The Guardians
– Se loro sono gli eroi, noi siamo
spacciati
Capitolo
7
Basta nuoto: mi do’ all’ippica
Palazzo reale di Meridian
Laboratorio di Oliver
Una settimana di lavoro sulla
Terra, e già Matt desiderava trecento anni di ferie.
Possibilmente, non su Meridian. Credeva che nessun datore di lavoro
potesse essere più schizzato di Oliver. Erano
vent’anni che aveva a che fare con un maniaco
dell’alta cucina e del dominio dell’universo, aveva
fatto il callo a tutti i tipi di richiesta, anche a quelli
più bizzarri.
Poi, aveva conosciuto Ivan Braginski. Quell’uomo non aveva
particolari fissazioni, ma era inquietante.
Non inquietante come quasi tutto ciò che si trovava sul suo
mondo, a quello ormai non ci faceva quasi più caso: gli era
difficile capire quando scherzava e quando invece era serio parlando
dei suoi personali kit di tortura. Senza contare che durante le
riunioni del corpo docente, a cui era tenuto a partecipare anche lui,
il rettore si sedeva su di lui e non si muoveva per le due ore
seguenti. Va bene, aveva scelto un travestimento con cui potesse
passare inosservato.
Ma da qui a sedersi su di lui ed
ignorare la sua stessa esistenza, ce ne voleva!
‘’ Tsk… ma ho una certa età.
Perché non vado in pensione?’’
‘’ Uhm… hai detto qualcosa, Matt
caro?’’ chiese il principe, vedendo
l’aria assorta del suo tutto fare. Era impegnato a mescolare
gli ingredienti per la sua nuova ricetta in un calderone verdastro, con
un mestolo grande il doppio di lui.
Gli era sempre piaciuto sperimentare, specie se poteva contare su una
valida cavia come Matt per testare la qualità del suo
prodotto.
‘’ Niente, maestà. Mi sto solo
preoccupando per i Portali. I Guardiani ne hanno già chiusi
due.’’
‘’ E che problema c’è? Tanto,
ne sono rimasti ancora dieci. Mhm… mi passi quel barattolo
di sale?’’
‘’ Questo? – chiese il mutaforma,
porgendogli un recipiente bianco – Non riesco mai a leggere
cosa c’è scritto sull’etichetta.
‘’
‘’ Te l’ho sempre detto che dovresti
metterti gli occhiali. Ma tu non mi ascolti mai.’’
‘’ Come se tu lo facessi
‘’ pensò
il biondo, che si sentiva inutile nella sua carica di consigliere del
principe.
Andiamo, era più verosimile Lex Luthor presidente degli
Stati Uniti che lui come consigliere di uno come Oliver. Il bello era
che non poteva neppure dare le dimissioni, dato che non
c’erano altri disgraziati disposti a prendere il suo posto.
‘’ La mia vista è perfetta, altezza.
Semplicemente, la calligrafia è pessima. Sembra quella di un
bambino!’’
‘’ Non hai tutti i torti – fece il
principe, riversando tutto il contenuto del barattolo nel suo calderone
– Se non fosse per il fatto che è lì da
anni, crederei di averle scritte io a quattro
anni.’’
‘’ Aspetti…quanti anni,
esattamente?’’
Oliver fece spallucce, e rispose:’’ Trenta,
quarant’anni. Mia madre era una donna molto sbadata, lasciava
le sue cose in giro per il palazzo. Figurati, una vola trovai vicino
alla biblioteca delle manette e un frustino. ‘’
‘’ Manette e… un
frustino?’’ chiese Matt, facendo fatica a
immaginare i precedenti sovrani di Meridian come novelli Anastasia e
Christian Grey.
‘’ Che vuoi che ti dica? I miei genitori avevano
dei gusti particolari. Non mi hanno neppure mai lasciato avvicinare
alla loro stanza dei giochi! Il ché, considerato il fatto
che io ero il fantastico figlio primogenito, era una vera ingiustizia!
E anche ora che sono sovrano assoluto, non posso entrare! Mamma ha
utilizzato un sacco di incantesimi protettivi per non nascondere la
porta della sua sala dei giochi. E quando la trovo… non la
posso aprire perché è sigillata dalla magia! Ti
pare giusto?’’
‘’ Uhm… no,
maestà.’’
‘’ Non mi importa dei tuoi gusti sessuali,
basta che poi non li sperimenti su di me.’’
‘’ Ben detto! –
esclamò il principe, ignaro dei pensieri che stavano
attraversando la mente del suo braccio destro – E’
una vera ingiustizia! E io che voleva provarla con il nuovo guardiano
del Cuore! Sai, questa ricetta la sto provando solo per
lui!’’
‘’ Meglio per lui che per
me!’’
‘’ Cosa state preparando, altezza?
– chiese il servo, sforzandosi di ignorare l’olezzo
che proveniva dal calderone – Sembra…ottimo. E
l’odore, poi… fa venire i brividi,
letteralmente.’’
Oliver gongolò, contento.
‘’ Manca ancora poco, e sarà pronta. Tu,
ovviamente, sarai il primo ad assaggiarla. Non voglio rischiare di
trasformare in una statua di sale il mio
tesoruccio.’’
‘’ Sigh… ovviamente…’’ biascicò
il consigliere, con la stessa faccia di chi si stava preparando per
essere condotto al patibolo. Ma almeno il loro era un destino
più roseo del suo.
‘’ Sono Spaghetti all’acquapazza
– spiegò il principe – E’ una
ricetta che ho trovato su internet. Per fortuna la Muraglia non ha
indebolito il segnale wi-fi!’’
Matt si arrischiò a guardare nel pentolone.
‘’ Vostra altezza… è normale
che … ehm… il
vostro esperimento abbia
gli occhi?’’ chiese il consigliere, incerto se
chiamare le guardie o rimanere e permettere ad Oliver di finire
quel… qualunque cosa fosse. Gli faceva venire la nausea solo
vederlo
‘’ E’ un tocco in più. Non
trovi che sia esotico?’’ chiese il principe,
sorridendo.
‘’ Esotico un cazzo. Questa è
la volta buona che uno dei tuoi piatti mi ammazza.’’
