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Autore: Babo    03/02/2016    1 recensioni
"Allora non vuoi capire, Zane? Tutto quello che hai fatto fin'ora si ricollega a questo momento. Il tuo passato, il presente che stai vivendo e il futuro che verrà, tutto è legato indissolubilmente a questo evento. Sin da quando sei nato, il tuo destino era già collegato a questo giorno. Tu sei nato per questo momento! Il resto non conta. Era scritto che così doveva andare, e così infatti accade. In questo preciso istante, tutta la tua storia e la tua vita si riassume, si riavvolge. Perciò, ti invito a non abbandonare la speranza! Lei è l'ultima a dover morire!"
Saaaalve a tutti XD eccomi con questa pseudo-prima fanfic. Ne avevo già scritta un'altra, ma visto che non ne ero convinto, mi sono cimentato in questa seconda, che spero vivamente sia migliore dell'altra. Ma prendete le mia parole con le pinze, è comunque la prima volta che mi cimento in questo genere di scrittura, abbiate fede ma soprattutto clemenza XD Comunque sia, vi auguro buona lettura, spero che questo crossover sia di vostro gradimento :)
P.S: i vari universi che ho usato sono saranno tutti elencati nell'introduzione.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Eccomi di nuovo con questo capitolo fresco fresco!
Ovviamente, in straritardo, per questo mi riscuso di nuovo, anche se sarà la centesima volta che succede...purtroppo continuo ad avere problemi di internet e universitari che mi tengono lontano da qualsiasi tipo di distrazione!
Spero comunque che il capitolo sia di vostro gradimento e non vi annoi. Detto questo, buona lettura a tutti/e!


CAPITOLO 13: 
SHINIGAMI IN DIFFICOLTA'!


"Braig, alla tua destra!"
Il cecchino fu abile a schivare il colpo della creatura, creando una fenditura nell'aria e svanendo al suo interno, per poi comparire a pochi metri di distanza.
"Dannato bastardo...!", Braig si affiancò a Dilan, le sue pistole completamente cariche.
L'amico, invece, impugnava due lance, mentre altre quattro fluttuavano intorno a lui.
"Si può sapere che diavolo è questo mostro?! E' uscito all'improvviso dal cristallo e ci ha attaccato senza esclusione di colpi!", disse Braig, digrignando i denti.
"Non ne ho idea...ma dobbiamo assolutamente sconfiggerlo. Forse è questa creatura che si nasconde dietro questi sbalzi di energia...una volta distrutta, dovremo portare campioni del suo sangue al Maestro Ansem. Forse lui può saperne qualcosa...", rispose Dilan, scagliando senza preavviso le sue  lance contro l'enorme "animale". 
Quello che avevano davanti era un'essere completamente nero, dalla forma umanoide. Delle piccole ali nere atrofizzate sulle spalle, tentacoli che gli ricoprivano completamente il volto e la testa, lasciando intravedere solamente due paia di occhi giallognoli. Mentre un'enorme buco a forma di cuore si trovava esattamente al centro dello stomaco della creatura.
Lanciava ogni tanto, potenti ruggiti, che riuscivano a far tremare la zona in cui si trovavano. Combatteva usando le possenti braccia, che lasciavano enormi solchi nel terreno, talmente erano potenti. 
Le lance di Dilan cozzarono contro la bestia, che cercava in tutti i modi di respingerle agitando le braccia.
"E' inutile che ti sforzi, bestia senza cervello...le mie lance sono troppo veloci per te!" e in men che non si dica, saettò in avanti, mirando esattamente le gambe dell'essere, che sembravano più fragili rispetto agli arti superiori.
"Braig, tu pensa a tenerlo impegnato la sopra! Io cerco di farlo cadere con Lindworm!".
Il compagno non se lo fece ripetere due volte. Con le due pistole di colore rosa, iniziò a saettare a destra e a sinistra della testa del mostro, cercando di distrarlo. Era molto abile in questo, Braig. Infatti, grazie al suo potere, era in grado di teletrasportarsi nel campo di battaglia e ad avere una velocità ed un'agilità incredibili, che superavano qualsiasi altra all'interno di Radiant Garden. Le sue pistole, inoltre, erano in grado di sparare alla velocità del suono, potenti colpi laser, che potevano perforare persino l'acciaio più duro. Avevano la capacità di assumere diverse sembianze, a seconda della volontà di Braig.
L'enorme essere non aveva i riflessi necessari per far fronte alla velocità del ragazzo, che continuò a tempestare il suo volto con i suoi colpi. Ciononostante, sembrava che la sua pelle fosse fatta di un materiale ancora più resistente dell'acciaio, visto che nemmeno i colpi di Braig andavano a segno.
"Maledizione...sembra che con le normali pistole non riesca a scalfirlo...ma che diamine sta facendo Dilan...!?", furono i pensieri del ragazzo, prima di incrociare lo sguardo con la figura del compagno, che cercava di colpire gli arti inferiori della creatura. Ciò che colpì Braig, fu il fatto che proprio dai piedi della bestia, uscivano sempre più numerosi dei piccoli esserini, anch'essi neri e dotati di antenne, che si muovevano a quattro zampe. 
"Cazzo...! Ma che diavolo sta succedendo adesso!", pensò ad alta voce il ragazzo, prima di scagliarsi in fretta e furia verso l'amico, che nel frattempo, cercava in tutti i modi di colpire le gambe del mostro.
"Lindworm, aiutami!", esclamò Dilan, scagliando in aria le due lance che aveva in mano. Queste, insieme alle altre quattro, si unirono, andando a formare una sorta di drago, da cui scaturì un'enorme folata di vento.
