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Autore: Manu75    02/02/2016    0 recensioni
"Il viso era affascinante, con il prominente naso adunco che lo dominava. Ma erano gli occhi quelli che attiravano maggiormente l’attenzione, erano azzurri e brillanti, limpidi come ruscelli di montagna. Bastava incrociare quello sguardo una volta, per comprendere quanto Albus Silente fosse intelligente, arguto, abile. Quanto fosse straordinario.
Di sicuro era bastata una volta a Minerva Mc Granitt"
Minerva è la studentessa più brillante della Scuola, è una ragazza acuta ed intelligente, con la testa sulle spalle ma, Minerva è anche una ragazza di diciotto anni con un animo delicato e un cuore pieno d'amore.
Albus Silente è il Vice Preside di Hogwarts, è un insegnante ed è uno dei maghi più potenti mai esistiti. Un uomo del genere, quale donna potrà mai amare?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Vista l'ora impossibile in cui mi metto a fare certe cose, come minimo, mi sfuggiranno un sacco di cose e farò un gran pasticcio...ancora non perdo il vizio, solo che adesso ho anche dieci anni in più addosso XD Buona lettura a chiunque deciderà di aprire questa storia ^_^

 

'Come un diamante'

 

PARTE SECONDA

 

Aprile.

 

Il secondo sabato di aprile gli studenti di Hogwarts che ne avevano l'opportunità si preparano a godersi la prima visita ad Hogsmeade, senza pioggia, vento e freddo, da mesi a questa parte. L'aria era dolce e profumata e invogliava a lasciare le fredde mura del Castello e a riempirsi gli occhi delle bellezze che il panorama, ormai primaverile, offriva.
Minerva e Charlotte si lasciarono la Scuola alle spalle e si avviarono di buon passo verso il Villaggio.
- In realtà non dovremmo perdere tempo così, lo sai vero Evy?- mormorò Charlotte con aria preoccupata - Tra poco più di un mese affronteremo gli esami finali e dovremmo essere chine sui libri a studiare...beh, io dovrei, tu di certo non ne hai bisogno, ne sai più di tutti i Professori messi insieme..- e lanciò uno sguardo esasperato e ammirato allo stesso tempo, alla sua amica.
Minerva le sorrise, ma non replicò. Gli esami erano l'ultimo dei suoi pensieri. Di certo l'ultimo dei suoi problemi.
Aveva ricevuto una lettera che l'aveva turbata non poco, facendo vacillare tutte i proponimenti che si era fatta per il prossimo futuro. Suo zio, che l'aveva accolta nella propria casa quando era rimasta orfana a soli otto anni, e che l'aveva cresciuta con affetto, era malato. Nella lettera non le aveva fatto alcuna esplicita richiesta, ma il desiderio che lei si trasferisse a vivere da lui era trapelato dai toni che aveva usato per descrivere la propria precaria condizione di salute. Insieme alla propria, lo zio le aveva fatto pervenire un'altra lettera. E il tormento di Minerva era iniziato.
- Evy, ehi Evy!Fermati!-
Minerva si riscosse. Si rese conto che Charlotte l'aveva richiamata più volte e che ora erano ferme, in mezzo al sentiero che portava alla strada principale di Hogsmeade.
- Scusa!Ero sovrappensiero!-
- Me ne sono accorta!- le sorrise Charlotte - C'è Pete, aspettiamolo-
Minerva si voltò e vide un ragazzo che correva verso di loro agitando la mano in segno di saluto. Si fermò dinnanzi a loro ansimando, cercando di riprendere fiato dopo la corsa.
- Finalmente! Siete svelte come dei furetti ma sorde come delle vecchie campane!- e rivolse un gran sorriso ad entrambe.
Pete O' Malling era un bel ragazzo che frequentava l'ultimo anno, come Minerva e Charlotte, ma apparteneva alla Casa dei Corvonero, a differenza delle due ragazze che erano tra i Grifondoro. Era alto e prestante ed aveva un bel volto dal sorriso sempre pronto ad aprirsi. I capelli erano castani e gli occhi verdi e, quando sorrideva, gli compariva una fossetta sulla guancia. Era un ragazzo molto corteggiato ed ammirato anche per i suoi modi educati, ma gioviali e franchi, che tradivano le sue origini irlandesi.
- Pete!Ti abbiamo aspettato almeno un quarto d'ora davanti al cancello principale! Dov'eri finito?- Charlotte lo rimproverò bonariamente.
- Scusate! Mi ha bloccato la professoressa Hataway- disse il ragazzo, accigliandosi - purtroppo sono stato il primo Capo Scuola che ha beccato in giro e quindi mi ha trattenuto mezz'ora!-
- Cosa voleva da un Capo Scuola la Professoressa Hataway?- gli chiese Minerva, ora discretamente incuriosita e dimentica, per un momento, dei propri problemi.
