ROSALIE: RESISTENZA
Il tuo vestito da sposa è scintillante e divino, addosso ti conferisce un’aura angelica; solo che tu non sei così.
Stai per aprire la porta, sai che succederà dopo. È questione di tempo prima che tu agisca, dietro quell’uscio troverai chi ha abusato di te da umana.
Tic, tac, tic, tac. Senti i secondi che scorrono, Royce King?
L’immagine di te stesa sul ciglio della strada è ancora impressa nella tua mente. Umiliata, derisa, ferita, violata: l’uomo che amavi ha dimostrato sé stesso nel peggiore dei modi. Li rimembri tutti quegli sguardi, viscidi e languidi, le occhiate e le parole dei suoi amici che assistettero a quella scena.
Ma non ti aiutarono, Rosalie; erano i compagni del mostro. Guardavano, fermi, commentavano sprezzanti ogni tuo urlo e tentativo di resistere a quel verme del tuo compagno; cercavi un appiglio per salvarti la vita, un mero aiuto che potesse strapparti da quelle braccia, da quell’amore malsano.
E l’hai trovato.
Quando pensavi che sarebbe tutto finito, la rinascita è arrivata. Diventare vampiro era l’ultima delle soluzioni a cui auspicavi, di certo nemmeno sapevi della loro esistenza; ma non era importante, perché ce l’avevi fatta.
Eri riuscita a sopravvivere, hai combattuto come una guerriera, non ti sei arresa.
Guardati, Rosalie: sei così bella che nessuno potrebbe resisterti. Il rosso delle tue iridi è la falce, simbolo della morte per eccellenza. Hai goduto nel vedere quegli sguardi terrorizzati, gli stessi uomini che anni prima ridevano di te. Li hai uccisi senza pietà, come loro non ne hanno avuta.
Improvvisamente, quei ricordi cominciano a farsi sfocati; l’ultimo passo sta per essere compiuto, e poi l’eternità e la pace saranno tue.
Spalanchi la porta: Royce è ai bordi del letto, la canottiera bianca è sporca, il viso buio e spaventato, i capelli in disordine. Non esiste Royce seduttore, tra poco lui stesso cesserà di vivere.
Sorridi, bramosa di sangue e di vendetta. Hai resistito tanto su quella strada a causa sua, ne vale la pena vederlo ancora una volta, l’ultima.
“Tic, tac, tic, tac” pronunci sarcastica, il passo cadenzato e sinuoso sono la tua marcia nuziale.
Dopotutto, la morte può attendere.
Partendo dal pressuposto che chissà quante storie sono state scritte su questa vicenda, anche io ho voluto dare la mia versione: ho scelto la parola RESISTENZA per sottolineare come Rosalie cercasse di rimanere viva per poter vendicarsi in seguito. Ho deciso di dare questa interpretazione alla vicenda, ricordando la scena del film, dove racconta a Bella di come fosse entrata col vestito da sposa perché all'epoca era molto teatrale.Ringrazio chi legge, come sempre! Se vi va passate e commentate!A presto!Anna