Poi si rivolse a Braig, che stava sopraggiungendo.
"Resta nella tua posizione, Braig! A queste creature ci pensa il mio Lindoworm, tu pensa a continuare a distrarlo!". Il moro recepì il messaggio e con una smorfia svanì in una frazione di secondo, per poi ricomparire sulla testa del mostro.
"Sono ritornato, bellezza!" e continuò a tempestare il suo volto, mentre quest'ultimo si contorceva tra urla di dolore e rabbia.
D'altro canto, Dilan, senza più le sue lance, ne impugnava una ben più lunga ed enorme, con la quale cercava in tutti i modi di raggiungere le gambe dell'essere, cupo come la notte. Nel mentre, il Lindoworm, mieteva senza troppi problemi i piccoli esserini che cercavano di fermare il suo padrone. Questa arma, considerata la più potente all'interno di tutta Radiant Garden, era una creazione di Maestro Ansem. Infusa con magia molto potente, era un'arma senziente, che sapeva ubbidire agli ordini di Dilan. Se necessario, come in questi momenti, era in grado di ragionare senza l'ausilio del suo padrone e progettare di suo punto strategie e piani. Poteva controllare la furia dei venti ed era capace di scagliari potenti colpi d'aria, che tagliava in due qualsiasi cosa. Qualsiasi. 
"Avrei tanto voluto mantenere in vita questa creatura, giusto per mostrarla a Maestro Ansem, ma vista la sua pericolosità...", Dilan scartò di lato i potenti colpi sferrati dai piedi del "gigante" nero e si fiondò verso la sua gamba destra. Con un potente affondo, un'enorme bagliore si diffuse nell'area circostante.
Quando cessò, il mostro era a terra, la gamba completamente tagliata, mentre Dilan era di spalle, gli occhi chiusi e la lancia poggiata sulla spalla.
"Mi spiace, stupida creatura, ma per quanto tu possa essere mostruosa ed imprevedibile...", venne interrotto da un esplosione che colpì direttamente il viso del gigante, del quale non rimase nulla.
Il corpo, ormai privo di controllo, cadde con un tonfo e svanì in un turbinio nero, insieme alle creature più piccole, mentre Braig atterrò di fianco a Dilan, un sorriso ironico sul volto, un enorme fucile rosa fumante tra le mani. Fu proprio lui a continuare la frase dell'amico.
"Ti sei scelto l'avversario sbagliato!".
Passarono qualche secondo di silenzio, prima che Dilan tornò ad osservare l'enorme cristallo pulsante di energia. Non sembrava per nulla cambiato. Anzi, sembrava quasi emanasse ancora più energia di prima.
"Interessante...sembra quasi che il cristallo non sia stato coinvolto per nulla in questa situazione...", poi, sempre osservando il grande "rombo" di colore azzurro, si rivolse al compagno.
"Hey, di un pò Braig, prova a controllare lo stato energetico del cristallo sui computer della Gummiship. Vedi se ci sono altri sbalzi e mettila in moto. Torniamo a Radiant Garden". L'amico non se lo fece ripetere due volte e con un balzo raggiunse la sua postazione sulla navicella, che fortunatamente non era stata danneggiata in alcun modo. I computer, ancora funzionanti, non segnalavano nulla di anonimo e Braig fu lesto ad informare Dilan.
Quest'ultimo annuì e dopo una rapida occhiata al cristallo, si avviò verso il mezzo di trasporto.
Quando fu a bordo, chiese a Braig di prendere i comandi, mentre lui stesso si mise in contatto con il Quartier Generale.
"Quartier Generale, mi sentite? Qui è l'unità DB-Alpha, mi ricevete?". Entrambi attessero qualche secondo, prima di ricevere una risposta femminile dall'altra parte.
"Ah, Dilan, Braig era ora! Saranno ore che cerchiamo di metterci in contatto con voi, ma sembra che le comunicazioni con la vostra Gummiship abbiano qualche problema".
Sia Dilan che Braig strabuzzarono gli occhi.
"Elenar, ne sei sicura? Ma siamo stati via per pochissimo tempo! E poi, quella crea...!", Braig non fece in tempo a concludere la frase, che Dilan spense, seppur per pochi secondi, le comunicazioni con la base.
"Braig, non dire nulla per ora. Già solo il fatto che per loro siamo stati assenti per diverse ore, sta a significare che non sono a conoscenza di quello che ci è successo. Tieni la bocca chiusa e lascia parlare me". L'amico lo guardò perplesso, ma decise di ascoltarlo, riluttante.
"Si, scusaci Elenar, ma sembra davvero che la nostra Gummiship abbia problemi con le comunicazioni. Appena tornereno la faremo riparare. Comunque puoi informare il Generale che è tutto sotto controllo. Gli sbalzi erano dovuto ad un uso troppo prolungato del cristallo. Servirà assolutamente abbassare il loro uso in città. Quando torneremo, faremo un rapport più dettagliato", rispose Dilan.
"Certo, certo...fate un po come volete. Il mio turno è finito, perciò vi saluto. Buon rientro, alla prossima! Passo e chiudo", furono le ultime parole della donna, prima che un "bip" confermasse la chiusura del dialogo.
Dilan sospirò, mentre Braig gli pose una mano sulla spalla.
"Ora che cosa vuoi fare? Non hai intenzioni di dirla a nessuno questa faccenda?". Alle parole dell'amico, un sorriso si formò sul volto di Dilan.
"Beh, l'unico che può venirlo a sapere è Maestro Ansem. Non appena avremo stilato il nostro rapporto, andremo direttamente da lui...", rispose il moro, prendendo i comandi e sfrecciando a tutta velocità verso Radiant Garden...



