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Autore: niky_95    19/03/2009    2 recensioni
Come ha vissuto Leah la trasformazione?E la fine della storia con Sam? E se a scombussolarla si aggiungesse il fatto di innamorarsi di una persona inaspettata? Ecco la mia visione di Leah... uno dei miei personaggi preferiti dopo Breaking Dawn. Preciso che la storia ha inizio dalla metà di New Moon alla fine di Breaking Dawn, con alcuni capitoli post- Breaking Dawn! U.U Se recensirete in tanti potrebbe esserci anche un continuo!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hospital

 

“Addirittura riunione straordinaria del consiglio?” pensai sarcasticamente. “ Non credevo che facessi così scalpore”. “Certo che ne fai , qui siamo tutti uomini!” sbottò Jacob. “Ehm, veramente non mi risulta”. “Perché vedi altre femminucce qui in giro?O senti le loro voci per caso?” aggiunse Jacob con tono provocatorio. “Veramente non intendevo questo, tu hai parlato di uomini, ma a me sembra solo che tu sia un moccioso”.  Silenzio. “Colpito in pieno Black”. Ma in  quel momento passò un altro pensiero nella mia mente. Prima che potessi pronunciare mentalmente la mia domanda Sam mi rispose “Devi volerlo, non è cosi difficile tornare umana”.  Alt. Ma io non ho proferito parola sull’argomento, nemmeno mentalmente, come fa a sapere quello che mi passa per la testa?!  “Io vedo tutto ciò che ti passa per la testa” mi rispose lui.                                         

O no, no, no! Questa storia dei licantropi iniziava a piacermi sempre meno, chissà cosa sarebbe saltato fuori da un momento all’altro. Sapevo che il fatto di poter leggere ognuno nei pensieri dell’altro , non avrebbe giovato affatto a farmi dimenticare Sam, anzi avrebbe riaperto ferite nel mio cuore, cucite alla meglio, che di certo non avrebbero sopportato un ulteriore strappo. Ma io era quella dura infondo, ci ero abituata, la vita sembrava essersi accanita su di me. Mi scrollai quei pensieri di dosso, anche se nessuno dei membri del branco sembrò accorgersi della mia sofferenza interiore, quasi avessero voluto essere cosi benigni da concedermi un po’ di privacy. Ma non era certo quello il motivo. I miei pensieri erano troppo, troppo… da ragazza! Certo loro non potevano capirmi, non volevano capirmi, tentavano di lasciarmi ai miei affari da ragazza. Quanto avrei voluto non dover pensare ad affari da ragazza! Se fossero stati intelligenti avrebbero capito che l’ultima cosa che avrei voluto era soffrire per Sam, per il mio amore perduto, non avrei di certo desiderato darmi della stupida di continuo per l’amore, ormai non corrisposto, che provavo ancora per Sam. Ad un tratto però, l’istinto animalesco prevalse sulla mia ragione e cosi, iniziai a correre. A correre senza metà, spensierata, libera. Si libera come forse non ero stata mai nella mia vita. Libera dal dolore, dal disprezzo di me stessa, dall’auto- commiserazione che ormai erano diventati di ruotine. Sentii che fino ad ora non avevo mai conosciuto appieno il sapore della libertà. La velocità mi inebriava, il vento accarezzava dolce il mio pelo, i miei unici problemi in quel momento erano mangiare, bere, dormire. Ero troppo immedesimata nel lupo per provare emozioni complesse come il dolore. E finalmente potevo pensare con orgoglio che sofferenza e Leah non erano più una cosa sola. Dovevo solo respirare a pieni polmoni il  profumo di foresta e l’aria salmastra proveniente dalla spiaggia, forse essere un licantropo iniziava a piacermi davvero. Forse… Un idea mi balzò alla mente, ma era da pazzi.