‘’ Avete ragione – disse
invece, deglutendo. Doveva giocarsi bene le sue carte e riuscire a
scamparla. Se qualche altro povero disgraziato dovrà
assaggiare quell’orrore… beh, pregherà
affinché la sua anima trovi la strada per
l’aldilà – Molto esotico. Ma non trovate
che sia un peccato farlo assaggiare prima a me?’’
‘’ Perché? Sei il soggetto
più adatto!’’
‘’ Ma sono solo un vostro umile servitore. Ci
vorrebbe qualcuno… sì, qualcuno che sia al
livello di un tale piatto!’’
Oliver parve pensare seriamente alla proposta fattagli dal mutaforma.
Matt lo sapeva, tra i suoi tanti difetti , quello che emergeva di
più era sicuramente la sua civetteria. Bastava toccare i
giusti argomenti ed ecco che il principe era caduto nella sua trappola.
Semplice ed efficace. Probabilità di riuscita 99%
‘’ Qualcuno degno, dici? Ci sarebbe
l’Oracolo, ma questa antipatica Muraglia non mi permette di
portargli più nessun regalino.
Poi…’’
Successe tutto in un istante: il pentolone esplose, scaraventando i due
addosso al muro. Oliver atterrò su dei sacchi di farina,
Matt, invece, addosso alla credenza.
‘’ Oh no… la mia
arte!’’
‘’ Tu pensi a quella roba, mentre io forse
mi sono rotto un paio di costole? Che lavoro di
merda!’’ pensò
Matt, sempre più convinto che, per quanto sulla Terra avesse
un capo fuori di testa quanto Oliver, era meglio lavorare per lui
piuttosto che rimanere a Meridian.
Fece per alzarsi, ma una fitta di dolore lo costrinse a rimettersi
seduto.
‘’ Cazzo… qui ci vorrà un
po’ di magia per rimettere tutto a posto. Poi… oh
porca miseria, cosa diavolo sta succedendo?’’
Il contenuto del pentolone cominciò ad addensarsi in un
unico punto, diventando una massa indistinta di acqua. Quel
cososcivolò rapidamente fuori dalla porta, sotto
gli sguardi sbalorditi del principe e del suo braccio destro.
Oliver sembrava pensieroso. Che
stesse pensando a un modo per eliminare quel mostro senza che ci
andassero di mezzo altre loro guardie? Che quello fosse il segno che
finalmente stesse maturando?
Matt aveva le lacrime agli occhi. Magari le sue preghiere erano state
accolte!
‘’ Mhm… vuoi vedere che ho esagerato col
sale?’’
No, aveva decisamente preso una cantonata colossale.
‘’ Voi di Kandrakar non potevate
rinchiuderlo da qualche parte? Bell’aiuto la Muraglia,
così ce lo sorbiamo solo noi!’’
‘’ Sire – provò a farlo
ragionare – Quella… quella creatura potrebbe
causare problemi al vostro regno.’’
Oliver fece spallucce, e rispose:’’ Nah, non
succederà. C’è un Portale che ho aperto
ieri, se lo attraversa non sarà più un nostro
problema.’’
Silenzio. Matt si passò una mano sulla fronte.
‘’ Vostra maestà…
‘’
‘’ Sì?’’
‘’ Vi siete dimenticato dei Guardiani…
se i Guardiani lo rintracciano, e trovano il Portale con lui, lo
chiuderanno. E sarebbe il terzo.’’
‘’ Ah vabbè – fece il
principe, con noncuranza – In quel caso ne rimarrebbero atri
nove. Matt, seriamente, non dovresti stressarti così tanto.
Ti vengono le rughe.’’
E se lo diceva proprio quello che era la causa delle sue crisi
isteriche il 99,9% delle volte…
Heatherfield
Piscina Comunale
Ore 10.30
‘’
Certo che qui c’è una bella vista
‘’ commentò
serafico Gilbert, adocchiando delle ragazze in costume .
Perché non veniva mai alla piscina comunale? Ah si, diceva
che non era abbastanza magnifico per lui. Beh, doveva ricredersi.
‘’ Oh, non sai quanto hai ragione amigo ‘’
disse invece Antonio, attratto da uno spettacolo ben diverso. Romano
era ancora più sexy in costume che trasformato da Guardiano.
‘’ Idioti ‘’ fece irritata
Elizabeta, incrociando le braccia sul petto. Per lei, niente
costume. Indossava una semplice maglietta bianca e dei pantaloncini
corti. Un abbigliamento sobrio, che non dava nell’occhio e
che non la faceva sembrare una cosplayer de Il
Trono di Spade. Per
Gilbert era stato un bel problema sistemarla a casa sua senza doverla
nascondere in garage. Di
nuovo. La
ragazza avrebbe passato, un
periodo molto lungo sulla Terra, sia per cercare la Luce di Meridian,
sia per impedire che la Muraglia collassasse a causa dei Portali creati
dal principe Oliver.
Pertanto, le serviva un posto dove stare. E lei era stata irremovibile:
sarebbe vissuta con lui, e lui soltanto. Era il guardiano del Cuore e,
a detta di Elizabeta, doveva essere sorvegliato ventiquattr’
ore su ventiquattro.
Così, aveva lasciato all’albino una bella gatta da
pelare: come spiegare a suo fratello la presenza di una squinternata in
fissa col Medioevo che si credeva una novella Giovanna D’arco?
Ma la fortuna, in una della rare volte in cui si ricordava che in
fondo, ma molto in fondo, anche lui era un bravo ragazzo bisognoso di
aiuto, gli fornì una balla inattaccabile nella persona di
sua cugina Eliza. Ah, la dolce cugina Eliza… Lui
non l’aveva mai sopportata. Né lei né
quei pomposi accademici dei suoi genitori. Avevano
la stessa età, eppure era sempre lei a dover badare a lui e
Ludwig. Tsk, che scarsa fiducia nutrivano nei suoi confronti! Lui
poteva badare tranquillamente a sé stesso e al suo
fratellino. Sua madre si era semplicemente legata al dito
l’incidente della birra di quando aveva nove anni, tutto qui.
