tara. "Dobbiamo decidere un punto per lo scambio... magari un luogo in cui la resistenza abbia meno possibilità di coglierci di sorpresa nel caso venisse loro qualche strana idea. Sapete com'è, spesso accade che questi cosiddetti paladini della giustizia, messi di fronte a due scelte ugualmente svantaggiose, riescano ad inventarsene una terza più favorevole."
 
"Vero... in effetti ci avevo pensato anch'io, e anche se è un po' un azzardo, credo di sapere dove possiamo fissare l'incontro." affermò Eclisse. "Avete presente il vecchio impianto industriale abbandonato, dopo il Ponte Berillio?"
 
Astro trattenne il fiato per un attimo, come se sentire il nome di quel luogo gli facesse paura. "Il... Ponte Berillio? La fabbrica abbandonata?" mormorò. "Quello... non è per caso il posto in cui l'agente Corey..."
 
"Non mi dirai che sei superstizioso, vero?" chiese rapidamente Eclisse. "Ammetto che anche a me fa un certo effetto pensare che sia stato lì che Corey abbia fatto... quello che ha fatto. Ma non credo certo nei fantasmi! In quel luogo abbiamo il vantaggio di conoscerlo meglio della resistenza. Terremo Vittoria prigioniera in una delle celle della fabbrica abbandonata, e manderemo alla resistenza una comunicazione con i nostri termini di scambio. Sono convinta che questa volta avremo noi il coltello dalla parte del manico, come si suol dire!"
 
Astro, Eclisse e Magmar raggiunsero il piano terra, con Astro che portava con sè il Mienfoo sconfitto di Vittoria, ed esortarono i loro uomini a rialzarsi e a rimettersi a posto. "Okay, ragazzi, in un modo o nell'altro... la prima parte del piano è andata a buon fine. Adesso... rimettetevi in ordine, medicatevi se ne avete bisogno, e poi, prima che la resistenza si accorga di quello che abbiamo fatto, raggiungeremo il Quartiere Berillio e la Fabbrica Abbandonata."
 
"Ricevuto, Cavaliere Astro!" disse Tara, richiamando poi il suo Pachirisu nella Pokeball. Due uomini del Team Meteora raccolsero Vittoria, legandola mani e piedi per trasportarla meglio, e la ragazza - ancora stordita per la scarica elettrica - emise un flebile lamento quando i due uomini cominciarono a trascinarsela dietro. In meno di un minuto, gli uomini del Team Meteora si erano già riorganizzati, e sgomberarono la piazzetta desolata, dirigendosi a tutta velocità verso il quartiere Berillio...
 
 
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Shelly sospirò, guardando pensierosa il suo orologio da polso. Era passato un po' troppo tempo per i suoi gusti - Vittoria sarebbe dovuta essere di ritorno al loro rifugio già da un'ora, a questo punto, e il fatto che fosse passato tanto tempo senza che lei avesse fatto sapere nulla preoccupava ed angosciava la bambina dai capelli lavanda.
 
"Quanto... quanto ci mette Vittoria?" si chiese Shelly, accarezzando la sua Yanma che si era posata sulla sua spalla. La libellula gigante emise un acuto ronzio, cercando di confortare un po' la sua allenatrice... ma doveva ammettere che, in effetti, era molto preoccupante che Vittoria non fosse ancora tornata. "Non... non v-vorrei mai che... non so... f-fosse stata aggredita da qualche b-banda di strada, o magari... dal... T-Team Meteora."
 
"Lo sai che Vittoria è un'allieva della sensei del Monastero Apofillite." rispose Heather, seduta su una poltrona un po' consunta a guardare la televisione assieme al suo Bagon. All'anulare della mano destra aveva ancora il suo prezioso Anellorubino, che il Team Meteora e il Dr. Connal avevano cercato di sottrarle. "Non basterà certo qualche bulletto che passa per la strada a darle problemi."
 
"Sì, lo so, Heather, ma... il Team Meteora non è un gruppetto di bulli, è... un'organizzazione criminale potente e spietata." affermò Shelly. Heather abbassò lo sguardo, un po' infastidita dal fatto che Shelly le avesse sbattuto in faccia la verità. "Se.. se avessero deciso di catturare Vittoria, allora per loro sarebbe f-facile... prenderla di sorpresa mentre sta tornando qui."
 
