Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Vanilla_91    23/01/2016    7 recensioni
Anno 1066
La lotta tra Sassoni e Normanni devasta l’Inghilterra, distrugge milioni di vite e demolisce ogni speranza.
Lady Kagome di Beaucastle è in fuga da un passato terribile che ancora minaccia di inghiottirla, ma il destino la farà finire proprio tra le mani del suo nemico.
Tra bugie da smascherare, false accuse, tradimenti, giochi di potere, gelosie, intrighi e congiure, una forte passione e un passato difficile uniranno i protagonisti, ma nell'ombra c'è chi già trama per spezzare questo fragile rapporto.
Dal testo:
"Quell'angelo bruno era la donna che avrebbe dovuto combattere e sottomettere."
[..]
- Potrete sottomettere tutti al vostro volere, ma ci sono due cose che non potrete mai domare: i sogni e la libertà. -
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La pioggia leggera non aveva cessato di cadere per tutta la notte.
L'odore penetrante della terra bagnata si era diffuso nell'ambiente circostante.
Il cortile del maniero era deserto, immerso in un silenzio irreale e vagamente minaccioso.
Le nubi grigie coprivano il cielo, ma i colori dell'alba cominciavano a primeggiare sul buio della notte.
Miroku sospirò pesantemente. Come aveva preventivato, quella volta, Sango non si era presentata.
La colpa era anche sua, ne era consapevole.
Aveva colto il terrore in quegli occhi grandi, di fronte all'imposizione di un matrimonio non voluto, ma era stato codardo e aveva taciuto.
Avrebbe voluto protestare, dire qualcosa, ma le parole gli si erano ingarbugliate in gola, rifiutandosi di uscire.
Che gli importava se il suo amico decideva di darla in moglie ad uno dei soldati?
Era così che andava il mondo..perché questa volta sarebbe dovuto essere diverso?
Continuava a porsi quella domanda e, ogni volta, trovava una nuova e solida motivazione per perorare la causa della nobildonna.
Sango era una creatura delicata e il desiderio di proteggerla in lui era intenso.
Saperla tra le mani di un uomo che avrebbe tratto piacere da quel corpo seducente senza tentare di comprendere e curare la malinconia che le oscurava gli occhi, lo faceva impazzire.
Tuttavia, cosa avrebbe potuto fare?
InuYasha era convinto della propria decisione e non sarebbe tornato indietro senza una buona motivazione.
E lui, che argomentazione avrebbe potuto sostenere?
Era arrivato al punto di pensare di proporsi egli stesso, ma era pronto ad un passo del genere?
Prendere una moglie, occuparsi di lei, formare una famiglia e magari stabilirsi in una comoda proprietà..non aveva mai considerato la cosa seriamente.
Il brivido della battaglia, la compagnia di InuYasha e dei soldati, la conquista, la caccia alle donne più belle, la ricerca del piacere..erano stati quelli i suoi desideri più profondi.
Aveva sempre vissuto seguendo il proprio istinto, ma quella mattina qualcosa era cambiata.
Tutto ciò che aveva sempre evitato, rimandato e denigrato, assumeva una certa attrattiva al pensiero di poterlo condividere con Sango.
Dubbi, incertezze e desideri l'avevano tormentato in quella notte insonne.
Mentre la pioggia cominciava a scendere più fitta, una sconosciuta malinconia l'assalì. Una sensazione pesante e sgradita, quasi un cattivo presagio.
Era certo di una cosa: quella notte aveva avvertito molto la mancanza della nobildonna.


Kagome si rigirò nel letto che non le era mai sembrato tanto immenso e scomodo. A breve il sole sarebbe sorto e pregò affinché avvenisse presto.
Le tenebre quella notte avevano avvolto il suo cuore, impedendole di riposare.
Era un'altalena incontrollabile e dolorosa di emozioni contrastanti.
Rabbia, dubbio, risentimento, preoccupazione, ansia e senso di colpa, l'avevano consumata.
Chi le aveva consegnato quel messaggio e con che intenzione l'aveva fatto?
Le parole che sentenziavano la fine prossima di suo marito erano vere?
Qual era la via giusta da seguire?
Il normanno era un usurpatore, aveva occupato le terre che un tempo erano state di suo padre, era un uomo dal cuore avido e incapace di comprenderla..ma per lei era molto più di ciò.