Ora, suddetta cugina aveva
vinto una borsa di studio per lo Sheffield Institute per la
facoltà di Storia antica, e la madre di Gilbert molto cortesemente (alias
minacciandolo di non passargli più i soldi per la retta)
aveva chiesto al figlio se poteva ospitare anche lei, oltre al fratello.
Non c’era stato bisogno di altre minacce: Gilbert aveva
accettato subito, con una facilità che aveva insospettito
sua madre.
Ma la donna aveva avuto poco tempo per chiedersi cosa stesse
macchinando il figlio maggiore, che subito era dovuta scappare,
richiamata d’urgenza dal sua assistito per la lettura della
sentenza.
E lui aveva avuto tutto il tempo per mettere in atto il suo
strabiliante piano per liberarsi della cugina e permettere
così ad Elizabeta di venir a vivere da loro senza destare
troppi sospetti in suo fratello: per prima cosa, aveva a lungo parlato
col suo amico Sadiq di
quella bellezza
mozzafiato di
sua cugina, facendo in modo che il turco si interessasse a lei e che,
il giorno dell’arrivo in città della giovane,
fosse lui a venire a prenderla all’aeroporto.
Eliza era veramente carina, e bastò poco a Sadiq per
prendersi una gigantesca cotta per lei.
Dal canto suo, lei non era rimasta affatto indifferente al fascino
selvaggio del turco, e da cosa nasce cosa, magari anche con
l’aiutino di qualche bicchierino di troppo di
vodka… beh, lui non sapeva tutti i dettagli, sapeva solo che
i due ci avevano dato dentro a casa di Sadiq e che Eliza aveva deciso,
per la prima volta, di godersi la sua vita in barba alle asfissianti
aspettative dei suoi genitori e di spassasserla senza impegno con lui.
E
così, Elizabeta aveva preso il suo posto, Ludwig non
sospettava niente e sembrava andare d’accordo con la cugina,
ed Eliza era in dolce compagnia di Sadiq in qualche posto dimenticato
da Dio. Alla
fine, era andato tutto per il verso giusto e nessuno ci era rimasto
male.
Un’altra prova incredibile della sua genialità.
‘’ Dai Eli – disse il tedesco, mettendole
una mano sulla spalla e guadagnandosi uno sguardo omicida come risposta
- Prova a divertirti!’’
‘’ Uno: non chiamarmi Eli. Due: non siamo qui per
giocare, ma per chiudere un Portale. ‘’
‘’ Ma è domenica! Prova a staccare la
spina.’’
Elizabeta inarcò un sopracciglio, e
chiese:’’ Cosa c’entra il fatto che sia
domenica, scusa?’’
‘’ Non mi dire… oltre al
caffè, da voi non ci sono neppure le domeniche
libere?’’
‘’ Che vuoi farci, siamo sotto dittatura.
‘’
‘’ Che vita triste.’’
‘’ Proprio per questo abbiamo bisogno di voi
– gli disse la giovane, trattenendo la voglia di picchiarlo
– Purtroppo, siete la nostra unica speranza per ritrovare la
Luce di Meridian e sconfiggere Oliver. ‘’
‘’ Uhm… niente di troppo difficile, per
il Magnifico me.’’
‘’ Guarda che non devi agire da prima donna. Siete
una squadra e…’’
Mentre discutevano, la situazione attorno a loro due stava
degenerando…
‘’ Ve… trovato
niente?’’ chiese Feliciano, vedendo Kiku
riaffiorare la testa a pelo d’acqua. Sembrava stremato.
‘’ No, Feli-sama.’’
‘’ Aspetta mi tuffo
anch’io!’’
‘’ Ma che diavolo…?! Brutto
bastardo!’’
‘’ Auch… l’amore fa
male!’’ esclamò Antonio, dopo che il suo Lovinito gli
aveva dato un pugno per essersi avvicinato troppo al suo lato B.
La donna alzò gli occhi al cielo, di fronte a tutto quel
casino. C’è n’era di lavoro da
fare!’’
‘’ Dicevo, adesso siamo una squadra. Mettitelo in
testa. E dobbiamo comportarci di conseguenza.’’
‘’ Non voglio rovinarti la festa –
intervenne Romano, mentre in un angolino Antonio si massaggiava la
testa – Ma qua stiamo già perdendo
pezzi.’’
‘’ Perdendo pezzi?’’
ripeté confusa la giovane. Le sembrava che i deme…pardon, i
Guardiani fossero tutti lì, con lei.
‘’ Il francesino se l’è
svignata. ’’
Elizabeta non era dotata di poteri magici, ma in quel momento avrebbe
potuto tranquillamente incenerire i presenti con lo sguardo.
‘’ Io lo ammazzo… ‘’
disse, circondata da un aura violetta che fece indietreggiare Gilbert e
Romano.
‘’ Ve… perché
la sorellona è arrabbiata?’’ chiese
innocentemente Feliciano, appena uscito dalla piscina. Kiku era dietro
di lui, ansante. Immergersi fino in fondo alla vasca per cercare il
Portale non si era rivelata poi un’idea geniale.
Romano scosse la testa. Almeno l’innocenza del suo fratellino
andava preservata.
‘’ Niente Feli, non ci pensare.
Comunque… dove cazzo hai messo la
mappa?’’
‘’ Ehm… ve, non ce
l’avevi tu?’’
*
Francis odiava l’odore
del cloro. Non era un frequentatore abituale della piscina comunale,
troppo rumore, troppo caos per i suoi gusti. La sua domenica ideale non
prevedeva pavimenti bagnati, schiamazzi e schizzi d’acqua da
parte di bambini in vena di imitare i pesciolini di Alla
ricerca di Nemo.
Di buono c’era solo una cosa: in costume da bagno
stava una meraviglia!
Le ragazze (e anche alcuni ragazzi) se lo mangiavano con gli occhi,
ammirandolo e borbottando complimenti anche piuttosto spinti.
Mhm… alcune erano carine. Se ne avrà il tempo,
dovrà chiedere il loro numero. Almeno farà
fruttare bene una giornata funesta. Ma i loro nemici non andavano mai
in vacanza? Non potevano starsene tranquilli, invece di aprire Portali
che poi loro dovevano chiudere?
