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Autore: The_Lock    04/02/2016    0 recensioni
Tyler, Sydney, Kyle, Lydia e Skylar sono i nuovi prescelti per difendere Kandrakar e l'equilibrio dell'universo. Nove sono le missioni che dovranno affrontare, e nove saranno i temibili nemici che minacceranno la Pace e le loro vite; sì perché questi nuovi nemici sono più sanguinari di qualsiasi altro nemico mai affrontato e, per cominciare in bellezza, i ragazzi saranno costretti ad andare alla ricerca del Cuore di Kandrakar
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Hay Lin, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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3.12- L'ultimo Sacrificio 

 

“Ragazzi? Chi sono questi sfigati?” domandò Lilian, muovendo il volto come se non volesse lasciarsi toccare dalle fredde dita di Rider. “Qualcuno può spiegare loro che Halloween è passato?” domandò.

“Lilian, stai calma, per l'amor del cielo!” intervenne Sydney.

“Lasciate stare la ragazza!” disse la Vandom, facendosi strada fra i ragazzi “Se è me che volete, prendetemi pure!” disse, incrociando le braccia.

“Adesso ti diremo cosa faremo. Per prima cosa Rider morderà la ragazzina, poi toccherà a te!” sorrise Vanessa, muovendo le dita attorno al proprio volto come avesse appena imparato ad usarle. Il volto di Rider passò a quello sfigurato da vampiro e sorrise, con i suoi occhi gialli per poi aprire la bocca e avvicinarsi al collo di Lilian. I cinque ragazzi scattarono e corsero per salvare Lilian, ma prima che i canini potessero anche solo sfiorare la gola della ragazza, un fulmine arancione colpì il vampiro, facendolo volare fino all'altro capo del corridoio.

Tyler aprì la mano e mostrò il cuore di Kandrakar che diede alla sua squadra il solito potenziamento dei poteri e la divisa di appartenenza.

“Cosa diavolo...?” disse Lilian, guardandosi terrorizzata.
“Lilian, va' via.” tuonò Tyler con gli occhi fissi sui due vampiri. Lilian, stranamente, non ribatté e si allontanò da Damien e Vanessa, la quale, salutò la ragazza con ondeggiando le lunghe dita raffinate.

“Speri di farcela, Tyler?” domandò la vampira, scimmiottando il suo nome.

“Devo farcela, mia cara.” rispose il rosso.

“Vedremo!” disse Vanessa, e sparì nel buio insieme a Damien.

 

Lydia e Kyle corsero al piano di sopra, scortando la preside Vandom il più lontano possibile dalle grinfie di Vanessa.

“Perché finiamo sempre per lottare a scuola?” domandò Lydia, guardandosi attorno per evitare di incappare nella vampira.

“Cercate solo di non distruggerla, questa volta!” sospirò la Vandom, mentre i suoi tacchi risuonavano per tutto il corridoio. Will sapeva di non essere completamente indifesa, il suo trascorso da guardiana le aveva lasciato qualche capacità da guardiana, come lampi d'energia o sfere elettriche, ma ogni azione non-umana le sarebbe costata molta energia vitale.

“Dove siete?” cantò Vanessa, comparendo alla fine del corridoio “Volete giocare a nascondino?” domandò, sorridendo loro.

“Sì!” rispose Lydia, scioccando Kyle che la guardò con aria sconcertata.

“Ok! Conterò fino a venti...” disse, girandosi e mettendosi in un angolo della parete. “Uno...”
“Ma che?” domandò Kyle, quasi inorridito da quella situazione.

“Zitto e muoviti!” rispose Lydia, spingendo il ragazzo e la preside per farli muovere più in fretta.

“Aspetta... ho un piano!” disse Kyle, prendendo Will e Lydia per i polsi e scendendo al pian terreno insieme a loro.

 

Skylar tirò un calcio al petto di Rider e Sydney lo colpì con un getto d'acqua che lo allontanò di parecchi passi.

“Ci hanno servito droga alla mensa scolastica? No, perché questo non è normale!” strillò Lilian, facendo esasperare i due ragazzi.