InuYasha era suo marito, colui che l'aveva stretta nelle notti di passioni, l'uomo a cui aveva raccontato il suo passato..era il compagno che stupidamente stava cominciando ad amare.
Comunque fosse andata tra loro, InuYasha non meritava di morire in un modo tanto disonorevole, vittima di un complotto organizzato da sconosciuti.
Quando il chiarore dell'alba cominciò a surclassare le tenebre della notte, Kagome sentì l'ansia crescere.
Quando avrebbero agito? Come lo avrebbero fatto?
Scacciò via le pellicce poste sul letto, si rivestì in fretta e corse a cercare l'unica persona che forse era davvero in grado di aiutarla in quella situazione.
Percorse i lunghi corridoi, superò il cortile dove i soldati più giovani avevano già preso ad allenarsi e svoltò verso la piccola cappella che attendeva di essere riparata.
Sapeva che l'avrebbe trovato lì, quello era sempre stato il loro posto.
Entrò con circospezione, cercando di distinguere qualche figura tra le ombre.
-Koga, sei qui?- gridò, al nulla.
L'eco che gli ambienti deperiti le rimandarono la fece tremare.
Era talmente agitata da aver paura persino in casa sua, constatò.
-Koga.- provò ancora.
Un'ombra sul lato più estremo si mosse, avanzando fino a raggiungerla.
Non provò timore quando si specchiò negli occhi duri del suo compagno di infanzia.
-Cosa fate qui, signora?- le domandò, con un formalismo estraneo tra loro.
Kagome non si lasciò abbattere dal tono freddo e dallo sguardo cupo; sapeva che Koga era adirato con lei..ne aveva tutti i motivi.
Congiunse le mani in grembo e si sedette sul pavimento polveroso, ignorando le sorti del proprio abito e lo sguardo allibito dell'amico.
-Cercavo proprio te, Koga. Noi..dobbiamo parlare. Siedi accanto a me, come quando eravamo bambini.- lo pregò, con tono sommesso.
Seppur riluttante, l'uomo fece come gli era stato chiesto.
La nobildonna trasse un profondo respiro, prima di ricominciare a parlare.
-So che il mio comportamento ti ha ferito, Koga, ma ti assicuro che c'è una spiegazione.- preannunciò.
-Davvero? Perché io ho provato a dare un filo logico a quanto accaduto, ma non ci sono riuscito. Sono stato rinchiuso in una cella umida e puzzolente per un mese intero e, quando finalmente ne vengo tirato fuori, trovo una Kagome che non conosco..una nobildonna altera che gioca a fare la brava mogliettina sottomessa con il Segugio Nero!-
Quelle parole dette con rabbia la fecero sorridere...una brava moglie sottomessa? Di certo non era ciò che InuYasha pensava di lei!
-Non è affatto così. Sposare InuYasha non è stata una mia scelta, l'ho fatto per il bene della gente di Beaucastle. Che lo vogliamo o no, ora lui è il legittimo padrone del maniero.-
-Non se lo trapasso a fil di spada.- grugnì il soldato, spinto dall'impeto e dalla furia.
-Non lo farai.- si limitò a replicare, cheta, Kagome. -Se ti ho costretto a sottometterti ad InuYasha è solo perché so quanto sei impulsivo. Ti conosco: avresti fatto qualche sciocchezza in nome di una causa persa e io non voglio che ti accada qualcosa.-
-Ti ha forse fatto il lavaggio del cervello?-
-No, Koga. Per quanto mi costi ammetterlo, InuYasha è un signore giusto, che sta facendo molto per Beaucastle.-
Koga si scostò quel tanto che gli fu sufficiente per guardarla in volto. Un dubbio urticante si fece strada in lui.
-Non ti sarai innamorata di quell'uomo, Kagome?- sibilò.
La donna chinò il capo, non in grado di rispondere.
Poteva essere amore quel patetico sentimento che la faceva soffrire ogni volta che lui la rinnegava?
Poteva chiamare amore la passione viscerale che la consumava, il desiderio di approvazione e la voglia di vederlo?
-Non saprei rispondere con precisione e onestà alla tua domanda, Koga. Posso assicurarti, però, che questo conta poco. Nulla per me è più importante di Beaucastle e della sua gente. Farei di tutto per te, per Sango e per le persone che vivono qui.-
-E' proprio questo ciò che temo. Fino a che punto ti spingerai ora che anche lui per te è una persona importante, una persona da proteggere?-
Quella domanda la lasciò piena di dubbi.
