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Autore: _Niki_    16/03/2009    3 recensioni
Sono sempre stata un attrice... me lo hanno sempre detto. Ho sempre recitato nella mia vita, ma quando ho conosciuto LUI... tutto è cambiato. E niente sarà più come prima. [la mia prima di questo genere, spero vi piaccia! baci]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Libertà

 

-Bene… direi che abbiamo finito. Avete qualche altra domanda?

-No no, direi che possiamo cacciarla fuori-, dice ridendo la professoressa di inglese.

È il 12 giugno… il giorno dell’esame orale. Ed ho appena finito… finalmente il primo esame serio, quello di terza media, è terminato.

Si sente uno stormo di applausi e io mi alzo. Mi sento come se avessi appena perso 20 chili.

-Come sono andati gli scritti?-, chiedo.

-Uno schifo-, mi strizza l’occhio la professoressa di matematica.

Fluttuando a dieci centimetri dal suolo esco da quella stanza, e dietro tutte le persone che mi sono venute a vedere.

Li guardo tutti e chiedo:-E voi? Come mai siete venuti?

-Che domande, volevamo vedere come andavi, no?

-Sì, ma… le sedie erano tutte piene! Quanti eravate?

-Boh! Ne hanno buttati fuori una decina, ma ascoltavano da dietro la porta.

-Brava, complimenti, sapevi tutto!

-Se non ti passano con ottimo li denuncerei.

-Beata te, hai finito!

-Ma come hai fatto??? Sapevi tutto!

Cerco di non ascoltarli… ce l’ho fatta. Finalmente.

Avrò dormito dieci ore negli ultimi tre giorni… sono stanca morta, ma ora come ora sono in “modalità invincibile”.

Dico grazie a tutti quelli che mi fanno i complimenti e finalmente me ne vado.

L’aria calda, l’aria dell’estate imminente, mi accarezza il viso mentre torno a casa in bicicletta.

Tutto adesso ha un significato diverso: il sole sulla pelle, i capelli scompigliati, lo scroscio della fontana, l’odore dell’erba al sole… tutto urla LIBERTA’!

Non voglio rovinare questo momento: non parlo e mi limito a pensieri terra-terra.

 A casa il mio gemello si eclissa e io mi siedo in terrazza, sul tavolo, con le gambe a penzoloni, calciando via le scarpe. Una passa la ringhiera e finisce in giardino, al piano di sotto… chi se ne frega. Libertà!

Quando il telefono accanto a me suona rispondo rapidamente quasi con voce distaccata:-Pronto?

-Ciao Nic, come mai hai risposto così presto?

-Visto che non c’è nessun altro mi stavo consultando con il telefono sulla tonalità di azzurro che ha il cielo oggi…

-Ahahah! Ti sei fatta qualcosa e non mi hai detto niente? Io invece mi sto azzuffando con Garibaldi…

-Vedi che non ti infilzi con la baionetta, mi raccomando Luc che ti voglio viva alla cena di sabato.

-Giusto, la cena di sabato!

Io e Luc siamo migliori amiche da… circa 8 anni. Con orgoglio ce ne vantiamo davanti a chiunque.

Sabato ci sarà la cena di classe… l’ULTIMA cena.

La nostra magnifica classe, in cui le proporzioni sono 1 femmina: 3 maschi.

Per decidere il vestiario vado in camera, ma c’è un intruso… l’essere comunemente chiamato mio fratello.

-Leo, volatilizzati-, gli dico spostandogli la sedia davanti al computer.

-Guarda che il computer è di tutti…

-Ma questa è camera mia, fuori.

Comincia a farmi i versi. “Oh, Leo caro, non ti conviene…”.

-Scusa Luc-, dico al telefono, -sarà una cosa cruenta.

-Oh, io aspetto, non preoccuparti.

Appoggiato il telefono sulla scrivania mi volto con l’espressione più omicida verso il mio povero gemello.

-Smettila e levati dai piedi-, dico in tono letale.

-Sennò che mi fai?

-Vuoi vedere?

-Immagino…

Comincio a trascinare la sedia fuori dalla porta, quando cade gli sono addosso bloccandolo con un ginocchio e comincio a dargli pizzichi al costato.

-No, ti prego, lasciami stare!

-Esci di qua?

-No.

Riprendo con più convinzione e quando le dita mi finiscono negli spazi tra le costole batte la mano al pavimento, in segno di resa.

-Bravo, vedo che hai capito…

Stizzito se ne va, battendo in ritirata dopo aver ruttato.

Decido di sorvolare, riprendo il telefono sistemandomi teatralmente un ciuffo ribelle: -Allora, dove eravamo rimaste?

 

E alla fine sabato arriva.

Su una sedia c’è l’abbigliamento che ho deciso insieme a Luc. “No… non va così”.

Rimetto tutto nell’armadio e cambio completamente l’abbinamento deciso.

Butto fratello e madre in macchina e andiamo verso la spiaggia, al bagnetto dove si terrà la cena.

 

Angolo autrice:

Salve! Buonasera a tutti! Sono contentissima dei commenti e delle visite, veramente! Uh che bello! Rispetto all’introduzione questo capitolo è scritto un po’ più… in modo leggero. Però penso che il modo in cui sono scritti i capitoli possa cambiare a seconda di cosa parlerò… bene, spero di non avervi delusi!

Passando ai ringraziamenti… ringrazio chi ha commentato!

Cassandra 287: eccomi qua con un nuovo capitolo, spero ti sia piaciuto ^^

Nells: grazie!! Ecco qua, ihih

Balenotta: more! Grazie dei complimenti… vedi che anche dall’ospedale riesco ad aggiornare?? Eh si, ogni riferimento è puramente casuale ihih

amimy: ma ciao! Grazie milleee! Anche io adoro un sacco questa storia, perché è quella in cui c’è più “me” ihih! Ho voluto scrivere un’introduzione apposta, perché è praticamente quello che è successo ^^. Era scritta più seria, però i capitoli penso saranno scritti come questo ihih! Grazie ancora, mi hai fatto un sacco di complimenti! E adesso mi mandi anche i fan! ^^

Mel_fly: ciao! Sono contenta che anche a te piacciano le mie storie! Dì la verità, quanti soldi vi ha passato mio fratello??? Ihih! Grazie mille dei complimenti^^

Ringrazio anche i preferiti: amimy, Mel_fly, Tay_ e victoriaanguisette.

Grazie anche a chi ha solamente letto! Se volete commentate ^^.

Baci, Niki.

 

  
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