Ciao a tutti!
Eccomi tornata con il nuovo capitolo *vola di tutto da parte dei Fan addosso
all’autrice *
lo so ci ho messo tanto,
ma questo capitolo era difficile, ma da oggi in poi aggiornerò tutti i sabati!
^______^
Scusate
se il capitolo è un po’ lungo, ma mi sono un po’ persa per strada scrivendolo
:-P hihi!
Recensioni:
Sasori_Danna: Ciao, grazie per aver recensito e i
complimenti ^^!Devo dirlo, Kisame non si smentisce mai! E comunque si, Itachi è
impazzito letteralmente! Stare dietro ad una bambina di sei anni come Luna non
è facile, lei non è minimamente come Sasuke xD! Vedrai che in questo capitolo che
però Itachi… Hihi! Non spoilero! In quanto a Sasuke, lo vedremo più avanti e non
ti dico cosa penserà di lei hihi! Ciao
Baci a presto!
ShessomaruJunior :Ciao! Grazie per aver recensito! Eh lo so…Ne
sto facendo passare delle brutte ad Itachi U_U… Ed ancora non è niente… Muhaha!
Ciao grazie ^^
Oyuki90:
Sempre la solita tu eh? Ahaha scherzo! Grazie per la recensione XD Povero
Itachi eh!
Devo dire A Koworu di non farlo bere la sera quando escono U_U se
no visto cosa mi combina nelle Fanfiction!??? Mannacci! Comunque non
preoccuparti “Sai già” sta tornando in cantiere! ^O^ Grazie per i complimenti, anche io ti voglio
beeeeeeeeeneeeeeee! Baci Baci Cat ^___-
stuck93: Ciao, grazie per la
recensione, e tutti i complimenti mi fa piacere che ti stia piacendo e Itachi è
dolcissimo *çç* povero lui non ci capisce più niente.. lui ha avuto a che fare
con un fratellino, non con una sorellina (Seee sorellina a chi! Ho altri prog!sbang!
*viene soffocata dall’autrice Nd.Luna) Non facciamo spoiler per favore U_U! Sono
d’accordo, che male c’è a fare Kaboom! Quel Kisame antipatico è_é!
Ora vi lascio al capitolo ^^
BUONA LETTURA!
CAPITOLO
IV°: TU VERSO
Luna
ed Itachi arrivarono davanti la porta delle terme, ed entrarono trovandosi in
un corridoio dove c’erano alcuni quadri sul muro, e all’altro lato una
scrivania con una ragazza dai biondi capelli e gli occhi celesti, vestita con
una camicia a maniche corte bianca.
Se ne stava li, tutta sorridente con una penna
in mano ed un registro nell’altra.
-Buana
sera signore…-Disse in modo cordiale.
-Buona
sera signorina… coma funziona per le terme qui?-La ragazza sorrise, portandosi
la penna sulle labbra.
-Allora…
le terme per gli uomini sono sulla destra, a quest’ora…hmm…-La ragazza diede un
occhiata sul registro.
-…
Hmm si, sono vuote, non c’è nessuno… dunque all’entrata troverete lo
spogliatoio, potete riporre tutto lì…-Itachi la fissò, quasi come se non
trovasse le parole, ma Luna cominciò a tirargli una manica.
-Itachi!-Bisbigliò
lei.
-Eh?
Ah, ehmm…si giusto… che c’è?-
-Ma
Itachi… io non so nuotare!-
-Oh
già…-Disse Guardando la bambina negli occhi color miele, poi torno a guardare
la bionda che continuava a sorridere in modo sfacciato ed eccessivo.
La
provocazione era chiara, era anche una bella ragazza, davvero niente male!
Pensò il Mukenin sorridendo.
Però
peccato che con lui in stanza ci fosse una bambina.
Per
un secondo gli venne il pensiero di spedirla magari da Kisame, ma si dannò
all’istante solo per averlo pensato. Mandarla da Kisame, era come mandarla da
un lupo famelico, senza contare lo shock che sarebbe venuto alla bambina,
sapendo e dovendo stare in camera con un “uomo” del genere.
-Ehmm
signorina…-La ragazza lo guardò mordendosi il labbro inferiore.
-Si?-
-CI
SONO ANCH’IO!-Urlò Luna allungando un braccio per farsi notare, visto che era
nascosta dalla scrivania.
La
bionda rimase a bocca aperta.
-Oh…
mi scusi… non sapevo che c’era… anche sua figlia…-
-Ehmm…
no, non è che…non è mia figlia!-Esclamò un po’ imbarazzato Itachi.
