Somewhere over the Rainbow

<< Cho, quante persone hai invitato?! >> Appena uscita del salotto sono stata investita da un frastuono tremendo. Un enorme falò è acceso poco lontano dalla casa, alla destra della portafinestra c'è un Dj che fa partire la musica da due casse. E tutti i ragazzi stanno ballando, saranno più o meno una trentina e non conosco quasi nessuno.

<< Come mai questa roba babbana? >> urlo cercando di sovrastare il baccano e indicando le casse e la piattaforma del Dj. Lei alza le spalle << E' così che si organizza una festa, tesoro >> dice ammiccando.

Io alzo gli occhi al cielo. << Buon Compleanno, Maya >> urla qualcuno in mezzo alla pista.

Subito viene seguito da altri auguri anche da persone che non ho mai visto prima.

Io sorrido impacciata ringraziando.

Mi giro verso Cho ma lei è sparita, sospiro e mi dirigo verso un piccolo gazebo che Cho ha trasformato in un bar con tanto di barman.

<< Tu devi essere Maya >> esclama il ragazzo dalla pelle scura appena mi siedo sullo sgabello davanti a lui.

Sorrido e annuisco << E' tutto davvero assurdo, non conosco nemmeno la metà di queste persone >>

Lui scoppia a ridere << Ti capisco. Cho quando vuole fare una cosa la fa in grande >>

Sospiro per l'ennesima volta << Lo so ma avrà invitato tutta Hogwarts >>

Lui divertito alza le spalle << Vuoi qualcosa da bere? >>

<< Oh... em. Una burrobirra? >> rispondo incerta.

<< E' il tuo compleanno, non vuoi niente di più forte? >>

Lo guardo pensierosa << Chi sei tu? Il diavolo tentatore? >>

Lui fa uno sbuffo divertito << No sono solo un fantastico barman >>

Rido << Va bene. Sono nelle tue mani >>

Lui annuisce e tira fuori dal ripiano una bottiglia con un liquido rosa acceso e altre bottiglie non identificate.

Inizia a mischiare gli ingredienti e infine mi porge un bicchiere con un liquido colorato che parte dal rosa intenso, passa al viola e poi al giallo. Come tocco finale ci appoggia un ombrellino.

Lo guardo dubbiosa ma lui mi sorride << Dai assaggialo >>

Titubante ne prendo un sorso. Sgrano gli occhi. Vengo invasa da un sapore dolciastro, che inizialmente sembra fragola poi mora e in fine limone. Sorrido, le mie papille gustative stanno ballando la samba. << Wow, è fantastico. Che cosa è? >>

Con un sorriso soddisfatto << Si chiama Ali di fata. Non berne troppo però, è molto alcolico. >>

Ha ragione ho bevuto un bicchiere e già mi sento meno lucida.

“Dovrei smettere?” ma poi il mio sguardo viene attratto da Cedric che balla troppo troppo vicino a Cho e qualcosa nel mio stomaco inizia a bruciare.

“Non posso essere gelosa... Insomma Cedric è il mio migliore amico”

Ma una vocina nella mia testa dice il contrario.

<< Fanculo. Dammene un altro >> esclamo eccitata.

Prima mi guarda stranito ma poi alza le spalle e si mette al lavoro.

Però appena mi porge il bicchiere << Ei tu! Via dal mio bar >>

Un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi quasi neri, con una corporatura atletica si avvicina a noi mentre il ragazzo dalla pelle scura esce subito dal bar.

Io in balia del cocktail << Matty. Da quanto tempo >>

Il ragazzo che avevo identificato come il cugino di Cedric << Sei ubriaca per caso? >>

Ignoro la domanda << Come mai non ti ho trovato svenuto nella mia camera ancora ? >> domando ricordandogli l'episodio in cui l'ho trovato a dormire in camera mia un paio di anni fa.

Sbuffa << E' successo solo una volta e inoltre quella prima era camera mia – poi si rivolge al ragazzo al mio fianco - Se ti rivedo a trafficare nel mio bar ti schianto >>

Il ragazzo alza le mani in segno di resa << Okay, ma calmati amico >>

Matty gli manda un'occhiata di fuoco. A quel punto ridendo prendo per un braccio il ragazzo e lo porto il più lontano possibile da Matty prima che inizino a picchiarsi.

<< Allora tu non sei un fantastico barman >> dico accigliata.

Lui mi rivolge un sorriso finto innocente << Em... No. Sono solo un fantastico ragazzo >>

Rido << Modestia a parte e? >>

Lui alza gli occhi al manto stellato mentre io continuo a ridere << Comunque io sono Blaise Zabini >>

***

<< Guarda >> dice indicando un tronco vicino al falò dove possiamo sederci.

Io lo seguo mentre finisco il mio drink. Mi siedo sulla sabbia sistemandomi il pareo che indosso in modo che mi copra di più e appoggio la schiena al tronco.

Chiudo gli occhi cercando di riprendere un po' più di lucidità ma vengo distratta da il suono di un ukulele. Apro gli occhi e vedo Blaise seduto sul tronco mentre lo suona.

Sposto lo sguardo prima sul petto nudo poi al costume a pantalone blu e infine sul suo viso.

Mi sta sorridendo.

<< Per le mutande di Merlino. Stai suonando “Somewhere Over The Rainbow”, amo questa canzone >>

<< Mi manca la cantante che ne dici di dare voce a questo melodia >>

I miei occhi nocciola vengono incatenati da i suo neri che mi trasmetto sicurezza.

Annuisco.