Era troppo chiedere un po’ di tempo per sé ?
Avvertì un brivido salirgli per la spina dorsale, come se il
suo sesto senso lo stesse avvertendo che si stava infilando in una
situazione spiacevole. E il suo sesto senso non sbagliava mai, con Vash
funzionò anche troppo bene!
Si voltò, temendo di ritrovarsi un montanaro inviperito con
un fucile a salve caricato e pronto a sparare. Sospirò,
quando si accorse che c’erano solo dei bambini accompagnati
dai genitori. Ma c’era una strana chiazza d’acqua
sul bordo della vasca, che emanava un odore nauseabondo.
Arricciò il naso, disgustato.
Ma non c’era nessuno che puliva quel posto?
Si avvicinò all’ammasso informe, ignorando un trio
di liceali che stava passando in quel momento e che lo fissavano,
interessate.
‘’ Mon
Dieu – mormorò,
vedendo due occhi fissarlo -
Questo cosa è? Sembra…’’
Non finì la frase, che un braccio d’acqua si
allungò dalla chiazza e lo prese per il collo, facendolo
tuffare nella piscina.
Ora, Francis non era esattamente uno sportivo. Ma era bravo a nuotare.
L’unico sport in cui si era mai cimentato, del resto, era
proprio il nuoto. Allora… perché non riusciva ad
emergere? Cercava di risalire in superficie, ma era come se una forza
invisibile lo stesse trattenendo per una gamba. L’aria gli
mancava, e gli sembrò di sentire una voce nella sua mente
sussurrare:’’ Pappa…
finalmente… tanta pappa…’’
Stava avendo delle allucinazioni per mancanza
d’aria… lui era il Guardiano dell’acqua,
non poteva certo morire in una piscina, no? Cercò di usare i
suoi poteri, ma con sgomento si accorse che non riusciva ad
utilizzarli. Si stava concentrando, ma sembrava che tutti i suoi
tentativi fossero inutili. Era come… era come se qualcosa
gli stesse impedendo di usare la magia dell’acqua. Ma cosa?
All’improvviso, gli occhi che aveva visto nella chiazza gli
apparvero davanti, grandi, rossi, e una specie di ghigno gli si
profilò davanti.
‘’ Pappa… ho
trovato… tanta pappa…’’
Un… un mostro? Era finito faccia a faccia con un
mostro? Un mostro d’acqua? E proprio lui doveva finire tra le
sue fauci? Che era, una presa in giro del karma? Davvero, il karma
mancava di originalità.
Tentò di scappare, ma era bloccato. Abbassò lo
sguardo, e si accorse che le gambe erano circondate da tentacoli
d’acqua. Di bene in meglio…
‘’ Tu…
pappa…’’
Ma quel coso non sapeva dire nient’altro che pappa?
Francis tentava di divincolarsi, ma aveva quasi raggiunto i suoi
limiti, e l’aria stava cominciando a mancargli. Chiuse gli
occhi, pronto ad accettare qualsiasi cosa il Destino o
Dio avessero stabilito per lui… quando una mano lo
afferrò per i capelli e lo fece riemergere a forza dalla
piscina.
Tossì e ispirò a lungo. Non sapeva chi
l’avesse recuperato, ma gli doveva la vita. Intanto il mostro
sembrava aver preso piuttosto male il fatto che fosse riuscito a
scampargli, dato che un sinistro brontolio increspò
l’acqua della piscina. Ma non ci badò. Non quando
si accorse di chi lo
aveva salvato.
‘’ Francis? Rana?’’
La voce era fastidiosamente familiare… Vuoi vedere
che…? Aprì finalmente gli occhi, e ogni suo
timore venne confermato.
‘’
Tu che ci fai qui, bruco?!’’ chiese, dopo essersi
ripreso. Era quasi affogato, i suoi poteri non avevano funzionato e
l’avevano dovuto tirare a forza per impedirgli di andare
all’altro mondo. Ma erano tutti questioni che passavano in
secondo piano, dato che ad averlo salvato era niente poco di meno che
il suo sgradevole inquilino, Arthur Kirkland.
‘’ Ci lavoro! – esclamò
piccato l’inglese - Secondo te come pagherei la
retta?’’
‘’ Vendendo le tue sopracciglia? Altrimenti non mi
spiegherei perché non ti fai una bella cerette dove serve.
Tolte quelle, non saresti poi tanto male.’’
Silenzio. Persino il loro pubblico aveva smesso di scommettere su chi
dei due avrebbe vinto la diatriba.
‘’ Aspetta… frog,
mi hai appena fatto un complimento?’’
Arthur sembrava stupito, almeno quanto lui. Non è che
volesse fargli un complimento o cose del genere… si era
semplicemente lasciato sfuggire una cosa che aveva notato da qualche
giorno. Lui era un buon osservatore, e le cose belle attiravano sempre
la sua attenzione.
E con questo non stava ammettendo che quel bruco fosse
minimamente appetibile! Riconosceva soltanto che poteva
essere… passabile.
‘’ Sono un esteta, bruco.
‘’
‘’ E questo cosa diavolo
significa?’’
‘’ Significa che gli piaci! –
cinguettò allegra una ragazza mora, spalleggiata dalle sue
amiche – Che vuoi, che lo scriva su un cartellone?
E’ già così
palese!’’
‘’ Infatti. C’è
così tanto UST nell’aria. ‘’
‘’ Forse dovremmo andarcene, ragazze… e
dire ai nostri genitori di non andare in spogliatoio per la prossima
mezz’ora. ‘’
‘’ Solo mezz’ora?’’
‘’ Beh, siamo in un luogo pubblico. Qui
preliminari, a casa il resto.’’
Arthur arrossì fino alla punta dei capelli, e aveva tutta
l’aria di chi voleva trovare una fossa profonda in cui
buttarsi.
Francis, al contrario, prese la cosa con più filosofia.
‘’ Sono desolato di deludere delle ragazze
così carine – disse, ammiccando verso di loro
– Ma io e questo qui siamo solo coinquilini…
purtroppo.’’
‘’ Lo sapevo, vivono insieme! –
esclamò estasiata la mora – Visto che avevo
ragione?’’