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"Ichigo, è sopra di te!", Zane urlò con quanto fiato gli fu possibile. Lo Shinigami se ne accorse e solo all'ultimo riuscì a schivare per un pelo il colpo di Saix, che lasciò un profondissimo solco nel terreno.
"Dannazione...Quell'arma ha una potenza devastante...", Ichigo osservò l'enorme arma che impugnava il Nessuno. Dall'elsa fino alla punta sembrava un normale spadone. Tuttavia culminava con un cerchio dotato di tre punte e con all'interno una croce dorata, recante il simbolo degli Heartless. L'elsa era molto grande e nemmeno le due mani di Saix riuscivano a brandirla completamente.
Ciononostante, l'abilità di Saix di maneggiare quell'arma era fenomenale. Già da diversi minuti, i due ragazzi non riuscivano a penetrare l'altissima difesa del Nessuno. Senza contare che lui stesso riusciva a sorpassare la loro con una facilità allarmante.
"Non sottovalutarmi...questo è soltanto l'inizio!", Ichigo si lanciò a testa bassa contro Saix, cercando ancora una volta lo scontro corpo a corpo, nonostante la forza fisica di Saix si fosse dimostrata superiore.
Quando Zangetsu, la Zanpakuto del ragazzo cozzò contro la Lunatico, lo spadone di Saix, le scintille scattarono in una frazione di secondo.
Gli spostamenti di entrambi erano rapidissimi, si muovevano ad una velocità supersonica. Ichigo grazie allo Shunpo, una delle tecniche base degli Shinigami, mentre Saix...
Zane era allibito. Non riusciva a capacitarsi di questa velocità del Nessuno. Dopo diverse settimane, aveva visto Ichigo all'opera. Sapeva che gli Shinigami avevano dei movimenti rapidissimi. Ichigo e Yoruichi ne erano degli esempi.
Eppure Saix non aveva problemi a stargli dietro. Anzi, sembrava, a tratti, che lo superasse con una semplicità allarmante.
Zane, d'altro canto, non poteva vantare una velocità del genere. Almeno, non finchè non sarebbe riuscito a riottenere i poteri del fulmine. La rapidità dell'aria non bastava di certo a stare dietro a quei due...

I suoi pensieri vennero riscossi da un urlo di Ichigo, che venne scaraventato a terra, dopo aver subito l'ennesimo colpo del Nessuno.
Saix, in aria, osservava completamente senza espressione, l'enorme solco che il corpo di Ichigo aveva causato.
"Patetico. Davvero patetico da parte tua. Sinceramente mi aspettavo molto di più da parte tua, Kurosaki Ichigo". 
Zane ci mise meno di una frazione di secondo a scagliarsi contro Saix, il quale non si fece cogliere alla sprovvista e indirizzò la sua arma contro il ragazzo. Con immenso stupore del Nessuno, la Lunatico attraversò completamente il corpo di Zane, che si divise in due. La parte inferiore era completamente invisibile.
"Ti ricordo che Ichigo non combatte da solo! Sferzate del Vuoto!", con le braccia, Zane scagliò delle potenti frustate d'aria contro Saix, che non ebbe problemi a schivarle, grazie alla sua incredibile agilità e riflessi inumani. Tuttavia, l'agilità di Zane non era da meno. In men che non si dica, fu alle spalle dell'uomo.
"Forza dell'Uragano!", la gamba di Zane divenne di nuovo visibile, insieme al resto della parte inferiore del suo corpo. Con un potentissimo calcio, infuso con il potere dell'aria, riuscì a cozzare contro la schiena del Nessuno, che venne scagliato a terra, con notevole velocità.
Tuttavia, prima di toccare il suolo, a pochi centimetri, frenò all'improvviso, alzando polvere e sabbia. Quando si voltò, una zazzera arancione lo costrinse a compiere un balzo all'indietro, con una capriola.
Ichigo mancò l'appuntamento col bersaglio e il suo fendente andò a vuoto, sferzando solamente l'aria.
"Pazzesco, che riflessi...", furono i pensieri dello Shinigami, prima di essere affiancato da Zane, anche lui stupito da Saix.
"Non pensavo che potesse avere una forza simile...e dire che Yoruichi lo stava combattendo da sola...", esclamò Zane, creando due bolle d'acqua nelle mani.
Fortunatamente, nelle ultime settimane era riuscito a riguadagnare anche il potere dell'acqua, anche se contro uno come Saix, poteva non essere così utile come sembrava...
"Già...dobbiamo cercare di non dargli tregua e colpirlo ogni singolo secondo. Sei pronto, Zane?". La risposta del compagno non tardò ad arrivare.
"Quando lo sei tu, Ichigo. Facciamogli vedere come si combatte realmente!". 
Dall'altra parte, Saix non era minimamente turbato. Era a conoscenza di ogni minima tecnica e potere di quei due. Sapeva che Ichigo Kurosaki non aveva sfoderato ancora il suo Bankai, quel potere finale di cui erano dotati gli Shinigami. Ma non gli avrebbe comunque causato troppi problemi. Quel ragazzo non era minimamente ai suoi livelli.
Per non parlare di Zane. Non aveva ancora riacquistato tutti i suoi poteri. Ed anche se era in grado di utilizzare l'Unione Elementale, se impregnava la sua Lunatico di energia lunare, sarebbe comunque stato in grado di danneggiare seriamente il suo obiettivo.
Per questo motivo, passò lo sguardo prima su Ichigo, poi su Zane e di nuovo allo Shinigami.