-Ah!-La
ragazza sembrò riacquistare speranza.
-Allora
è la sua sorellina…?-
-Ehm…-Itachi
si stava divagando troppo, e la ragazza si stava allargando troppo.
-Più
o meno… lei non sa nuotare…-Disse per tagliare a corto.
-Allora…
-La ragazza guardò ancora sul registro.
-Visto
che non sa nuotare, può venire con voi, perché nella piscina femminile non c’è
nessuno che possa badare a lei… mi raccomando la tenga sempre d’occhio nelle
terme ci si tocca fino a metà per i bambini…Le terme chiudono alle sei e
trenta… Non so se vi hanno detto che la cena sarà servita per le sette e trenta…-
-La
ringrazio signorina…-
-Mi
chiami Alina, e si figuri non c’è di che è stato un piacere…-Disse facendo un
sorriso e degli occhi dolci, Itachi abbozzò un sorriso invece.
-Itachi,
piacere di conoscerla signorina…-
-Alina,
mi chiami Alina!Il piacere è tutto mio Itachi!-Disse la giovane sorridendo
ancora ad un Itachi indeciso, mentre a sua insaputa, Luna imitava tutte le
parole appena dette dalla ragazza con astio, finché non sbuffò.
-Itaaachiiiiiiii!
Andiaamoo!-Disse poi cominciando a spingerlo.
-Si,
si… L-Luna asp-etta!-La bambina visto che l’Uchiha non si muoveva aveva
iniziato a camminare a grandi e pesanti passi.
Itachi
la raggiunse immediatamente.
-Luna!
Luna ma vuoi aspettarmi!?-
-No!
Tu non ti muovi!-
-Eh
ma!-Non finì la frase perché lei lo precedé.
-“Mi
chiamo Alina”, ma tu puoi chiamarmi “Gallina” “è un piacere conoscerti!”
Insomma!
Mi avevi promesso che mi portavi alle terme!-
-E
ti ci ho portato no?-La bambina mise il broncio.
-Ma
se però ti incanti a guardare e parlare con “Alina
Luna,
non era sua sorella, ne sua parente, ne una qualche amica, eppure in quel
momento le era parsa una cosa peggiore di tutte quelle, ovvero una donna gelosa
e pignola.
-D’accordo,
ti chiedo scusa, adesso vuoi andare lo stesso nelle terme?-La bambina sorrise.
-Si!
Facciamo il bagno insieme!-Esclamò la bambina cominciando a svestirsi, Itachi
si limitò a sospirare, e si levò la maglia piegandola e riponendola sullo
scaffale apposito, poi osservò Luna che aveva sfilato la maglia, e l’aveva
gettata a terra.
-Luna,
raccogli la camicia da terra…-Gli disse con le mani sui fianchi.
-Si,
però… però…-Lei si chinò a raccoglierla, per poi posarla nello scaffale accanto
all’altro.
-Non
riesco… proprio a staccarmi il bottone della gonna… uff!-
-Aspetta
ti aiuto!-Disse Itachi piegandosi sulle ginocchia e prendendo i capi della
gonna, e poi il bottone riuscì a sganciarla.
-Grazie
Itachi!-Esclamò sorridendo. Itachi annuì semplicemente.
-Adesso
però prendi questo e avvolgilo in vita, così sui fianchi… aspettami qui.. che
io vado nel bagno!!-
-Perché
vai nel bagno?-Domando lei con fare curioso.
-Hmm…
cosa si va a fare nel bagno?-Domandò un po’ imbarazzato il moro.
-Hmm…
la pipì o la cacca…-Rispose lei, lasciando di stucco Itachi, quella che doveva
essere una domanda retorica, si era trasformata in una cosa imbarazzante.
-Ehm…
tu aspetta qui!-Disse Itachi avviandosi verso un piccolo corridoio.
Luna
lo guardò svoltare l’angolo e poi si sedé sulle panchine di legno, ed aspettò.
Ad
un tratto però, si aprì la porta, ed apparve Alina, la ragazza bionda che le
sembrava antipatica, indossava un telo bianco che le copriva il corpo
probabilmente nudo.
La
ragazza sorrise guardandosi in torno ma quando si rese conto che Itachi mancava
cambiò espressione.
-Oh…-Luna
la guardò un po’ di sbieco, ed i loro sguardi s’incrociarono, e Alina si
avvicinò.