Eppure la prospettiva di rimanere un licantropo per sempre senza più ritrasformarmi mi piaceva molto più di vivere una vita da umana, tormentata dal dolore e dovendo fingere, fingere di essere insensibile a ciò che ti accade intorno, a proteggere me stessa facendo del sarcasmo su tutto e tutti, essendo tagliente, apparendo brusca. Mentre avevo solo bisogno di qualcuno che mi capisse, avevo solo voglia di piangere piangere fino ad esaurire tutte le mie lacrime. Mi sentivo in dovere di essere forte, perché non volevo essere la ragazza mollata dal fidanzato che si piange addosso, non volevo la pietà degli altri, preferivo di gran lunga il disprezzo e l’antipatia piuttosto la commiserazione altrui, che  sarebbe stata una cosa che non avrei sopportato. Solo con mia madre quella corazza che mi ero creata non reggeva, lei sapeva che in realtà scappavo appena potevo  in un luogo tranquillo e piangevo. Ma stavo male lo stesso perché non c’era nessuno con cui potessi parlare davvero, la mia migliore amica era sempre stata mia cugina, ma parlandole dei miei tormenti l’avrei fatta stare peggio. Si, perché infondo io non odiavo affatto mia cugina Emily per essere felice con Sam. Io odiavo e amavo allo stesso tempo Sam. Lo odiavo perché senza una spiegazione spariva per giorni interi, perché un giorno aveva deciso di innamorarsi di mia cugina e perché quando mi aveva detto addio aveva la faccia di uno che soffriva, come se la decisione non fosse dipesa da lui, che ipocrita! E lo amavo… è molto facile dire perché lo amavo, era semplicemente Sam, lo amavo con tutti i piccoli difetti, lo amavo per ogni singola cosa che faceva, gli ero grata per il fatto che esistesse, ma come poteva essere il contrario? Con lui avevo vissuto i momenti più belli della mia vita. Non era stato il semplice primo amore, aveva lasciato una traccia indelebile nel mio cuore. Credevo che sarebbe appartenuto per sempre a lui, che non avrebbe più battuto per nessun altro. Ripensando a tutto ciò sentivo quasi svanire il desiderio di tornare umana.

Appena pensai questo il branco – al completo – sbottò : “Ma sei impazzita? Tu devi tornare umana! Devi trovare il desiderio dentro di te, altrimenti sarà ancora più difficile!” e poi sentii una voce, la voce di Seth che mi riportò alla realtà “Leah, tu devi tornare a casa, papà non lo sopporterebbe,devi farlo per me. Per la mamma e per papà se proprio non vuoi farlo per me”. Cavolo. Ha ragione. “Certo che ha ragione” annui convinto il branco. “Ragazzi, come devo fare?” chiesi implorante. “Ehm, no Leah tienici fuori dai tuoi affari sentimentali” dissero alquanto presi alla sprovvista. “Ma ragazzi, no!Che pensavate!I miei affari sentimentali tsk. Come se pensassi a queste stupidaggini!”

Ecco che lo rifacevo negavo di avere un cuore.

 “Come fate a ritrasformarvi in umani?” “Non si può spiegare!é naturale..basta che lo desideri”. Ma il punto era lo desideravo davvero? “Non dire sciocchezze!Certo che lo desideri!” brontolò il branco. OK. Ci provo. Tanto sono piuttosto brava a mentire a me stessa. Pensai al mio desiderio ardente di rivedere mamma  e papà, ma niente. A cos’altro potevo pensare che potesse farmi desiderare di rimanere attaccata alla mia vita umana? Niente. Il vuoto totale. Le uniche ragioni che avevo appartenevano al passato! “Non arrenderti Leah” mi incoraggiarono Seth e gli altri. “ È  difficile di per se, non rendere tutto ancora più complicato.”mi incitarono . “Non ce la faccio ragazzi” gemetti.

E scappai.

