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Autore: gibutistan    26/01/2016    1 recensioni
La mia è una semplice raccolta ,ispirata ai color spread, le illustrazioni a colori che a volte Oda disegna e pubblica nei suoi volumi.
1- Tales
2- Celebrità
3- Speedsters
4- Giornate stravaganti
5- Shopping selvaggio
6- Pesca alternativa
7- Favola della buonanotte
8- Zephir
9- Tokyo Tower
10-Quando non si digerisce...
11-Animals
12-La prima sfida
13-Lost in snow
14-Associazione a delinquere
15-Shark attack
16-La tigre e il dragone
17-Horror party
18-Muoio felice
19-Riunione nel tempo
20-Dietro lo specchio
21-Washing day
22-Brutta sensazione
23-Mermaid cafe
24-Zombie...again
p.s. Può darsi che mi scappino lievi accenni Zonami;P
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Zombie...Again!

 

 

Dal diario del capitano Usopp

 

In qualità di nuovo capitano dei Mugiwara metterò nero su bianco il resoconto degli eventi che hanno portato alla perdita di Monkey D. Rufy, Zoro Roronoa, Sanji Gambanera, Nico Robin e Cutty Flam “Franky”.

 

Tutto cominciò due giorni fa, quando calammo l'ancora della Thousand Sunny in un porticciolo, dotato di un molo fatiscente e apparentemente deserto.

Sicuri di essere i soli su quel pezzo di terra, decidemmo di accontentare i capricci del capitano ed organizzare un bel picnik.

 

Con una certa sicurezza ci inoltrammo nell'entroterra collinoso.

L'isola non mostrava particolari zone d'interesse e Robin e Nami non avevano notizie di possibili tesori ivi nascosti.

Ormai rassegnati a un semplice pranzo nel verde, giungemmo nel punto più interno del posto.

Nessuno si aspettava uno spettacolo simile.

Centinaia di croci biancheggiavano su un declivio, la cui cima era occupata da un maestoso platano; Robin si avvicinò per capire meglio di cosa si trattasse.

Si chinò per vedere cosa era scritto sul traverso di una croce, poi si spostò ad osservarne un' altra, mentre il resto della ciurma la seguiva con lo sguardo, attendendo chiarimenti.

Terminata quella breve indagine, l'archeologa si girò verso i suoi compagni e parlò:

“Questo è un cimitero. Un cimitero di pirati.”

La memoria di molti corse immediatamente all'isola di cacciatori di taglie , Whisky Peak.

Che anche quello fosse un loro covo?

L' interrogativo rimase inespresso , in quanto qualcosa distolse completamente la nostra attenzione.

Senza identificare cos'era quella figura che si ergeva in controluce alle spalle di Robin, tutti ci mettemmo in posizione, pronti ad attaccare per difenderla da eventuali pericoli.

Quell'essere emise una serie di versi incomprensibili, a cui risposero i suoi simili che spuntavano dal terreno.

Fu tutto più chiaro allora. Eravamo circondati da zombie.

Ma prima ancora di poter reagire, lo zombie che era comparso per primo superò l'archeologa e si portò davanti a Rufy, cominciando un assurdo monologo gutturale con tanto di concitato gesticolare.

Il problema non era tanto che un cadavere stesse cercando di parlare con il capitano, ma era il fatto che lui ogni tanto annuisse convinto, come se stesse effettivamente capendo.

Alla fine di quel concerto sgraziato di vocali e consonanti, sotto lo sguardo teso e incuriosito di tutti noi, Rufy esclamò:

“Piacere di conoscerti, anche io sono un capitano! Adesso che ci siamo presentati, non è che possiamo fermarci qui per il picnik? Ho un certo languorino!”

Lo sconcerto che ci pervase era indescrivibile.

La prima a riprendersi fu Robin, la quale si rivolse all'idiota di gomma:

“Rufy...”

Si,lei era abbastanza sensata da tentare di farlo ragionare.

“Come hai fatto a capire cosa diceva?!”

Ecco, come non detto.

“Mmm... diciamo che tra capitani ci si capisce!”

Quasi tutti i nostri compagni irresponsabili si rilassarono, preparandosi a trascorrere il pranzo in compagnia dei morti viventi; perfino Zoro tolse la mano dall'impugnatura della Shusui.

La tovaglia a quadretti rosa venne distesa e i cestini scoperchiati.

In quel vortice di pazzia, solo io, Nami, Chopper e Brook restammo lucidi, cercando di impedire l'irreparabile. Gli altri avevano abbassato la guardia e toccava a noi salvare la situazione.

Nami supplicò Zoro di tornare in sé, ma quello, spalla a spalla con il capitano zombie, le propose di sfidare i mostri a una gara di bevute; rassegnata all'idiozia dello spadaccino, si rivolse a Robin.

Ma la sorellona, intenta a imboccare un barbuto cadavere affamato che spuntava dal terreno, sembrava come incantata e non rispose al suo appello.

Dal canto mio,con Brook che mi copriva la schiena, cercai di far rinsavire Sanji, che stava stappando l'ennesima bottiglia di vino , guardando con la sua faccia da pervertito la donna zombie che lo traeva a se con un braccio attorno al suo petto.

Gli stava già mordicchiando una spalla, mentre con l'altra mano lo tirava per il mento, in modo da mettere in mostra il collo del cuoco, presumibilmente per facilitarle un successivo e letale morso alla jugulare! Non voleva capire il pericolo in cui incorreva!

Cercai febbrilmente Franky, sperando che almeno lui capisse la gravità della situazione!

“You know it's thriller, thriller night!”

Il carpentiere cantava a squarcia gola quel motivetto orripilante, seguendo un gruppo di zombie in una danza sfrenata e letale.

Brook urlò terrorizzato, quando una testa vagante si proiettò verso il suo afro.

L'unica speranza che rimaneva era lo sguardo tenero del piccolo Chopper, che dopo aver tentato con scarso successo la mossa del “carino e coccoloso” col resto dei suoi amici, si stava concentrando a supplicare Rufy.

Il capitano continuò a strafogarsi di cibo con una corona in testa, insensibile alle grida di terrore del dottore, che era stato ghermito da una mano verdognola,e di Nami, che alle sue spalle era sull'orlo delle lacrime, insidiata da uno zombie estimatore di belle ragazze.

Proprio in quel caos la trappola in cui ci eravamo infilati scattò senza via di scampo...

 

“Usopp, ne avrai ancora per molto con il tuo romanzo? Perché se tu spegnessi la luce potrei tentare di addormentarmi! Io mi sveglio presto domani, altrimenti la colazione chi la prepara ?”

La voce di Sanji fece perdere la vena poetica al prode cecchino, che lievemente infastidito si arrese all'idea di dover rimandare al giorno dopo il finale della sua storia. Mancava ancora tutta la parte dove un suo piano super complesso salvava almeno una parte di ciurma!

 

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