"Prima devo occuparmi del Dio della Morte. Mi sta infastidendo più del dovuto...poi potrò dedicarmi completamente a Zane...", ma prima che riuscisse anche solo a sollevare il suo spadone da terra, il colpo di Zane lo costrinse a voltarsi verso di lui.
"Lama dell'Uragano!". Il braccio di Zane era teso in avanto, la mano aperta, quasi come fosse il filo di una spada.
"Che fastidioso insetto...", esclamò sottovoce Saix, schivando all'ultimo momento il colpo e con uno scatto rapidissimo, si diresse verso colui che aveva scagliato il colpo.
Venne tuttavia fermato da un fendente di Ichigo, che intraprese di nuovo uno scambio di stoccate con il Nessuno.
"Sei ancora convinto di tenermi testa, pidocchio?", la domanda ironica di Saix non distrasse minimamente lo Shinigami, che si allontanò di qualche passo sorridendo di soppiatto.
"SIAMO convinti di tenerti testa!", furono le sue parole, che sottolinearono la prima parola della frase.
Saix lo guardò interrogativo. Un'ombra sopra di lui lo costrinse ad alzare lo sguardo. Una smorfia comparve sul suo volto.
"Cannone Acquatico!". Dalle mani incrociate di Zane partì un'enorme pallone d'acqua che investì il Nessuno, questa volta incapace di schivarlo.
"Prendi questo!", gridò Zane, con un sorriso malizioso sul volto.
Saix, tuttavia, non cedette al colpo del ragazzo e dopo essere stato scagliato al suolo, dandosi una potentissima spinta con i piedi, si lanciò verso Zane, la Lunatico in pugno.
"Piccolo moscerino...". Il fendente di Saix andò a segno, colpendo l'addome del suo avversario.
Tuttavia, il sorriso di scherno sul volto di Zane non scemò affatto.
"Strano, non è da te compiere questi errori...", disse nuovamente Zane, mentre Saix lo osservò di nuovo interrogativo. Poi un lampo lo colpì. Non fece in tempo a scansarsi, che il corpo di Zane esplose, in un turbinio d'acqua, che scaraventò nuovamente il Nessuno verso terra. 
Saix cercò nuovamente di riguadagnare l'equilibrio, in aria, ma venne interrotto nuovamente dallo Shinigami, che si pose proprio sopra di lui.
"Stai perdendo colpi, non è vero?", proferì Ichigo, con un sorriso a trentadue denti, prima di lanciare un fendente che sferzò l'aria, creando un raggio bluastro che colpì direttamente il corpo del Nessuno. La caduta causò un'enorme squarcio nel terreno, mentre scatenò una nube di terriccio e polvere che si sollevò da terra. Ichigo e Zane, sospesi per aria, osservavano soddisfatti il loro operato. Erano riusciti a mettere alle strette il loro avversario, notevolmente superiore a loro.
"Sembra che questo lo abbia sentito", disse Zane, indicando l'enorme crepaccio.
"E così, anche i Nessuno possono sanguinare...", aggiunse Ichigo, osservando la figura di Saix uscire dalla polvere. Un piccolo taglio che gli solcava la guancia. L'uomo non ci mise tanto ad asciugarsi le gocce di sangue con la manica della sua veste.
Quando il suo sguardo incrociò quelli dei suoi avversari, i suoi occhi divennero completamente bianchi, mentre una strana aura bianca iniziò a formarsi intorno a lui.
"Mi avete stancato...e soprattutto innervosito. Non avevo la minima intenzione di alzare il mio livello fino a questo punto, ma non mi lasciate ulteriore scelta...". A queste parole, il terreno nella zona iniziò a tremare, mentre terriccio e sassi venivano lentamente sollevati intorno al corpo del Nessuno, quasi come se qualcosa le attirasse dal cielo.
Zane ed Ichigo si diressero a terra, sempre tenendo d'occhio il loro avversario. 
"Cosa diavolo sta succedendo...", esclamò Zane, assumendo uno sguardo serio e concentrato, così come il suo compagno, che non rispose alla sua domanda, ma strinse con più forza l'elsa di Zangetsu.
"Piccoli scarafaggi, dovete sapere che il potere di noi membri dell'Organizzazione non è sempre uguale. Abbiamo la possibilità di aumentarlo o diminuirlo a nostro piacimento, a seconda di quanto ne abbiamo bisogno...". I due pendevano dalla bocca di Saix, mentre il "terremoto" non cessava. 
"Fin'ora, per tenervi leggermente a bada, ho utilizzato solamente il 10% del mio attuale potere...ora non mi resta raddoppiarlo per distruggervi completamente...". 
A quelle parole, sia Zane che Ichigo strabuzzarono gli occhi.
"Stiamo scherzando, vero...?! Io non so te, Ichigo, ma fin'ora mi sono impegnato al massimo per combatterlo...", spiegò Zane, stringendo i pugni.
D'altro canto, lo Shinigami non battè ciglio. Anche lui doveva sfoderare il Bankai. Certo è che solamente il 10%...
"Spero davvero che sia uno scherzo. Altrimenti la situazione potrebbe davvero sfuggirci di mano...", rispose Ichigo, agitando la Zanpakuto davanti a lui. Poi continuò.
"Ora lo vedremo...!", dopo un attimo di esitazione, Saix, scattò verso di loro, lasciandosi una scia bianca dietro di lui.
"Capirete ora la vera differenza tra noi Nessuno e voi umani...". 
La reazione di Zane fu rapida. 
"Scudo Marino!". Un'immenso muro d'acqua si frappose tra loro e Saix. 
"La pressione del muro marino è troppo elevata per attraversarlo. Saix si danneggerebbe troppo nel tentativo!", spiegò Zane, con un sorriso malizioso sul volto.