- Mh...darmi delle istruzioni- le rispose Pete con aria misteriosa - Ma in realtà voleva solo toccare i miei muscoli, lo fa sempre quando mi parla!Mi mette una mano sul braccio e mi tasta!- lanciò un'occhiata a Minerva e scoppiò a ridere alla vista della sua aria scandalizzata.- Sapevo che avresti reagito così!- le disse con un tono di voce pieno di calore, sorridendole e guardandola con affetto.
Suo malgrado Minerva si sentì arrossire.
Charlotte sorrise ma continuò a camminare in silenzio.
- Comunque, non siete curiose di sapere che cosa esattamente voleva da me quella donna molesta? - proseguì Pete -Suvvia Minerva! Smettila di lanciarmi quelle occhiate!Ebbene, ragazze mie, in giugno, al termine degli esami, ad Hogwarts si terrà un grande ballo di fine anno!-
Le due ragazze di fermarono di botto.
- Cos'hai detto?-
- Cosa si terrà?!-
Esclamarono all'unisono.
Pete le osservò compiaciuto con sé stesso per aver suscitato tali reazioni.
- Avete capito bene. Un ballo di fine anno. Vi parteciperà anche il Ministro delle Magia in persona e una delegazione del Ministero. Persino Il Consiglio della Scuola al gran completo, capeggiato da quel vecchio caprone di Mr. 'Ho i soldi e quindi posso fare quello che voglio' Malfoy.- e una smorfia gli di dipinse sul bel viso aperto.
- Com'è possibile! E' scandaloso! Dopo tutto quello che è accaduto solo pochi mesi fa! Quella povera ragazza morta, l'espulsione di uno studente!- il tono di Minerva divenne più acuto.
- Calmati Minerva, so quello che provi- le disse Pete, comprensivo - Il motivo per cui fanno questo ballo è proprio questo. Vogliono cercare di coprire un po' tutto quello che è accaduto quest'anno. Diciamo che vogliono dimostrare che la Scuola non solo è sicura, ma che tutto quello che è successo non è stato altro che uno sfortunato incidente -
Charlotte continuò a osservarlo con gli occhi sbarrati, mentre Minerva  stava ferma in mezzo alla via, con i pugni serrati e la bocca stretta in una smorfia di disappunto.
- Da quel che so, durante la festa, daranno un premio per i Servigi resi alla Scuola e credo anche di sapere a chi andrà!- proseguì Pete, riprendendo a camminare.
- Anch'io lo so, allora!- esclamò Charlotte, riprendendosi dalla sorpresa - Non può che essere assegnato a Tom Riddle!-
Minerva si riscosse per ultima e riprese a camminare velocemente per raggiungere gli altri due.
- Direi che quel premio è più che meritato! Tom è davvero eccezionale!- proseguì con entusiasmo Charlotte.
- Si, non è male!E' molto brillante a dire il vero!Ti fa concorrenza, Minerva. Non so chi dei due è più amato dagli insegnanti e ammirato dagli altri studenti!- disse Pete.
- Lui. Senza ombra di dubbio.- rispose lei, asciutta. - Com'è giusto che sia perché, oltre ad essere bello,  è anche molto socievole e servizievole-
- Anche tu sei bella...- mormorò Pete, mettendo da parte il sorriso e lanciandole uno sguardo appassionato.
Minerva non se ne accorse e continuò a camminare accigliata.
Perché permettevano che organizzassero un ballo, in un simile momento? In conclusione di un anno così tragico, durante il quale una studentessa era morta e uno studente era stato espulso? Perché lasciavano che il Ministero e il Consiglio si imponessero negli affari della Scuola?
Minerva era sconcertata. Ma la vera domanda che l'assillava era: perché lui lo permetteva?
- Il Professor Silente si è opposto fermamente- disse ad un certo punto Pete, come leggendole nel pensiero - me l'ha confidato in gran segreto la Hataway, ma il Preside Dippet non sa dir di no al Ministro!- fece una smorfietta -Comunque Minerva, che io ne sappia, sei l'unica che sembra non subire il fascino del giovane Riddle. Prima è passato nel corridoio e la Hataway mi ha mollato li a metà discorso, me e i miei bicipiti, per correre da lui, farfugliando che 'anche i Prefetti devono essere informati!'-
Questa volta tutti e tre scoppiarono a ridere di gusto e, da quel momento, cominciarono a godersi la gita ad Hogsmeade, pur continuando a parlare del ballo e di tutti i particolari che riuscirono a sviscerare.
Ad un certo punto incrociarono un gruppetto di ragazze di Corvonero che salutarono Pete con entusiasmo e lanciarono uno sguardo obliquo a Charlotte e Minerva.
- Che avranno da guardare?!- si chiese, stupito, il ragazzo.
- Si staranno chiedendo come mai un fusto come te perde il suo tempo con due ragazze insignificanti come noi, per di più di un'altra Casa!- gli rispose saggiamente Charlotte, con un piccolo ghigno -Diamine Pete, se vuoi andare a spasso con delle racchie sceglitele almeno tra i Corvonero!-
Minerva rise di cuore.
- Io qui non vedo racchie!Sono fiero di andare in giro con le due ragazze più carine della Scuola!- e con slancio,il ragazzo le prese entrambe sotto braccio e le condusse verso 'I tre manici di scopa'.

