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Autore: Tinucha    29/01/2016    2 recensioni
"Non ricordo esattamente quando mi sono innamorata di te. Ero piccola, questo non l'ho dimenticato. Mi avevano sempre detto che quando sarebbe accaduto, INSIEME, avremmo toccato il cielo con un dito. Non so se avessero ragione, ma tu non c'eri al mio fianco ed io quel fottutissimo e tanto agoniato pezzo di cielo, non ho potuto toccarlo. Dannazione, sei contento adesso? Ero solo una dannata bambina dall'animo puro che voleva scoprire qualcosa che veniva definito come sensazionale, fenomenale"
[È la mia prima storia, spero tanto vi piaccia]
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il ritorno verso casa è tragico, Jorge continua a parlare e guidare impazzito. << Sei un'incosciente Martina, una bambina stupida, devi crescere! >> << 'Devi crescere'? Ma ti senti quando parli? Mi stai urlando contro quando non mi sembra di averti appena confessato di aver ucciso qualcuno, ti ho detto che credo di amarti! >> grido a squarciagola << Ti avevo appena detto che avevo paura di essere amato e tu cosa fai? Dici di amarmi? La cotta non era passata allora, nel gruppo cercavano solo di non farci litigare >> << Non capisci niente, sei solo un idiota! Sbrigati, voglio tornare a casa, nel mio letto >> << Nessun problema, non ho intenzione di rivederti! >> << Stai scherzando spero! Frequentiamo lo stesso gruppo di amici >> sospira provando a calmarsi << Devo farti una domanda Stoessel e devi essere sincera. Prima hai detto che credi di amarmi, ok? >> << E allora? >> << Mi ami o ti stai innamorando di me? >> vorrei confessargli la verità, dirgli che tutto il dolore che porto dentro me lo ha creato lui, sbattergli in faccia che l'ho amato dal primo momento in cui ho incrociato i suoi occhi ma sono sicura che lo perderei definitivamente. E non sono pronta a questo. << Mi sto innamorando >> sospira sollevato << Non andare avanti Martina, non innamorarti perché non potrei ricambiare un sentimento del genere. Io non cerco l'Amore. Sei troppo ingenua per capire ma sappi che da me non puoi avere quello che vuoi >> il groppo che ho alla gola vorrei fosse causato da qualcos'altro. Non dalle sue parole taglienti come lame. << Hai ragione Jorge, saremo solo amici >> << Quasi amici >> interviene fermando l'auto davanti casa e Facendomi scendere. << Buonanotte Stoessel >> << 'Notte Blanco >> detto questo corro di sopra silenziosa in modo che i miei non si accorgano della mia fuga. Inutile dire che l'unica cosa che sono capace di fare, non è spogliarmi (per indossare un semplice pigiama) bensì rifugiarmi tra le lenzuola e i cuscini bagnati dalle mie lacrime. Penso di averne un'infinità, sono costituita da più acqua salata di quanta ce ne sia nel mare. Una notte insonne mi aspetta, ma questa volta sarà diversa dalle altre. Stanotte lui ha confermato tutte le mie paure più grandi, oggi lui mi ha detto chiaramente che non si innamorerà mai di me. La cosa più brutta è che mamma mi ha detto che il primo amore non si scorda mai, e lei non mi ha mai mentito. 