Per non mostrarmi debole con loro. Mentre la voce di mio fratello gridava echeggiando nella mia testa “ Non andare”. Non sapevo bene dove andassi, scappavo lontano dai miei problemi ma non potevo sfuggirgli. Non quando il problema ero io. Ero afflitta da una domanda sarei rimasta per sempre un lupo? Be per il momento si. La fame continuava a farsi sentire, cosi cercai di pensare da lupo. Cosa mangiavano gli animali?Carne. e come la procuravano? “Di certo non vanno al supermercato Leah” disse qualcuno ridendo. “Che vuoi perché mi hai seguito Black”… “Non ti ho seguito, ti sento da quaggiù. Noi licantropi riusciamo a comunicare con il branco anche a chilometri di distanza”. “Bene ecco un altro aneddoto sui licantropi che viene fuori.” “Si e questo è niente” ridacchiò Jacob. “Comunque tuo fratello Seth è andato a casa per vedere che aria tira”. Non passarono neanche dieci minuti che si unì alla nostra conversazione il respiro affannato di Seth. Doveva aver corso. “Leah devi  tornare a casa” disse. “Sai che non è possibile Seth, non posso farmi vedere cosi da mamma e papà” risposi in tono serio. “Si tratta proprio di papà” disse Seth agitato. “Cosa?Che è successo?”.. “Papà ha avuto un altro attacco di  cuore. La mamma è all’ospedale con lui”. “Arrivo subito” risposi iniziando a correre disperatamente pensando a mio padre. Cos’era successo di cosi grave da scatenargli un altro attacco di cuore?Quella notizia mi aveva sconvolto, adesso sentivo il bisogno di ritrasformarmi, dovevo stare accanto a mio padre e a mia madre, che chissà com’era in pena. Una figlia fuggita dalla finestra sotto forma di lupo e il marito preso di sorpresa da un ’attacco di cuore. Povera mamma. Come avevo potuto dimenticare di come avevano entrambi bisogno di me? Come avevo potuto essere cosi egoista? Scusa tanto mamma, pensai accelerando la corsa. “Dove siete?” chiesi a Jacob e Seth, gli unici trasformati in quel momento. “ Davanti casa nostra” rispose Seth. “Arrivo”riuscii solo a dire. Correvo verso casa, sperando che non fosse troppo tardi per stare vicino a mio padre, sperando di riuscire a ritrasformarmi e li trovai li, trasformati in lupi. Seth era molto triste. “ Andiamo dietro quegli alberi e ci ritrasformiamo, poi fai lo stesso e provi a ritrasformarti anche tu” disse Seth. “D’accordo”. Si ritrasformarono in fretta e quasi li invidia per la semplicità con cui ci riuscirono. Corsi dietro agli alberi, non capendo per quale motivo dovessi usare tale precauzione. Mah.. “Concentrati Leah” dissi a me stessa. Pensai a miei genitori, al bisogno che loro avevano del mio aiuto e al mio bisogno di stargli vicino e mi ritrasformai. Fu una sensazione stranissima, mi sentii quasi scomoda a tornare alla mia forma originaria, ci si abituava in fretta ad essere un lupo. Mi resi conto con stupore di essere nuda, in mezzo alla foresta di fronte casa mia. «Jacob, Seth» urlai. Qualcuno si precipitò tra gli alberi e mi affrettai ad aggiungere «Sta alla larga sono nuda!». «A proposito apprezzerei dei vestiti, potreste prenderli a casa mia?» chiesi implorante. « Mmm.. Si aspetta mando tuo fratello Seth dentro a prenderti qualcosa» rispose. «Potresti anche andare tu, mio fratello non è il tuo schiavo» sbottai furiosa. «Ah ok, se proprio vuoi che frughi fra la tua roba» rispose sarcastico.  «No d’accordo, manda Seth» sbuffai. Sentii i passi avvicinarsi , mentre le foglie crepitavano sotto essi. «Jacob sta alla larga, se solo provi a sbirciare la pagherai cara» minacciai. «Per chi mi hai preso Leah! Non sono cosi disperato. È da molto che non ti considero carina, sai a dire il vero è da molto che non ti considero una ragazza».«Spiritoso Black, ma non mi preoccupo, non puoi avere ancora gusti cosi raffinati, moccioso». A interrompere quel nostro “affettuoso” battibecco sopraggiunse mio fratello con una maglietta e un paio di jeans. «Ehm.. Tieni Leah» disse allungandomi i vestiti e chiudendo gli occhi. Che tenero, era rosso in viso, il mio fratellone. Mi vestii velocemente, ero impaziente di andare dai miei in ospedale. «Su, non è lontano ragazzi, andiamo di corsa» disse Jacob. «Ehm ehm» tossicchiai per dimostrare il mio disappunto. « Ragazzi e ragazze contenta?». «No sbottai!Tu lo sai quanto ci impiegheremmo andando di corsa?!». «Certo. Al massimo 10 minuti». «Ma che dici manco in macchina si fa il percorso in dieci minuti». «Ah dimenticavo di dirtelo! I licantropi sono superveloci, anche da umani, ci sono tante cose che dovresti sapere, ma per quello ci sarà la riunione straordinaria». Ecco un altro mistero risolto sui licantropi. Questa a differenza dell’altra stranezza è una cosa buona a sapersi! Addio ritardi a scuola! ( si d’accordo ero stata bocciata un’ anno proprio per questo!) «Ok!Ti va una gara di velocità?» chiesi ammiccante. «Io non mi tiro mai indietro, soprattutto contro una ragazza» rispose spavaldo Jacob. «Ragazzi ci sono anch’io!» sbuffò Seth. «Stanne fuori Seth, il qui presente Jacob Black mangerà a breve la polvere, mi rovineresti la vittoria se battessi anche te.».