La gioia si tramutò ben presto in stupore, quando il corpo di Saix uscì completamente illeso dalla barriera acquatica, mentre quest'ultima si frantumò al suo passaggio.
"Come se qualche goccia potesse fermarmi...". 
"Dannazione...! Andiamo, Zangetsu!". Ichigo si lanciò di fiotto contro la figura del Nessuno, con cui si scambiò ulteriori fendenti. Ma la superiorità attuale di Saix era netta. In pochi attimi, Ichigo venne scagliato contro Zane, che non riuscì a reggere l'impatto ed andarono entrambi a cozzare sul terreno.
"Ve l'ho detto...Oramai le vostre speranze sono completamente...". Saix non riuscì a terminare la frase, che venne interrotto bruscamente da un grido che lo fece tremare impercettibilmente.
"BANKAI!". Una potentissima onda d'urto colpì il Nessuno, che per una frazione di secondi, perse l'equlibrio. Quando si riscosse, la figura che aveva davanti lo stupì. Un ragazzo avvolto da un mantello nero e rosso. Una lama sottilissima, molto più leggera e fine dello spadone di prima. Completamente nera e con l'elsa a forma di croce. Un'aura di un nero cupo intorno a lui ed uno sguardo serio e composto. Non lasciava trasparire alcuna emozione.
"Se hai aumentato la tua potenza, allora anche io devo adeguarmi a te, Nessuno". Anche la voce del ragazzo sembrava cambiata. Era più roca e profonda, sembrava quasi quella di un adulto vero e proprio.
Dietro di lui, Zane era rimasto senza parole. Anche durante gli allenamenti aveva avuto modo di osservare da vicino il Bankai di Ichigo, ma non era la stessa cosa. Sentiva una prepotente forza che si stava pian piano spargendo lungo tutto il campo di battaglia. Una forza che lo sottometteva.
"Così è questa la reale forza di Ichigo...o è solamente una minima parte anch'essa...?", erano i pensieri di Zane, mentre contemplava il suo amico.
"Ma bene. Vedo che finalmente hai deciso di sfoderare l'arma migliore di uno Shinigami. Il Bankai. A quanto pare ti ci è voluta una spinta ulteriore, dico bene?", chiese ironico Saix, che, cancellato lo stupore iniziale, aveva ripreso la sua solita calma e pacatezza.
"Zane. Qui posso cavarmela da solo. Tuttavia, sento le Reiatsu di Rukia, Renji e gli altri diminuire a vista d'occhio. Ti chiedo di andare da loro ed aiutarli. Quel ninja coi piercing sembra molto forte", disse Ichigo, riferendosi alla battaglia che si stava svolgendo in contemporanea alla loro. Lo aveva percepito. Quel ninja stava completamente superando i suoi amici. Ma lui non aveva tempo per aiutarli. Zane da solo non ce l'avrebbe mai fatta contro Saix. Ma di sicuro poteva aiutare Rukia e gli altri. 
Dopo un primo momento di indecisione e sorpresa, Zane mantenne sangue freddo ed annuì con un cenno.
"Certo. Lascia fare a me, Ichigo. Tu vedi di fare a pezzi questo sbruffone", replicò Zane, ammiccando un rapido sorriso. L'amico rispose con un cenno della mano, fissando, senza perderlo di vista un attimo, il suo avversario.
Zane lo guardò un ultima volta, prima di dare le spalle ad entrambi e dirigersi verso il luogo dello scontro tra quel ninja dell'Alba e gli amici di Ichigo.
"Come se ti lasciassi andare, Zane Crusher...". La voce di Saix interruppe i movimenti di Zane, che si voltò ancora una volta, gli occhi aperti dallo stupore. Ma in quel preciso istante, un raggio completamente nero colpì in pieno Saix, che scomparve al suo interno. 
"Vai, Zane! E non voltarti. Ti ho detto di lasciarlo a me...". La voce di Ichigo giunse alle orecchie del compagno, che questa volta fece come disse lui. 
Quando Saix si riprese, osservò il suo obiettivo allontanarsi sempre di più, mentre davanti a lui, il ragazzo Shinigami, la spada ben salda tra le sue mani.
"Sembra che questo primo colpo non ti abbia fatto nulla. Proviamo con questo". Ichigo chiuse gli occhi. Poi, in un lampo, li riaprì.
"Getsuga Tenshou!". L'ennesimo raggio nero pece partì da Zangetsu, diretto verso Saix. Quest'ultimo ghignò impercettibilmente.
"Notevole...", disse soltanto, prima di venire inghiottito, nuovamente, dal colpo di Ichigo...


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Hitsugaya fissava intesamente il suo avversario. Era per certo il capitano più giovane della Soul Society, ma non aveva mai incontrato un avversario come quell'individuo che aveva davanti. 
Un incrocio tra un uomo ed un pesce, dagli occhietti molto piccoli, che lo fissavano intensamente. Si vedeva che le scaglie e le branchie erano innumerevoli e gli ricoprivano il corpo, di un blu molto chiaro. Impugnava una spada davvero molto insolita, ricoperta completamente di bende. Anche se, a volte, sembrava quasi che sotto quelle bende si stesse muovendo qualcosa...
"Visto e considerato che io conosco tutto di te, capitano Hitsugaya, mi sembra giusto presentarmi, prima di divorarti in un sol boccone!", esclamò Kisame, assumendo il suo solito ghigno strafottente ed dondolando la sua Samehada davanti a lui.
"Il mio nome è Kisame Hoshigaki, sono un ex ninja del villaggio della nebbia, ma dubito tu lo conosca", continuò il ninja, riferendosi allo sguardo incuriosito e dubbioso del suo avversario.