‘’ Ehm… noi condividiamo solo la stanza
e non…’’
‘’ Oh, allora chissà quante volte
l’hai visto nudo!’’
‘’ E chissà quante foto avrai
fatto!’’
‘’ Voi dite? Per me non è un
guardone.’’
‘’ Basta – borbottò irritato
l’inglese – Io me ne vado. ‘’
‘’ Ti seguo, bruco!’’
‘’ Ohhhhh… ragazzi, guardate che gli
spogliatoi sono da quell’altra parte. ‘’
Importante lezione per Francis: mai e poi mai provare a contraddire
delle fangirls.
*
Fino a quel momento, le loro
ricerche non avevano portato alcun risultato. Kiku e Feliciano avevano
ripreso a consultare la Mappa (che, anche se era rimasta a mollo a
causa della sbadataggine del guardiano dell’aria, era ancora
leggibile. Ah, che bella cosa la magia!) costringendo anche Gilbert ad
aiutarli. A detta di Kiku, il Cuore li avrebbe aiutati ad orientarsi
meglio e a trovare subito il loro obiettivo. Il Cuore certamente
sì… ma di Gilbert come guida Elizabeta non si
sarebbe fidata neppure tra un trilione di anni! Mentre Lovino e
Antonio… beh, Antonio cercava di
molest…corteggiare l’italiano, ma finiva
regolarmente per essere picchiato e/o essere lanciato in acqua come un
siluro. Meno male che fino a pochi prima stava parlando di lavoro di
squadra e compagnia bella. L’avevano bellamente ignorata.
‘’ Ah, beata te – fece estasiata una
ragazza mora alle sue spalle, con le sue amiche affianco che avevano la
sua medesima espressione –
Circondata da così tanti bei ragazzi! Chissà a
quante scene yaoi assisterai dal vivo!’’
‘’ Yaoi? – ripeté Elizabeta,
che aveva già sentito quel termine su Meridian. Ah
sì, gliene aveva parlato Eduard tempo prima. Ma, tra
l’essere fatta prigioniera dalle guardie di Oliver e cercare
di mettere in riga uno strampalato gruppo di Guardiani, non aveva avuto
più l’occasione per approfondire tale argomento
–Di cosa state parlando?’’
‘’ Non sai … oh dei, qui bisogna
rimediare! – esclamò la quindicenne, e sembrava
così sconvolta da poter svenire da un momento
all’altro - Ragazze, chi ha una buona connessione
internet?’’
‘’ Io no!’’
‘’ Neppure io… lo sapevo che avrei
dovuto cambiare operatore!’’
Il capo dei ribelli non capiva metà delle cose che quelle
giovani donne stavano blaterando. Le fissava confuse, cominciando a
chiedersi se sulla Terra non ci fosse qualche strana magia che rendeva
le ragazze delle esaltate.
‘’ Tutto quello che devi sapere è che,
quando due ragazzi sono più che amici , in quel caso noi
parliamo di yaoi. O di slash, dipende dal fandom di appartenenza
e…’’
‘’ Mein Gott, l’ho
trovato!’’ esclamò Gilbert, alzando le
braccia al cielo in segno di vittoria. Elizabeta lasciò le
tre ai loro deliri, e si avvicinò al ragazzo.
‘’ Davvero?
Dov’è?’’ gli chiese, prendendo
la mappa.
L’albino sbuffò.
‘’ Non c’è lì,
donna. ‘’
‘’ E come fai a dire
di…’’
‘’ Boh, magnifico sesto senso credo! Sento qualcosa
nell’aria… ed è bello
potente.’’
Dopo aver sbattuto la palpebre un paio di volte, incredula e indecisa
se prenderlo a padellate sulla testa, la giovane ribelle si
ricordò di cosa gli aveva raccontato anni prima suo padre
sulla Custode del Cuore di Kandrakar: era in grado di percepire la
magia. E se era vicina a un Portale, poteva anche capitare che avesse
dei capogiri o che si sentisse male.
Non era tanto strano pensare che Gilbert fosse capace di percepire un
Portale, se era vicino.
‘’ Bello potente… se non è un
Portale, cos’altro può essere? Va bene, fammi
vedere dove l’hai trovato e…’’
‘’ Ragazzi! – Francis arrivò
in quel momento, con il fiato corto – Abbiamo un piccolo
problema.’’
‘’ Ehilà Franny, finalmente
sei… un attimo, perché sei
fradicio?’’
‘’ Non è il momento per questi
particolari – lo liquidò il biondo –
Sono stato attaccato.’’
‘’ COSA?! – Elizabeta lo prese per il
colletto della maglietta – DA CHI? TI HANNO VISTO? HAI USATO
I TUOI POTERI?’’
‘’ Calmati Eli – intervenne
l’albino – Lo stai soffocando.’’
‘’ Se lo meriterebbe pure, dato che ci ha piantato
in asso poco fa!’’
‘’ Esagerata, sarà stato via
quanto… un ora?’’
Elizabeta fissò adirata Gilbert, il quale si
sentì pervadere da violenti brividi freddi. Brrr…
dov’era un asciugamano, quando ce n’era il bisogno?
‘’ Donna, non mi guardare con quella faccia. Sei
inquietante. ‘’
‘’ Ti guardo come voglio, piccolo…
argh!... Non posso credere che il Cuore sia stato affidato a uno come
te! Non capisci quanto sia grave che un membro della squadra se ne vada
in giro da solo? Il biondino è stato anche
attaccato!’’
‘’ Mademoiselle, sono
ancora vivo e vegeto – rispose Francis, sentendosi
personalmente coinvolto – Non sono così
irresponsabile. Beh… la maggior parte delle volte non lo
sono. ‘’
‘’ E poi – proseguì il tedesco
- A
chi altro potevano dare il Cuore? Io sono il Magnifico, baby. Era ovvio
che dovessi essere il capo.’’
‘’ Aspetta stronzo – intervenne Romano,
mentre ignorava l’ennesimo flirt della giornata di Antonio
– Chi ti ha detto che sei tu il capo?’’
