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Autore: regarde_le_ciel    27/01/2016    1 recensioni
Ciao, questa è la mia prima fanfiction.
Sono passati due anni dalla sconfitta di Gea, e i nostri eroi devono tornare all'azione più uniti che mai. L'unica pecca? C'è una profonda rottura tra i sette della profezia: Percy e d Annabeth devono andare insieme all'Università di Nuova Roma ma la ragazza rompe i contatti improvvisamente per poi sparire nel nulla e nessuno ha più sue notizie, Jason e Piper rompono e ormai non parlano più tra loro ma nonostante ciò ricordano tutti con nostalgia i "vecchi tempi", quando erano il sette della Profezia.
Mi raccomando recensite ;)
Buona lettura
-Alexandra
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calipso, Frank/Hazel, I sette della Profezia, Jason/Piper, Leo/Calipso, Percy/Annabeth
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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HAZEL

 

-No ragazzi, mi dispiace ma non abbiamo alcuna notizia o suggerimento su dove si possa trovare Annabeth. Noi cacciatrici cercheremo di darvi una mano per quanto ci sarà possibile.- davanti a noi si presentava un'immagine abbastanza preoccupata della luogotenente di Artemide. Io non ci avevo mai parlato e non la conoscevo neanche bene, sapevo solo che era la sorella di Jason e che era molto legata alla figlia di Atene ma niente di più. Il volto di Percy nonostante fosse pallido stava iniziando a colorarsi di un leggero rosa carne.

-Potreste provare a chiedere alle Amazzoni, non so se lo sapete, ma loro detengono un sacco di informazioni segrete da ogni parte del mondo, dopotutto controllano l'Amazon. Purtroppo non sono molto amichevoli, specialmente con il sesso maschile perciò vi consiglierei di mandare le ragazze.- io sapevo bene che caratterino avevano, per poco io, Frank e il figlio di Poseidone eravamo riusciti a scappare grazie all'aiuto della regina che era la sorella di Reyna. Ella aveva capito che il mondo era in pericolo e riuscì a mettere da parte i rancori che provava per Percy. Nonostante ciò non ero molto convinta del fatto che ci aiutassero un'altra volta.

-Vi saluto ragazzi, buona fortuna!- il messaggio Iride si chiuse e così facendo sparì l'immagine di Thalia.

Accanto a me si accomodò Chirone, nonostante gli anni passassero sul suo volto ciò non si poteva osservare.

-Ciao ragazzi. Avete qualche piano?-

-Thalia ci ha consigliato di chiedere aiuto alle Amazzoni e di mandare le ragazze.-

A quel punto intervenne Percy:- Secondo me ci conviene mandare solo una persona, voglio dire dobbiamo solo cercare delle informazioni. In più Thalia- si fermò un attimo mentre il volto si contorceva in una smorfia di disgusto- ...ha ragione: è più sensato mandare una ragazza, io manderei Piper, non la conoscono a differenza di Hazel.- il suo piano dopotutto seguiva un filo logico.

-Vengo anch'io insieme a Piper! Non può andare da sola è pericoloso.- disse Jason abbassando gli occhi.

-Piper se la caverà benissimo, come sempre d'altronde, direi di iniziare a focalizzarci su Leo, Chirone sa dove si trova.- il centauro non lasciò tempo al figlio di Giove per intervenire.

-Certo, ricordate che alla fine della guerra contro Gea Leo è andato a cercare Calypso? È riuscito a trovarla e sono scappati insieme da Ogigia. Per un periodo hanno provato a vivere a New York però la figlia d'Atlante soffriva di nostalgia, così a Valdez venne in mente di trasferirsi una seconda volta in un ambiente che ricordasse all'amata l'isola da cui proveniva.-

-Ovvero...?-

-Alle Hawaii-

-Per affrettare i tempi, dato che c'è un ladro in circolazione, proporrei di mandare Hazel e Frank da Leo per spiegargli la situazione, Piper dalle Amazzoni, mentre Percy e Jason date una mano ai ragazzi e iniziate a dare un'occhiata all'Argo 2.- Chirone era sicuramente un grande insegnante ma anche un eccellente stratega.

A me il piano andava più che bene: avevo la possibilità di passare del tempo insieme al figlio di Marte alle Hawaii.

Optammo per un viaggio in aereo per essere più veloci, avevamo da riportare l'Abadir e il tutto doveva essere fatto il più veloce possibile.