Fin dove si sarebbe spinta? Non poteva saperlo,ma non stava, forse, agendo anche in quel momento per tentare di salvarlo?
-Non sono venuta fin qui solo per confrontarmi con te. Ho bisogno del tuo aiuto.- ammise, sviando l'argomento.
-Che cosa ti affligge?-
-Ieri ho ricevuto uno strano messaggio..- si bloccò, incapace di trovare le parole adatte.
-Continua..-
-Qualcuno ha voluto avvisarmi di un complotto. C'è chi trama per eliminare InuYasha. Vogliono ucciderlo, Koga.- proclamò.
Non ricevette risposta dall'amico e la cosa la turbò ulteriormente.
Un nuovo timore si fece strada in lei..
-Che cosa ne sai di tutto questo?-
-Al contrario di ciò che tu probabilmente credi, nulla. Sono stato rinchiuso per un mese intero, controllato notte e giorno..cosa avrei potuto fare?-
Kagome chinò il capo, colpevole e stremata.
-Non era mia intenzione accusarti. Non so cosa mi prende..-
-Sei preoccupata e se davvero tieni a lui, fai bene ad esserlo. Prima di essere catturato ero riuscito a mettermi in contatto con un gruppo di sassoni. Ero intenzionato a chiedere il loro aiuto per salvarti..-
-Ribelli..-
-Esatto! Non so chi sia a comandarli, ma so che il loro esercito è numeroso. Forse tu potrai avere accettato il Segugio Nero come tuo marito, ma per molti i normanni sono ancora i nemici da eliminare. Beaucastle si trova in un punto strategico, conquistarla e strapparla ai nemici sarebbe una doppia vittoria. In più, eliminare uno dei guerrieri più temuti di Guglielmo, spronerebbe altri sassoni ad armarsi e combattere.-
-Cosa dovrei fare, Koga? Mi sento così persa..-
-Se davvero vuoi salvarlo, devi raccontargli tutto. Non sappiamo quando potrebbero agire, ogni istante potrebbe essere quello decisivo.-
-InuYasha non mi crederà mai. Non si fida delle donne e soprattutto non si fida di me.-
-Ti aiuterò io..gli racconterò ciò che so. Del resto gli ho giurato fedeltà, immagino che prima o poi avrei dovuto farlo comunque.-
Kagome lo fissò e lesse lo sconforto sul volto dell'amico.
-Davvero lo faresti? So che ti sto chiedendo molto. Probabilmente ti sembrerà di star tradendo il tuo popolo.-
-I tempi sono cambiati. Per quanto non mi piaccia ammetterlo, i Normanni hanno vinto e il nuovo re è Guglielmo. Prima impareremo a conviverci meglio sarà per tutti. É per te che temo, in verità. Se si venisse a sapere del tuo coinvolgimento, del tuo piano per salvare tuo marito, potresti essere considerata una traditrice da alcuni.-
-Se tacessi, se mantenessi il silenzio e InuYasha morisse, non sarei in egual modo colpevole? La Chiesa, i normanni, il re, mi considererebbero una traditrice, più di quanto già non facciano. Se devo fare una scelta, seguirò il mio cuore.-
-E io sarò al tuo fianco, qualunque cosa accada. Del resto, sai benissimo che la mia fedeltà va a te, Kagome.-
Le emozioni divennero troppo intense per essere controllate.
Ciò che stava per fare, dire la verità ad InuYasha, avrebbe avuto delle conseguenze.
Lui non si sarebbe arreso, avrebbe continuato a cercare finché non avesse sgominato i traditori e a quel punto lei avrebbe avuto altro sangue sassone a macchiarle le mani.
La guerra, l'odio, i complotti continuavano a circondarla e lei come una povera sciocca continuava a bramare la pace.
Lasciò che le braccia di Koga la stringessero e le offrissero un po' di sollievo. 
-Senza di te sarei persa, Koga. Io ho paura..non so come dirglielo.- mugugnò.
-Le parole servono a poco. I miei occhi vedono molto bene.-
Quella voce dura la fece trasalire.
-InuYasha..- fu l'unica cosa che riuscì a dire.

 

InuYasha sentì la rabbia esplodere prepotente.
Era uno stupido, non avrebbe mai imparato.