-Piccola
ciao, sei rimasta sola? Itachi dov’è finito?-Chiese con un tono di falsa
amicizia.
-Itachi
è andato in bagno, tornerà presto!-Esclamò incrociando le braccia al petto
tenendo lo sguardo fisso nei sui occhi celesti. Alina mutò ancora la sua
espressione, che divenne chiaramente irritata, forse dalla sfacciataggine della
bambina.
-Ah
capisco…-Poi sorrise di nuovo.
-Senti
piccola…visto che questo è lo spogliatoio degli uomini, perché non vai ad
aspettare Itachi sulla piscina?-
-No!
Non posso, Itachi mi ha detto di aspettare qui!-
-Ma
vedi, fra poco, potrebbero arrivare altri uomini, non mi sembra corretto che
vedano una bambina qui, va sulla piscina dirò io ad Itachi che sei li e che ti
ci ho mandato io, sai potrai trovare dei giochi!!-
-Davvero??!-
-Certo!
Sono davvero molto carini!-La bambina entusiasta della rivelazione s’alzò in
piedi.
-Allora
vado subito!-Esclamò, Alina annuì ed indicò a Luna il lungo corridoio dove
l’accompagnò fino alla porta, e quando vide la piccola addentrarsi nella grande
stanza con la piscina termale in cerca dei gommoni e dei pochi giochi presenti,
chiuse la porta a chiave, sorridendo soddisfatta, tornò nello spogliatoio e
qualche attimo dopo apparve Itachi con solo un asciugamano attorno alla vita.
-Oh…-Borbottò
notando Alina, seduta sulla panchina. dove aveva lasciato Luna, solo che adesso
c’era una giovane bionda, con le gambe a cavalletto.
-Ciao…-Disse
lei sorridendo.
-Ehm…
ciao… ma dov’è la bambina?-
-Tranquillo,
non farti problemi per lei… l’ho mandata sulla piscina a giocare… e ho chiuso
la porta a chiave… in modo che non ci disturbi…Tranquillo è con una mia amica…che
la terrà occupata!-Spiegò, mentendo e ridacchiando la bionda.
Itachi
sospirò, quella ragazza era testarda, ma anche molto bella e sapeva il fatto
suo.
-Allora
ci stai… Itachi?-Il ragazzo si sentì avvampare.
-Hmm…
ecco…meglio che torni da lei non mi fi-!…-Che stava per dire? Fortuna che Alina
lo aveva interrotto.
-Guarda
che ti faccio un prezzo speciale… e ti farò sognare…-Disse con voce sensuale la
bionda.
-…Quanto…?-Lei
ridacchiò avvicinandosi e posando una mano sulla spalla del moro carezzandogli
il petto, mentre con l’altra sfiorava il bordo dell’asciugamano, portò le
labbra verso l’orecchio del ragazzo.
-Sessanta…
finché vuoi tu…e tutto quello che vuoi TU…-Sussurrò Alina ancor più provocante,
Itachi non seppe resistere.
-Hmmm…
la proposta è allettante… d’accordo accetto…-
-Il
pagamento a dopo…-Alina lasciò cadere il telo che la copriva, scoprendo il suo
corpo nudo. Itachi l’osservò, aveva un corpo a dir poco perfetto, un seno
prosperoso, curve sublimi e delle gambe sottili, ed una pelle chiara.
Lei
si avvicinò senza problemi o pudore e spinse Itachi contro la panchina
costringendolo a sedersi, la bionda si fece una risatina e poi levò
l’asciugamano legato alla vita del Mukenin, che si sentì lievemente in
imbarazzo.
-Oh…
hai ancora i boxer… eheh… ci penso io…-Detto fatto, la ragazza sfilò i boxer al ragazzo, che la lasciava fare quasi
divertito.
-Ohoh…
siamo dotati… e anche virili…-Itachi si fece una mezza risata.
-Mi
raccomando… fammi divertire…-Alina ridacchiò borbottando un certo, per poi
afferrare il membro del ragazzo e massaggiarlo prima lentamente poi con più
vigore.
Nel
frattempo Luna continuava a muovere le braccia del pupazzo in plastica trovato
sul bordo della piscina.
-Zazan!
Bang! Boom!....Kaboom! Uffaaaaa ma quanto ci mette Itaachii!....stupido
bambolotto… sei pure un giocattolo da maschio… e io sono femmina… ma non ci
sono le barbie!-Si lamentò la piccola guardando male il bambolotto,
rappresentante un robot.