“Lilian, perché non scappi?” sbottò Skylar, generando una bomba d'aria che Rider schivò di un soffio e andò a scardinare un paio di porte in fondo al corridoio.

“Non posso lasciarvi da soli!” rispose lei.

“Sei in pericolo!” rispose Sydney, ghiacciando il pavimento così che Rider avesse più difficoltà a muoversi.

“Sì, ma anche voi!” ribatté lei. Rider si lanciò contro il bruno e vi atterrò sopra pesantemente, ma Sydney intervenne calciandolo via e generando un'altra sfera d'acqua che colpì Rider in pieno petto.
“Ora mi sto innervosendo!” sbottò lui, scomparendo nell'ombra e ricomparendo alle spalle del biondo, colpendolo e facendolo capitolare a terra. Skylar generò una forte corrente d'aria ma Rider sparì ancora e rifece lo stesso trucco, colpendo il bruno alle spalle, per poi ergersi davanti a Lilian con il suo sorriso assassino.

“Ho sempre avuto un debole per le bionde!” sorrise lui, spingendola contro la parete, pronto a morderla.

“Ed io per gli umani!” rispose, tirandogli un calcio ai testicoli che lo fece cadere in ginocchio. Lilian aiutò i due ragazzi a rialzarsi e così potere riprendere il loro combattimento.

Rider tornò all'attacco, ma Sydney lo colpì con un getto d'acqua che successivamente congelò, intrappolando il vampiro in una gabbia di ghiaccio; ma la forza di Rider si rivelò ben presto maggiore della resistenza del ghiaccio e si liberò, lanciando in aria pezzi di ghiaccio. Il vampiro, in preda alla furia, usò tutta la sua velocità per caricare due colpi: uno che spedì Sydney contro un armadietto, l'altro che lanciò Skylar sulla finestra che si ruppe, facendo cadere il bruno dal terzo piano.

“Oh, merda!” disse Lilian, guardando Rider che si avvicinava a lei con aria minacciosa, per poi prendere e scappare via.

 

“Come possiamo fermare l'apertura del portale?” domandò Tyler, seguendo Damien insieme a Cordelia.

“Mi sono persa qualcosa?” domandò la mora, vedendo il suo amico ed il suo nemico parlare invece che lottare.

“C'è un rituale che solo Vanessa conosce.”
“Allora dove stiamo andando?” domandò Tyler.

“Nei sotterranei di questa scuola. La preparo all'esplosione!” rispose Damien.

“Tu... cosa? No! È la nostra scuola!” protestò Cordelia, cercando uno sguardo complice nel viso di Tyler.

“Se Vanessa dovesse riuscire ad aprire il portale, allora dovrete riuscire ad uccidere un centinaio di demoni in poco tempo. Se avete una soluzione migliore, ditemelo!” rispose Damien.

“Spiegati meglio.” disse Tyler, corrugando la fronte.

“Il rituale non dovrebbe uccidere la Chiave se fatto bene, ma re Draven sicuramente lo farà. Per questo, se dovesse venir aperto il portale sarà meglio assicurarsi che le legioni demoniache che ne usciranno siano fin da subito eliminate, e l'esplosione di quest'edificio potrebbe essere abbastanza forte da almeno decimarle.” rispose Damien, rompendo la porta che dava al seminterrato con un calcio.

“Tyler! Di qualcosa!” protestò Cordelia.

“Non credo avremo scelta.” rispose Tyler, mordendosi le labbra.

 

“Si nasconda qui!” disse Kyle, facendo entrare la preside Vandom nell'aula di chimica. Lydia scassò l'armadietto degli agenti chimici, mentre Kyle aprì le valvole dei beccucci presenti all'interno della stanza. Lydia riempì parecchie provette con una soluzione da lei improvvisata e la sparse sul pavimento dell'aula.

“Venti...” sentirono dire dalle scale. Kyle, Lydia e Will si scambiarono un lungo sguardo e, dopo che la preside annuì, uscirono dalla stanza e si nascosero nell'aula affianco. Vanessa comparve seduta sulla cattedra, intenta a studiarsi le unghie e facendo sussultare Will che, pian piano, indietreggiò fino a toccare la parete divisoria dell'aula.