La preoccupazione l'aveva colto impreparato quando non l'aveva trovata nella loro camera. L'aveva cercata per tutto il palazzo, come un folle, in preda alla patetica agitazione che le fosse potuto accadere qualcosa.
E invece, ancora una volta, sua moglie aveva dimostrato di essere un'abile bugiarda.
Non aveva perso tempo, non aveva atteso neanche un giorno.
La brama di rivedere il suo amante doveva averla spinta ad ignorare qualunque forma di prudenza.
E lui si sentiva impazzire nel vederla stretta tra le braccia di un uomo che non era lui.
Fin dove li avrebbe spinti la passione se non fosse arrivato?
Che cosa quell'uomo emaciato dalla galera poteva offrirle, cosa poteva darle più di lui?
Quella strega era talmente abile da fingere di provar piacere?
Quanto ancora lo avrebbe reso vulnerabile e cieco quell'assurdo desiderio?
Si avvicinò ai due sassoni e con violenza afferrò il braccio della moglie per tirarla a sé, strappandola dalle braccia di Koga.
I suoi gesti furono bruschi, probabilmente la sua stretta era dolorosa, lo sapeva, ma non se ne curò.
Voleva che anche lei avvertisse quella pena, il turbamento irrazionale che gli faceva desiderare di uccidere lui e baciare lei fino a che avesse dimenticato l'esistenza di qualsiasi altro uomo.
Kagome era sua, gli apparteneva, e non avrebbe permesso a nessun altro di toccarla.
Estrasse la spada e la puntò alla gola dell'ex capo delle guardie di Beaucastle.
-Quali sono le tue ultime parole, traditore?-
-Non chiamatemi in quel modo.- replicò Koga.
Lo fronteggiò con coraggio, nonostante fosse disarmato.
-InuYasha, aspetta! Non è come credi!- intervenne Kagome.
Tentò di avanzare, di frapporsi tra i due uomini, ma il normanno non glielo consentì.
-Mi prendi per un povero sprovveduto? So ciò che ho visto, so ciò che ho udito.- urlò.
-Koga stava solo cercando di aiutarmi, InuYasha. Sei in pericolo, qualcuno ti vuole morto.-
Un ghigno crudele gli distorse le labbra carnose.
-Certo! Chi più del tuo amante, qui presente, vorrebbe vedermi morto? Sono stato uno sciocco! Credendoti un uomo d'onore ti ho concesso una nuova possibilità, ma tu non hai saputo sfruttarla. Povero ingenuo! Hai puntato troppo in altro, lei non ti apparterrà mai.-
-Non bramo Kagome, per me lei è come una sorella. Fossi in voi non mi disturberei a cercare tradimenti dove non ve ne sono, ma aprirei bene gli occhi su ciò che mi circonda.-
Le parole di Koga, pronunciate con supponenza, lo irritarono maggiormente.
Chi credeva di essere quel bamboccio?
E lui, perché si stava rendendo cosi ridicolo? Che gli importava se lei aveva degli amanti?
Il loro matrimonio era una stupida farsa..
-Dei tuoi suggerimenti posso farne a meno. -
-InuYasha, ti prego, devi ascoltarmi.-
Riversò il proprio risentimento interamente su di lei.
-Ascoltarti, dici? Piccola bugiarda, sapessi che grande difficoltà sto facendo per non uccidere te e il tuo amante qui e adesso. Chi potrebbe biasimarmi?-
-Non dire assurdità. Koga non è il mio amante. Sono venuta qui a chiedere il suo aiuto. Sei in pericolo, InuYasha. C'è chi complotta contro di te.-
Lei osava parlargli di pericoli e complotti? Lei che era una traditrice come tutte le altre donne!
Li aveva visti, complici e abbracciati, non poteva essersi sbagliato.
Doveva andarsene, allontanarsi o l'ira l'avrebbe portato a compiere qualche gesto scellerato.
-Basta così! Non vi ho forse già detto che non crederò mai alle vostre parole? Se c'è qualcuno da cui devo proteggermi, quella siete voi, signora!-
-InuYasha, ti prego..-
-Siete una traditrice, lady Kagome. Tutto il regno conosce la vostra falsità, i vostri intrighi e la lussuria con cui attraete e ingannate i vostri amanti. Non resterò oltre ad ascoltare le menzogne di una meretrice. Vi faccio una promessa, però, questa storia non finisce qui!-
Le rivolse uno sguardo colmo d'ira e risentimento prima di allontanarsi.