-Antipatico
Robot! Sciò!-Disse gettando il robot in acqua, però poi sembrò pentirsi e si
avvicinò al bordo della vasca, da dove usciva un fumo lieve.
-Che
caaldoo! Wow!... quasi quasi mi butto… resterò attaccata al bordo così non
affogherò!-Detto questo, Luna si sedé mettendo i piedi nell’acqua, per poi
girarsi e lentamente facendo forza con le braccia si calò, restando però
aggrappata al bordo.
-Wahaha
che bellezza… oh kaboom!-La piccola si appoggiò col viso verso la parete
rocciosa calda, godendosi quell’attimo, ma poi la sua attenzione tornò verso il
robot che galleggiava poco di stante da lei, che allungò una mano per
prenderlo.
-St-Stup-stupido…
ro-bot! Vieni…qui! Ghw!Arght!-La piccola cercò di allungare il braccio il più
possibile, ma alla fine dovette arrendersi, rischiava di affogare, e la piscina
era profonda il quadruplo di lei, a parer suo ovviamente.
-Uffa…mi
annoio…ma che fa Itachi… non è che gli è venuta la diarrea…o se è rimasto
chiuso nel wc!? Devo aiutarlo, lui ha aiutato me! Kaboom! All’attacco! Grrr!
Whahrghtttt! Non riesco piùù a saalireeeeee!-La bambina andò sotto, ma
tenendosi sempre aggrappata, e risalendo un secondo dopo, riuscì a darsi una
maggiore spinta e uscì dall’acqua.
-Fatto!-Esclamò
soddisfatta, per poi dirigersi verso il corridoio da dove era venuta, ma giunta
lì, trovò la porta chiusa a chiave.
-TSK!
Wgrrrrr! Oh kaboom è chiusa! Ed ora… oh no e se… e
se Itachi mi avesse
abbandonata qui! Oh no cosa farò! Uweeeeeuuuuwee! Mi hanno
abbandonataa e
rinchiusa quii! Cosa
faròòòòòòòò!?-Luna
si gettò per terra, rotolando qua e là,
finché non notò un altro corridoio all’altro lato
della piscina.
-Oh!
C’è un corridoio! Forse c’è la porta!!-Detto questo si alzò e fece qualche
passo di fretta, ma improvvisamente le luci cominciarono a lampeggiare ed
emettere suoni quasi metallici, per poi spegnersi del tutto, lasciando la
bambina al buio più assoluto.
-Oh
mamma… Ho pauraaa!-Urlò Luna camminando lentamente e guardandosi a torno
inutilmente.
Itachi
sobbalzò accorgendosi che la luce s’era spenta.
-Ah!
Ah si!… c-che c-c’è hai paura del buio?-Sussurrò Alina gemendo più volte sotto
l’Uchiha.
-Che
sciocchezza…-Borbottò il ragazzo lasciandosi scappare un ansimo, movendo il
bacino con più forza, facendo ansimare la bionda che su aggrappava alla
panchina seguendo il ritmo veloce del moro.
Ad
un tratto si sentirono delle urla ed Itachi si fermò.
-Cazzo!-Esclamò
sfilando il suo membro dalla ragazza, che non sembrò molto contenta.
-Che
fai!?-Esclamò col fiato mozzato.
Itachi
non le rispose nemmeno, ma si limitò a prendere i suoi abiti dal ripiano in cui
li aveva posati.
Infilò
i boxer che fortunatamente era riuscito a trovare nonostante il buio, e indossò
il pantalone.
Il
resto poteva aspettare. Aveva un brutto presentimento.
Terribile.
Poi sentì un altro urlo.
Fece
il corridoio di corsa, arrivò ad una porta, ma questa era chiusa a chiave.
-Itachi!
Ma dove vai!?? Noi stavamo…-Alina lo raggiunse quasi subito, visto che si era
limitata a coprirsi con un telo.
-Dov’è
la bambina?-
-Ma
cosa te ne importa di lei adesso! Su torniamo a!! Ah!-Il moro l’afferrò per la
gola.
-Dov’è?-Domandò
con uno sguardo omicida.
-È…
è… sulla piscina! L’ho chiusa lì!!! Da sola!-Esclamò perfida la bionda.
-Cosa
hai fatto!!?-Itachi la spinse con forza a terra.
-Puttana!-Esclamò
dando un poderoso calcio alla porta, non aprendola, ma buttandola letteralmente
giù.
-Ma
tu sei pazzo! Che diavolo combini!!-Gli urlò la bionda offesa, e sconvolta per
la porta.
