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Autore: I25    26/01/2016    0 recensioni
E se esistesse un mondo al confine con il nostro? E se questo mondo facesse parte di me più di quanto credessi? Se tutta la vita che ho vissuto fino ad ora fosse una bugia? Come potrei affrontare tutto questo? Come potrei far parte di un mondo di cui non sapevo l'esistenza e scoprire di esserne la principessa?
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Parte Prima
Il mondo attorno a noi

“E soprattutto,guardate con
Occhi scintillanti tutto il mondo attorno a voi,perché i 
Più grandi segreti sono sempre nascosti nei posti più.
Improbabili”
-Roald Dahl
Immersi nella meravigliosa Natura


L’estate stava quasi per terminare,meno di due settimane e la vita di ogni giorno sarebbe ripresa. Guardai fuori dal finestrino. scrutando la città che andava sparendo dietro i verdi alberi. Come ogni anno,l’ultima settimana di vacanza io, la mia famiglia e i miei migliori amici,andavamo a fare campeggio. 
“Luna,che stai facendo,sei così assente” la voce della mia migliore amica Clary interruppe i miei pensieri, la conoscevo da quando andavamo all’asilo le prestai una gomma e da quel giorno non ci separammo mai. Mi voltai verso di lei,nei suoi occhi verdi riuscivo a percepire la sua preoccupazione,una preoccupazione del tutto inutile.
“Cosa? Sto bene non ho niente di preoccupante! ” iniziai a ridere “Hei guarda Jared sta dormendo da un bel po’” continuai.
Povero Jared era la nostra vittima prediletta,più di Clary che mia. Ci sopporta dalle elementari e non si sapeva come fosse ancora con noi. 
Ho sempre pensato che avesse una cotta per Clary,invece no,stanno sempre a litigare e prendersi a parolacce. 
“Pensi quello che penso io?” Clary sorrise malvagiamente e capii al volo cosa aveva in mente. 
Delicatamente poggiammo le cuffie dell’mp3 sulle orecchie di Jared e poi con dei sottofondi horror si svegliò in preda ad una crisi di panico.
“Qualcuno mi aiuti!” urlò lui. Era bianco come un lenzuolo,si guardava intorno intontito. Io e Clary ridevamo come due matte,era così semplice prenderlo in giro,era davvero furioso. Si passò la mano tra i capelli castani spettinandoseli. 
“ Che pappamolla! E tu avresti sedici anni,e saresti un ragazzo?” Lottie,la mia sorellina,di due anni più piccola di noi prendeva spesso in giro Jared considerandolo una pappamolla o una schiappa , in realtà era lei il maschiaccio, frequentava lezioni di Karate e,anche se continuava a negarlo,era la maestra di Jared. 
A guardarla non sembra che abbia questo caratteraccio,in verità aveva questo carattere solo con il genere maschile. Essendo sorelle ci somigliavamo molto,o quasi. Entrambe con i capelli biondi,lei li portava corti e i miei crescevano sempre arrivavano sotto le ginocchia, e non era mia intenzione tagliarli,e gli occhi azzurri,

“Manca molto all’arrivo?” chiese  Clary a papà. Con un cenno di capo rispose di no.
“Dimmi Clary,hai portato tutto?” mi rivolsi alla mia migliore amica,Jared ci stava già guardando male.
“Che cosa state architettando voi due?” chiese lui.
“Ahh stupido idiota! Sono faccende da grandi! Non intrometterti!” Clary liquidò il poveretto con la solita frase ‘sono faccende da grandi’ anche se in verità lui era più grande di noi.
“Non è niente di che,gireremo qualche scena per un video diario che sta preparando Clary” risposi io,ma sembrava ancora non credermi.

Pochi minuti dopo eravamo arrivati,finalmente,aspettavo con impazienza questo giorno da un anno. La verde natura in cui eravamo immersi, si faceva sempre più misteriosa, insidiosa ed era ottima per fare scherzi a Jared.
“Aiutatemi a montare le tende e i tavoli dopo siete liberi di andare al lago, prima che faccia buio” Mio padre,come sempre, doveva farci montare le nostre tende e la cosa non ci piaceva affatto. 
“Montare le tende non è complicato! Dai sbrighiamoci prima che ci faccia fare dell’altro”
 Clary,io e Jared ci affrettammo a montare le tende,mio padre era davvero in grado di chiederci di aiutarlo con dell’altro e probabilmente avremmo chiesto a Jared di rimanere,in fondo era l’unico uomo disponibile.

Una volta finito, sgattaiolammo via, senza dare troppo nell’occhio.
Il lago non era molto distante dal ‘campo base’ come usava chiamarlo mio padre,ma noi avevamo ben altri progetti in mente,andare oltre e scoprire cosa ci fosse dietro la radura. Jared era scettico al riguardo, pure troppo, probabilmente era soltanto spaventato così restò in spiaggia, mentre Clary ed io ci dirigevamo alla radura.
“Dovremmo trovare qualcuno di più virile!” interveni’ Clary sbuffando.
“Non credo sia quello che realmente vuoi! E poi dove lo troviamo uno disposto a sopportarci?” risposi. 
Non rispose. Sapeva che avevo ragione,non sarebbe in grado immaginare le nostre vite se Jared non fosse stato con noi,in fondo gli voleva bene.