‘’ Ma dai, è ovvio. Ho bellezza,
carisma, sono un figo … le fangirls mi amano! Sono un True
Alpha, bello.’’
Elizabeta si sbatté la mano sul viso, esasperata. Dei di
Meridian, cosa dovevano ascoltare le sue povere orecchie.
‘’ Tutti. Con me. Negli. Spogliatoi.
ORA!’’
Quando aveva quel tono, era chiaro chi fosse il vero capo dei
Guardiani. Nessuno osa mettere in dubbio la sua decisione. Persino
Gilbert, per una volta, decise di starsene zitto.
*
Si
erano nascosti negli spogliatoi maschili (e Gilbert, quando gli avevano
fatto notare che la presenza di Elizabeta sarebbe senz’altro
stata notata, aveva detto:’’ Tanto è
così mascolina che non si accorgeranno di niente), e avevano
atteso pazientemente l’orario di chiusura.
Il capo dei ribelli non aveva accettato obiezioni di sorta:
c’erano due questioni importanti da risolvere, il Portale che
non si riusciva a trovare e l’apparizione di un mostro
acquatico che aveva tentato di uccidere Francis.
Dal momento che Kiku aveva tassativamente proibito ai ragazzi di usare
i loro poteri in pubblico, pena qualche problema su ai piani alti, erano
stati costretti a starsene lì per due ore. Meno male che la
domenica la piscina comunale rimaneva aperta solo mezza giornata.
Probabilmente, Romano avrebbe dato fuoco a qualche altro armadietto per
l’impazienza, se fosse stato costretto ad aspettare ancora.
‘’ Ricapitoliamo – fece il ragazzo,
mentre si stringeva le braccia al petto. Si erano trasformati da poco,
e Antonio non aveva smesso neppure per un attimo di fissargli il sedere
– Quanto siamo fottuti? Non sappiamo
dov’è il Portale, e ora ci ritroviamo un mostro
tra le scatole. Come lo facciamo fuori?’’
‘’ Quel mostro –
disse Elizabeta – E’ fatto interamente
d’acqua. Qualsiasi attacco tenteremmo contro di lui, andrebbe
a vuoto. A meno che…’’
Tutti fissarono Francis.
‘’ Perché mi guardate così?
Vi avverto, sono troppo bello per fare da esca.’’
‘’ Purtroppo non possiamo fare altrimenti
– intervenne Kiku – Il Portale deve essere chiuso,
per impedire che altri suoi simili lo attraversino. ‘’
‘’ Esistono altre schifezze del
genere?!’’ domandò terrorizzato Romano,
e l’altro scosse la testa.
‘’ In realtà, non lo so –
ammise – E’ la prima volta che vedo una creatura
simile. Potrebbe trattarsi di uno degli esperimenti del principe
Oliver.’’
‘’ Ve… il
principe crea mostri?’’
‘’ Non esattamente… i suoi sono
esperimenti culinari.’’
‘’ Momento, momento – fece Francis–
Quello… quello sarebbe venuto fuori da un piatto andato a
male?’’
‘’ Probabilmente
sì.’’
‘’ Perché fate quelle facce? –
domandò stupita il capo dei ribelli – A
volte certi suoi purè di patate diventano goblin. Oppure,
due mesi fa avemmo a che fare con…’’
‘’ Stop, donna! – la fermò
Gilbert –
Per favore, non farmi vomitare la colazione. Il Magnifico ha uno
stomaco debole.’’
‘’ Fatto sta che nessuno qui può
sconfiggerlo… eccetto il biondino qui presente –
continuò lei, rivolgendo un’occhiata sprezzante al
francese – Di norma, non manderei dei pivelli sul campo prima
di un lungo addestramento. Ma data la natura di quella creatura e il
fatto che non sappiamo dove si trovi il Portale…
‘’
‘’ In pratica è probabile che i poteri
degli altri Guardiani contro quella creatura saranno inutili
‘’ fece Kiku, meditabondo.
Ergo, se la doveva cavare da solo contro un mostro che probabilmente
non vedeva l’ora di mangiarselo per cena.
‘’ Dai, te la caverai – disse Gilbert,
dandogli una pacca dietro le spalle –Arriveremo subito in tuo
soccorso, Franny. Giusto
il tempo di trovare il Portale e chiuderlo, ma con la mia magnifica
guida vedrai che sarà un gioco da
ragazzi!‘’
‘’ Un gioco da ragazzi? Non credo…
sempre se si considera la possibilità che ci sia anche
qualcun altro che stia attraversando il Portale in questo momento
‘’ precisò Kiku, e davvero, il morale di
Francis arrivò fino al centro della Terra.
‘’ Grazie per il sostegno –
borbottò l’albino, notando il pallore del suo
migliore amico - Franny, và la e fa vedere chi sei! Di
sicuro, non sarà più difficile che uscire vivi da
casa di Ivan.’’
‘’ Spero solo che non sia davvero rimasto
più nessuno…’’
mormorò lui.
Già doveva farsi massacrare da un mostro di un altro mondo,
sperava che almeno non ci fosse nessuno ad assistere alla sua totale
disfatta.
‘’ Ve… mi
pare di aver visto poco fa quel bagnino dalle sopracciglia strane
che…’’
Feliciano non finì neppure la frase, che l’altro
sfrecciò fuori dallo spogliatoio, talmente veloce che
qualcuno avrebbe potuto credere che il guardiano dell’aria
fosse lui e non il moro.
‘’ Ve… cosa
ho detto di male?’’ domandò confuso
l’italiano.
‘’ Lascia stare fratello, quello è
deficiente.’’
Elizabeta si limitò ad alzare un sopracciglio, e
pensò:’’ Dunque
questo sarebbe lo yaoi di cui parlavano quelle ragazze questa mattina?
Se l’altro è in pericolo tu vai a farti ammazzare
per lui? Interessante… Forse lo dovrei introdurre anche tra
i miei uomini. La prossima volta, lo dovrò dire ad Eduard.
’’
*
Un saggio disse: i
guai non finiscono mai.