"Bagon..." grugnì il Bagon di Heather, distraendosi per un attimo dalla trasmissione che lui e la sua allenatrice stavano guardando. Si trattava di una trasmissione che parlava di alcuni luoghi importanti del continente di Reborn... in particolare, in quel momento stavano parlando del Ponte Berillio, un lungo ponte pedonale che una volta collegava una grande fabbrica con l'entroterra di Reborn City. Era un luogo a cui erano legati molti dei ricordi suoi e di Heather. Ricordi perennemente stampati nelle loro menti, che avrebbero segnato per sempre entrambi loro...
 
Heather rimase in silenzio, tenendo lo sguardo fisso verso lo schermo televisivo che mostrava il lungo ponte pedonale, ora incrostato di ruggine e di sporcizia. "Da quando... è successa quella cosa... il Ponte Berillio non è più stato usato." disse tra sè, ascoltando quello che diceva Shelly con un orecchio, e il commento della tv con l'altro. "Tsk... branco di ipocriti... cosa credono, di farmi un piacere? Tutta facciata... in realtà non gliene frega niente di quello che è successo, ma vogliono far credere che ci tengonoa non ferire i sentimenti di chi è rimasto..."
 
"Mi dispiace, Heather." disse Shelly, poggiando le mani sulle spalle della sua migliore amica. Sapeva bene di cosa Heather stesse parlando... dopotutto, anche lei era stata lì quando l'infanzia di Heather era finita nel modo più brutale e scioccante possibile... "Non... non credo che lo facciano per cattiveria... è solo che... beh... diciamo che sono davvero convinti che tu... e tutti coloro che conoscevano tuo padre... apprezziate la considerazione."
 
"Hmph..." disse Heather, alzandosi di colpo. "Lascia perdere, Shelly, non ci sai fare a dire le bugie. Anche tu sei convinta che a questa gente non potrebbe fregare di meno di me, o di chiunque altro. Sempre così, quelli di Reborn... come mio padre!"
 
"Baaaagon!" esclamò il draghetto, tenendo Heather per il vestito in modo che non si allontanasse. Shelly, temendo di aver detto la cosa sbagliata al momento sbagliato, guardò verso il pavimento, mormorando qualche parola di scusa. Stava per aggiungere qualcosa, quando sentì il suo Pokedex emettere un segnale sonoro - cosa di cui la piccola entomologa si stupì, dal momento che non conosceva nessuno che potesse essere interessato a mandarle un messaggio... a parte i suoi compagni della resistenza, e in quest'ultimo caso, di solito c'era da preoccuparsi!
 
"Huh? E questo che accidenti..." mormorò Heather, il cui Pokedex si era attivato a sua volta. Dimenticandosi completamente della conversazione di un attimo prima, le due bambine tirarono fuori i loro Pokedex, e sia Bagon che Yanma guardarono oltre le spalle delle loro allenatrici, verso gli schermi dei piccoli dispositivi...
 
E il messaggio che lessero fu quanto di più allarmante avessero sentito da un po' di tempo a quella parte!
 
"ATTENZIONE. A TUTTI I NOSTRI COMPAGNI DELLA RESISTENZA ANTI TEAM METEORA. LA SITUAZIONE E' GRAVE. VITTORIA E' STATA RAPITA E PORTATA ALLA FABBRICA ABBANDONATA OLTRE IL PONTE BERILLIO. IL TEAM METEORA PROPONE UNO SCAMBIO DI OSTAGGI... E RICHIEDONO ANCHE L'ANELLO DI HEATHER E LA COLLANA DI ORTILLA. RIUNIONE DI EMERGENZA. STOP."
 
"Non hanno perso tempo, quei maledetti..." mormorò Heather. "Accidenti... e io che pensavo che Vittoria fosse più o meno al sicuro..."
 
 
---------
 
CONTINUA...
 
Note dell'autore: Nulla da dire per questo capitolo. Il Team Meteora è partito al contrattacco, e ora sta facendo sul serio! Tra non molto, conoscere la Fabbrica Abbandonata del Quartiere Berillio di Reborn City. Un posto pericoloso e terrificante, che non mancherà di sorprendervi. Heather dovrà affrontare i demoni del suo passato... e i ragazzi faranno conoscenza di un personaggio misterioso ed inquietante che è molto più di quello che sembra! Insomma, ci saranno molte sorprese, senza dubbio!
 
A presto!   
  
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