Itachi
non le rispose, ma si promise che presto avrebbe dato una lezione a quella
ragazza, ma prima doveva trovare Luna.
Prima
di tutto. Lei, prima di tutto.
Corse
lungo il corridoio, fino a giungere sulla piscina.
-LUNAAAA!-Urlò
il moro, cercandola con lo sguardo nell’oscurità.
Ma
di lei niente.
-Itachi!-Il
moro si voltò, ma non la vide.
-Aiut-!
Glup! AAAA!-Itachi spalancò gli occhi.
Luna
era caduta in acqua. E stava affogando.
-Maledizione!!-Imprecò
sfilandosi di fretta il pantalone, mentre si avvicinava alla piscina.
E
con un tuffo si buttò nell’acqua calda.
La
piccola, ancora cercava di dimenarsi per risalire.
La
piscina, non era molto profonda, per Itachi, che afferrò la bambina e la tirò
in superficie, e stendendola a terra.
In
quel momento le luci si riaccesero.
Lei,
appena riuscì a sputare l’acqua riprese fiato con fatica.
-Luna?
Sati bene? Piccola come va?-Domandò preoccupato Itachi.
-Uhm?..................IiiTaAchIiI!!!!-Luna
urlò a gran voce, aggrappandosi all’Uchiha.
-Meno
male…-Sospirò il giovane.
-Come
ti senti?-Chiese ancora lui.
-Uhm,
bene, non ho bevuto l’acqua! Stavolta ho tenuto la bocca chiusa e trattenuto il
fiato! Sono stata brava eh?-Itachi lanciò un altro sospiro.
-Si,
sei stata brava piccolina… ora vieni, torniamo in camera!-
Lei
lo fissò un attimo poi annuì.
-Però…
Però… noi due… il bagno…Io ti ho aspettato…-Le prime lacrime le cominciarono a
bagnarle il volto.
-E-ehi…
Non piangere adesso… -
-Ma
io ci teeenevo tantoo!-Strillò lei piangendo come una fontana.
-Oh
no…-Borbottò Itachi lanciando un sospirò. Oggi ne stava facendo davvero troppi
di sospiri.
-D’accordoo!
Faremo il bagno insieme, sei contenta però ti prego, non piangere più eh?-Disse
lui carezzandole i capelli arancioni.
Luna
si asciugò le lacrime.
-Va
bene Itachi!-Esclamò tutta contenta lei saltandogli in braccio.
Che
subdola, penso Itachi. Tutte quelle lacrime, solo per ottenere un bagno insieme
a lui, e se avesse voluto qualche altra cosa a quale sotterfugio avrebbe
ricorso!?
Che
idiota, era una bambina mica una truffatrice!
Così,
alla fine, il bel Mukenin fu “costretto” ad entrare nella piscina con lei, il
bagno non fu affatto male, e questo dovette ammetterlo.
Luna
dopo essere rimasta attaccata al bordo per un po’ si era staccata tentando di
nuotare, ma il risultato fu che dopo esser andata a sotto un paio di volte, era
toccato ad Itachi tenerla a galla.
E
si era persino divertito a farla nuotare.
Si
era del tutto scordato della sgualdrina con cui era stato, infatti alla fine,
dopo aver trascinato via la bambina dalla piscina, ed essersi rivestiti e
asciugati i capelli in tempo record per la cena, si erano recati nella “sala ristorante”,
una stanza con un paio di tavoli mezzi sgangherati, e li avevano trovato Kisame
già intento a mangiare.
Luna
divorò due Onigiri e un piatto di verdure e un brodo con la carne, stupendo
Itachi.
-La
piscina mi ha messo tanta fame lo sai!?-Esclamò lei addentando il cibo con fare
estasiato.
A
fine cena, dopo i commenti di Kisame, sulla possibilità di eliminare la
bambina, Itachi una volta messo a tacere il compagno, salì in camera con la
piccola Luna.
Come
stabilito si misero a letto, lei all’inizio trovò difficoltà
nell’addormentarsi, ma non appena il Mukenin le permise di stargli più vicino,
s’addormento subito.
Itachi
ci mise un po’ in più, visto che era completamente preso a guardare
l’angioletto che dormiva accucciata contro di lui.
Domani
sera le avrebbe detto addio.
E
questo lo metteva in agitazione.
Poi,
finalmente, Morfeo catturò anche lui.
Il
sole del mattino gli abbagliò la vista costringendolo a fermare di botto la sua
corsa.