“Non sei molto brava a nascondino!” sorrise Vanessa, facendo di no con la testa. Con un salto, la vampira scese dalla cattedra e si avvicinò alla donna, camminando lentamente come pregustandosi il sapore della vittoria.

“Questo lo dici tu!” disse Will, assumendo un'espressione seria. La donna diede un colpo alla parete e subito dopo si spalancò un varco come se il muro fosse stato di plastica malleabile. Lydia afferrò la Vandom e la portò nell'altra aula, mentre Kyle generò un globo di fuoco.

“Addio, mammina!” ringhiò, lanciando la sfera. Vanessa capì al volo quello che i due avevano intenzione di fare, ma l'esplosione fu di una tale potenze che colse tutti alla sprovvista. Parte della parete divisoria crollò, si ruppero le finestre e i banchi volarono come pezzi di carta, mentre Kyle si gettò su Lydia, costringendola a piegarsi e proteggendola con il suo corpo e la Vandom si riparava dietro la cattedra, troppo spessa per volare via.

“Ha funzionato?” domandò Lydia.

“Non credo.” rispose Kyle, alzandosi e prendendo la Vandom per il braccio, costringendola ad alzarsi e correndo via con lei. I tre corsero a lungo, salirono fino al terzo piano, ma appena svoltarono l'angolo, Vanessa era lì, sporca di cenere ma perfettamente indenne.

I due ragazzi si sovrapposero fra lei e la Vandom, ma Vanessa sorrise loro e fece ondeggiare le due lunghe dita vicino alle sue pupille, incantando i due ragazzi.

“Sssssht.... guardate nei miei occhi... perdetevi nel loro interno!” disse, leccandosi le labbra.

 

Lilian corse a perdifiato fino ad entrare in un'aula, chiudendosi la porta alle spalle e barricandola con dei banchi, sperando che Rider non riuscisse ad entrare.

“Ecco che arriva il lupo cattivo!” disse Rider, per poi ridere in maniera grottesca. Lilian si tappò la bocca mentre alcune lacrime si andavano formando sulla superficie dei suoi occhi azzurri. Sentì un colpo di Rider e alcune parti della porta schizzarono via come fossero state attaccate con della colla e Lilian stava per entrare nel panico, quando disse alla sua testa di calmarsi e di trovare una soluzione. Guardò l'aula con attenzione, ma non trovò nulla che potesse aiutarla, se non una lunga bacchetta di legno. Un altro colpo alla porta e Lilian trasalì, nascondendosi dietro la cattedra per cercare un rifugio, ma un altro tipo di colpi la attirarono, alla finestra. Vide Skylar che, volando, le chiedeva di aprire la finestra e la bionda non ci pensò due volte prima di lasciar entrare l'amico. Rider scardinò in quell'esatto momento la porta e fece saltare la barricata di banchi con un semplice calcio.

“Ah, tu!” ringhiò, vedendo Skylar.

“Già, io!” rispose, generando una bomba d'aria che Rider schivò con molta facilità, per poi spingere Skylar contro al muro e premergli la mano sulla faccia, quasi volesse soffocarlo.

“Mi hai rotto!” sibilò ancora, sbattendo la testa del bruno sul muro un paio di volte, prima che Lilian gli lanciasse addosso una scarpa.

“Scherzi, vero?” domandò il vampiro.

“Vieni a prendermi!” lo provocò lei, tenendo le mani dietro alla schiena, come volesse offrirsi come sacrificio. Rider sorrise e corse verso di lei alla sua velocità consona, ma appena fu abbastanza vicino, Lilian portò la bacchetta che aveva spezzato davanti al proprio petto e, a causa di un tempismo perfetto, Rider finì con l'impalarvisi contro.

Il bel vampiro sputò del sangue nero, mentre il suo volto tornava normale e poi, con un sospiro, si trasformò in cenere.

 

Damien, Tyler e Cordelia tornarono al primo piano, ma appena uscirono dal seminterrato, i tre trasalirono. Vanessa sorrideva, tenendo Will stretta a sé, mentre Kyle e Lydia giacevano per terra pieni di graffi e lividi, come se Vanessa si fosse divertita a giocare con loro.