Honolulu era una città a dir poco stupenda, le piccole case e le ville erano sparse per tutta l'isola mentre vicino all'oceano c'era tutto un conglomerato di grattacieli ove probabilmente c'erano uffici e sedi amministrative, le spiagge erano piene di turisti nonostante l'estate stava cedendo il suo posto all'autunno e molti surfisti sfidavano le onde in acrobazie mozzafiato. La zona era talmente tanto affollata che appena riuscivi a respirare. Io e Frank andammo al porto a prendere una barca taxi per raggiungere un'isoletta vicino alla capitale della Hawaii. Ne trovammo uno libero e salimmo, il conducente era molto loquace, riusciva a cambiare subito gli argomenti: un minuto fa stava parlando della crescita dei prezzi dei barili di petrolio mentre l'attimo dopo parlava della partita dei Lakers. Ci stavamo avvicinando all'isoletta a tutta velocità, la leggera brezza faceva ondeggiare i miei capelli, il sole era alto nel cielo (era mezzogiorno) e l'acqua era trasparente, se ci si sporgeva leggermente dalla barchetta si riusciva a vedere la barriera corallina, questo posto era semplicemente perfetto. Mentre osservavo l'ambiente circostante Frank mi prese e mi accarezzò la mano, intanto chiusi gli occhi e mi immaginai il nostro matrimonio e come sarebbe stato se ci fossimo sposati qui.

-Ragazzi, siamo giunti a destinazione!- fui svegliata dal mio bellissimo sogno dal simpatico conducente. -Sono cinque dollari-.

Se Honolulu era caotica e non c'era abbastanza spazio per respirare,qui la tranquillità e la calma regnavano sovrane: le case erano enormi ma semplici niente d'esagerato con dei bellissimi giardini, la strada principale era accompagnata per tutta la sua lunghezza da palme e alberi di cocco, sulla nostra destra c'era una deliziosa ma deserta spiaggia dove vi era collocato un bar costruito in legno, nell'aria si respirava relax e libertà.

Girammo per tutta l'isola per trovare la casetta di Leo e non ci mettemmo troppo tempo visto che era abbastanza piccolina.

Dal garage della casa provenivano dei rumori fortissimi, non sapevo definire se era un martello pneumatico o altre diavolerie varie, era sicuro come l'oro che quella era la casa di Valdez e Calypso.

Andammo davanti alla porta e bussammo tre volte. Ci aprì la porta una ragazza con i capelli e gli occhi color miele e la pelle olivastra, era bellissima, il fisico era alto e slanciato, gli occhi erano circondati da grandi occhiaie e la pancia era abbastanza pronunciata.

-Siete i nuovi vicini di casa? Haloa, venite, accomodatevi!- non ebbi il tempi di spiegarle la situazione che lei ri-iniziò a parlarea vanvera.-Io sono Calypso e lui invece è Nalu- disse indicando il pancione amorevolmente. Ero scombussolata, insomma Leo stava per diventare papà? Non avevo mai pensato a come potrebbe essere quel burlone di Valdez in versione padre, una cosa però era certa: avrebbe fatto scintille.

-Eccomi raggio di sole!- il figlio di Efesto si appoggiò davanti allo stipite della porta del soggiorno, lui non era tanto cambiato i capelli sempre disordinati, si era alzato un po' e aveva un accenno di barbetta.

-Leo, abbiamo dei nuovi vicini di casa!- disse la ragazza entusiasta.

-Noi..- Frank cercò di parlare e spiegarsi ma fu subito interrotto da Leo.- Io vicino di casa con Chang? No grazie. Hazel che bello vederti.- il latino mi salutò e mi diede due bacini sulla guancia.-A te Chang non do' proprio un bel niente, e non provare a cercare consolazione dalla mia ragazza!- esplosi in una risata fragorosa e fui subito seguita da Calypso, Frank e Leo, era sempre rimasto il solito pagliaccio.

-Come avete fatto a trovarmi?-

-Abbiamo fatto delle ricerche.- risposi io pronta.

-Vuoi dire che voi mi avete stalkerato?- esclamò con un tono falsamente scioccato.

-Valdez, basta con le battute andiamo al sodo.- Frank quando voleva sapeva essere molto autoritario, tutti bambini del dojo in cui insegnava volevano diventare da grandi come lui.

-Dimmi pure caro Frank- gli spiegammo tutto quello che era successo in questo mese e i nostri piani. Sul volto di Leo apparve un ghigno indecifrabile mentre si sfregava le mani.

-E' arrivata l'ora di sperimentare l'Argo III. Qui c'è da divertirsi. Rayo de sol facciamo le valigie, si parte per New York!

 

ANGOLO DELL'AUTRICE:

People I'm back! (per vostra fortuna o sfortuna, a voi la scelta).

Leuzzo papà! Non so perché ma io ce lo vedo, voi no?

Inizio col scusarmi per il ritardo,a causa di vari impegni non sono riuscita a scrivere e a dir la verità non sapevo da dove iniziare a scrivere, nel senso sapevo cosa dovevo fare ma non come.

Lasciando questa storia un attimo in stand-by, volevo chiedervi se sareste interessate/i ad un cross-over tra Percy Jackson e Sherlock (quello con Benedict Cumberbacht (nono so come si scrive il suo nome)) ed ad una fan fiction demenziale su harry potter.
Per il resto mi scuso per questo schifo di capitolo.

Fatemi sapere cosa ne pensate attraverso una recensione o messaggi.

Saluti

-Alexandra

   
 
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