"Un avversario pieno di rispetto per me...quale onore. Tuttavia mi chiedo come tu possa conoscere esattamente come io mi chiami. Non rammento di averti mai visto", rispose Toshiro, sguainando la sua sottile Zanpakuto, Hyorinmaru.
"Kahahahahaha io so tutto di te, ragazzino. So che sei il capitano della 10° divisione della Soul Society, che con la tua spada sai controllare il ghiaccio e che se uno tra i più giovani capitani in servizio. Devo forse continuare?", replicò Kisame, avanzando di qualche passo, ma non abbassando mai lo sguardo.
"No, grazie. Non mi piace molto dare peso alle parole. Preferisco i fatti, in effetti". 
Hitsugaya sapeva che aveva davanti un avversario pericoloso. Poco prima di ritrovarsi faccia a faccia con quel Kisame, quel ragazzo di nome Zane, amico di Yoruichi ed Ichigo, aveva avvertito tutti loro della pericolosità di quegli individui, specie di quell'uomo dai capelli blu e la cicatrice a forma di croce sul volto. Fu addirittura la stessa Yoruichi a confermare tali parole, aggiungendo di non compiere nessun passo falso contro di loro, ne di risparmiarsi, ma di utilizzare fin da subito tutto il loro potenziale. Fortunatamente, infatti, il limite che imponeva agli Shinigami di utilizzare tutto il loro potenziale, al di fuori della Soul Society, come accadeva sulla Terra, era qui inesistente. 
Tuttavia, più guardava il suo avversario, più si stupiva delle parole di Zane.
Certo, Ukitake gli aveva insegnato a rispettare il suo avversario e non sottovalutare chicchessia. Ma i modi, il parlare di quel Kisame erano completamente buffi. Sembrava quasi che lo stesse prendendo in giro.
"Come vuoi, ragazzino di ghiaccio. A questo punto non posso che concordare. Che vinca il migliore", il gesto di Kisame fu inaspettato. Toshiro lo vide sparire dalla sua vista, per poi comparire a un centimetro dal suo volto, la spada stretta nella mano destra.
"Anche se non ho dubbi su chi sia...". Kisame sferrò un attacco micidiale con la Samehada, colpendo in pieno lo stomaco dello Shinigami, che venne scaraventato a diversi metri di distanza, ruzzolando a terra, in un turbinio di polvere.
"Forza, rialzati! Non credo che questo colpo ti abbia lasciato il segno", Kisame continuava a ghignare, mentre Hitsugaya si rialzava senza fatica, ma toccandosi la parte colpita.
"Non l'ho nemmeno visto partire...com'è possibile che con quella stazza e quella razza di spada sia così agile...?!", furono i primi pensieri del capitano, mentre, a spada sguainata si scagliò contro il ninja, che rispose immediatamente con la sua arma.

I due iniziarono a scambiarsi una serie di stoccate veloci e rapide, volte soprattutto a valutare riflessi e capacità reattive di entrambi.
"Non c'è che dire, ti muovi agilmente, nonostante quella inusuale spada che ti porti appresso", esclamò il ragazzo, muovendosi agilmente intorno al corpo di Kisame. Quest'ultimo non faticava minimamente a stargli dietro, nonostante le esili dimensioni del ragazzo e della sua spada.
"Tsk, questa spada sarà la tua rovina, mio caro ragazzo. Non è una semplice spada e ora te lo mostrerò!". Kisame non aveva intenzione di sguainare fin da subito Samehada. Ma l'agilità di quello gnomo e la sua ipotetica forza, descritta da Pain, potevano rendere necessaria questa azione.
Con un ultimo fendente, parò il colpo dello Shinigami mentre con un agile balzo, si allontanò dal suo avversario.
Quando agitò la sua Samehada, le bende vennero completamente lacerate dal suo interno, rivelando la insolita ma, allo stesso tempo, terribile forma della sua spada. 
Lo stupore di Hitsugaya fu ovviamente grande. Quella non era una spada. Era una bestia in tutto e per tutto. Era come se la sua arma fosse animata, fosse dotata di una vita propria, proprio come le Zanpakuto. Ma forse, c'era qualcosa che differenziava le loro katane da quella di Kisame...
"Quella sarebbe la vera forma della tua spada? Notevole. Fa quasi paura", il ghigno di Toshiro non preoccupò più di tanto il ninja. Era ovvio che un avversario del suo calibro non si sarebbe stupito più di tanto, come quel membro dell'Energy che aveva sconfitto con così tanta facilità.
"Già. Terrificante, non trovi? Samehada, la spada senziente. La più forte delle sette spade appartenenti agli spadaccini del villaggio della nebbia. Ora sono proprio curioso di vedere come te la caverai contro di lei, capitano dei miei stivali!", Kisame si lanciò di getto contro il suo avversario, mentre quest'ultimo chiuse momentaneamente gli occhi. Agitò la spada davanti a lui, che immediatamente si trasformò. Divenne leggermente più lunga, mentre una catena che terminava con una mezzaluna si materializzò dall'elsa della katana. Piccole scaglie di ghiaccio la ricoprirono.
"Troneggia sui cieli ghiacciati, Hyorinmaru!", anche lo Shinigami si gettò contro il ninja, forte dello Shikai della sua Zampakuto.
Kisame sorrise impercettibilmente.
Le due lame cozzarono. Nonostante Hyorinmaru fosse affilatissima, Samehada non subiva alcun graffio, anzi, riusciva, seppur in modo minimo, a ferire la pelle dello Shinigami, che, appunto, non si accorse minimamente di quei piccoli taglietti. Questo permise a Kisame di mantenere quel suo sorriso strafottente sul volto. Sapeva a cosa portava questa situazione...