L'indomani mi alzo dal letto dirigendomi a grandi falcate nel bagno. Sono uno zombie, ho due occhiaie infernali e i miei occhi sono contornati di rosso. Lacrime fresche minacciano di uscire al ricordo di quello che è successo ma lui non può vincere. Io sarò forte. Sorrido, mi faccio una doccia veloce, infilo i jeans aderenti ed il maglioncino grigio per poi truccarmi e scendere di sotto. << Buongiorno >> saluto i miei << Buongiono Tesoro >> sorridono entrambi. La mamma è seduta sulle gambe di papà, hanno dei sorrisi chilometrici e le occhiaie di chi si è amato per tutta la notte. Molto diverse dalle mie. << Io scappo sono in ritardo >> << Va bene >> esco di casa camminando a passo veloce mentre vari pensieri si fanno strada in me. Ho deciso che nessuno vincerà mai su di me. Nemmeno Lui. Cerco di assumere un sorriso sincero quando intravedo i ragazzi seduti sul muretto della scuola. << Buongiorno ragazzi >> saltello come una pazza, stranendoli << Oh come siamo raggianti >> mi dà una gomitata Alba << Dobbiamo sapere qualcosa? >> per un istante i miei occhi incontrano quegli verdi di Jorge. << Ho voglia di vivere, è una cosa sbagliata? >> << Ok d'accordo non scherziamo, che ne hai fatto della mia migliore amica? >> sbotta la rossa. << Stasera andiamo in discoteca? >> propone Jorge come se avesse paura che io possa dire qualcosa di sbagliato. Mi crede davvero così scema? << Io ci sto >> << Anch'io >> << Allora è deciso? >> << Si si >> il sorrisetto che compare sulle labbra di Mechi non è per niente convincente, soprattutto perché è indirizzato a me. Ho un po' paura, l'ho conosciuta in primo superiore e mi è sempre sembrata una brava ragazza, solo che la conosco e so che ha qualcosa in mente. La campanella suona e tutti ci salutiamo come se stessimo andando al patibolo. Entro in classe svogliata e per tutte le cinque ore cerco di tenermi concentrata, non vorrei avere altri problemi. All'uscita schiocco un veloce bacio ad Alba e Lodovica chiedendoli di salutarmi il resto dei ragazzi e scappo a casa. A pranzo sono molto distratta e mamma se ne rende conto. Quando sto per salire di sopra infatti mi blocca chiedendomi che cosa mi succede. Mi siedo sul divano guardandomi intorno. << Tuo padre è uscito. Cosa succede? >> << Ho detto a Jorge che mi sto innamorando di lui, in realtà gli ho detto che credo di Amarlo ma poi ho dovuto negare per non.. >> mi mordo le labbra << Non piangere bambina mia, non meriti tutto questo >> << Mamma lo amo, non scherzo! Tu, Cande e Dami potrete dire quel che vi pare, io lo sento. >> mi alzo di scatto correndo di sopra, ma stavolta non devo piangere. Apro l'armadio cercando qualcosa di decente per stasera ma sono dotata di poche cose sexy. Ci resto davanti per ore probabilmente, ad un tratto la porta si apre di scatto ed io sobbalzo. << Mechi? >> << Questi sono per te >> sbotta mettendomi sul letto dei vestiti. << Stasera devi farlo dannare, solo così potrà capire cosa si è perso per la sua testa di cazzo >> deglutisco << Sei sicura che questo sia il metodo migliore? >> << Per lui sarà il peggiore tesoro mio >> sbotta mentre una vena pulsa sul suo collo. << Vatti a fare una doccia io mi occupo del resto >> annuisco abbracciandola frettolosamente << Mechi grazie >> << Tini Muoviti >> mi sorride dandomi una leggera spinta. Velocemente corro a lavarmi, e forse non sono stata poi così veloce visto che sono già le 8. Rientro in camera indossando il corpetto bianco, il jeans blu aderente e le scarpe col tacco nere. Infilo un paio di bracciali neri e bianchi e mi posiziono davanti allo specchio (dopo essere stata minacciata dalla bionda). Non so quanto tempo ci impiega a fare il miracolo! Le occhiaie sono sparite, la mia pelle abbronzata è stata messa in risalto, i miei occhi e le mie labbra anche. Ho un po' di mascara nero ed un rossetto rosso fuoco. << Ora è il mio turno >> sbotta aprendo il borsone ed estraendo un vestitino corto azzurro. Lo infila per poi correre a truccarsi ed aggiustarsi i capelli. << Sei bellissima >> << Grazie Tinita, anche tu >> mi dà una leggera pacca sulla spalla. << Andiamo? Prima ho parlato con Damien e ha detto che sarebbe venuto lui a prenderci >> annuisco << Sei unica >> << Modestamente >> ridacchiamo correndo di sotto proprio nell'istante in cui suona la porta. Sfortunatamente ad aprire è proprio papà. << Ciao Damien come stai? >> << Bene Alejandro grazie, e tu? >> << Mai stato meglio >> si volta di scatto quando sente il rumore fastidioso provocato dalle mie scarpe e sgrana gli occhi << Dove hai intenzione di andare così,Martina? >> << A ballare papà >> << Ma.. Vestita così? >> << Si, vestita così >> sorrido angelicamente baciandogli una guancia. << Non aspettatemi dormo da Cande >> appena la porta si chiude (per merito della mamma) il moro al mio fianco scoppia a ridere. << La gelosia è rimasta e non credo se ne andrà >> sospiro << Si, purtroppo >>.