Kisame
borbottò una bestemmia.
-Dannato
sole!-Esclamò l’uomo pesce. Il sole lo aveva quasi accecato.
-Kisame,
fermiamoci qui per il pranzo, ci ripareremo sotto gli alberi all’ombra!-Esclamò
Itachi fermando il suo passo veloce.
Dietro
di lui, una vocina buttò giù un sospiro sollevato.
-Hai
fame?-Domandò l’Uchiha divertito.
-No!-Esclamò
Luna posando il mento sulla spalla destra del moro.
-Ah!
Allora eri davvero sollevata che mi fossi fermato! Avevi paura?!-
-Noon
èè verooo!-Esclamò lei stringendo le braccia che teneva legate al collo del
ninja cercando, invano, di soffocarlo.
-Ah
no!?-
-No!
È solo che quando mi porti in spalla e corri… ci devo prendere
l’abitudine!-Esclamò lei imbarazzata.
-Scendi
su che mangiamo! Ma non buttarti giù!-Esclamò lui divertito, per poi piegarsi e
far scendere la piccola.
Il
trio si diresse verso un grande albero e lì consumò il pranzo che avevano fatto
preparare dalla locanda.
Dopo
un oretta di riposo, ripartirono.
Il
viaggio fu estremamente silenzioso, infatti Luna si era pacatamente accucciata
sulle spalle di Itachi non proferiva parola come se si fosse chiusa nei suoi
pensieri.
Itachi
ipotizzò che si fosse addirittura addormentata, finché quando ormai il tramonto
colorava il cielo, lei parlò.
-Itachi?-Il
Mukenin si voltò quanto bastava per notare il viso sconsolato della bambina.
-Ti
sei svegliata?-Domandò lui sorpreso.
-No,
non dormivo… stavo pensando…-Disse seria lei.
Itachi
si accigliò e tornò a guardare avanti.
Anche
lui aveva pensato per tutto il tempo.
Mancava
poco a Konoha, davvero troppo poco.
-Siamo
quasi arrivati a Konoha non è vero? Questo posto lo riconosco! Fra poco ci sono
le porte giganti…-
-Già…
Ti dovrò lasciare poco prima però…Non possiamo avvicinarci al villaggio
capisci?-
La
bambina rimase in silenzio, mettendo in trepidazione Itachi.
Se
Luna raccontava in giro di aver viaggiato con Itachi Uchiha gli avrebbe dato la
caccia tutta Konoha.
“No,
non lo farebbe mai…” pensò assottigliando gli occhi disperato.
-Itachi…
va bene ho capito…-Poi nessuno disse più nulla.
Finché
le porte di Konoha non apparvero all’orizzonte.
-Kisame,
fermati qui ed aspettami…Le indico la strada dei civili…-Disse mentre faceva
cenno a lei di scendere e l’aiutava.
Luna
lo guardò intensamente a bocca semi aperta.
Anche
Itachi la squadrò per qualche istante, ma distolse subito lo sguardo e lei
afferrò la manina, accompagnandola per il sentiero di terriccio e sassi.
Lei
camminava lenta, quasi riluttante.
O
era lui che lo immaginava?
Basta.
Basta legarsi a lei così. Era solo una bambina.
Perché
si tormentava così! Perché con lei sentiva bene, perché si sentiva vero,…e
VIVO.
Vivo
come non si sentiva da ‘Quella notte’.
Da
quando era diventato ‘Itachi Uchiha’ dell’Akatsuki.
Da
quando aveva abbandonato Sasuke.
Da
quando il sangue di troppa gente ancora innocente era sulle sue mani.
Da
quando era rimasto solo. SOLO.
Da
quando il suo fratellino gli aveva detto il primo ‘Ti odio’.
Era
solo.
Solo
nella sua battaglia, alla ricerca della morte per espiare le sue colpe.
Ed
una sola persona poteva aiutarlo, solo una.
-Itachi…-La
vocina della bambina risuonò nella foresta.
-Hmm?-Si
limitò a mugugnare lui sorpreso e strappato dai suoi pensieri.
-Ti
mancherò? Tu a me tanto…-Mormorò lei abbassando il capo, mentre la frangia
sulla fronte le copriva gli occhi lucidi.
Itachi
si fermò di botto e rimase in silenzio allungo.
-…Certo…-Sussurrò
appena.
Ma
lei lo sentì. Luna l’aveva sentito.
-A-all…
Allora prometti che… che mi sposerai!-Esclamò lei strizzando gli occhi e
portandosi le gambe al petto insieme alle mani strette a pugno, accucciandosi a
terra.