Passarono diversi minuti, durante i quali i due contendenti si scambiavano le solite stoccate, questa volta molto più potenti delle precedenti.
Se da una parte Samehada dominava in quanto a potenza e forza fisica, la grazia e l'agilità di Hitsugaya e della sua Zanpakuto erano sempre più ovvie.
Fu Kisame, questa volta, a trovarsi in leggero svantaggio. 
"Questo ragazzino sa il fatto suo...si vede che si muove più agilmente di me...e di certo è una battaglia che non posso vincere corpo a corpo. Devo inventarmi altro...", pensò Kisame, parando l'ennesimo affondo di Toshiro.
Senza preavviso, Kisame, con l'ennesimo balzò, si allontano dal suo avversario, portandosi la mano sinistra alla bocca.
"Suiton: Tecnica dello squalo proiettile!", un getto a forma di squalo, venne scagliato a piena potenza verso lo Shinigami che sorrise. Bella tecnica, ma di certo non lo impensieriva.
"E' acqua. E' il nostro elemento, Hyorinmaru! Congela con tutta la tua forza!", la lama posizionata davanti al volto, parò in pieno lo squalo di Kisame, congelandolo all'istante e frantumantolo in mille pezzi. Poi, si scagliò contro il ninja, che parò il primo fendente e schivò con un quarto balzo il successivo fendente, allontanandosi di nuovo dal ragazzo.
"Con uno è semplice, vediamo come te la cavi con un numero più alto! Suiton: Cinque Squali Famelici!", questa volta, partirono dalla sua bocca cinque enormi squali.
I primi due vennero completamente schivati dallo Shinigami, che si abbassò prontamente. Altri due vennero congelati dalla sua spada, mentre il quinto venne assorbito proprio da Hyorinmaru, senza sforzo. Kisame fece una smorfia e parò l'ennesimo affondo del capitano, scambiando altri fendenti con lui, allontanandosi subito dopo con l'ennesimo salto.
"Hai intenzione di scappare ancora? Non ho voglia di inseguirti per tutta la pianura. Se vuoi arrenderti basta dirlo subito. Mi aspettavo di meglio, sinceramente!", esclamò lo Shinigami, mentre osservava i movimenti di Kisame.
Faceva tutto parte di un piano? Oppure era davvero tutto qui...
"Nah, non sto scappando. Semplicemente sto valutando alternative per sconfiggerti!", rispose il ninja, portandosi nuovamente le mani alla bocca.
"Quella spada può congelare di tutto...anche se dovessi creare un ambiente d'acqua favorevole ai miei spostamenti, lo congelerebbe subito...no, devo trovare un metodo diverso..."
"Suiton: Grande Esplosione Acquatica!". Un'enorme onda anomala venne scagliata contro il capitano della decima divisione, che per una frazione di secondi rimase stupito da una tale quantità d'acqua creata dal ninja. Ma si riscosse in breve tempo. Puntò la sua Zanpakuto verso l'onda e chiuse gli occhi.
"Glaciazione!". In men che non si dica, l'enorme onda venne ghiacciata, completamente.
"Pensavi davvero che bastava aumentare la quantità d'acqua per sconfiggermi...". Il ragazzo non fece in tempo a concludere la frase, che Kisame si materializzò dietro di lui. Quando Toshiro si volto, notò sotto i piedi del ninja, una specie di corridoio d'acqua, che partiva esattamente dal punto in cui Kisame aveva lanciato la sua onda. 
"Suiton: Mille squali famelici!". Una miriade di proiettili d'acqua, a forma di squalo, si abbatterono come un'onda in piena sullo Shinigami, che non fece in tempo a scansarli tutti...
Kisame si allontanò con un balzo, mentre la grande onda che aveva creato si frantumava in mille pezzi.
Sul volto del ninja, apparve un ghigno sprezzante.
"Devi guardarti le spalle quando combatti contro uno come me, ragazzino. Si vede che sei ancora alle prime armi!", esclamò il ninja, osservando i suoi squali che dilaniavano completamente il corpo dello Shinigami. Tuttavia, quest'ultimo si frantumò in mille pezzi di ghiaccio, che andarono a cozzare contro il terreno, lasciando di stucco Kisame.
"Ma cos...!". Improvvisamente, dietro di lui comparve il capitano della decima divisione, che con un sorriso innocente, affondò la sua spada nella schiena del ninja, il quale se ne accorse troppo tardi.
"Già, hai proprio ragione, dovresti guardarti le spalle quando combatti. Soprattutto quando non ti accorgi minimamente di una copia!". Il sangue, tuttavia, notò Hitsugaya, non colò immediatamente dalla ferita che aveva provocato a Kisame. Anzi, iniziò a gocciolare acqua, che a contatto con la sua lama ghiacciava.
"Credi davvero di essere l'unico a saper creare copie di se stesso?". La voce di Kisame gli giunse troppo tardi.
"Suiton: Tecnica della prigione acquatica!". Un'enorme bolla inglobò lo Shinigami, mentre la copia di Kisame svaniva in un turbinio d'acqua.
"Contento? Ora mi godrò una tua morte lenta e dolorosa. Prova a congelare qualcosa li dentro, in compagnia, ovviamente...", disse Kisame, con un ghigno strafottente. Infatti, all'interno della bolla, mentre Histugaya faticava a respirare, si materializzarono numerosi squali, dai denti aguzzi e pronti a colpire lo Shinigami.
"Sono stato uno sprovveduto...e dire che dovevo fare sul serio fin dall'inizio...mi dispiace usarlo ora, ma vista la situazione...".