Il tragitto verso la discoteca è ricco di urla e canzoni cantate a squarciagola. All'entrata un uomo robusto ci lascia passare e subito ci ritroviamo in una mischia di persone. Damien ci indica gli altri e subito ci affrettiamo a raggiungerli. << OH MIO DIO SIETE BELLISSIME! >> gridano le tre pazze, ovvero: Cande, Alba e Lodo alzandosi e venendoci incontro. << Voi non siete da meno >> provo a sovrastare il fracasso provocato dalla musica. Per un attimo il mio sguardo va in cerca di Jorge, ma non lo trovo subito. Controllo attentamente ogni angolo della discoteca e poi, beh.. Poi lo vedo lì, mentre sovrasta il corpo di una ragazza carezzandole una coscia scoperta dal vestito troppo corto per i miei gusti. Reprimo le lacrime che minacciano ancora di uscire e sento qualcuno Toccarmi la spalla. Mi volto incontrando due occhi azzurri mai visti prima. << Ehm.. Ci conosciamo? >> << Sono Rodrigo >> mi porge una mano che io afferro prontamente << Martina >> << D'accordo Martina, ti va di ballare con me? >> sono tentata di dirgli di 
no ma poi il mio sguardo ricade ancora sulla ragazza spinta contro quella parete << Certo >> annuisco dirigendomi verso la pista dopo aver avvisato gli altri. Per stanotte voglio essere un'altra. Non una stupida dal primo amore impossibile. Le canzoni scorrono infinitamente e lui sembra non accorgersi della mia presenza. Solo quando torna alla realtà e dai nostri amici e Ruggero mi indica si ricorda della mia esistenza. << Ti va un drink? >> << Si grazie Rodrigo >> gli sorrido educatamente sentendo il suo braccio circondarmi la vita. << Per me una vodka e per te dolcezza? >> << Un mojito >> il barista annuisce mettendosi a lavoro e nel frattempo il silenzio (si fa per dire) cala tra me e quel ragazzo che conosco appena << Che fai nella vita Martina? >> ridacchio << La studentessa? >> << Quale università frequenti? >> scuoto il capo << Sono ancora alle superiori >> << Aspetta, ma quanti anni hai? >> << Quasi 17 >> << Wow >> << E tu cosa fai nella vita? >> << Sono un modello >> annuisco mentre lui mi fissa << No aspetta, pensi che adesso ti salterò addosso? >> << Lo speravo in realtà >> << Caschi male con me >> i drink arrivano ed io non faccio in tempo ad avvicinarlo alle labbra che sento qualcuno portarmelo via. Mi volto incazzata nera per poi deglutire da perfetta codarda. Jorge mi guarda tranquillo scolandosi il mio mojito. << MA CHE FAI STRONZO, ERA MIO! >> << STA' ZITTA MOCCIOSA NON LO REGGI L'ALCOOL, E TU DIAZ SPARISCI DALLA CIRCOLAZIONE SE NON VUOI UN OCCHIO NERO >> sbotta nervoso mentre 'il mio accompagnatore' va via. << Che diavolo fai? Mi stavo divertendo! >> << Oh no fidati Nena, era lui a divertirsi con te >> << E a te che importa? >> lascia il bicchiere vuoto sul bancone rimanendo fermo << Andiamo dagli altri >> sorrido chiedendo al barista un pezzo di carta ed una penna e ci scrivo sopra il mio numero. << Che stai facendo? >> << Vivo la mia vita >> individuo Rodrigo, lo raggiungo a passo spedito e gli lascio il foglio dopo avergli stampato un bacio sulla guancia. Ritorno da occhi verdi << Ora possiamo andare >>




VE LO AVEVO DETTO O NO CHE TINI È VENDICATIVA? JORGE PROBABILMENTE NON SI ASPETTAVA UNA COSA DEL GENERE DALLA PICCOLA STOESSEL, MA EVIDENTEMENTE ANCORA DEVE IMPARARE A CONOSCERLA. Ringrazio ancora che recensisce e legge la mia storia e spero che siate pazienti perché i bei capitoli verranno fuori quando meno ve li aspettate. Questi sono uno schifo ed il prima possibile proverò ad aggiustarli. Grazie ancora
   
 
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