“Guarda cos'ho trovato, tesoro!” squittì, mostrando Will come un trofeo. “Che ne dici se iniziamo il rituale?” domandò, lasciando cadere la Vandom a terra ed afferrandole un braccio. Un'unghia di Vanessa si piantò nel polso della Vandom e tagliò orizzontalmente, mentre il sangue scuro prese a sgorgare dalla ferita. Vanessa prese anche il secondo polso, ma Tyler le lanciò contro una sfera d'energia che la vampira scansò con un'eleganza innaturale.

“Non vorrai mica farmi sbagliare, vero Tyler?” domandò Vanessa, iniziando ad incidere il polso della Vandom e formando una cicatrice a forma di croce. La Vandom si lasciò cadere per terra e vide il sangue che scorreva dai suoi polsi concentrarsi in una specie di spirale rosso porpora.

“Mhjlok kaatun dlopovor fgun Draven!” urlò Vanessa e subito il pavimento della scuola prese a sgretolarsi sotto il loro piedi.

 

Damien scomparì nell'ombra e comparve al fianco di Vanessa. Baciò intensamente la sua amata e poi le incastrò la testa fra le sue braccia, togliendole il respiro.

“Da...mien!” soffiò lei, cercando di liberarsi, ma gli occhi pieni di lacrime del vampiro erano ormai severi e decisi a fare di tutto per impedire che la sua amata cadesse nelle grinfie di re Draven. Dei piccoli mostriciattoli simili a ragni più grandi del normale iniziarono ad uscire dal cratere creato dal sangue della Vandom, mentre risate diaboliche e sussurri si facevano strada nell'aria piena di elettricità. Tyler iniziò a polverizzare tutte le creaturine che riusciva a prendere, mentre Cordelia le pestava con grande forza.

“Dam...!” sussurrò Vanessa prima di perdere i sensi definitivamente.

Lilian, Skylar e Sydney arrivarono giusto in tempo per vedere il cratere espandersi e iniziare a ingurgitare altro pavimento. Tyler e Cordelia saltarono dall'altro lato ed indietreggiarono fino a raggiungere i loro amici, rimanendo anche loro senza parole. Il cratere adesso aveva preso a vorticare e dei fulmini neri come il carbone iniziavano ad essere generati, rompendo ogni cosa che aveva la sventura di venir colpita da essi.

“E adesso?” domandò Sydney, sentendo la terra sotto di sé mancare.

“Avete ancora un quarto d'ora prima che la scuola scoppi.” disse Damien, per poi prendere Vanessa in braccio e sparire nel buio.

“Cos'è appena successo?” domandò Skylar, aggrottando la fronte. Sydney si inginocchiò vicino alla Vandom e cercò di tamponarle le ferite, ma ben presto altri ragnetti uscirono da quel vortice e i ragazzi dovettero spostarsi da lì. Lilian resse Lydia, Cordelia resse Kyle e Tyler resse la Vandom, mentre Skylar e Sydney coprivano le spalle dei loro amici, ammazzando più ragnetti possibili.

“Dobbiamo svegliarli!” disse Lilian e subito Sydney si voltò e inondò tutti con un getto d'acqua gelida, facendo trasalire i tre sotto l'ipnosi di Vanessa. Lydia e Kyle si misero a stento in piedi, ma andarono subito a dare una mano agli altri due amici, uccidendo altri ragnetti.

“Cosa... non sono morta...” disse la Vandom.

“Lo sarà presto se non andremo all'ospedale!” disse Sydney. La seconda ondata di ragnetti sembrò estinguersi, allora i ragazzi si raggrupparono nuovamente e videro il vortice cambiare nuovamente forma e farsi ancora più grande, ingoiando qualche armadietto, mentre la terra sotto ai loro piedi si spaccava.

“Abbiamo altri sette minuti.” disse Tyler.

“Prima di cosa?” domandò Lydia.
“Prima che la scuola esploda con noi otto dentro.” sorrise Skylar, dando uno scappellotto a Tyler “Come hai potuto non dirci che avevi stretto un patto con Damien?”

“Tu cosa?” domandò Kyle, spalancando la bocca.