E dopo una giornata di lavoro infernale, e una spalla
indolenzita, tutto quello che Arthur voleva era chiudere quel posto e
tornarsene al campus e chiudersi in camera. E sì, avrebbe
lasciato fuori Francis. Era colpa sua se la giornata era stata un
incubo, con le ragazze che gli lanciavano occhiatine fugaci e poi
ridevano sommessamente. Un’esperienza da dimenticare. Quando
passò vicino alla vasca, rabbrividì. Qualcosa
non andava. Volse
lentamente lo sguardo verso la superficie della piscina, e si
strozzò con la sua stessa saliva.
Guardò interdetto quella che fino a poco prima sembrava una
normale e QUASI innocua distesa d'acqua incresparsi e poi sollevarsi in
una forma che non aveva più nulla di rassicurante.
‘’ W-what
the...’’
Proprio in quel momento Francis entrò nel suo campo visivo,
per poi buttarlo a terra.
‘’ Che diavolo fai?’’
Il sibilo di una fila di boe che sfrecciava sopra le loro teste rispose
alla sua domanda.
‘’ Levati di dosso
immediatamente.’’
‘’ E perché mai? - chiese divertito il
francese - Uhm... hai fatto un tuffetto poco fa o sono io che ti faccio
questo effetto?’’ aggiunse passando un dito sulla
sua camicia bagnata che maledizione gli
si era incollata al petto come una sottile seconda pelle. Troppo
sottile. Troppo TRASPARENTE.
Voleva morire. Lontano da quel pervertito, possibilmente.
‘’ Taci, pervert!
E poi… perché i tuoi vestiti sono completamente
asciutti?-
‘’ Sono uno dei protagonisti, le mie tenute devono
essere idrorepellenti per contratto. Purtroppo non si può
dire lo stesso della mia chioma. Questo cloro mi distruggerà
i capelli ‘’ scostò una ciocca umida con
uno sbuffo.
‘’ Credimi, non avrà importanza,
perché se non mi spieghi immediatamente che sta succedendo
ti staccherò la testa dal collo!’’
Francis deglutì, nervoso. Teoricamente, dati i suoi poteri,
avrebbe potuto facilmente stendere l’inglese o trasformarlo
in qualche animaletto innocuo, tipo una lumaca (così almeno
aveva la certezza che non se ne scappasse chissà dove, come
pochi giorni prima). Ma la pratica era tutta un’altra storia,
era appena la seconda volta che si trasformava, e non sapeva
esattamente la portata della sua magia. Se in condizioni normali
allagava il campus, figuriamoci quello che poteva fare trasformato da
Winx!
‘’ Frog,
abbassati!’’
Se non fosse stato per l’inglese, per poco il mostro non lo
decapitava. E allora sì che le sue doppie punte sarebbero
state un problema secondario!
‘’ Credo potrei
vomitare... ‘’ si lasciò sfuggire
Arthur, osservando il petto villoso del francese stretto in quella
specie di top. Il caso aveva voluto che , per salvarsi, gli si gettasse
addosso. Lo scansò malamente.
La vita era
profondamente ingiusta: non solo lui veniva cacciato da quasi tutti i
posti di lavoro che trovava per ''divergenze di vedute'', ma quando
finalmente trovava un lavoro che sembrava fatto apposta per lui, ecco
che spuntava fuori una brutta copia del mostro di Loch Ness e una
pseudo fata-folletto vattelapescà.
Cosa aveva fatto di male nella sua vita precedente? Era ovvio che il
suo karma lo stesse punendo, non c'era ombra di dubbio. Certo che il
karma era un gran bastardo.
‘’ Ehi, guarda che devi ritenerti fortunato. Stai
assistendo alla mia prima missione!’’
‘’ Già, una vera fortuna… se
dovevo morire, avrei preferito farlo a casa mia!’’
Altro colpo, questa volta mirato alle gambe di Arthur. Il ragazzo si
ritirò immediatamente, e disse:’’ Shit, per
poco non mi prendeva. ‘’
‘’ Ok, com'è possibile che quel mostro
diventi ogni secondo più enorme? Ma soprattutto... come
diavolo hai fatto a farti assumere in una piscina se non sai
nuotare?’’
Il biondo arrossì, e
borbottò:’’ Ti
sembra davvero il momento di parlarne?’’
‘’ Come
pensavi di gestire un'emergenza del genere?’’
Pessima domanda.
Arthru si alterò, e gli
urlò:’’ Scusami
se non ho pensato all'eventualità di un DANNATO MOSTRO
TSUNAMI DI VENTI METRI!’’
Dannatamente vero: non è che capita tutti i giorni di avere
a che fare con mostri alla Supernatural.
E Francis non era pronto a fare la parte di Dean Winchester. Purtroppo,
era un Guardiano e di quel coso se
ne doveva occupare lui per cause di forza maggiore.
‘’ Ok bruco, ho un piano. Tu va a nasconderti, a
lui ci penso io.’’
Senza neppure aspettare la risposta di Arthur, si mise davanti al
mostro e urlò:’’Quelli sarebbero i tuoi
occhi, bestiaccia? Bene, allora guarda che sei nudo, e non è
un bello spettacolo... ‘’
Il mostro lo fissò con un espressione
indecifrabile, ma Arthur ci scommetteva la sua laurea che, se avesse
potuto parlare, avrebbe detto are
you fuckin kidding me?
Imperterrito, Francis continuò
dicendo:’’ Sul serio, guarda quella macchia
gialla... mi sa che qualcuno non ha rispettato le norme igieniche, che
schifo...’’
‘’ GROAWWWW.’’
Il britannico alzò gli occhi al cielo.
‘’ Complimenti,
ottimo piano far incazzare una cosa che può annegarci con
uno sputo...’’
Il mostro si era stancato dei giochetti di Francis, e
allungò il braccio verso di lui. Il Guardiano
dell’acqua si tenne pronto per intercettare il colpo in
arrivo, ma a sorpresa il braccio d’acqua lo
oltrepassò, e afferrò Arthur, rimasto dietro di
lui.
‘’ CHE COSA? IO? LUI TI PIGLIA PER IL CULO E TU
VUOI MANGIARE ME?’’
Senza troppe cerimonie, e ignorando le proteste del ragazzo, la
creatura lo portò verso la bocca e lo inghiottì.