Itachi
si sentì appena sfuggire quella manina piccola dalla sua grande e forte.
“Sposare”,
aveva detto che voleva essere sposata da lui.
Gli
occhi color petrolio gli si strabuzzarono più del possibile, e trattenne a
forza una risata.
Lui
sposarla? Santo cielo, e meno male che era solo una bambina!
Tuttavia,
un sorriso gli si stampo sul volto a guardare quella dolce creatura
raggomitolata sul terreno, nell’imbarazzo più totale.
-Ecco
Luna… non posso sposarti, sei troppo piccola…-Cercò di spiegare lui, senza
offenderla in nessun modo.
-Ma
crescerò!-Si lamentò lei nascondendo la testa fra le braccia e sulle ginocchia.
Itachi
la fissò interdetto. Che le doveva dire?
Infondo
era solo una bambina, presto o tardi si sarebbe dimenticata di lui.
Ma
si… meglio accontentarla, stava già per scoppiare a piangere.
-Non
mi vuoi perché sono bruttaaa Uheeee!-Scoppiò lei, piangendosi a dosso.
Il
moro si chinò.
-No,
no è per questo, tu sei la bimba più bella che ci sia… d’accordo, quando sarai
grande, ti sposerò!-Esclamò lui cercando di calmarla.
La
bambina a quelle parole singhiozzò ancora.
-Davvero?-
-Si,
davvero… adesso però… fa la brava, se si farà buio, non potrai trovare la
strada da sola…-Spiegò Itachi alzandosi, la bambina si asciugò gli occhi e
sorrise, per poi spalancare gli occhi ed immergerli in quelli del giovane uomo.
Itachi
rimase un attimo incantato.
Dio,
no!Perché la stava facendo andare via!?
Perché
non poteva tenerla con se!?
L’avrebbe
fatta diventare una kunoichi forte e valorosa! Si! Poteva farlo!
Cosa
lo tratteneva?!
Guardò
la bambina negli occhi, ancora.
“Dillo,
Luna… chiedimelo! Chiedimi di tenerti con me dannazione!!!” pensò il Mukenin
stringendo i denti. Non aveva nemmeno il coraggio di guardarla.
Perché?
Perché non poteva tenere con se quel raggio di sole nella sua vita buia!?
-Itachi…se
ti vedono i ninja ti uccidono vero?-
L’Uchiha
si destò dai suoi pensieri.
Ninja…uccidere…
sangue… No! Non lei! Non l’avrebbe trascinata nel buio insieme a lui, aveva
scelto così per Sasuke e sarebbe stato così anche per quella dolce bambina che
lo faceva sorridere, che lo faceva sentire vivo e umano.
-Tranqulla…se
non dirai nulla andrà tutto a posto per me…-Disse freddo.
Lei
annuì soltanto, notando il cambiamento del ragazzo.
-Segui
il sentiero fino alle porte di Konoha e fatti riconoscere, sei di Konoha no, ti
aiuteranno di certo i Ninja alle porte… di che ti sei persa e poi hai trovato
la strada da sola…-
-SI!
Farò così! Dirò che ho dormito tutto il tempo!-Esclamò lei senza entusiasmo.
Rimasero
a guardarsi in silenzio. Sembrava che lei volesse dire qualcosa, eppure
esitava.
-Adesso
vai…-Disse Itachi dandole un ultima occhiata.
Lei
non rispose, ma si voltò a guardare la strada da percorrere, le porte non erano
molto lontane venti minuti e sarebbe arrivata, se correva.
-A
me non piace Konoha…-Sussurrò tutto d’un fiato lei.
Itachi
cercò di non lasciarsi sfuggire alcun emozione. Nessun esitazione.
‘allora
resta con me…’ chiuse gli occhi e parlò.
-Devi
andare, sbrigati…-Disse con voce seria e scocciata.
Era
bravo a fingere, davvero troppo bravo.
La
bambina cominciò a correre. Poi si fermò e tornò indietro da lui,
abbracciandolo.
Itachi
rimase impietrito, poi le carezzò i capelli, ma solo un attimo.
Un
attimo. E lei scappò via piangendo e gridando.
Letteralmente
scappò via.
-La
promessa! Ricordala! Sei il mio fidanzato!Perciò tornerai! Ciao Itachi!-La sua
voce non era felice. Era triste e addolorata.
Il
moro si appoggiò ad un albero e strinse i pugni.