“Sentite, Damien ci ha aiutato!”
“Intanto Vanessa è a piede libero e presto o tardi la rivedremo, Tyler!” lo rimproverò Sydney, incrociando le braccia.

“Che dovevo fare? Dovevo lasciare che Vanessa la passasse liscia? Almeno così bloccheremo l'entrata dei demoni!” specificò Tyler.

“Ci deve essere un altro modo per chiudere questo portale.” sbottò Kyle, mordendosi le labbra. I ragazzi rimasero a lungo in silenzio, qualche minuto trascorse senza che nessuno proferisse parola, troppo affascinati e al contempo troppo spaventati dall'orribile vortice che stava per inghiottire tutta la terra.

Lydia si morse le labbra, cercando di pensare al più presto ad una soluzione; com'era possibile chiudere un portale magico? La soluzione le si piantò in testa come una pallottola, allora Lydia alzò lo sguardo e incrociò gli occhi blu di Sydney che sembrava averle letto nel pensiero.

“Che c'è, Lydia?” domandò Skylar.

“Niente...”

“Parla, dai.” disse Tyler, allora delle lacrime si formarono sugli occhi della ragazza.

“Una soluzione ci sarebbe.” disse Sydney, parlando al posto della ragazza. “Una chiave non può solo aprire o chiudere. Fa entrambe le cose.” spiegò con voce tremula.

Nella testa di Tyler rimbombarono le parole di Damien e di Vanessa: “Il rituale non dovrebbe uccidere la Chiave se fatto bene, ma re Draven sicuramente lo farà” e Tyler capì che re Draven avrebbe ucciso la Chiave così che nessuno avrebbe più potuto chiudere il portale; così come la frase di Vanessa “Non vorrai mica farmi sbagliare, vero Tyler?” doveva essere collegata al fatto che Will doveva esser viva per funzionare come Chiave.

“Qualcuno di importante...” disse Skylar, ricordando la definizione sulla Banshee secondo la quale questi spiriti urlano quando qualcuno di veramente importante per l'umanità sarebbe morto.

“Va bene, ragazzi. Non preoccupatevi.” disse la Vandom, togliendosi le bende che Sydney aveva arrangiato con il suo foulard.

“No, ci deve essere un'altra soluzione.” intervenne Tyler. “Lydia?” chiese, ma la ragazza si morse le labbra e guardò sul soffitto, incapace di parlare. “Sydney?” chiamò, ma il biondo fece di no con la testa. “Skylar?” ed il bruno abbassò lo sguardo. “Kyle?” ma dal volto del moro scesero solo un paio di lacrime. “Cordelia?” domandò, ma la ragazza rispose con un intenerito “mi dispiace”. Arrabbiato, Tyler guardò altrove, mentre alcune lacrime presero a scendergli dal volto rosso dall'emozione. Lilian gli prese la mano e gliela strinse, anche lei commossa, ed abbozzò un sorriso.

“Avanti, ragazzi! Non fate quelle facce, non è un addio, questo, va bene?” disse la Vandom, anche il lei in preda alle lacrime. “Guardatemi!” disse, e tutti e sette alzarono i loro volti verso quello sereno della preside. “Voglio che mi promettiate di affrontare sempre insieme i problemi, qualunque cosa accada; va bene?” domandò “Tyler, non aver paura di comandare; se il cuore ha scelto te vuol dire che sei davvero degno ed io non posso che confermare questa teoria! Ragazzi, prendetevi cura l'uno dell'altro, va bene? E non dimenticatevi di impedire alla scuola di esplodere, intesi?” disse, abbozzando anche lei un sorriso. Will si girò e vide il grosso vortice che ora aveva preso un colore bluastro davanti a lei. Tutti gli anni passati, tutte le sfide, tutte le prove che aveva dovuto superare le passarono davanti agli occhi: le sue amiche, Matt, l'Oracolo, suo fratello, il suo ghiro... ed adesso c'era la prova più grande, quella in cui avrebbe dimostrato a tutti la fierezza di essere al servizio di Kandrakar e la serenità di una fine. Will chiuse gli occhi, prese un lungo respiro e si lasciò cadere nel vortice.

 

  
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