 

La sera, nel loro dormitorio, Minerva e Charlotte continuarono a chiacchierare e parlare del ballo e di tutti i particolari che erano riuscite  a cogliere al pub nel pomeriggio. Le voci, come sempre accadeva, si susseguivano ormai incontrollate.
- Dicono che potranno partecipare solo gli studenti degli ultimi tre anni- disse Minerva, sciogliendosi con un sospiro la lunga treccia. Osservò il proprio riflesso nello specchio e fece una piccola smorfia, ma durò un attimo. Lei non perdeva mai tempo a specchiarsi, le bastava essere in ordine per sentirsi a proprio agio. Non era bella e non lo era mai stata. Né le pesava non esserlo. Quasi mai. C'erano dei momenti in cui desiderava essere più attraente, avere un bel viso ovale, una bocca carnosa...
Scosse la testa e rivolse un ultimo sorrisetto di scherno alla propria immagine riflessa, poi ripose la spazzola nel proprio baule. Lo sguardo le cadde sulla voluminosa lettera che le era giunta il giorno prima. Ebbe un tuffo al cuore. Ma per una volta non voleva tormentarsi sulla soluzione dei problemi, come faceva di solito. Ci avrebbe pensato al momento opportuno, così spostò la lettera in fondo al baule.
- Et voilà!- esclamò Charlotte facendola sobbalzare.
- Che ti prende?!- Minerva si raddrizzò e si voltò verso l'amica.
Charlotte stava facendo un giro di Valzer intorno alla stanza drappeggiandosi addosso una bella stoffa di un caldo color albicocca.
- Che bel taglio di stoffa!- le sorrise Minerva - quando l'hai acquistato?!-
- Prima ad Hogsmeade!Mentre tu e Pete vi perdevate tra quei noiosissimi libri!Io sono sgattaiolata via e sono andata a comperare questa!- Charlotte si fermò raggiante.
- Ti starà d'incanto!- le disse Minerva con calore.
Charlotte scosse la testa.
- Starà d'incanto a te!E' per il tuo vestito!-
- Charlotte!Non posso!Non..- ma non concluse la frase, perché l'amica le aveva posato una mano sulle labbra.
-Sh!L'ho presa per te e ti cucirò un vestito da Principessa, Evy!Per una volta farai quello che ti dico!-
- Non faresti prima a confezionarlo con la magia...? Tu sei brava...- mormorò Minerva contro le dita dell'amica, ancora posate sulle sue labbra.
Charlotte abbassò la mano e le sorrise.
- Mia nonna era babbana e mi ha insegnato a confezionare gli abiti come fanno i babbani. Ti assicuro che è molto più divertente e che da molta più soddisfazione!Mancano ancora due mesi al ballo!Fidati di me!-
- Mi fido- le sussurrò Minerva, sorridendole.
Rimasero entrambe in piedi, in mezzo al dormitorio, ad osservare la bella stoffa che sembrava illuminare la stanza.

 

FINE PARTE SECONDA

 
  
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