Si ferma e con un sorriso che parte da un orecchio e finisce sull'altro << Pronta? >>

E inizia a suonare.

Somewhere over the rainbow
Way up high
And the dreams that you dreamed of
Once in a lullaby

Somewhere over the rainbow
Blue birds fly
And the dreams that you dreamed of
Dreams really do come true ooh oh

Mentre canto noto che dei ragazzi e delle ragazze smettono di ballare e si avvicinano a noi per ascoltare, sento le mie gote andare a fuoco ma presa da un moto di sicurezza continuo a cantare con voce sicura.

The colors of the rainbow so pretty in the sky
Are also on the faces of people passing by
I see friends shaking hands
Saying, "How do you do?"
They're really saying, I...I love you

I hear babies cry and I watch them grow,
They'll learn much more than we'll know
And I think to myself
What a wonderful world world

Altre persone si avvicinano, guardo Blaise in cerca di aiuto, mi fa l'occhiolino.

Sposto lo sguardo su il pubblico ormai tutti sono intorno a noi e io sento il viso rosso come un pomodoro, incontro prima lo sguardo di Cho che mi sorride e poi Cedric che alza i pollici al in su.
Prendo una grossa boccata d'aria e canto l'ultima strofa.

Appena finisco parte un grosso applauso con tanto di urla << Grande Maya >>

In modo impacciato ringrazio. Blaise notando il mio imbarazzo inizia a suonare un'altra canzone, attirando l'attenzione su di se.

Mi giro e bisbiglio in modo che senta solo lui << Grazie >>

Lui sorride amicando.

***

La serata è passata davvero velocemente, tra risate, chiaccherate e auguri da persone che non avevo mai incontrato prima d'ora.

Mi sono divertita molto e ho conosciuto persone davvero divertenti tra cui Blaise.

Sono felice di dire che questo è stato il migliore compleanno di sempre.

<< Cho, vai a casa? >> chiedo vedendo la ragazza correre giù dalle scale e raccogliere le sue cose. Molto probabilmente è appena uscita da camera di Cedric.

Ormai siamo rimasti solo io, lei e Cedric. Lei annuisce ma sembra turbata.

<< Che succede? >>

<< Niente, tranquilla >> risponde lei velocemente e se ne va.

<< Aspetta Cho, con cosa pensi di andare via? >> dico prendendola per il braccio.

<< Mio padre è già qua fuori. Buona Notte >> si libera dalla mia presa e se ne va.

“Ma che cosa succede?”

Qualche secondo dopo un Cedric preoccupato senza maglietta corre giù dalle scale.

<< Che hai fatto? >> domando subito.

Si guarda intorno << Dov'è Cho? >>

<< Se ne è andata >>

Lui si mette le mani nei capelli e si appoggia sul divano << Come ho fatto ad essere così stupido? >>

Lo guardo in apprensione non l'ho mai visto così disperato << Sono un idiota, senza cervello >>

Ha i capelli scompigliati, è senza maglietta e ha i pantaloni al contrario segno evidente che si è rivestito in fretta. E si sta dando del idiota

Ripenso a come era Cho anche lei aveva i capelli spettinati e i vestiti stropicciati.

Per la miseria, stavano per fare l'amore e probabilmente Cho non è voluta arrivare fino in fondo.

Le mie guance prendono fuoco e inizio a provare un miscuglio di sensazioni.

Rabbia, imbarazzo, dispiacere ancora imbarazzo. Sì, soprattutto imbarazzo.

Ma dopo tutto sono la sua migliore amica non posso lasciarlo così << Il fatto che sei un idiota lo sapevo già >> scherzo cercando di allentare la situazione.

Ma non funziona nelle sue irridi noto uno sconforto disarmante.

<< Ne vuoi parlare? >>

Lui scuote la testa << Va bene. Sono la tua migliore amica non ti obbligherò a dirmi niente >>

Gli sorrido e lui ricambia con uno flebile.

Vederlo così mi fa stringere il cuore,

Gli porgo la mano << Vieni >>

Lui si alza svogliatamente ma mi prende la mano.

Lo conduco fino alla spiaggia.

<< Guarda >> dico indicando il mare.

<< Cosa c'è? >> chiede lui non capendo.

Sorrido << Guarda il mare e pensa, pensa a tutte le persone che ora da qualche parte lo stanno guardando insieme a te >>

<< Come mi dovrebbe aiutare? >>

<< Non lo capisci. Cedric tu non sei solo, ci sono migliaia di persone che come te hanno commesso degli errori ma che vivono e che si ritagliano un minuto del loro tempo guardando il mare, facendo così compagnia a qualcuno che ne ha bisogno >> spiego con voce dolce.

Si gira verso di me con una strana espressione << Wow, Maya. Da quando sei così saggia? >>

Mi sposto i capelli in modo teatrale e esclamo << Cedric Diggory, lo sono sempre stata semplicemente tu mi hai sempre sottovalutata >>

Scoppia a ridere. Fingendomi offesa incrocio le braccia << Mi sento alquanto offesa >>

Lui ancora ridendo alza gli occhi al cielo e mi abbraccia.

<< Scusa ma tu per me rimani la bambina pestifera di undici anni >>

Questa affermazione mi ferisce, lui mi vede solo come la bambina arrabbiata che ha incontrato la prima vola in un corridoio.

Facendo finta che quell'affermazione non mi abbia toccata ribatto << Invece tu rimani il ragazzino idiota che si schianta con la scopa >>

Detto questo con un finto sorriso torno in casa.