‘’ Buona…
pappa…’’
‘’ Mon
Dieu, adesso
sa anche parlare!’’
Francis si rese conto che il bruco non sapeva DAVVERO nuotare e si
lanciò in volo verso la piscina.
Nel frattempo la creatura si era sollevata e Francis poteva vedervi
attraverso. Proprio al centro Arthur era stato completamente fagocitato
dai flutti. Non c'era tempo per pensare a un piano (o procurarsi una
cuffia per non bagnarsi i capelli...).
‘’ Non posso credere di starlo per fare
veramente –
pensò contrariato il francese, che già
raccomandava la sua anima a Dio nel caso il suo piano non andasse a
buon fine – Ma
o la va o la spacca.’’
Prese un bel respiro, e sfrecciò diritto diritto nella bocca
della creatura, trattenendo il fiato e sperando di riuscire a resistere
lì dentro per il tempo necessario per tirare fuori
l’hooligan prima che tirasse le cuoia.
Francis non sapeva dire se fosse la paura o l'impatto con l'acqua
gelida ad avergli smorzato il respiro, ma si preoccupò
subito di quale impatto lo stesso trattamento potesse aver avuto su
Arthur. Si sentiva come avvolto dall’oscurità,
avvertiva un senso di impotenza che lo fece sentire piccolo,
inutile… Era come se quel mostro lo stesse lentamente
prosciugando. Il ché era assurdo, vero?
Il tempo di abituare gli occhi e riuscì a distinguere
nitidamente le sue labbra dischiuse in cerca d'aria. Senza riflettere
si gettò su di lui e il suo corpo gli suggerì
cosa fare.
Aveva poco fiato, ma l'avrebbe sacrificato. D'altronde contava di
liberarsi presto... in qualche modo. E poi, era o non era il Guardiano
dell’acqua? Guardiano che aveva già rischiato di
morire una volta a causa di quella creatura, ma erano dettagli
trascurabili.
Era una pazzia. Non aveva un piano, non sapeva ancora gestire bene i
suoi poteri, probabilmente il mostro in qualche maniera contorta glieli
stava rubando e... i suoi occhi erano come annebbiati da una luce
d'intensità crescente, mentre un piacevole tepore percorreva
il suo corpo, rinvigorendo le sue energie e dandogli una leggera
vertigine.
Aveva baciato Arthur senza pensarci un attimo (ehi, il bruco non poteva
ancora morire. L’aveva salvato, e lui non era tipo da non
ripagare i suoi debiti), e ora sembrava che da quel bacio stesse in
qualche modo recuperando la magia che il mostro gli aveva lentamente
rubato fino a quel momento. Anzi, si sentiva addirittura più
forte, come se si fosse… ricaricato.
Sì, se avesse dovuto definire quella sensazione, avrebbe
usato proprio quella parola: ricaricato. Non
si era mai sentito più forte di prima.
Anche il mostro se ne doveva essere accorto, dato che aveva smesso di
crescere. Non riusciva più a nutrirsi della magia del
guardiano.
‘’ No
no… pappa finita.’’
‘’ Invece sì - pensò
il francese, mentre creava un vortice attorno a lui e ad
Arthur – La
pappa è proprio finita!’’
'' No... bua.''
Quasi si dispiacque di doverlo distruggere. Appunto, quasi.
'' Niente di personale,
mon ami. Hai scelto il Guardiano sbagliato.''
Il cuore gli batteva forte, le orecchie gli pulsavano...
era tutto dovuto al controllo che stava esercitando sui suoi poteri,
non certo per il bacio che aveva dato a quel bruco lì... se
qualcuno avesse osato dire il contrario, lui l'avrebbe trasformato in
un girino!
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8% del tuo tempo alla causa
pro-recensioni. Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può
copia-incollarlo dove meglio crede) © elyxyz
Nel prossimo capitolo di The
Guardians…
‘’
Quindi… puoi dirci ancora una volta come hai sconfitto quel
mostro?’’
Francis appoggiò la schiena al muro della stanza di Gilbert,
e disse:’’ Mademoiselle, vorrei saperlo
anch’io. ‘’
Elizabeta lo fissò, incerta se credergli o meno.
‘’ Hai scatenato uno tsunami, e vuoi farci credere
di non sapere come hai fatto?’’
‘’ Ahimè, temo che sia proprio
così. Non ricordo molto..’’
‘’ Mhm… - fece lei, prendendo la sua
padella – Forse con il giusto incentivo, potrei fartelo
ricordare.’’
Il principe sembrava pensieroso.
‘’ Sai Matt – disse, mentre la mazza da
guerra di Allen quasi colpì la testa del suo sottoposto
– Credo che forse ricorrere al Cacciatore sia stata una mossa
lievemente azzardata.’’
‘’ Lei dice?’’
commentò ironicamente il mutaforma, ormai conscio che
qualcuno, lassù su Kandrakar, ce l’aveva a morte
con lui.
Ok…
Qui
c’era bisogno di fare il punto della situazione. Va bene
vestire come un trans
durante il Gay Pride. Tanto,
nessuno lo
avrebbe riconosciuto. Grazie mille, magia.
Va bene dover affrontare mostri extra-dimensionali di due metri o poco
meno.
Lasciava andare avanti gli altri e lui pensava a salvarsi la pelle.
E vada anche che ogni tanto perda il controllo dei suoi poteri e bruci
qualcosa
a caso, facendo credere a suo padre che la casa fosse infestata e
facendogli
iniziare degli strambi riti per esorcizzare la presenza.
Ma finire di nuovo a Meridian con quel bastardo spagnolo…
no, quello era
troppo!
Prossimo capitolo
Il Cacciatore – Parte 1
Ovvero la storia di come Romano e Antonio si ritrovarono a fare da animatori alla festa di marmocchi alieni mentre un Cacciatore era alla ricerca della ‘’dolce’’ Kitty.
Grazie IMmatura per sopportare
pazientemente i miei scleri e per aver contribuito alla stesura
di questo capitolo. Il finale non avrebbe di certo visto la luce, senza
di lei. E spero che non vogliate linciarmi per il finale lasciato un
tantino aperto... Minimo
due recensioni per continuare questa storia.