-Addio…-Sorrise
amaramente, mentre la guardava correre fra le piante e lungo il sentiero,
sempre più lontana.
Lontana
da lui, lei verso il sole, Konoha.
Lui
verso l’oscurità,
-Non
credo… che ti rivedrò mai più…-Sussurrò, abbandonandosi in fine allo straziante
dolore che gli stringeva il cuore, ma non un semplice dolore interiore.
Con
una mano si arpionò il petto gemendo, e s’inginocchiò a terra chiudendo gli occhi, ansimando.
Con
fatica cercò ancora di trovare la figura di Luna, era troppo lontana, di lei
restava solo una sfumatura arancione, dei suoi capelli scossi dal vento e dalla
corsa.
-V-
Vai..Vai… anf… arg!-Un'altra straziante fitta lo colpì, ed un improvvisa e
convulsa tosse gli macchiò le mani di sangue, e la vista gli si appannò.
Di
nuovo. Ancora quel malessere, i suoi occhi, che lo abbandonavano.
Si
accasciò a terra, guardando il celo, poco ci vedeva però, continuava a vedere
nella sua mente quegli occhi. Quegli occhi color miele.
Si,
anche se un giorno i suoi occhi si fossero spenti… condannandolo all’oscurità
totale, quegli occhi, li avrebbe sempre visti.
Sempre.
Anche all’inferno. Ora doveva solo aspettare colui che l’avrebbe spedito
nell’oltretomba.
Presto,
presto accadrà Sasuke.
Chiuse
gli occhi, il dolore si era attenuato, e Kisame lo aspettava.
Non
poteva riposare.
Luna
varcò le soglie di Konoha, attirando subito l’attenzione dei due ninja di
guardia.
-Ehi
bambina e tu chi sei?-
-Ayanami
Luna, mi sono p-persa! Qu-uesta è…è K-konoha v-vero? V-vo… Voglio la mia
mammaaa Uheee!-
I
due ninja subito accorsero ad aiutare la bambina.
-Tranquilla
piccola, io mi chiamo Kakashi Hatake, spiegami chi sono la tua mamme ed il tuo
papà su…-Disse il ninja con un occhio bendato e i capelli color argento sparati
all’insù. Aveva all’incirca ventotto anni occhio e croce, mentre l’altro era
molto più giovane.
Dopo
essere riusciti a sapere le generalità dei genitori, quello più adulto, parlò
ancora. Sorpreso dal racconto invero simile della bambina.
-L’accompagnerò
io a casa, il mio turno è terminata…Su vieni piccolina!-Il ninja dall’occhio
bendato si lasciò seguire dalla bambina.
Kakashi
l’accompagnò a casa e si stupì ancor di più del fatto che la madre non espresse
alcuna gioia nel rivedere la figlia smarrita da giorni, l’aveva semplicemente
fatta entrare, aveva ringraziato apatica, e poi chiuso il portone.
Il
Jonin dai capelli argentei, rimase alquanto dubbioso, tuttavia, non aveva tempo
per indagare a fondo.
Una
bambina dispera, ma mai denunciata, che sbuca fuori all’improvviso, dopo aver
dormito tre giorni in un bosco?
Strano,
davvero troppo strano.
Come
era sopravvissuta nel bosco pericoloso da sola, era una semplice civile!?
Incredibile.
Ma
lui di cose a cui pensare ne aveva fin troppe, Naruto lo aspettava l’indomani
con Yamato per gli allenamenti, doveva almeno riposare, non si poteva
scervellare anche su un caso così minimo e ambiguo!
Però…
Ayanami Luna eh? No, non l’avrebbe dimenticata, si promise varcando la soglia
di casa sua.
Fine
IV Capitolo.
CONTINUA….
Allora,
premetto, che non sapevo minimamente come far terminare questo capitolo, perciò
l’ho scritto come veniva, improvvisando tutto!
Solo
piccoli dettagli come “Sposami” erano già presenti da un bel pezzo! XD!
Come
vi è parso Itachi? Bastardo vero? Si è fatto ammaliare ed INGANNARE da una
ragazza!
Fortuna
che ha ritrovato il senno! XD
Povera
Luna ad aspettare sola soletta hihi!
Il
loro addio come ho già detto è stato traumatico, specialmente per me, come ho
già detto non sapevo cosa scrive…-_-‘’’
Spero
sia venuto fuori decente… Perciò fatemi sapere ^_-!
Recensite
in tanti!
Baci
Baci, Serenity ^__^