Improvvisamente qualcosa in mezzo gli alberi catturò la mia attenzione,scorsi qualcosa come una figura. Indietreggiai spaventata,Clary stava già riprendendo la radura. Non sembrava vedere quello che vedevo io.
“Penso che sia meglio se torniamo indietro!” pronunciai quelle parole in modo soffocato , per timore che ci fosse realmente qualcuno.
“Luna vuoi calmarti siamo solo io e tu!” 
Come non poteva vederla? Quella figura era davanti a noi, bisognava esser ciechi per non riuscire a vederla. Notai che teneva la videocamera puntata proprio sulla figura misteriosa. 
“Clary,come puoi non vederla? Forza torniamo indietro!” 
“Stai covando la stessa malattia di quell’idiota! Andiamo!” Spense la videocamera e velocemente tornammo da Jared. 
Il cuore mi batteva a mille,non per la corsa ma per lo spavento,che quello fosse un fantasma? Strinsi gli occhi.
 “Luna, stai bene?” sentii la voce di Jared accanto a me, quando riaprii gli occhi, lo vidi tremante di preoccupazione, cercai di tranquillizzarmi, poi lui si voltò di scatto verso Clary.
“Colpa tua e delle tue stupide riprese, forse dovresti fartele da sola” urlò, con il viso corrucciato. Clary rimase a guardarlo per qualche secondo, il suo voltò si adombrò, poi abbassò il capo. 
“Tu, sei proprio un idiota” disse, teneva i pugni così stretti che le nocche le diventarono bianche. “Io me ne ritorno al campo” annunciò, dirigendosi a passo di marcia verso ‘il campo base’, corsi verso di lei e l’afferrai per un braccio “Aspetta” le dissi, lei mi guardò, la sua espressione era più triste che arrabbiata. 
“Riprendi la videocamera” la pregai “riguarda le riprese, riuscirai a vedere quella strana figura”.
“Le guarderemo dopo” mi disse ancora scossa “adesso torniamo indietro, si è fatto tardi” lasciò il mio braccio e riprese a camminare davanti a noi così velocemente che non riuscii a raggiungerla. 
Ritornammo alle tende. Per tutto il tempo Clary non aprì bocca se non per mangiare, Jared mi disse di essere preoccupato per me, e così mi si sedette accanto tenendomi la mano sulla spalla, per tutto il tempo. 
“Ci stai spudoratamente provando con mia sorella davanti ai miei genitori?” disse Lottie, mentre io diventavo rossa come un pomodoro Jared s’irrigidì come un pezzo di legno.
“Cosa? No i-io, volevo solo, ecco…” il poverino sembrava così in imbarazzo che cercai di aiutarlo. 
“Lottie non dire sciocchezze, Jared è solo un mio amico, non penserebbe mai a me come una possibile fidanzata” quando mi voltai, lui sembrava più avvilito che mai, poverino mia sorella lo aveva sicuramente imbarazzato al punto che non riuscì più a dire una parola. Guardai Lottie con disapprovazione. 
Dopo aver finito la cena, in cui Clary si abbuffò di pollo, ci accomodammo tutti nella mia tenda. 
“Luna” sentii a una voce sussurrare il mio nome, come un sibilo, quasi fosse trasportato dal vento.
“Luna” sentii di nuovo, mi rivolsi ai miei amici, distanti l’uno dall’altra anni luce.
“La sentite anche voi?” chiesi, mi sembrava di star impazzendo. 
“Sentire cosa?” chiese Clary accigliata 
“La voce” Clary corrucciò ancora di più le sopracciglia. 
“Ho sentito qualcuno che mi chiama” dissi con decisione. 
“Smettetela di fare questi scherzi, sono stufa” 
“Noi non abbiamo detto una parola” disse Jared guardandomi stranito. 
“Luna, sei sicura di stare bene?” 
“Certo che sono sicura, pensi che sia pazza?” cominciai a infastidirmi. 
“Non stiamo dicendo questo, è solo che, prima con quella figura misteriosa e ora con la voce” disse Clary accompagnata da Jared che annuiva in modo fastidioso.
“Aspetta” disse di colpo “Di che figura state parlando?” 
“Quando Luna si è spaventata oggi, e tu sei sclerato in modo del tutto inappropriato, era perché aveva visto una figura nel bosco” disse Clary in modo brusco, rivolta a Jared.
“Che tipo di figura?” chiese lui ignorando il tono dell’amica. 
“Prendi la videocamera” dissi a Clary, lei si voltò e prese l’aggeggio dallo zaino accanto a lei. 
“Ecco” disse, porgendomi la videocamera. L’accesi e iniziai a scorrere le riprese, azionai il video , non appena apparse la figura richiamai i miei amici
“Qui” dissi puntando il dito sull’ombra apparsa nello schermo.
“Luna” disse Clary “qui non c’è niente, è solo …bosco” m’innervosii.
“Ma come fai a non vederla? E’ qui, proprio qui” dissi sbattendo il dito sullo schermo un pò troppo violentemente 
“io…non vedo niente” disse Jared “sicura di stare bene” ripeté per l’ennesima volta. Sbottai. 
“ORA BASTA! Uscite fuori da qui” urlai furiosa, quei due per tutta risposta si fiondarono fuori dalla tenda come se scappassero da una pazza scatenata. Il loro atteggiamento mi mise ancora di più di malumore “Colleraa” dissi buttandomi sul sacco a pelo e nascondendo la testa fra i cuscini. M’infilai sotto le coperte e chiusi gli occhi.
“Luna” udii di nuovo, la voce sembrava provenire da lontano, ma questa volta la ignorai. Forse avevo solo bisogno di dormire.
   
 
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