Toshiro chiuse ancora una volta i suoi occhi, concentrandosi. Poi, in un lampo, gli squali vennero completamente ghiacciati, così come la bolla, che a poco a poco si trasformava in un'immensa cupola di ghiaccio, costringendo un incredulo Kisame ad allontanarsi.
"Ma com'è possibile che riesca a raggiungere tali temperature anche all'interno della mia prigione...!".
La frase di Kisame venne interrotta dal fragore della prigione che si sfaldava in mille pezzi, mentre il capitano ne usciva completamente illeso.
Quello che aveva davanti agli occhi Kisame, lo stupì ancora di più. Intorno al corpo del ragazzino, si era formato un drago di ghiaccio, azzurro come il cielo. Gambe e braccia erano racchiuse dalle zampe e dagli artigli del drago, mentre due possenti ali ed una lunghissima coda a punta lo completavano. Infine, tre petali rosa, a quattro punte svolazzavano sul suo capo.
"Daiguren, Hyorinmaru", furono le uniche parole pronunciate dallo Shinigami.
Dopo attimi di stupore, Kisame impugnò ancora più saldamente la Samehada.
"Ma bene, vedo che alla fine ti sei deciso a sfoderare il fantomatico "Bankai". Interessante...ora lascia che ti mostri il mio di "Bankai"...", le parole di Kisame non impensierirono più di tanto il capitano, ne si stupì più di tanto che quel ninja conoscesse anche il Bankai. Ma rimase sorpreso quando vide Kisame sparire all'interno di una bolla d'acqua, simile alla prima.
"E ora che intenzione ha...non devo assolutamente abbassare la guardia, non col Bankai attivo...".
Pochi secondi passarono, quando la cupola d'acqua esplose in un turbinio di gocce, lasciando trasparire ciò che si trovava al suo interno. Hitsugaya strabuzzò gli occhi. Davanti a lui, un'enorme essere, assimilabile ad uno squalo, dotato di lunga coda e di pinna caudale. Lungo i gomiti, ulteriori pinne allungate. Piedi e mani erano diventati palmati, mentre branchie si erano formate sul collo della creatura. Occhietti gialli che lo fissavano, insieme ad un ghigno malvagio sul volto.
"Ora vediamo di fare sul serio, Signor Capitano...!".


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"Non riesco a respirare...".
Rukia era ormai in balia di quel ninja. La presa iniziava a farle mancare il respiro e non riusciva in alcun modo a liberarsi. Ma più osservava intorno a lei, più le sue speranze di salvezza venivano meno. Renji era nella sua stessa situazione, mentre Hisagi e Rangiku erano completamente immobilizzati. Scalciando e dimenandosi, non faceva altro che aumentare la stretta intorno al suo collo.
"Vuoi morire più in fretta, ragazzina Shinigami? O vuoi vedere morire prima i tuoi amici? La scelta è ardua, vero?". Pain strinse ancora di più, mentre Renji, all'interno della bolla, cercava in tutti i modi di uscirne.
"Va beh, visto che non ti esprimi, deciderò io al tuo posto...", Pain strinse ancora di più.
"Addio, mocciosa. Non ti preoccupare, verrai raggiunta presto...".

Fu un lampo. Una serie di sferzate d'aria colpirono le copie di Pain, che sparirono con un tonfo, sparpagliando acqua intorno a loro. La bolla intorno a Renji svanì, mentre i paletti d'acciaio vennero tagliati a metà, liberando un incredulo Hisagi.
"Hm...?!", Pain non si accorse in tempo dell'enorme getto d'acqua che lo colpì, costringendolo a mollare la presa sulla ragazza, che invece di toccare terra, venne sorretta prontamente da due forti braccia.
Quando Pain si riprese, non si stupì più di tanto sulla scena che si parò davanti a lui. 
Rukia, invece, riaprì gli occhi e si ritrovò tra le braccia di un ragazzo dai corti capelli neri, gli occhi rossi, come fossero iniettati di sangue. Una maglia a maniche corte, leggermenta accollata. Una collanina a forma di chiave.
"Va tutto bene?", furono le sue uniche parole. Rukia ci mise qualche secondo in più a rispondere affermativamente con un cenno del capo. Non soltanto lei, ma anche Renji e gli altri erano sorpresi da quel ragazzo. Sapevano esattamente chi era...
"Mi scuso in anticipo se non sono il vostro amico Ichigo. Ma lui è, come dire...impegnato al momento", subito dopo, fece scendere la ragazza, osservando gli altri, soprattutto Renji.
"Mi ha mandato lui ad aiutarvi. Allora, vogliamo prendere a calci questo coglione?", furono le sue parole, condite da un ghigno strafottente sul volto. Una bolla d'acqua iniziò a galleggiare intorno a lui.
Era tempo del contrattacco!



Epilogo: Saix dimostra tutta la sua superiorità nei confronti di Zane, ancora indebolito dei suoi poteri e di Ichigo, che, nonostante abbia affrontato un avversario del calibro di Aizen Sosuke, si trova completamente in balia del Nessuno. Riuscirà a far fronte alla sua potenza tramite il Bankai?
E Hitsugaya sarà in grado di resistere all'immensa potenza distruttiva di Kisame e la sua Samehada? Oppure il ghiaccio verra completamente disintegrato?
Zane riuscirà a contrastare uno degli attuali ninja più forti? Saprà difendere gli Shinigami in difficoltà? Oppure soccomberà dinnanzi alla forza di Pain?
E qual'è l'oscuro segreto che si cela dietro i cristalli e quella strana creatura affrontata nel passato da Braig e Dilan? Avrà a che fare con l'Organizzazione XIII? Tutto nel prossimo capitolo!

  
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