 «D’accordo» disse Seth imbronciato. «Allora, dobbiamo correre fra gli alberi per non essere visti» disse Jacob indicando il punto di partenza. «Laggiù» aggiunse.  «Preparati Black, mi fai quasi pena per la batosta che sto per infliggerti» dissi con un sorrisino beffardo stampato in viso. «Oh no, non direi» disse scattando in avanti e iniziando a correre. «Non vale sei scorretto!» urlai iniziando anche io a correre. Jacob aveva ragione, ero straordinariamente veloce, e in meno che non si dica mi ritrovai a correre di fianco a lui. Con uno slancio fenomenale lo superai, ma non mi lasciava guadagnare altro terreno. Sentivo il suo fiato sul collo e dovetti accelerare con scarsi risultati. Alla fine vinsi ma con poco scarto. Non gli avevo di certo fatto mangiare la polvere. «Te lo riconosco, sei il licantropo più veloce che io conosca» disse sfiancato, mentre raggiungevamo la soglia dell’ ospedale. «Ma Seth dov’è?» chiesi preoccupata. «Qua, a differenza vostra mi sono evitato la sfacchinata, ho incontrato il padre di Bella per strada, mentre veniva qui e mi ha dato un passaggio» disse tutto soddisfatto. «Io sono più che contenta della sfacchinata. Ho dato una bella lezioncina a Jacob, che cosi la smettterà di fare lo sbruffone» dissi con tono di sfida .Ridemmo tutti e infine ci guardammo neglio occhi, improvvisamente seri. Eravamo tutti e 3 li davanti a quell’ospedale, non sapendo ciò che ci aspettava dentro.

 

 

Note autrice: Ragazzuoli! Ringrazio i due preferiti anemone 333 e pirilla88! Spero che recensirete più numerosi visto che ho ricevuto solo 0 recensioni :( ... Ringrazio anche roby_the best che mi aveva aggiunto tra i preferiti e hyuga girl per la recensione piena di suggerimenti costruttivi, ma sfortunatamente la storia si è cancellata e cosi anche i vecchi preferiti e le recensioni quindi spero ritrovino la storia. Grazie anche a chi legge solamente! REcensite! Baci niky_95

 

  
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