Kagome lo fissò, senza nemmeno tentare di fermarlo.
Le accuse che lui le aveva vomitato addosso erano ingiuste, crudeli,ma in quel momento non le importò.
-Questa potrebbe essere l'ultima volta che l'ho visto.- riuscì solo a mugugnare, mentre le lacrime le rigavano le guance.

 

Il sole era quasi alto in cielo, quando il normanno concesse al gruppo un'andatura più mite.
Era furioso, con se stesso prima che con chiunque altro.
Era fuggito, letteralmente. Aveva radunato pochi uomini, fatto preparare i cavalli e a ritmo feroce si era allontanato il più possibile.
Non sapeva neanche la direzione che avevano preso, aveva lasciato che fosse il suo cavallo a scegliere la meta, mentre lui aveva preferito perdersi nel vertiginoso turbine dei suoi pensieri.
Perché aveva reagito in modo tanto feroce?
Lo sapeva, l'aveva compreso, ma non riusciva ad accettarlo.
La gelosia gli aveva offuscato la mente e non riusciva in nessun modo a digerirlo.
Aveva provato una furia cieca, poche volte sperimentata in vita sua, quando l'aveva vista tra le braccia di un altro uomo e la cosa non gli piaceva.
Era sposato con una bugiarda traditrice e come un povero sciocco stava permettendo ad un paio di occhi magnetici e ad un corpo tentatore di renderlo schiavo.
Avrebbe dovuto allontanarla dal primo momento, non cedere alla promessa di un piacere tanto sublime, perché ora si sentiva intrappolato ed odiava quella sensazione.
Detestava l'immenso desiderio che provava per quella pallida creatura, il modo oltraggioso in cui lo sfidava e quegli occhi mendaci pronti ad ingannarlo.
Cosa poteva ottenere da lei? Piacere fisico, null'altro.
Probabilmente Guglielmo l'avrebbe condannata a morte per i crimini di cui si era macchiata e lui non avrebbe potuto far nulla per salvarla.
Non avrebbe speso una parola per aiutare quella femmina mendace.
-InuYasha, dove siamo diretti? Più che una battuta di caccia, mi pare tu stia scappando da un terribile nemico.- gli domandò Miroku.
Imprecò. Quel dannato donnaiolo sembrava sempre in grado di leggergli nel pensiero.
Gli rivolse uno sguardo accigliato, prima di fermare il proprio cavallo, obbligando così l'intero gruppo ad arrestarsi.
Dove erano diretti? Neanche lui sapeva dirlo!
Voleva solo cavalcare il più lontano possibile, lontano da lei, da quella brama che non riusciva a controllare.
Si guardò intorno, studiando l'ambiente circostante.
Il bosco era fitto, le chiome degli alberi folte al punto da non lasciar oltrepassare i timidi e deboli raggi di sole che osavano far capolino tra le grosse nubi.
Un particolare inquietante attirò immediatamente la sua attenzione.
-C'è troppo silenzio.- dichiarò, studiando con sospetto il bosco e affiancando Miroku.
-Hai ragione! Non si muove una foglia e gli animali sembrano essere spariti.-
InuYasha tentò di dir qualcosa,ma fu preceduto da urla pronunciate in lingua sassone che si diffusero rapidamente per l'intera boscaglia.
-Siamo circondati!- fu l'unica cosa che disse prima di estrarre la spada e prepararsi a combattere.



NOTE DELL'AUTRICE:
Salve a tutti :)
Vorrei scusarmi con coloro che ancora hanno la pazienza di seguire questa storia per i continui ritardi..purtroppo pare che il tempo a disposizione vada assottigliandosi sempre di più. :(
Bando alle chiacchiere, il capitolo è stato diviso in due parti perchè nel prossimo succederà qualcosa che avrà un impatto notevole sulla storia..è un passaggio su cui voglio lavorare con calma, nella speranza di elaborarlo nel migliore dei modi :)
A questo punto, a voi la parola. Se vi va, sarei felicissima di conoscere il vostro parere :)
Prima di salutarvi, vi lascio il link del gruppo per chi avesse voglia di aggregarsi alla nostra pazza famiglia..
Siamo qui: https://www.facebook.com/groups/758064124210814/
Alla prossima :)
Vanilla

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Vanilla_91